mercoledì 31 ottobre 2018

Formula 4 italiana: Enzo Fittipaldi vince il titolo

Avevo già parlato della prima parte di questo campionato, quindi adesso non rimane che occuparmi degli ultimi tre eventi ai quali abbiamo assistito, l'ultimo dei quali nel weekend appena passato.
Ci eravamo lasciati con Enzo Fittipaldi in testa dopo Misano, con Lorenzo Lorandi in seconda posizione.

Quest'ultimo a Imola si è rifatto con due vittorie nelle prime due gare. Secondo in Gara 1 è arrivato Federico Malvestiti, anch'esso italiano, mentre in testa posizione ha chiuso l'argentino Giorgio Carrara. Olli Caldwell ha chiuso invece secondo in Gara 2, precedendo Enzo Fittipaldi, con il brasiliano sul podio per la prima volta in quel weekeend.
Si è migliorato con una seconda posizione dietro al vincitore Malvestiti in Gara 3, mentre sul gradino più basso del podio è salito Petr Ptacek, originario della Repubblica Ceca.

A Vallelunga non c'è stata storia per nessuno: il britannico Olli Caldwell ha conquistato ben tre vittorie della pole position!
Gianluca Petecof e Federico Malvestiti sono arrivati a podio in Gara 1, con due piazzamenti a podio per Ptacek: terzo in Gara 2 e secondo in Gara 3.
L'apice del weekend, per Fittipaldi, è stato quello di arrivare secondo nella seconda gara, mentre Lorandi ha ottenuto come miglior risultato del fine settimana un terzo posto nell'ultima.

Poi è arrivato il finale di stagione al Mugello che è iniziato con Enzo Fittipaldi che partiva dalla pole position in Gara 1. La gara l'ha conclusa anzitempo con un ritiro e la vittoria è andata al suo connazionale Petecof, davanti a Caldwell e al debuttante Andreas Estner (già visto in azione nella F4 ADAC).
Fittipaldi si è ripreso in Gara 2 e 3: anche in queste due occasioni partiva dalla pole position e ha vinto in entrambi i casi, davanti a Lorandi e a Petecof nel primo caso, davanti a Petecof e Caldwell nel secondo.

Enzo Fittipaldi, classe 2001, ha vinto il titolo con 301 punti.
Lorenzo Lorandi ne ha totalizzati 282, mentre ha chiuso terzo Olli Caldwell a 260, staccando di parecchio i piloti giunti dala quarta posizione in poi.

martedì 30 ottobre 2018

Superformula 2018 @ Fuji / Motegi / Okayama / Suzuka

In questo weekend è terminato il campionato 2018 di Superformula, al quale avevo dedicato un post sugli eventi della prima parte della stagione. Adesso è il caso di riaggiornarci, dal momento che ci sono stati diversi sviluppi, a partire dal weekend dell'8 Luglio, quando si gareggiava al Fuji: il neozelandese Nick Cassidy ha vinto partendo dalla pole position, con Hiroaki Ishiura e Yuji Kunimoto a completare il podio. A quell'evento ha fatto la sua seconda comparsa stagionale, nonché ultima, Dan Ticktum.

Il campionato è proseguito il 19 Agosto, stavolta a Motegi: ancora una volta ha vinto il pilota partito dalla pole position, in questo caso Ishiura. Il suo connazionale Ryo Hirakawa si è classificato secondo, mentre Cassidy è salito sul gradino più basso del podio.
A quell'evento non hanno preso parte né Kazuki Nakajima né Kamui Kobayashi, in quanto immagino fossero impegnati altrove (non ho in mente a memoria il calendario del motorsport, quindi così, di primo impatto, non saprei, però ho il sospetto che fossero impegnati nel WEC).

Il 9 Settembre si gareggiava a Okayama, altresì noto a suo tempo come Tanaka International Aida, vecchissima sede del gran premio del Pacifico di Formula 1 (credo di averlo ripetuto ogni volta che parlo di Okayama), dove Barrichello ottenne il suo primo podio in Formula 1.
Yuhi Sekiguchi ha ottenuto pole position e vittoria, con il nostro eroe Kobayashi salito sul podio in seconda posizione davanti a Hirakawa.

Infine è arrivato il 27 Ottobre, con il finale di stagione, a Suzuka, dove già si era gareggiato all'inizio del campionato. Naoki Yamamoto (parentela con Sakon: nessuna) ha vinto la gara dalla pole position, vincendo il titolo con 38 punti, appena uno in più rispetto a Nick Cassidy, leader della classifica alla vigilia dell'evento. Quest'ultimo in gara è arrivato secondo, com Kenta Yamashita a completare il podio.
Per Yamamoto si è trattato del secondo campionato vinto in Superformula: aveva già vinto l'edizione 2013.

lunedì 29 ottobre 2018

Commento al Gran Premio del Messico ||| {{2008.2014.2015.2017.2018}}}

Sei bello come un ritiro nel centro di Città del Messico /// 28 Ottobre 2018

Di nuovo buonasera, miei cari lettori, ad una settimana di distanza dal gran premio serale degli Stati Uniti è arrivato il momento di un altro gran premio serale, disputato stavolta in Messico, laddove l'intero mondo della Formula 1 si è rifugiato affinché anche gente tipo Lando Norris potesse bere alcool e laddove il titolo è ispirato a un verso da me revisionato di una canzone apparentemente appena uscita, che in questi giorni ho sentito varie volte alla radio, tale "Rambla" di Elodie & Ghemon. Magari se non la conoscete andate a recuperarla e più avanti capirete perché.
Il gran premio del Messico ha una lunga storia ormai sepolta nel passato, si svolse anche il giorno della mia nascita e, nello specifico, l'edizione del 1988 fu di una noia mortale, lo so perché l'ho vista due volte su Youtube, a distanza di alcuni anni tra una volta e l'altra, ricavandone sempre le stesse sensazioni. Tra i gran premi degli anni '80 che ho visto, quindi la maggior parte, ritengo che sia stato indubbiamente uno dei più noiosi. In più si svolse in sovrapposizione con la Indy 500 e trovo tutto ciò intollerabile.
La storia del GP del Messico per come lo conosciamo al giorno d'oggi iniziò nel lontano 2015, quando eravamo reduci dal gran premio più folle della Formula 1 moderna. Il Gangster Rapper aveva appena vinto il suo terzo titolo e soltanto un contatto in partenza tra due top driver a caso avrebbe potuto distogliere almeno per un attimo l'attenzione delle Mercedes. Infatti alla partenza ci fu un contatto tra Vettel e Ricciardo. Poi più tardi Vettel finì per prati da solo, ma ciò non ha importanza, dato che non c'erano delle Redbull nei paraggi. Rosberg vinse il gran premio davanti al compagno di squadra e a Bo77as, che era reduce da un incidente Made in Finland avvenuto insieme al suo best friend forever e compagno di bevute.
Poi venne il 2016 e venne Hamilton che era ancora all'inseguimento di un mondiale che non era destinato a vincere. Rigirandosi i pollici come Button nel 2009, Rosberg arrivò secondo mentre per il terzo posto ci fu un caos assurdo: Verstappino, giunto terzo al traguardo, fu penalizzato per avere tagliato una chicane durante un duello con Vettel e avere conservato la posizione e scortato giù dal retro del podio. La scena era talmente divertente che, invece di prendersi a coltellate come al solito, i Rosbilton facevano comunella ridendo alle sue spalle. Probabilmente ciò accade tuttora alle riunioni nella piscina condominiale, a meno che Verstappino non abbia minacciato i suoi vicini di casa di invitare suo padre alla prossima riunione.
Mentre Verstappino veniva scortato giù dal podio, Vettel si trovava più o meno dall'altra parte del circuito e veniva convocato sul podio, verso il quale si diresse attorniato da tutto il team, per premunirsi qualora Verstappino si fosse presentato accompagnato dal padre. La sua cavalcata trionfale da salvatore della patria verso il podio fu eclatante, specie considerando che alla fine fu penalizzato lui stesso per un contatto con Ricciardo (due edizioni disputate, due contatti di Vettel con una Redbull, ciò è molto preoccupante), perdendo la posizione a favore dello stesso Ricciardo un attimo dopo avere salvato il mondo da potenziali intossicazioni scolandosi lo champagne che in caso contrario sarebbe finito dentro le scarpe del vero terzo classificato.
Poi venne il 2017, con il gran premio in cui Gangster Hammi vinse il suo quarto titolo: in quell'occasione i Vettelstappen partirono dalla prima fila, ma vennero a contatto (tre edizioni del GP del Messico, tre contatti tra Vettel è una Redbull, errare è umano, ma questa inizia a sembrare attrazione gravitazionale), al che seguì un ulteriore contatto stavolta tra Vettel e Hamilton. L'unico a proseguire senza problemi fu Verstappino che salì sul podio accompagnato dai Finnish Bros, mentre i Vettelton risalivano dalle retrovie. Vettel che era riuscito a raggiungere i box entro tempi brevi finì in top-5 o giù di lì, Hamilton che aveva percorso un giro intero su tre ruote arrivò nelle posizioni basse della top-ten dopo un duello con Alonso che fece indignare vari fanboy di Twitter, perché sostenevano che Hamilton non avrebbe dovuto osare superare il loro idolo. Di tutte le cose di cui i fanboy potrebbero lamentarsi, un sorpasso di una Mercedes su una McLaren mi sembra decisamente la cosa più da what the f*ck, ma nevermind.
Quello della scorsa edizione tra i Vettelton fu, dopo un vuoto durato vent'anni, il primo incidente occorso tra i contendenti al titolo nel gran premio in cui veniva assegnato il titolo stesso. Alla fine della gara, comunque, si abbracciarono teneramente...
Gangster Hammi: "Babbo Natale mi ha promesso che se ci comportiamo bene e non ci prendiamo a calci nel c*lo andrà personalmente a tirare Verstappino per le orecchie giù dal podio. Mi abbracci per fare avverare questo bellissimo miracolo?"
Sebby: "Non sono certo che funzionerà, ma sono disposto ad abbracciarti perché sei troppo aaaawwww, anche se non hai ancora le treccine che sfoggerai in diversi gran premi l'anno prossimo."
Gangster Hammi: "Babbo Natale ha mentito, non ha tirato giù dal podio Verstappino, quindi non mi resta altro da fare che rievocare i bei tempi passati. Perché non vieni come ospite d'onore alla prossima riunione in piscina per ridere tutti in branco alle spalle di Verstappino, scolandoci champagne dalle pinne di Dani-Smile?"
Sebby: "Mi sembra un'ottima idea, ma le pinne di Dani-Smile se le può infilare su per il..."
Gangster Hammi: "Come sei kattivohhhh con il nostro best friend forever Dani-Smile. Perché dovrebbe infilarsi le pinne su per il c*lo?"
Sebby: "Hai ragione, perché infilarle su per il suo invece che su per quello di Verstappino?"
Verstappino: "Smettetela altrimenti vi sguinzaglio dietro mio padre nella piscina condominiale."
Gangster Hammi: "Tanto l'unico che è a casa in questo momento è il Principe Leo, non abbiamo niente di cui preoccuparci."
Leo 2.0: "Ti sbagli, perché in questo momento sono a casa anche i tuoi amatissimi cactus. Ed è a casa anche un secchio d'acqua bollente."
Gangster Hammi: "NOOOOOOOHHHHHHH, non fare nulla di male ai miei cactus, ti prometto che in cambio mi farò picchiare da J-Ves al posto tuo."
Leo 2.0: "E poi?"
Gangster Hammi: "E poi ti permetterò di tagliarmi le treccine. Adesso, comunque, vai a stirare, che non vinci più nulla dal lontano 2016!"
Leo 2.0: "Ho pur sempre più probabilità io di salire sul podio mentre sto stirando di quante ne abbia Hulkenberg."
Hulk: "Come sei kattivohhhhh!!!11!!!1!!11!! Per quanto tempo ancora hai intenzione di vendicarti del fatto che ho tentato di strapparti il titolo di principe e che ti ho asfaltato facendoti una pernacchia all'ultima curva a Montecarlo 2016? Peccato che sia stato tutto inutile, perché in quel momento eri ben lontano dalla top-3."
Leo 2.0: "Non sarai mai un vero principe."
Hulk: "Però ho fatto una pole con una Williams, anni fa! Tu hai mai ottenuto una pole con una Williams?"
Leo 2.0: "No, però sono salito due volte sul podio per impressionare il mio compagno di squadra Nakajima."
Hulk: "E lui che cos'ha fatto?"
Leo 2.0: "Mi ha fatto una pernacchia, quindi per vendicarmi quando ha vinto la 24 Ore di Le Mans mi sono comportato come tutti i fanboy, facendo i complimenti ad Alonso senza filarmelo neanche minimamente."
Sebby: "Scusate, ma questo è il post-gara del GP del Messico 2017, perché state parlando di qualcosa che accadrà a giugno 2018?"
Leo 2.0: "Perché siamo in un loop temporale provocato da Van Der Garde, che di sicuro pronosticherà una tua vittoria e che salirai sul podio in compagnia delle Redbull."
Sebby: "Riferisci a Guido Per Il Giardino che tutto ciò è impossibile. Non sono intenzionato a salire sul podio con i Redbull Bros a meno che non sia il gran premio d'Ungheria e che uno dei Redbull Bros non sia il Kiwi!"
Voce fuori campo: "Ormai quelli sono tempi lontani. Al giorno d'oggi la Redbull viene guidata soltanto da dei bambini o da dei Pokemon."
Il Pokemon, comunque, in Redbull non c'è ancora arrivato. Prima di arrivarci, deve finire il 2018 e il modo migliore per avviarci verso la fine del 2018 è rivivere il weekend del gran premio del Messico.

L'ATTESA DELLE HULKENBABIES AD INTERIM: venerdì verso le 18.40, quando ormai era arrivato il mio collega della sera ed ero già a buon punto con le registrazioni della contabilità pallet, mi sono concessa di andare a fare un giro su GPUpdate versione olandese, perché altre versioni non esistono più.
Sono andata a leggere i tempi delle prove libere, scoprendo che Verstappino e Ricciardo avevano girato su gomme hypersoft, svettando in testa alla classifica, davanti alle Renault anch'esse con gomme hypersoft. Terzo si era classificato Sainz, perché non bisogna mai perdere le cattive abitudini dell'inseguimento del quarto posto. Dietro c'erano le Mercedes e le Ferrari, con Brendon Bitch addirittura nono. *inchino* Il pensiero lampante era che tutto sarebbe tornato alla normalità nella seconda sessione... e invece no, perché la seconda sessione, di cui mi sono persa anche la fine perché non mi ero accorta che le 22.30 erano già vicine e che dopo erano già passate, ha riservato ancora i Redbull Bros nelle stesse identiche posizioni, anche se pare che Verstappino abbia avuto un problema tecnico verso la fine, e a parità di gomme le Renault non erano peggiorate più di tanto: Sainz era ancora terzo, mentre Hulkenberg era scivolato in quinta posizione alle spalle di Vettel. Per quanto riguarda le cose che contano davvero nella vita, invece, Brendon Bitch era risalito addirittura in sesta piazza, quindi c'era qualcosa di straordinariamente folle nel risultato che avevo appena letto.
È così che mi sono immersa in questo weekend motoristico, con la consapevolezza che le Renault, uscite dal nulla, al venerdì sembravano essere nelle posizioni che contavano. Forse erano un fuoco di paglia, un po' come quando Kubica otteneva il miglior tempo quando era terzo pilota della BMW Sauber, ma i piloti ufficiali non è che vincessero delle gare (anche perché uno dei titolari era Heidfeld), ma era il lontanissimo 2006, le cose sono molto cambiate da allora e non c'è verso di negarlo.
Nei giorni precedenti pare non essere accaduto nulla di particolarmente clamoroso, nessuno ha detto o fatto nulla di altisonante e soprattutto gran parte del mondo non riusciva a superare lo shock relativo a quanto accaduto al GP degli Stati Uniti: mentre tutti parlavano già da due settimane buone della certezza assoluta che Hamilton avrebbe vinto il titolo, il discorso è stato rimandato ancora un po', quindi dentro tutti c'era un po' l'aura del gufo di Interlagos. Al gufo di Interlagos, comunque, ci arriveremo tra due settimane, adesso parliamo del Dia de los Muertos, o per meglio dire del gran premio del Messico.
Come ho detto, le prove libere del venerdì sono state esattamente quello che mi hanno ricordato che ho ancora uno scopo nella vita, quando si tratta di motorsport. Ora, non fraintendetemi, non sto dicendo che il motorsport non costituisca una parte abbondante delle mie fonti di intrattenimento, ma ci sono alcune precisazioni da fare:
> nei prossimi mesi devo traslocare e sono in corso i lavori di ristrutturazione dell'appartamento in cui io e i miei genitori ci trasferiremo, quindi non è esattamente il momento più rilassante della mia vita;
> sto ripensando al mio impegno come blogger amatoriale, con l'intento di prendermela un po' più comoda a partire adl 2019, invece di postare incessantemente uno o più post al giorno come faccio puntualmente dal 2018, anno in cui ho raddoppiato o più il numero di post rispetto agli anni precedenti;
> la riduzione futura del mio impegno come blogger deriva anche dall'amara considerazione che, giorno dopo giorno, ho sempre meno voglia di leggere commenti di tifosi di Formula 1 sui social network per trovare ispirazione, dato che spesso tendo a vedere cose che vanno oltre il limite della decenza;
> ci sono stati momenti in cui la Formula 1 mi dava molta più ansia rispetto a quanto non stia succedendo negli ultimi tempi (non che fosse necessariamente un bene, anzi...) mentre adesso vivo tutto con più serenità...
...
...
...Ma tornando a noi e al mio scopo, non lo nego, c'è qualcosa di fronte al quale il risultato di qualsiasi altro pilota in uno specifico gran premio potrebbe essermi totalmente indifferente. Quel qualcosa è la potenziale presenza di Hulkenberg sul podio e vi assicuro che mai, nella mia vita, sono stata una tifosa di Hulkenberg. Non fraintendiamoci, non ho niente contro il Principe dei Poveri, anzi, ho una profonda ammirazione per tutti quei piloti che, seppure non siano mai stati in un top-team, riescono nell'obiettivo di avere una lunga carriera in squadre random che stanno nelle zone basse della top-ten. Hulkenberg è entrato in Formula 1 nel 2010, dopo avere vinto la GP2 da rookie, ha ottenuto una pole position su una Williams motorizzata Cosworth, è stato parcheggiato a fare il terzo pilota per un anno, poi è tornato nel 2012 e c'è tuttora. Mentre fuori dalla Formula 1 ha vinto un'edizione della 24 Ore di Le Mans, in Formula 1 ha mandato in vacca ogni ipotetica possibilità di andare a podio gli sia mai piovuta dal cielo, una delle quali dopo essersi concesso il lusso di illuderci che l'avremmo visto vincere un gran premio al volante di una Force India... È arrivato come ragazzino brufoloso, gli è spuntata la barba, si è rasato la parte bassa della testa, è stato shippato con Di Resta o con delle protagoniste self insert, è stato genderswappato in una donna in buona parte delle mie fan fiction, dove ha interpretato la parte della cheerleader o della ninfomane, se non sbaglio ha anche partecipato a un gran premio per carrelli della spesa a motore in una delle mie fanfic trash... ma niente, nulla da fare, niente podio in Formula 1. Non capisco come non gli sia neanche mai venuta la voglia di fare un'invasione di podio tipo quella di Button e Alonso quella volta in Brasile dopo i problemi al motore che li avevano messi fuori dalle qualifiche. L'unica consapevolezza è che non smetterò mai di sperare, e sono disposta a farlo fino all'ultimo giorno della sua carriera in Formula 1, che possa finalmente ottenere una top-3.
Leo 2.0: "Che cosa rommmmmantica, però anche se dovesse salire sul podio non sarebbe mai un vero principe come me."
Hulk: "Sono molto più principe di quanto non lo sia tu e sono certo che Dani-Smile non avrebbe problemi ad affermarlo."
Leo 2.0: "Io ho bevuto dalla sua scarpa sul podio."
Hulk: "Tutto sommato inizio a pensare che non salire sul podio abbia i suoi vantaggi."
Leo 2.0: "Ma tutti ti prenderanno per i fondelli a vita e io sarò il primo! TUNZ TUNZ TUNZ!!!11!!11!"
Hulk: "Se vuoi avere un incontro ravvicinato del terzo tipo con la bottiglia che mi ha regalato Sutil anni fa, sei libero di farlo."
Leo 2.0: "Non ho paura di te, impostore. Sei tu che hai paura di qualcuno e quel qualcuno è Paul Di Siesta che fa le interviste."
Hulk: "Paul Di Siesta non esiste, così come non esiste il podio."
Leo 2.0: "Invece esiste e c'è salito perfino Kmag."
Gangster Hammi: "Voglio assistere a una rissa nel fango, ma solo dopo che vi sarete spogliati."
Dani-Smile: "AAAAAAAWWWWWWWWWWW!"
Gangster Hammi: "Controllati un po', clown. E non metterti a ruggire, ma soprattutto non mordermi!"
Dani-Smile: "Che cos'hai contro i morsi? Leo 2.0 mi ha confidato che ti morde perfino il DRS."
Gangster Hammi: "Leo 2.0 non ha dei denti da marmotta come i tuoi. Per quanto mi riguarda, puoi andare a piantarli nel DRS di Hulk."
Hulk: "ONE-ONE-ONE!!!111!!!111!!"
Verstappino: "Posso venire con voi? Sono certo che vi piacerebbe tantissimo se giocassi con i vostri camion dei pompieri."
Dani-Smile: "Ti ricordo che è appena finita la seconda sessione di prove libere e che, secondo l'orario europeo, sono le 22.30. Dal momento che al raggiungimento della drinking age il tuo bed time è ormai fissato per le 23.00, che cosa ne dici di andare a farti una doccia e a preparare il ciuccio da metterti in bocca?"
Verstappino: "Hai ragione. Però non ho portato con me il ciuccio... se vuoi posso addormentarmi tenendo il bocca il tuo."
Hulk: "Mi succedeva sempre quando ero fidanzato con Paul Di Siesta."
Iceman: "Bwoah, Paul Di Siesta... che gusti banali. Vieni qui, Valtterino mio, ho già preparato la vasca idromassaggio alla vodka, non vedo l'ora di entrarci insieme a te."

LO SCONFORTO DELLE HULKENBABIES AD INTERIM: sabato pomeriggio ho visto la parte finale della terza sessione di prove libere, quella delle 17.00 ora italiana. Mi è giunta voce che le condizioni meteo non fossero esattamente le migliori e in effetti mi sembrava che fosse mooooolto grigio.
Era tutto molto grigio anche per Bo77as e non perché fosse al volante di una Mercedes, ma perché la vettura l'aveva abbandonato e non si trovava più al volante. Su Twitter ho beccato uno che lo paragonava a Barrichello all'epoca in cui Barrichello era compagno di squadra di Schumacher, ma c'è qualcosa che continua a sfuggire a molti: quando Barrichello era compagno di squadra di Schumacher almeno un paio di gare all'anno in genere le vinceva, specie quando Schumacher appariva senza speranze. Finora, quest'anno, mi pare che le gare in cui Hamilton appariva senza speranze siano state vinte proprio da Hamilton.
Quando mancavan sette/otto minuti alla fine della sessione c'era in testa alla classifica il Next Best Ferrari Baby e in quel momento ho soprasseduto al fatto che Hulkenberg non fosse neanche lontanamente nelle posizioni che contavano. Poi la sessione è terminata con i cinque superstiti della top-6 andavano ad accaparrarsi le prime cinque posizioni, in questo esatto ordine: Verstappino, Hamilton, Vettel, Ricciardo e Raikkonen. Per Verstappino erano tre migliori tempi su tre sessioni, ma si è sentito lamentarsi via radio della potenza della sua monoposto. Il suo compagno di squadra, nel frattempo, veniva insignito dalla grafica di una gloriosa statistica, ovvero è il pilota che quest'anno ha collezionato più ritiri. Immagino che ciò fosse eccitante per Alonso...
Ferni: "Veramente no, non sono per niente eccitato, visto l'andazzo della telecronaca."
I telecronisti: "Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos..."
Ferni: "Ho capito, io non esisto. Mi sento molto Will Stevens in questo momento."
Poi sono arrvate le 20.00 e, per quanto all'inizio siano comparse sul teleschermo cose strane e di tanto in tanto l'inquadratura sia scomparsa lasciando spazio a uno schermo nero, a partire dal Q2 le cose hanno iniziato ad andare meglio, con il canale che si vedeva abbastanza bene mentre le qualifiche si avviavano verso la fine. Purtroppo non sono più abituata a guardare qualifiche o gare se non in completa solitudine. Guardare gare in completa solitudine è l'unico modo che c'è per potere menzionare Verstappen senza che qualcuno risponda con un "eh, ma Vettel eccetera eccetera eccetera", o anche viceversa. Spero che un giorno, al momento molto lontano, sia possibile fare un discorso in cui uno dei due è il soggetto e in cui l'altro dei due non c'entra nulla senza che l'altro dei due che non c'entra nulla venga citato a caso.
Ho superato questo piccolo inconveniente, mentre le Haas e le Williams non superavano la Q1, andando tutti insieme a dormire nel van di Stoffy.
Una McLaren è passata oltre, stranamente era quella di Alonso e, al termine della Q2, stranamente anche quella è andata a casa, in compagnia delle Pantere Rosa e delle Toro Rosso. Il Pokemon non aveva nemmeno girato, in realtà, perché condannato a una retrocessione in fondo alla griglia per sostituzione di componenti del motore. Quante volte è già successo quest'anno? E per quanto siano tante, sono sicuramente di meno di quelle in cui accadeva in McLaren quando i motori Honda li avevano loro. La cosa più importante, a quel punto, era chi, esattamente, passava in Q3. Non mi riferisco al sestetto delle meraviglie, né alle Renault, anche se comunque l'obiettivo principale del weekend rimaneva il podio di Hulkenberg, bensì alla presenza di entrambi i maschi alfa! *inchino*
Verstappino, nel frattempo, aveva collezionato il miglior tempo in ogni sessione disputata fino a quel momento, mentre il suo compagno di squadra sembrava rigirarsi i pollici. Tutti erano in fermento, perché Verstappino sta per ottenere la sua prima pole bla bla bla e sarà il pilota più giovane a partire dalla pole bla bla bla! E poi è arrivato il momento della verità e OH MY DANI SMILE! <3 Mentre il tempo che Verstappino ha a disposizione per diventare il più giovane autore di una pole position inizia ad avviarsi verso la sua fine naturale, Ricciardo l'ha relegato in seconda posizione. Seguivano Hamilton, Vettel, Bottas, Raikkonen, Hulkenberg, Sainz, Leclerc ed Ericsson ma nevermind, penseremo a tutto domani, podio di Hulkenberg compreso.
Ammetto di avere provato una certa felicità nel vedere Dani-Smile sabotare la potenziale pole position di Verstappino: nella vita ho delle priorità e il fatto che il più giovane autore di una pole position sia tuttora Vettel mi rende soddisfatta, in quanto è un record ancora detenuto da un pilota della mia generazione. #80sPower.
Al box della Redbull è stato inquadrato Helmut Marko che imprecava. Mi ricordava un po' Ron Dennis nel 2007, quando Alonso arrivava davanti a Hamilton, però in giro per il web sono certa che sia stato scritto che era una scena senza precedenti. Vorrei precisarlo, Marko è una delle persone che preferisco di meno in Formula 1, ma ho l'impressione che quello che fanno lui e la Redbull non sia tanto diverso da quello che succede in altre squadre, ma che quando si tratta di Redbull venga tutto molto amplificato. E poi non è detto che stesse imprecando per la pole di Ricciardo: può darsi anche che imprecasse in vista del probabile momento in cui, in gara, una delle due vetture si sarebbe ritirata per un guasto al motore.
Dani-Smile: "Magari stavolta tocca a Verstappino."
Verstappino: "Come sei kattivohhhh!!!1!11!! Non hai rispetto per un bambino innocente."
Dani-Smile: "Non è affatto vero."
Verstappino: "Invece sì! So benissimo che alle riunioni in piscina con i fescion model ridete tutti di me perché sono stato scortato giù dal podio due volte."
Dani-Smile: "Lo facciamo solo perché siamo tutti innamorati degli occhi azzurro shocking di Sebby e pensare a quando sei stato scortato giù dal podio ci fa pensare a lui. AAAAAAWWWWWWW! E poi ci sono cose molto più terribili nella vita."
Verstappino: "Del tipo?"
Dani-Smile: "Prova a immaginare se ad essere scortato giù dal podio toccasse a Hulkenberg dopo che è finalmente riuscito a salirci."
Verstappino: "Sei un genio del male.

LA RASSEGNAZIONE DELLE HULKENBABIES AD INTERIM: si sono fatte le 20.00 di domenica, mancavano circa dieci minuti all'inizio della gara, che intendevo guardare a cena nella speranza che TV8 si vedesse. Guess what? TV8 dava nessun segnale, puntuale come un orologio svizzero, cioè connazionale di Buemi (citare piloti a caso è un must). Ho portato in cucina il portatile e il carrellino sul quale mi appoggio di solito con il portatile e mi sono collegata al sito sul quale si può vedere in streaming TV8 ed è la seconda domenica dietro fila che devo guardare sul computer un gran premio trasmesso in diretta TV. Immagino che adesso ogni dubbio sul perché preferissi la Rai si sia definitivamente chiarito o che almeno una delle ragioni si possa immaginare senza troppe difficoltà.
Poi la gara è iniziata...
...
...
...e, quando si è ricordato di non essere Webber, Ricciardo è finalmente partito come gli altri.
Verstappino era già in testa, Hamilton era secondo, anche Bo77as era ormai affiancato a Dani-Smile, ma si è dovuto accodare, per poi essere superato anche da Vettel. Carlito Fanboyz ha fatto il figo per qualche istante davanti a Iceman, poi è stato superato. Andava comunque peggio al suo Yd0L0: Alonso avrà percorso a malapena cinque giri, poi il suo motore si è ricordato che la GP2 non gareggia in Messico e si è adeguato di conseguenza, lasciandolo a piedi e facendo entrare una virtual safety car con cui nessuno dei top-6 è rientrato ai box. I pitstop sono iniziati qualche giro più tardi, per le Mercedes e per le Redbull. Le Ferrari sono andate oltre per un'altra decina di giri, senza che nessuna posizione variasse tra i primi sei.
L'obiettivo di tutti pareva essere quello di andare fino alla fine, nonostante significasse fare uno stint da cinquanta o sessanta giri.
Gangster Hammi: "Il problema è che queste gomme fanno ca*are."
Dani-Smile: "Concordo."
Bo77as: "Concordo anch'io."
Gangster Hammi: "E tu chi sei? Chi ha chiesto il tuo parere? Perché non te ne stai in religioso silenzio assistendo al duello epico tra il Pollo Gigante e la pantera rosa Made in Mexico?"
Il pubblico: "AAAAAAAAWWWWWWWW CHECO!"
Checo: "Non esagerate, che poi magari Liuzzi si deprime perché gli italiani non se lo filavano neanche di striscio."
Voce fuori campo: "Perché agli italiani interessano solo le scuderie italiane."
Checo: "Appunto. Liuzzi stava in Toro Rosso... ma non fatemi pensare a Liuzzi, che ho da fare. Devo mettere in forno il Pollo Amadori 10+!"
Pollo Gigante: "10+ nel senso che adesso sei oltre la top-ten?"
Checo: "Stai zitto che adesso ti asfalto."
Gangster Hammi: "In teoria a questo punto della gara dovresti averlo già superato."
Checo: "Siamo backmarker, quindi appariamo a caso in occasione di replay su di noi, a meno che non ci ritiriamo a caso come ha appena fatto Carlito Fanboyz per imitare il suo Yd0L0."
Quando Carlito ha fatto la fine di Alonso di giri ne erano stati percorsi all'incirca trenta e, lasciato da parte ormai da tempo il Pollo Gigante, Checo era all'inseguimento di Leclerc, mentre i Ricciardettel si stavano apprestando a doppiarli.
Poi al 34° o giù di lì Vettel ha superato Ricciardo, che a quel punto ha chiuso gli occhi e ha immaginato di essere al cospetto di Paul Di Siesta. Soltanto cinque o sei giri più tardi Vettel ha superato anche Hamilton e Ricciardo si è risvegliato.
Box Redbull: "Il Prosciuttello Gangster è in difficoltà. Smettila di russare e vallo a raggiungere."
Checo: "Tunz tunz tunz, ho superato il Next Best Ferrari Baby."
Next Best Ferrari Baby: "Ma io andrò in Ferrari, mentre tu sei stato messo alla porta anni fa, quindi tunz tunz tunz lo dico io. E poi ho letto nella sfera di cristallo che tra poco ti infilerai dentro al box per portare la tua vettura a dormire, perché è molto stanca di stare in pista."
Checo: "Come sei kattivohhhh!"
Next Best Ferrari Boy: "Mi sto allenando perché il mio obiettivo per il futuro è fare il bulletto con Verstappino."
Checo: "Questa mi sembra un'ottima idea. Sono certo che Sebby approverà sicuramente la tua iniziativa."
Quando mancavano all'incirca ventidue giri al finale, mentre ero in bagno a lavarmi i denti, Vettel ha pensato bene di fermarsi ai box per un secondo cambio gomme. È stato immediatamente imitato da Verstappino e dai Mercedes Bros, che nel frattempo erano sprofondati in mezzo al nulla.
Gli Ice-Smile hanno proseguito imperterriti, Ricciardo ritrovandosi in seconda posizione davanti a Vettel e Raikkonen quarto davanti al nulla che precedeva le Mercedes, e curiosamente giravano sugli stessi tempi degli altri. Verstappino, nel frattempo, era stabilmente in vetta alla gara e via radio gli dicevano di andare più piano, che non era necessario tenere quel ritmo, un po' come succedeva all'epoca in cui Vettel vinceva nove gran premi dietro fila.
Verstappino: "Quando è successo tutto ciò?"
Box Redbull: "Quando tu giocavi ancora con il camion dei pompieri."
Verstappino: "Comunque non c'è bisogno di andare piano. Il motore non mi abbandonerà, non sono Dani-Smile."
Dani-Smile: "Veramente non ho problemi. Il mio motore è tranquillamente in grado di reggere 62 giri di gara."
Il suo motore: "Peccato che ce ne siano soltanto 71."
Sebby: "Dani-Smile, levati di mezzo, che sto aspirando il fumo passivo del tuo motore."
Dani-Smile: "Scusa, mi ero convinto di essere Alonso, quindi pensavo che fosse pittoresco non lasciarti neanche un po' di spazio."
Sebby: "Leave the space, leave the space, all the time you have to leave the space."
Dani-Smile: "No, piuttosto leave the track, leave the track, all the time I have to live the track."
La gara di Ricciardo è finita mestamente a nove giri dal termine, con un'altra virtual safety car e i meccanici Mercedes pronti per un pitstop. Secondo i telecronisti TV8 volevano trollare la Ferrari, ma penso che se anche le Ferrari si fossero fermate ai box a caso sarebbero rimaste tranquillamente davanti alle Mercedes visto il gap. Bo77as comunque è rientrato e, con l'aria da vampiro famelico, ha deciso di coronare quello che sarebbe stato l'obiettivo di Alonso se fosse stato in pista senza speranze: ottenere il giro più veloce.
È stato il primo dei doppiati, con il Gangster Rapper che non c'è andato molto lontano. Hulkenberg è stato il best of the rest, ma doppiato di due giri, anche per via della brevità del circuito. Ci sono stati un sacco di doppiaggi nel corso della gara, che mi hanno profondamente ispirata (sì, in questo commento c'è un momento musicale)...
...
...
...Gangster Hammi: "È un anno che perdo la strada di casa, se provo a orientarmi più niente mi resta nel cuore, nemmeno le trecce del vincitore..."
Dani-Smile: "Siamo fuochi Made by Renault ma bruciamo solo di domenica, vado a parcheggiare, ogni volta è un po' come morire... ma poi chiudo gli occhi e ti vedo, sei bello come uno shoey azero, mi servi come un ritro nel centro di Città del Messico..."
Gangster Hammi: "È vero, l'amore è come un crash azero, mentre io conservo il mio impero, ma Max vince ancora e ci accompagnerà..."
Sebby: "Fuori dalle palle, stiamo scrivendo il nostro libro della giungla, dimmi come ti chiami, fuori dalle palle, tutti i doppiati mi ricordano Gutierrez e questa è la sua festa, festa, festa..."
Gangster Hammi: "È un anno che urlo lo stesso 'blue flags' e se provo a ricordare chi è che ho doppiato e che cosa ci fa stare bene, le mie treccine..."
Dani-Smile: "Ti vedo, sei bello come uno shoey azero, sei bello come un ritiro nel centro di Città del Messico... ormai direi che sono incazzato nero, mentre per radio ormai non impreco e mi ritiro ancora e mi ritirerò..."
Sebby: "Fuori dalle palle, stiamo scrivendo il nostro libro della giungla, dimmi come ti chiami, fuori dalle palle, tutti i doppiati mi ricordano Gutierrez e questa è la sua festa, festa, festa, è la sua festa, festa, festa..."
Il titolo: "Ti scivolo dalle dita da troppo tempo, e sì che questo mondiale dall'inizio è stato un viaggio turbolento, tu sei la mia costante fonte di stordimento anche se quando ti guardo e mi guardi ti perdo, mi stai perdendo, ti mancano punti per starci dentro, ma sai a chi penso prima che mi addormento - a Hammi - e se le stelle ci diranno che è il momento, ti asfalta anche sopra un pavimento in movimento..."
Verstappino: "Fuori dalle palle, stiamo scrivendo il nostro libro della giungla, dimmi come ti chiami, fuori dalle palle, anche i doppiati ormai ridono di Sebby e questa è la mia festa, festa, festa, è la mia festa, festa, festa"...
...
...
...
...che poi, più che la festa di Verstappino, credo che sia stata proprio la festa dei doppiati: tra una cosa e l'altra Vandoorne è riuscito a portare a casa ben quattro punti. Tutti a dormire in un van fino al GP del Brasile tra due settimane per festeggiare questo lieto evento! *-*
Poi sono arrivate a punti anche entrambe le Sauber e il Pokemon, ma quella è una cosa diversa: differentemente da Vandoorne, le Sauber e il Pokemon di tanto in tanto avevano fatto punti di recente.

RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Sebastian Vettel (Ferrari), 3. Kimi Raikkonen (Ferrari), 4. Lewis Hamilton (Mercedes), 5. Valtteri Bottas (Mercedes), 6. Nico Hulkenberg (Renault), 7. Charles Leclerc (Sauber), 8. Stoffel Vandoorne (McLaren), 9. Marcus Ericsson (Sauber), 10. Pierre Gasly (Toro Rosso), 11. Esteban Ocon (Racing Point), 12. Brendon Hartley (Toro Rosso), 13. Lance Stroll (Williams), 14. Sergey Sirotkin (Williams), 15. Kevin Megnussen (Haas), 16. Romain Grosjean (Haas), Rit. Daniel Ricciardo (Redbull), Rit. Sergio Perez (Racing Point), Rit. Carlos Sainz (Renault), Rit. Fernando Alonso (McLaren).

NOTE DI CHIUSURA: la prassi vuole che nel giorno in cui viene assegnato un titolo mondiale sia necessario scrivere una supercazzola interminabile in proposito, quindi ho deciso che lo farò, ma che lo farò a modo mio.
Correva l'inverno 2006/2007, all'epoca frequentavo ancora le superiori ed ero in classe con L., il fan di Button e Barrichello, sostenitore accanito della Honda che continuava a chiamare B.A.R. e che continuò a chiamare B.A.R. anche nel 2009 quando ormai era la Brawn GP.
Era l'epoca in cui si parlava del ritiro di Schumacher, del passaggio di Raikkonen in Ferrari, del passaggio di Alonso in McLaren e del fatto che in McLaren sarebbe stato affiancato da un debuttante proveniente dalla GP2. Su che cosa fosse la GP2 all'epoca avevamo le idee molto vaghe, così come né io né L. avevamo effettivamente la più pallida idea di chi fosse il debuttante che avrebbe affiancato Alonso in McLaren. Per giunta L. non si ricordava mai il suo nome, quindi a un certo punto su un piccolo blocchetto che teneva nell'astuccio e su cui appuntava delle cose che spesso nulla avevano a che vedere con la scuola, gli scrissi testualmente "il nuovo pilota della McLaren si chiama Lewis Hamilton e ha 21 anni".
Nessuno di noi poteva immaginare minimamente che oggi, 28 Ottobre 2018, quel ragazzino che stava per debuttare alla McLaren all'epoca, sarebbe diventato un cinque volte campione del mondo, con numero impressionanti: 71 vittorie, le pole position non le so perché ho perso il conto e quant'altro.
Potrei fare tante considerazioni, ma in questo momento me ne vengono in mente soltanto due. Partirò dalla prima, quella più "romantica", che forse le generazioni più vecchie di me e i miei coetanei possono capire, ma che le generazioni più giovani comprenderanno solo quando si ritroveranno nella stessa situazione. Ho vissuto l'epoca d'oro di Michael Schumacher, so cosa significa vedere un pilota che vince titoli a ripetizione e che vince un numero spropositato di gran premi ogni anno, portandoti a interrogarti su quanto a lungo continuerà e su quanto sembri inarrestabile. Ci furono momenti in cui ci fu un dominio molto più impressionante, ma non è questo il punto. Il punto è che vedere Schumacher vincere una quantità spropositata di gran premi e titoli mondiali mi faceva un effetto, vedere Hamilton vincere una quantità spropositata di gran premi e titoli mondiali mi fa un effetto totalmente diverso: prima vedevo come protagonista un pilota che aveva quasi vent'anni più di me, adesso vedo come protagonista un pilota che ha pochi anni più di me e appartiene, di fatto, alla mia generazione (andando verso i trenta, che ho raggiunto quest'anno, vedo il concetto di "mia generazione" leggermente più ampio di quanto non fosse un tempo, anche persone che hanno due o tre anni di differenza con me le vedo come coetanee). Ci penso e mi dico che la mia generazione, di fatto, può spaccare il culo a tutti e può continuare a farlo, specie alla luce del fatto che anche la maggior parte degli altri top-driver appartengono alla mia generazione. I piloti che raggiungono i trent'anni sono visti come vecchi, effettivamente tendono a rimanere i più anziani in pista o quantomeno i più anziani nei team che contano, ma hanno ancora molto da dire e hanno ancora molto da insegnare ai ragazzini a cui deve ancora spuntare la barba. Quindi, care generazioni più giovani, tenetevelo bene in mente: probabilmente un giorno, quando vedrete vincere piloti della vostra età, vi farà un effetto molto diverso che vedere vincere piloti che hanno molti più anni rispetto a voi!
Se questa era la prima considerazione, adesso è giunto il momento di passare alla seconda: se dodici anni fa io e L. discutevamo dell'imminente debutto di Hamilton in Formula 1 non sapendo neanche chi fosse, peraltro pensando che l'avrebbe preso in quel posto da Alonso e oggi Hamilton ha vinto 71 gran premi e cinque titoli mondiali, questo significa da un lato che Hamilton ha fatto di gran lunga molto di più che mettere a tacere me e L. quando discutevamo dei suoi ipotetici risultati, dall'altro per forza di cose, se all'epoca era un ragazzino e adesso è un cinque volte campione del mondo, vuol dire che nel frattempo io e L. siamo diventati "vecchi"!
Quindi, carissimi esponenti delle nuove generazioni, sappiate che un giorno toccherà anche a voi... e se avete dieci anni meno di me o giù di lì, il vostro rappresentante sarà Verstappino. In certi momenti mi sento fortunata di essere coetanea dei Vettelton... *roll eyes*

domenica 28 ottobre 2018

Formula 2 come serie B della Formula 1 secondo Di Grassi: perché non sono d’accordo

Parto da una premessa: ho una vaga reminiscenza a proposito di un articolo uscito su La Repubblica nel periodo fine 2005/inizio 2006, in cui si parlava dell’eventualità che la GP2 divenisse una sorta di Serie B della Formula 1, con i due team meglio classificati che passavano in Formula 1 e i due peggio classificati della Formula 1 che retrocedevano in GP2.
Non ho nessuna prova di quanto sto scrivendo. Me lo ricordo e basta, ma temo di non averlo nemmeno scritto sul mio diario dell’epoca che aggiornavo come una giovane e arrembante Bridget Jones. Ci credo, l’idea che Alonso volesse lasciare la Renault per la McLaren doveva avermi traumatizzata al punto tale che le sorti della Midland non erano minimamente nei miei pensieri.
Questo discorso di cui ricordo vagamente è scivolato nel nulla e sinceramente sono contenta che non si sia mai concretizzato.
Tuttavia, all’inizio di questa settimana è accaduto qualcosa che mi ha fatto ripensare (non per la prima volta in realtà) a quel vecchio articolo, in quanto, Lucas di Grassi ha postato questo testuale tweet:

"My view, in an ideal world, would be bottom 4 of F1 would drop to F2, top 4 of F2 would automatic go up, same dropping to F3 and F2... like football or surf.. Like this would clean up all the pay drives as it progresses. I should state this is utopic & unrealistic for motorsport."

Con tutto il rispetto possibile per Lucas Di Grassi, che stimo molto come pilota e del cui titolo in Formula E del 2017 sono stata piuttosto felice, vorrei spiegare perché non sono d’accordo con quanto ha scritto, specie sui pay drivers.
La ragione principale per cui non sono d’accordo con quello che ha scritto, ovvero la retrocessione dei quattro peggiori team classificati in Formula 2, è che le performance non dipendono solo ed esclusivamente dai piloti e la cosa che mi fa più specie è che una simile osservazione sia uscita proprio da uno di quei piloti che dovrebbe saperlo al meglio. Tutti sappiamo che Lucas Di Grassi è stato in Formula 1 soltanto nel lontano 2010. Sappiamo in quale squadra fosse e sappiamo che, seppure in certe occasioni lui stesso possa non avere brillato, la ragione per cui in classifica finale è arrivato 24esimo non era da attribuirsi a lui stesso, quanto piuttosto alla vettura che guidava: la Virgin/Manor del 2010, seppure sulla carta fosse più veloce della HRT, si è classificata ultima nella classifica costruttori, dietro alla HRT stessa. Colpa dei piloti? Ne dubito fortemente... e Di Grassi dovrebbe essere il primo a sapere che la responsabilità dei risultati non era né sua né di Glock, 25esimo in classifica piloti, nonostante negli anni precedenti fosse salito sul podio con una Toyota.
Al di là di questo un’altra ragione oggettiva per cui non sono d’accordo è che dubito fortemente che i team di GP2/Formula 2 sarebbero pronti per un debutto in Formula 1. Sono due serie molto diverse e il risultato sarebbe probabilmente vedere i team di Formula 2 arrancare e finire nuovamente fuori dalla Formula 1. Se tende ad andare così nel calcio, figuriamoci in Formula 1, dove la “proposta” è di retrocedere quasi la metà dei team e in cui i big money sembrano essere moooooolto più rilevanti nel calcio, dove un fanalino di coda potrebbe riuscire a battere una squadra di medio livello molto più facilmente di quanto una HRT potesse pensare di battere una Force India.

Poi c’è l’aspetto “pay drivers”, attualmente visti come il malehhhh assolutohhhh e come l’unica ragione dei fallimenti di certi team, uno nello specifico peraltro, perché l’unico problema della Williams sono solo ed esclusivamente gli Strollotkin, poco importa che l’anno scorso Stroll ci fosse anche l’anno scorso e che se quest’anno è andato a punti solo una volta mentre l’anno scorso ha fatto addirittura un podio ed è partito una volta dalla prima fila la causa dei risultati negativi difficilmente sia solo da attribuire a lui (e lo dico partendo dal presupposto che ci sarebbero stati piloti che secondo me avrebbero meritato di salire sul podio molto più di Stroll).
Credo che si stia sottovalutando molto, per quanto il risultato del pilota sia comunque importante, che anche la vettura conta moltissimo. Se una vettura prende sei o sette secondi al giro, un pilota brillante potrà anche riuscire a portarla miracolosamente in Q2, ma tutto potrebbe esaurirsi lì. Per quanto un pilota straordinariamente brillante potrebbe riuscire nell’eroica impresa di vincere un gran premio su una vettura da metà classifica, nessun pilota straordinariamente brillante vincerà mai un gran premio al volante di una Caterham.
Inoltre, dare per scontato che i piloti dei team che si piazzano nelle ultime quattro posizioni abbiano ottenuto risultati negativi mi sembra un po’ irrispettoso nei loro confronti. Sato che andava a punti in Spagna e in Canada 2007 è stato un fallimento? Vettel e Liuzzi che andando a punti in Cina dello stesso anno salvando il culo alla Toro Rosso (fino a quel momento ultima in classifica) sono stati un fallimento? Bianchi e Wehrlein che hanno fatto punti sulla Marussia sono stati un fallimento? Nasr che salvava il culo alla Sauber in Brasile 2016 era un fallimento?
Considerando che tutti costoro sono stati acclamati come degli eroi dal loro team, in corrispondenza di tali eventi, ne dubito fortemente, ma chi sono io per dire che hanno ottenuto risultati meno scontati di quanto pensavamo?

Adesso andiamo a vedere se davvero, sbattendo fuori dalla Formula 1 gli ultimi quattro team classificati in ogni stagione avremmo ottenuto una griglia di migliore talento e ci saremmo liberati dalla piaga dei piloti paganti.
La prima volta che lessi di un’ipotetica retrocessione era l’inverno 2005/2006. Se tale regola fosse entrata in vigore per il 2006, alla fine di quell’anno sarebbero uscite di scena Williams, Toro Rosso, Midland/Spyker e Super Aguri. Piloti: Webber/Rosberg, Liuzzi/Speed, Albers/Monteiro, Sato/Ide/Montagny/Yamamoto. Ammetto che certi soggetti, tra quelli menzionati, in Formula 1 ci stavano a dire poco. Tuttavia vorrei precisare che, con la retrocessione di Williams in GP2, avremmo avuto la seguente situazione: Webber non sarebbe stato rimpiazzato da Wurz in quanto quest’ultimo difficilmente avrebbe accettato di gareggiare in GP2, mentre Rosberg in GP2 non avrebbe potuto gareggiarci in quanto vietato a chi ha vinto un titolo in quella serie, di conseguenza la Williams avrebbe dovuto mettere al volante gli unici altri due piloti di cui disponeva all’epoca, ovvero Karthikeyan e Nakajima. Con tutto il rispetto possibile, specie per Nakajima che oggi è un vincitore della 24 Ore di Le Mans, l’obiettivo era quello di liberarsi dei piloti paganti o di servire loro un volante su un piatto d’argento?

Superato il rischio di una retrocessione alla fine del 2006, concentriamoci adesso su quello che sarebbe accaduto se la retrocessione in GP2 fosse entrata in vigore nel 2007... e vi avverto che adesso iniziano le vere sofferenze.
Facciamo finta che la McLaren non sia stata squalificata dalla classifica costruttori per effetto della spy-story, i candidati all’uscita di scena sarebbero stati Toro Rosso, Honda, Super Aguri e Spyker, con i seguenti piloti: Liuzzi/Speed/Vettel, Button/Barrichello, Sato/Davidson, Fisichella/Sutil.
A completare l’opera, sarebbero stati sbattuti fuori dalla Formula 1 anche piloti che avevano ottenuto performance notevoli, se proporzionate alla monoposto che guidavano: ho già accennato al quarto e al sesto posto ottenuti rispettivamente da Vettel e Liuzzi in Cina, quindi come non menzionare anche il quinto posto di Button in quella stessa occasione, i due piazzamenti a punti di Sato e, per completare l’opera, il fatto che anche Sutil, a un certo punto, abbia ottenuto una top-8 e che anche la modestissima Spyker non se ne sia tornata a casa senza punti. Non sono esattamente sicura che questi piloti meritassero di rimanere fuori dalla Formula 1 o che siano stati i responsabili dei risultati negativi delle squadre per le quali gareggiavano. Anzi, ho la vaga sensazione che spesso siano state le performance dei piloti a garantire a tali squadre quei pochi risultati di spessore che hanno ottenuto.

Il 2008, invece, sarebbe stato una sintesi del 2006 e del 2007: fuori Williams, Honda, Force India e Super Aguri, guidate rispettivamente da Rosberg, Nakajima, Button, Barrichello, Fisichella, Sutil, Sato e Davidson. Qualora la Super Aguri non contasse perché era fallita, fuori la Redbull guidata da Coulthard e Webber, anche loro immeritevoli di un volante in Formula 1. Trovo tutto ciò agghiacciante, alla luce del fatto che tra di loro Coulthard, Rosberg e Barrichello hanno anche ottenuto dei piazzamenti a podio. In più, tra quelle squadre, c’era chi andava male perché era già focalizzato sul futuro, come dimostra il grande ribaltone nei valori in campo avvenuto con il successivo campionato.
Il 2009, a proposito, avrebbe visto andare fuori Williams, Renault, Force India e Toro Rosso, ovvero Rosberg/Nakajima, Alonso/Piquet/Grosjean, Fisichella/Sutil/Liuzzi, Buemi/Bourdais/Alguersuari, tra cui spiccano Alonso autore di una pole position e Fisichella autore di una pole position e di un podio. In qualità di campione del mondo, Button si è salvato una volta tanto dalla “retrocessione” e per qualche anno se la caverà...

Nel 2010 sono arrivati i “nuovi team” e per la prima volta a partire dall’inizio di questa ricostruzione un simile concetto inizia a sembrarmi leggermente (dove “leggermente” va scritto a caratteri cubitali e in modo totalmente non ironico) meno sguaiato di prima. Tuttavia non sono affatto certa che la Toro Rosso meritasse di essere sbattuta fuori dalla Formula 1 al termine del 2010 (i piloti erano sempre Buemi e Alguersuari). Anche tra i nuovi team, Lotus/Caterham, HRT e Manor/Virgin non sono per niente certa, anzi sono certa del contrario, che seppure ci fossero alcuni piloti dal dubbio curriculum antecedente alla Formula 1 (in realtà meno di quanto potrebbe sembrare, perché con gli attuali standard tutti a parte Yamamoto potrebbero tranquillamente ottenere la superlicenza), la colpa dei risultati non sia di Trulli/Kovalainen, Senna/Chandhok/Yamamoto/Klien, Glock/Di Grassi, quanto piuttosto del fatto che le vetture fossero mooooooolto più indietro anche solo della Toro Rosso.
Se la “Serie B” fosse entrata in vigore un anno dopo, invece, avremmo dovuto rinunciare per l’ennesima volta alla Williams, guidata da Barrichello e Maldonado (che con la retrocessione sarebbe stato eliminato in qualità di campione di GP2). C’erano ancora Trulli e Kovalainen alla Lotus/Caterham, era la volta di Liuzzi, Karthikeyan e nientemeno che Ricciardo in HRT e di Glock e D’Ambrosio in Manor.

Per ironia della sorte, Ricciardo sarebbe risultato inadeguato alla Formula 1 anche nelle due stagioni successive, quando faceva coppia con Vergne alla Toro Rosso.
Nel 2012, infatti, la Toro Rosso è arrivata quartultima davanti a Caterham (Kovalainen/Petrov), Marussia (Glock/Pic) e HRT (De La Rosa/Karthikeyan), stessa posizione occupata anche nel 2013. In quest’ultima occasione sarebbe stata sbattuta fuori a calci insieme alla Williams, guidata da Maldonado e Bottas, oltre che alla Marussia e alla Caterham, i cui piloti erano Bianchi, Chilton, Pic e Van Der Garde.
Poi passiamo al 2014 e passiamo a un’amara realtà: sto contemplando lo spigolo dell’armadio e ho una gran voglia di sbatterci la fronte. Il quartultimo posto, comunque, è toccato alla Lotus... per intenderci, la Renault, quella di Grosjean e Maldonado, che di conseguenza non sarebbero finiti in GP2, in quanto avevano già vinto entrambi quel campionato in passato e non potevano ritornarci. Dietro c’erano la Marussia, la Sauber e la Caterham... tutta kolpahhhhh di Bianchi, Chilton, Sutil, Gutierrez, Kobayashi, Ericsson, Lotterer e Stevens, a proposito, chi è Stevens?
Ora, mi rendo conto che i Sutilerrez non siano stati esattamente dei fenomeni quell’anno alla Sauber e lo dimostra ampiamente il fatto che la Sauber si sia classificata dietro alla Marussia... ma appunto, la Marussia che si è classificata terzultima, qualunque cosa ne dica la classifica, non solo non ha deluso le aspettative, ma le ha ampiamente superate e non credo che ci sia una sola persona al mondo che lo possa negare!

Torniamo alla nostra situazione di pace primordiale in cui nessuno veniva retrocesso e preoccupiamoci di quello che sarebbe accaduto nel 2015, se le retrocessioni fossero entrate in vigore alla fine di quella stagione.
Ovviamente la Manor quell’anno si è classificata ultima, tutto per kolpahhhh di Stevens, Mehri e Rossi, ma direi che possiamo archiviare questo passaggio ed occuparci di cose di maggiore rilievo: quartultima nel 2015 è arrivata la Toro Rosso, il che è una chiara dimostrazione che Verstappen e Sainz Jr, apparentemente, non hanno le capacità per gareggiare in Formula 1.
Direi di spendere poche parole su Nasr ed Ericsson, con il terzultimo posto della Sauber, e di parlare di chi si è classificato penultimo in classifica costruttori: la McLaren. So che sarete profondamente commossi nello scoprire che, per incrementare il livello di talento in Formula 1, la ricetta segreta era prendere Alonso e Button e sbatterli fuori a calci, peraltro nel caso di Button per l’ennesima volta. La colpa dei risultati, ovviamente, era tutta dei piloti, non certo del fatto che la vettura non vedesse praticamente mai il traguardo.

Incredibile ma vero, nel 2016 la McLaren si è salvata dal suo terribile destino: fuori la Haas, fuori la Renault, fuori la Sauber e fuori la Manor.
Piloti: Grosjean/Gutierrez, Magnussen/Palmer, Nasr/Ericsson, Wehrlein/Haryanto/Ocon. Per la seconda volta in questa ricostruzione rimango basita di fronte al fatto che, apparentemente, la Manor sia considerata una squadra che, con il contributo dei suoi piloti, si è rivelata fallimentare. O meglio, visto come erano andate le cose è vero che la classifica finale avrebbe potuto essere migliore, ma non si può negare che un piazzamento a punti sia stato qualcosa che andava oltre ogni ragionevole aspettativa, soprattutto per il modo in cui è arrivato. Wehrlein si è qualificato 12° ed è arrivato 10°, tutto in un solo weekend. Non è arrivato 10° perché solo dieci vetture sono arrivate al traguardo. No, ha fatto qualcosa di eroico, anche se sono #TeamOcon. A quel punto la Sauber era ultima in classifica e vi sarebbe rimasta, se Nasr non avesse salvato il fondoschiena al team arrivando a punti in Brasile.
Eppure in apparenza questa gente non meritava la Formula 1 e non la meritava neanche il team Haas al gran completo, a punti all’esordio e con risultati almeno di medio livello nella sua stagione d’esordio. Mhm... sono molto perplessa.
Infine è venuto il 2017, che avrebbe visto la retrocessione di Toro Rosso, Haas, McLaren e Sauber, per le quali hanno gareggiato i seguenti piloti: Sainz/Kvyat/Gasly/Hartley, Grosjean/Magnussen, Alonso/ Vandoorne, Wehrlein/Ericsson. Continuo ad essere molto perplessa.

Essenzialmente dalla questa analisi sembrerebbe emergere che, retrocedendo le squadre peggio classificate in un’ipotetica “serie B” della Formula 1, l’effetto non sia quello di eliminare i piloti poco competitivi, quanto piuttosto di eliminare quelli che ottengono risultati almeno in linea con quelli della monoposto, se non addirittura più elevati.
Curiosamente, andando a conteggiare chi sia l’uomo dei record tra quelli che non hanno guidato per i “nuovi team”, viene fuori che i piloti che sarebbero stati sbattuti fuori a calci nel fondoschiena più volte sono, a pari merito, Button, Rosberg e Alonso. Poco più indietro di loro, dovrebbero piazzarsi Ricciardo e Sainz... Non so, così, a primo impatto, mi viene da pensare che questa teoria della serie B della Formula 1 sia un po’ a rivedere.

sabato 27 ottobre 2018

ARCA 2018: Sheldon Creed ha vinto il titolo

Fonte dell'immagine: kansasspeedway.com
Quest'anno è andata così, tra le varie serie di cui ho parlato c'è stata anche l'ARCA. Con qualche post approfondito e qualche post in cui accennavo soltanto ai risultati delle varie gare, credo di avere parlato in modo più o meno esteso di tutto il campionato.
Certo, mi sono focalizzata molto sulle battute trash, tipo chi dovesse andare a stirare tra le compagne di squadra Natalie Decker e Leilani Munter (6^ vs 14^, stavolta tocca a Leilani, il che non è una grossa novità), così come sul raggiungimento della drinking age da parte di Sheldon Creed, nato il 30 Settembre 1997 esattamente come Max Verstappen.
Il Verstappino Made in ARCA ha vinto la Kansas ARCA 150, che si è svolta il 19 Ottobre al Kansas Speedway (come avevo già detto, nel giorno del compleanno di Kovalainen, che non c'entra nulla ma che, come già avevo detto, era bello citare a caso) e con quella vittoria ha vinto anche il campionato. Non so se sul podio ci sia lo champagne (così come non so se esista il podio), ma l'età gli avrebbe concesso di scolarselo!

venerdì 26 ottobre 2018

SMP Formula 4 2018: Konsta Lappalainen vince il titolo

Il campionato di Formula 4 (il cui vincitore del 2017 è stato Christian Lundgaard, secondo classificato quest'anno in Formula Renault Eurocup) nord-europeo si è svolto tra Russia, Finlandia e Olanda, iniziando lo scorso Maggio e terminando nel weekend del 20/21 Ottobre.
La prima parte è stata disputata in Russia, con il primo appuntamento a Smolenskring, che ha visto due vittorie per lo svedese Isac Blomqvist. Sono andati a podio sui gradini più bassi un russo e un olandese, Ivan Berets e Freek Schothorst in Gara 1, e due finlandesi in Gara 2, Konsta Lappanainen e Jesse Salmenautio. Berets ha vinto Gara 3, davanti a Lappalainen e a Schothorst, che prendeva parte al campionato part-time.
A N-ring, invece, hanno vinto soltanto piloti russi: Mikail Belov, Pavel Bulatsev e di nuovo Belov. Lo svedese Blomqvist a ottenuto una serie di secondi posti, mentre il gradino più basso è andato a Ivan Shvetsov (russo a sua volta) nelle prime due gare e a Bulatsev nell'ultima del weekend.

A Mosca Lappalainen ha vinto due gare su tre, con Blomqvist vincitore di Gara 2. Il part-time russo Aleksandr Vartanyan è arrivato secondo nelle prime due gare, precedendo rispettivamente Berets e Lappalainen, mentre il finlandese Tuomas Haapalainen è arrivato secondo davanti a Blomqvist in Gara 3.
L'appuntamento di Mosca è stato seguito da un altro appuntamento di Mosca, che si è svolto, però, su un circuito diverso. Le cose non sono cambiate più di tanto per Lappalainen, che ancora una volta ha vinto due gare su tre, stavolta le prime due, e si è classificato secondo dietro al connazionale Amaury Cordeel in Gara 3. Il finlandese Jesse Salmenautio si è rivisto sul podio in Gara 1, dove è arrivato secondo, davanti a Belov che invece è arrivato secondo in Gara 2 davanti a Hapalainen e nuovamente terzo in Gara 3.

Lasciata definitivamente la Russia, il campionato è passato alla Finlandia per i due successivi eventi, ad Ahvenisto e ad Alastaro.
Le prime due gare sono state vinte da piloti finlandesi: Lappalainen e Haapalainen (nomi abbastanza assonanti, non oso immaginare che macello ne verrebbe fuori in una telecronaca). La terza gara invece è stata vinta da Belov, che era arrivato secondo in Gara 1. Jesse Salmenautio ha collezionato due secondi posti, mentre Pavel Bulantsev è arrivato due volte terzo nelle prime due gare. Lappalainen ha chiuso il weekend con il gradino più basso del podio.
Nel weekend successivo ha vinto Gara 1 e 3, con Belov secondo. Il russo ha vinto Gara 2, con Lappalainen secondo. Berets è arrivato terzo due volte, con Blomqvist terzo invece nella gara centrale.

Lappalainen è arrivato ad Assen con 40+ punti di vantaggio nei confronti di Belov, con gli altri piloti tutti molto più indietro in classifica.
Con 25 punti in Gara 1 e Gara 3 e 15 in Gara 2, c'era ancora un totale di 65 punti da assegnare, quindi il campionato era, di fatto, ancora aritmeticamente aperto.
Belov ha iniziato bene, vincendo Gara 1, nella quale Lappalainen si è ritirato: 25 punti recuperati anche se, partito dalla pole position in Gara 2, è arrivato solo quarto, mentre Lappalainen giungeva secondo: di quei punti recuperati, quattro sono stati bruciati. Il ritiro in Gara 3, dove il finlandese è tornato ad arrivare secondo, ha definitivamente assegnato il titolo a quest'ultimo, con 316 punti contro 275.
Tornando ai risultati, la prima gara ha visto il part-time finlandese Cordeel arrivare secondo davanti a Blomqvist, per poi vincere la seconda gara e chiudere terzo nell'ultima, vinta da Ivan Berets: il russo era già salito a podio questo weekend arrivando terzo in Gara 2.

giovedì 25 ottobre 2018

F3 Australiana Premier Series 2018: un altro campionato nascosto dietro al sacchetto di carta

Tra il weekend del 10/11 Marzo e quello del 20/21 Ottobre si è svolto il campionato della Formula 3 Australiana, nel quale, apparentemente, le vetture erano ripartite in diverse categorie, di cui la principale, la Premier, prevedeva la presenza di appena tre vetture, guidate dai piloti Cameron Shields, Harrison Jones e vari piloti random che si sono succeduti: Alex Barboutis, Chris Gilmour, Ross McAlpine... per poi passare a quattro, quando a quest'ultimo si è aggiunto anche John Magro nel quarto appuntamento stagionale e rimanendo solo due in occasione del quinto evento.

Tutte le gare della Premier Class sono state vinte o da Shields o da Jones:
> Winton - due vittorie per Shields, una per Jones;
> Queensland: una vittoria per Jones, due per Shields;
> Morgan Park: una vittoria per Jones, due per Shields;
> Sydney: tre vittorie per Jones;
> Wakefield: due vittorie per Jones, una per Shields;
> Bend Motosport Park: due vittorie per Jones, una per Shields.
Il titolo è stato vinto da Harrison Jones, assegnato nell'ultimo weekend.

mercoledì 24 ottobre 2018

Intelletto e ignoranza continuano a fondersi: quando i discorsi da bar virtuale al tempo dei mille pesi e delle mille misure si estendono alle serie minori

Ho già parlato più di una volta di quanto al giorno d’oggi gli appassionati di motori abbiano la possibilità di un’informazione molto maggiore rispetto a quella di un tempo e non solo: se dieci anni fa potevamo guardare le gare soltanto in TV, al giorno d’oggi c’è internet che viene in nostro soccorso e, chissà, magari ci sono lunghe domeniche senza Formula 1 in cui ci viene voglia di guardare qualcos’altro... e non le vetrine dei negozi nelle gallerie dei centri commerciali.
Nel corso degli ultimi anni sono aumentate le serie che permettono di vedere gare in livestreaming o “in differita” a proprio piacimento su Youtube: a volte qualche gara non viene caricata, ma per gli appassionati ci sono molte gare di Formula 3 europea, dell’Euroformula Open, della Formula 4 ADAC, della Formula Renault... insomma, al giorno d’oggi quando un pilota si appresta a debuttare in Formula 1 non è un perfetto sconosciuto, ma qualcuno di cui molti sanno da dove provenga e, in linea di massima, quali risultati abbia avuto. C’è una maggiore attenzione per i piloti emergenti, c’è una maggiore attenzione per chi potrebbe debuttare in Formula 1, c’è una maggiore attenzione per chi potrebbe non arrivarci mai e quel genere di attenzione non è basata soltanto sul leggere la classifica finale della Formula 2 e vedendo che magari il vincitore del titolo non è stato ingaggiato da nessun team.
È bellissimo, direte voi, soprattutto se siete appassionati di open wheel e nei weekend in cui non c’è la Formula 1 (o anche quelli in cui c’è la Formula 1, perché no) ogni tanto (oppure spesso) vedete qualche altra gara. È bellissimo, confermo, e sono rimasta abbastanza spiazzata dalla fusione EuroF3/GP3 appunto perché i livestreaming e le gare su Youtube finiranno una volta per tutte, quando la F3 Europea era forse la mia preferita tra le serie minori: 20+ vetture, molti piloti che possono lottare per la vittoria e per il podio... È bellissimo potere avere accesso a tutto ciò, ma come tutto ciò che è bellissimo, è un’arma a doppio taglio: guardare un live di F3 comporta anche il vedere una chat di Youtube in cui la gente scrive le peggiori porcherie, insulta piloti (anche e soprattutto di altre serie), si augura di vedere incidenti mortali o fa ironia su veri incidenti mortali del passato. Che poi quella chat sia spesso nascosta dietro “Blocco Note”, dove prendo eventuali appunti per i miei post, è un altro discorso, quello che conta è che quella chat c’è, esiste e fa spesso venire l’orticaria.

Quello della Formula 3 Europea era un mondo sommerso, nel quale c’era comunque l’élite dei fanboy, quelli che quando tra qualche anno criticheranno piloti di Formula 1 emergenti criticheranno gente che hanno visto gareggiare nelle serie minori, non della gente che non avevano mai sentito nominare fino al giorno precedente. Un grosso problema è che a quanto pare al giorno d’oggi i cognomi altisonanti attirano e, quando Mick Schumacher è passato in testa alla classifica e ha in seguito vinto il campionato, si è scatenato l’inferno.
Ho letto addirittura un post (in una location virtuale abbastanza seria) che, in sintesi, esprimeva questo concetto: “non conosco la Formula 3, non è mio interesse approfondirla e dubito che a qualcuno interessi la Formula 3, è solo gente che la segue perché Mick Schumacher ha vinto un titolo che ha valore nulla, dato che al momento del suo debutto in Formula 1 dimostrerà di essere un pilota senza nessuna esperienza, non riuscendo a raggiungere i risultati del padre”.
Dunque, avrei alcune obiezioni in merito:
1) Se il tuo interesse non è seguire la Formula 3 Europea e non hai il benché minimo interesse in proposito, non puoi dare per scontato che a nessuno interessi seguire la Formula 3 o che a nessuno interessi seguire altre serie minori;
2) Mick Schumacher ha vinto il titolo nel penultimo giorno dell’esistenza del campionato denominato “FIA European Formula 3”, pertanto è letteralmente impossibile che, per via del titolo vinto da MSC, la gente inizi a seguire una serie che non esiste più;
3) Se anche fosse possibile, la gente non seguirebbe comunque una serie in cui gareggia Mick Schumacher, dal momento che a questo punto passerà oltre;
4) Al di là del cognome altisonante, una delle ragioni per cui la vittoria del titolo da parte di Schumacher Jr ha fatto scalpore è che un pilota originariamente visto come mediocre sia riuscito a migliorare i propri risultati al punto di vincere un campionato nel quale, nella prima parte di stagione, non si trovava nemmeno in top-ten in classifica (è un po’ come se in Formula 1 all’improvviso la Force India iniziasse a vincere gare in progressione a partire da giugno e vincesse il mondiale);
5) La vittoria del campionato di Formula 3 Europea vale 30 punti validi al fine di ottenere la Superlicenza, quindi è abbastanza considerata per i vertici della FIA, anche se non lo è per chi commenta campionati minori che non ha visto su un blog;
6) Il precedente punto non significa necessariamente che Mick Schumacher sia un predestinato, così come molto probabilmente le sue difficoltà iniziali non significavano necessariamente che fosse un brocco;
7) Al momento attuale non mi risulta che Mick Schumacher sia sul punto di debuttare in Formula 1 e peraltro, se scegliesse una strada diversa dalla Formula 2, nel 2020 potrebbe anche non averne i requisiti (al momento attuale dispone dei punti Superlicenza accumulati tra il 2016 e il 2018, quelli del 2016 li perderebbe al termine del 2019 e, non avendone ottenuti nel 2017, dovrebbe necessariamente ottenerli nel 2019) e verosimilmente se e quando arriverà in Formula 1 avrà livello di esperienza molto maggiore di quello attuale - criticare per partito preso i suoi risultati in Formula 1 in anticipo di anni mi sembra piuttosto nonsense;
8) La questione dei risultati della prima generazione mi sembra che stia lentamente e progressivamente perdendo d’importanza, anche e soprattutto grazie alla maggiore conoscenza di altre serie, in cui ci sono piloti di seconda generazione che spesso non occupano posizioni di particolare spessore e a molti la cosa non fa né caldo né freddo... e comunque al di là di questo penso che forse in passato abbiamo tutti sopravvalutato la questione del confronto prima vs seconda generazione: non è che tutti i figli d’arte siano stati criticati perché non erano come i loro padri, alcuni venivano criticati anche senza che il padre venisse messo in mezzo, solo ed esclusivamente per i propri risultati, specie se questi risultati erano ottenuti al volante di una B.A.R. Honda (e nonostante magari fossero risultati decisamente più altisonanti del passare alla storia per essere stato doppiato nel bel mezzo di un sorpasso altrui, cosa per cui in molti ricordano il suo storico compagno di squadra).

In sintesi: seguo la Formula 3 da un paio d’anni, esattamente da quando ho scoperto che il suo canale Youtube, ciò mi ha portata a scoprire che tante altre persone la seguivano ancora da prima... Quindi, se io la seguivo quando Mick Schumacher era irrilevante e se altra gente la seguiva quando Mick Schumacher non gareggiava ancora in F3, verosimilmente tantissime persone la seguivano per motivi diversi. Inoltre vorrei aggiungere che, sia io sia loro, abbiamo seguito anche altre serie, nel limite del possibile, nelle quali non corrono figli d’arte dai cognomi particolarmente altisonanti, e molto probabilmente continueremo a seguirle, compatibilmente con quello che succederà prossimamente nelle nostre vite, sempre nei limiti del possibile.
Ricordo di avere visto almeno qualche pezzo di gare di GP2 ai tempi in cui, dieci o undici anni fa, la trasmettevano su Raiuno o Raidue (dopo, se non sbaglio, passò a Raisport e in Emilia Romagna non eravamo ancora passati al digitale terrestre, quindi non avevo quel canale). Andavo su GPUpdate, scaricavo foto di piloti di GP2 e le passavo alla mia amica fan di Raikkonen che all’epoca, siccome Raikkonen era rilevante, seguiva con grande attenzione la Formula 1 (in realtà la mia amica pare avere un radar, dato che questa domenica ha deciso di guardare il gran premio, cosa che al giorno d’oggi non mi sembra che faccia tanto di frequente).
Se avessi diciannove o vent’anni al giorno d’oggi e facessi la stessa cosa, magari con foto della Formula 3, verrebbe probabilmente citato a caso il nome di Mick Schumacher, verrebbe dedotto che i risultati del campionato sono artefatti e che seguire quel campionato è un insulto ai veri appassionati di motori.
Ho pensato che all’epoca potessi guardare tranquillamente la GP2 perché non c’erano piloti dai cognomi altisonanti, quindi nessuno mi avrebbe rotto le scatole. Poi mi sono ricordata che nel 2008 il principale avversario di Giorgio Pantano era Bruno Senna, quindi la questione dell’assenza di cognomi altisonanti era stata sopravvalutata da parte mia. Peraltro Bruno Senna mi pare la perfetta dimostrazione che i piloti che hanno un cognome famoso, una volta che arrivano in Formula 1, a meno che non occupino una posizione rilevante possono essere tranquillamente ignorati senza che a nessuno importi un emerito cavolo né di loro né dei risultati che ottengono. Non mi pare che sia mai stato paragonato a nessuno e non mi risulta che l’avere passato alcuni anni nell’anonimato in Formula 1 abbia condizionato in alcun modo la sua carriera: adesso è in squadra insieme a Lotterer e Jani nel WEC nel team dei best of the rest.

Con questo credo che si esaurisca l’ignoranza allo stato puro e che ci si vada a inoltrare in un territorio più oscuro e pieno di insidie: quello in cui l’intelletto e l’ignoranza si fondono e in cui, quando si cerca di apparire acculturati, si perde di vista il rischio di fare dichiarazioni compromettenti, dove per dichiarazioni compromettenti intendo quelle in netto contrasto con altre dichiarazioni. Finché si tratta di Formula 1, gli altri leggono, hanno visto le gare e traggono le proprie conclusioni. Quando non si tratta di Formula 1, ma di serie che molti non hanno visto, la tendenza a dare per scontato che ciò che viene scritto da altri, dall’alto della loro competenza (o ignoranza intellettuale, è difficile distinguerle bene l’una dall’altra) sia preso come qualcosa da ripetere a pappagallo.
Vi faccio una domanda: quanta gente dopo la vittoria del titolo di Formula 3 Europea da parte di Mick Schumacher ha dichiarato che si era mostrato un fenomeno e che sarebbe stato pronto per debuttare in Formula 1? Probabilmente tanta. Ebbene, sappiate che gran parte di quella gente diceva l’esatto opposto di Lance Stroll quando era quest’ultimo ad avere vinto il titolo di Formula 3 Europea. Con questo non voglio dire che tutte le situazioni siano uguali, c’è chi ha accumulato più esperienza di altri, chi ha dimostrato più maturità di altri o chi gareggiava contro piloti dalla reputazione migliore. In più, se Stroll non fosse stato etichettato come quello con i big-money e con il padre che comprava quote di squadre motoristiche per dargli un volante, probabilmente al giorno d’oggi verrebbe ignorato e basta, nessuno se ne andrebbe in giro a dire che il suo titolo in F3 non conta niente. Non ho mai sentito una sola persona affermare che il titolo di Gutierrez in GP3 valesse come carta straccia, a titolo di esempio, e Gutierrez è uno che in Formula 1 è andato a punti soltanto una volta.
Il succo del mio discorso - che mi è stato suggerito leggendo una hall of fame della Formula 3 Europea che includeva anche decenni passati con diverse denominazioni tipo Euro Series, ricordando che cosa si dicesse un tempo di certi piloti presenti in quella lista - è che l’ignoranza intellettuale è quella di chi si prende il lusso di fare l’opinion leader del motorsport, dichiarando a seconda delle esigenze che chi ha vinto una certa serie ha dimostrato vincendo di essere un fenomeno, oppure che chi ha vinto una certa serie ha vinto solo un campionato in cui correvano degli scarsi, che non otterrà mai nulla di buono in carriera e che se andasse in Formula 1 sarebbe un insulto ai piloti veramente talentuosi...
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...perché tanto, poi, in corso d’opera, si fa sempre in tempo cambiare idea all’occorrenza, qualora venga il momento di dimenticarsi di tutta la m*rda che si è sparsa nei confronti di qualcuno, magari andando a rievocare i risultati passati nelle serie minori... Giusto?

Con questa considerazione mi rivolgo a tutte le persone che non seguono le serie minori e che tendono a fidarsi di qualunque cosa leggano o sentano: se qualcuno critica sistematicamente e pesantemente (magari avvicinandosi al livello hater) un pilota per avere *vinto* in una serie minore, iniziate a farvi delle domande. Chiedetevi fino a che punto la logica delle loro affermazioni ha senso. Cercate di ricordarvi che chi vince un campionato è comunque qualcuno che ha vinto un campionato. Che poi in futuro possa non cavare un ragno dal buco altrove è più che possibile o più che legittimo, ma non fidatevi MAI di qualcuno che critica i risultati negativi che qualcuno otterrà in Formula 1 prima che questo pilota arrivi in Formula 1, magari anche in anticipo di anni.
Certo, mi potreste dire che anche i commenti positivi dovrebbero essere presi con le pinze... ed è vero, per ogni pilota che si rivela al di sopra della media ce ne sono almeno altri venti che sono stati descritti come al di sopra della media. La differenza sta nel fatto che i commenti negativi, diversamente da quelli positivi, colpiscono di più e che vanno a radicarsi maggiormente nell’immaginario di chi non ha nemmeno la più pallida idea di che cosa stia parlando. Sono i commenti negativi quelli sui quali ci si focalizza di più, al punto da arrivare in certi casi a livelli quasi estremi. Se un pilota ben visto andasse in Formula 1 e ottenesse risultati negativi, si direbbe che ha perso la concentrazione che aveva nelle serie minori o che ha necessità di ambientazione. Se un pilota mal visto andasse in Formula 1 e ottenesse risultati positivi, si direbbe che erano risultati immeritati oppure tali risultati verrebbero sminuiti, secondo la logica che per avere risultati positivi bisogna vincere dieci titoli, possibilmente sulla monoposto più scarsa presente sulla griglia di partenza.
Credo che la regola dei mille pesi e delle misure non porti mai a qualcosa di davvero positivo, perché l’essere hater di un pilota così, solo per partito preso, quando magari ne conosci solo il nome, è spesso frutto di un condizionamento derivante da quello che si legge sulle pagine del web. È quello che, elevato alla massima potenza, porta la gente più ignorante a commentare le gare di Formula 3 in chat soltanto spargendo m*rda sui piloti o addirittura augurandosi di vedere incidenti mortali, perché hanno fascino e perché potrebbero liberare volanti per piloti più promettenti.
Poi se un giorno qualcuno morisse, forse i suoi risultati verrebbero improvvisamente rivalutati dai suoi hater, che andrebbero ad affermare di averlo sempre considerato un pilota talentuoso, fin dalle serie minori, anche se un tempo affermavano l’esatto contrario magari screditando i risultati ottenuti in tali campionati, il tutto senza metterci in mezzo un “ho cambiato idea” adducendo a spiegazioni plausibili...
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...ma questa ovviamente è solo una mia impressione: non lo posso sapere e spero che nessuno di noi possa scoprirlo mai.

martedì 23 ottobre 2018

:-((((


Brawn GP, tute celebrative e teorie del kompl8

E' la sera del 22 Ottobre e mi sembra che sia arrivato il momento di parlare un po' anche di MotoGP, anche per approfittare del fatto che sia una data storica: esattamente dodici anni fa, in questo weekend, un certo pilota che secondo un certo giornale spagnolo corre in MotoGP con la Brawn GP, indossava una certa tuta celebrativa di cui ho parlato in lungo e in largo nel corso degli anni. Ora, so che è inopportuno iniziare parlando della tuta verde di Massa quando l'argomento di cui dovrei parlare è il Motomondiale, ma cosa posso farci, sapete come sono fatta. ;-)

Avendo abbandonato a sé stesso il gran premio di Thailandia disputato quindici giorni fa, vado a riepilogare in breve i fatti: Marc Marquez ha vinto ed era sempre più vicino al titolo, dopo avere tagliato il traguardo davanti a Dovizioso e a Viñales.
A proposito di Dovizioso, ieri in Giappone a Motegi è caduto, mentre Marquez è tornato alla vittoria, precedendo stavolta sul podio Crutchlow e Rins. I punti ottenuti gli sono stati più che sufficienti per vincere il titolo quando mancano ancora tre gran premi, Malesia, Australia e Valencia. Malesia e Australia si svolgeranno nei due weekend imminenti, mentre dopo una settimana di pausa ci sarà Valencia il 18 Novembre.

lunedì 22 ottobre 2018

Commento al Gran Premio degli Stati Uniti

United States of Bwoahmerica /// 21 Ottobre 2018

Buonasera miei cari lettori, buonasera a qualunque orario leggiate questo commento, perché con il fuso orario italiano negli States è sera e le qualifiche dovrebbero partire sprovviste dei Leclerstappen in quanto il loro bed time è già passato da un bel po'... ah, no, scusate, l'ormai lontano 30 Settembre, giorno del gran premio di Russia, Verstappino ha raggiunto la drinking age americana e lo stesso destino è toccato anche a Leclerc il 16 Ottobre, pochi giorni prima del gran premio degli States.
"Tunz tunz tunz!!11!!!1!!! Oltre ad essere il pilota più KoOl secondo i bimbominchia-standard e avere vinto tanti gran premi quanti i titoli di Vettel, adesso posso anche bere alcool e andare a letto dopo le 22.00."
"Però ricordati che il numero delle tue vittorie potrebbe subire la stessa sorte del numero di titoli di Vettel."
"Ovvero?"
"Ovvero non aumentare."
"KoM3 6 KaTtYv0!!11!!11!!!1!!! Ce l'hai con me perché io corro per una squadra stylish e tu no!!!11!!!!"
"Ti ricordo che l'anno prossimo correrò per la squadra più stylish e importante del campionato e che sarò amato e acclamato da tutti. Tunz tunz tunz al quadrato!!!11!!!11!!"
"Però per il momento sei ancora un maschio alfa, al pari del Pollo Gigante. A proposito, dato che secondo le leggi degli States avremmo potuto essere proprietari di un fucile già diversi anni fa, come mai non gli abbiamo ancora sparato e non l'abbiamo ancora fatto allo spiedo?"
"Perché siamo contrari alla caccia. I polli possono essere messi allo spiedo soltanto se allevati per lo scopo da RoGro."
"Allora il Pollo Gigante ha i giorni contati."
"Esatto, adesso però passami la vodka. Anch'io sono un bambino grande e, diversamente da voi piccoli tori alati, sono anche un bambino responsabile."
"Ti ricordo che quando aveva la mia età mia madre si era già sposata come mio padre, quindi sono mille volte più responsabile di lei. E comunque non ti passo la vodka. Ti sei già appropriato del volante di Iceman, non puoi appropriarti anche di quella. Solo io posso farlo!!!11!!"
"Io e Iceman festeggiamo i nostri compleanni a solo un giorno di distanza, quindi sono un Iceman onorario e la vodka è mia!!!11!!!11!"
"Oh. My. Sutil."
A proposito di Sutil, non c'entra molto con questo commento, ma in questi giorni ho sentito varie volte via radio una canzone dei Subsonica intitolata "Bottiglie rotte" e mi è venuto da pensare a lui.
Tornando a noi, non mi sembra che siano capitati altri fatti degni di nota, se non qualcosa ad alto contenuti di gabbiani, in quanto il Gangster Rapper ha pregato la stampa British di smetterla di attaccare il suo ammmmore per avere fatto tutto il possibile per mandare alle ortiche un mondiale che difficilmente avrebbe vinto. Ve l'ho mai detto che adoro quando i piloti si danno degli idioti l'uno con l'altro poi fanno comunella circa cinque minuti più tardi? In quei momenti capisco perfettamente che cosa passi per la testa delle shipper. Qualcosa di questo tipo, immagino:
"Smettetela di criticare Sebby, altrimenti quando sono in forma di gabbiano vi ca*o in testa."
"Aaaawwww, come sei gentile, prosciuttello di soia."
"I fan di Iceman sostengono che l'ho fatto per prenderti per i fondelli e adesso mi ammmmano perché sono molto più avanti di te in classifica."
"Quindi se io fossi in testa al mondiale i fan di Bo77as sarebbero tutti miei fan ad interim?"
"Solo di notte, perché in qualità di vampiri dormono prima del tramonto, come il loro idolo."
"Questo spiega molte cose. Quindi Bo77as vincerà il gran premio di Abu Dhabi."
"Sicuramente."
"Tornando sul fatto che con quel post mi stavi prendendo per i fondelli, se vuoi prendermi per i fondelli ti consiglio di mandarmi un piccione viaggiatore. Un post sui social mediamente lo vedo una settimana più tardi e solo se qualcuno mi fa una domanda in proposito."
"I piccioni sono graziosi e kawaii."
"Ma mai quanto noi gabbiani."
"Esatto."
"E adesso, prosciuttello di soia, smettila di parlare e saltami addosso, immaginandoti che io sia un principe azzurro."
"Credo che la sezione imminente dovrebbe essere dedicata alla storia del circuito, non a una scena d'ammmmore tra gabbiani."
"Non basta dire che hai sempre vinto tu a parte quella volta in cui dovevo vincere nove gran premi di fila perché avevo scommesso con Webber che, se non l'avessi fatto, avrei dovuto iscrivermi a Facebook e a Twitter e pubblicare le mie foto hot?"
"Perché hai vinto quella scommessa???222???22?? Il mondo meritava di vedere quelle foto, invece di pensare soltanto alla scatola del cambio di Feli..."
...
...
...
...Perché, giusto, la storia del gran premio degli Stati Uniti - il Ritorno, location Austin - iniziò nel lontano 2012 con un evento ai limiti della follia. Cercate di immaginarvi la scena: era il penultimo gran premio della stagione, eravamo nel pieno della sfida tra i Vettelonso per il titolo, la pista era appena stata inaugurata e partire dal lato sporco della pista poteva essere pagato a caro prezzo (per chi volesse capire a che livello: Webber, che partiva dal lato pulito della pista, invece di perdere ventisei posizioni come da tradizione, ne recuperò una). La griglia di partenza ufficiale parlava chiaro: Alonso doveva partire dall'ottava posizione, ovvero dal lato opposto della pista. Fu allora che assistemmo a qualcosa che fino a quel momento ci era parso inimmaginabile: la Ferrari decise di rompere i sigilli del cambio di Massa qualche ora prima della gara. In tal modo Massa, che si era qualificato davanti ad Alonso, sarebbe stato penalizzato sulla griglia per sostituzione del cambio, seppure senza averlo sostituito, il che avrebbe fatto recuperare una posizione ad Alonso (e ne avrebbe fatte perdere cinque a Massa, ma who kers, dopotutto che cos'è la classifica costruttori che assegna i big money). Si vociferava che la Redbull potesse fare lo stesso sulla vettura di Webber per far retrocedere anche Webber e far recuperare così un'altra posizione ad Alonso, che sarebbe tornato dal lato sporco della pista, ma non accadde: in Formula 1 ci sono team con una storia e team senza una storia. Quelli senza una storia, se vogliono apparire come team seri, devono anche comportarsi in modo serio di tanto in tanto. I Vettelton rimasero primo e secondo per gran parte della gara, infine Hamilton superò Vettel nelle fasi conclusive, ottenendo la vittoria. Era il 2012. Sono passati solo sei anni da allora. Non so se mi spiego: soltanto sei anni fa, un pilota McLaren vinceva l'edizione inaugurale del GP di Austin.
Vettel si tolse lo sfizio di vincere l'edizione 2013. Poi vennero tre stagioni di doppiette dei fescion model, tutte vinte dal Gangster Rapper. Quella più epica fu quella del 2015, dove per "epica" non intendo la doppietta, ma quanto tutta la durata della gara... anzi, facciamo tutto il weekend. Ci fu la pioggia torrenziale, l'annullamento delle qualifiche, Ricciardo che ballava con Kvyat sotto la pioggia, i Versainz Jr che facevano indossare ai Versainz Sr delle tute della Toro Rosso, Rosberg che giocava a calcio con Lauda nella pitlane, i meccanici della Williams(?) che fingevano di remare su dei canotti, un meccanico della Force India che ballava la break dance, una gara senza neanche una goccia d'acqua, Raikkonen che al volante della vettura prendeva a sberle un pannello pubblicitario del Rolex, Verstappino quarto e io che speravo che andasse sul podio a protestare contro la drinking age, nonché una delle scene ispiratrici di tante fan fiction: il lancio del cappellino tra i Rosbilton.
Poi venne il 2017: Hamilton vinse un'altra volta, ma l'attenzione fu tutta su Verstappino, che venne scortato giù dal podio, senza che potessimo scoprire che cosa sarebbe successo vista la drinking age. Rimangono tuttavia alcuni dati di fatto: 1) Marc Marquez nel 2013 bevve champagne sul podio di Austin all'età di vent'anni, 2) in Formula 1 ci furono polemiche nel 2011 quando Vettel bevve champagne al GP di Turchia senza avere ventiquattro anni che all'epoca era la drinking age locale, 3) tuttavia non ce ne furono quando nel 2016 Verstappino bevve champagne sul podio del Giappone nonostante non avesse ancora raggiunto la drinking age giapponese di vent'anni.

GIOVEDÌ & VENERDÌ: tutto è iniziato giovedì con la conferenza stampa e con il trionfo dell'ammmmore tra gli Hamonso. I due si sono ritrovati al centro della scena, affiancati l'uno da Grosjean e l'altro da Ricciardo. Sfortunatamente per loro sono passati i tempi in cui c'erano due file, una davanti e una dietro, e quando gli Hamonso erano dietro capitavano cose strane, tipo che venivano visti ridacchiare in compagnia di uno smartphone e da quello smartphone venivano pubblicati scatti imbarazzanti di Carlito Fanboyz con orecchie da coniglio. Stavolta, essendo al centro della scena, ai due sono state poste domande che apparentemente non avevano nulla a che vedere con il Gran Premio degli Stati Uniti. Alonso, infatti, si è ritrovato a stilare una top-5 dei migliori piloti di tutti i tempi, mettendo il suo amichetto Gangster al quinto posto. Hamilton invece si è ritrovato a dover commentare le probabilità di Mick Schumacher, recentemente vincitore del titolo in Formula 3 avendo iniziato a vincere gare a ripetizione esattamente una settimana dopo che l'avevo criticato in un commento a un gran premio per non averne ancora vinte, di arrivare in Formula 1. Se l'è cavata facendo finta di avere iniziato a seguire almeno a livello di nozioni di base le serie minori e ha chiuso il discorso con un po' di improvvisazione, dicendo espressamente che è già capitato in diverse occasioni che figli di ex piloti arrivassero in Formula 1, dicendo testualmente che è capitato con Rosberg Sr e Rosberg Jr, con Schumacher Sr e con Schumacher Jr e con Alonso e con i suoi figli quando ne avrà. Gente che commentava a caso su Twitter un video di quell'affermazione si diceva indignata perché non aveva citato Hill Sr/ Hill Jr, Villeneuve Sr/ Villeneuve Jr, altri sostenevano che non aveva citato Verstappen Jr in quanto il padre di quest'ultimo in Formula 1 non ha vinto nulla... ma nessuno sembrava dare peso al fatto che Gangster Hammi sembri attendere con ansia l'arrivo di un Royal Baby spagnolo.
"Certo che lo aspetto! Attendo di sapere se Ferni lo farà giocare con le macchinine di Formula 1 o con quelle di GP2."
"Solo con quelle di GP2, perché mio figlio tiferà McLaren in onore del suo 1D0L0, il coniglietto pasquale Fanboyz!!!!11!!!1"
"Aaaaawwww, che bella cosa!"
"Posso farti una domanda indiscreta, prosciuttello?"
"Dimmi."
"Per caso possiedi un utero? Perché in tal caso potremmo unire le nostre stirpi e produrre un Royal Baby al quadrato."
"Purtroppo no, anche se ho avuto un utero in una fan fiction trash dell'Autrice(C), partorendo mio figlio L.J., senza sapere chi fosse il padre dato che l'avevo concepito durante un threesome con i Rosbettel. In un'altra fan fiction, invece, mi trasformavo in una donna nelle notti di luna piena e durante le eclissi lunari ed ero certa che L.J. avesse sangue principesco nelle vene."
Poi è arrivato il momento delle prove libere.
Alle 17.00 ora italiana del venerdì le vetture sono scese in pista. Pioveva e Gangster Hammi, che sfoggiava treccine che, secondo il sito WTF1 ricordano lo styling del casco di Raikkonen, ha ottenuto il miglior tempo.
Alle 21.00 ora italiana del venerdì c'è stata la seconda sessione di prove libere, di cui ho visto all'incirca i quindici minuti finali. Pioveva ancora e c'era Gasly in vetta alla classifica. *_______* Ho sperato con tutta me stessa che non ci fosse nessun ribaltone e che il Pokemon rimanesse in testa alla classifica, ma né il Gangster Rapper né le sue treccine erano d'accordo, quindi il Pokemon si è dovuto accontentare di una seconda posizione in una classifica molto strana, che prevedeva Verstappino terzo, staccato come il Pokemon di qualcosa che si aggirava intorno al secondo/secondo e mezzo e dietro distacchi abissali, sui tre/ quattro/ cinque secondi. Il risultato finale era la consapevolezza che quella classificazione era di dubbia utilità per comprendere come potesse evolversi la situazione. Mio padre avrebbe detto che invece era tutto chiarissimo e che ciò anticipava una probabile vittoria del Gangster Rapper, ma oserei obiettare che in pista di solito sono presenti venti vetture e che, appurato che le maggiori probabilità di vittoria spettano al Gangster Rapper, sarebbe anche opportuno ammettere che mentre il Gangster Rapper aveva buone possibilità di ripetersi purtroppo era difficile che Gasly avesse lo stesso onore. #RespectForPokemon.
Nel frattempo, dopo ore di partite a briscola, i commissari avevano deciso di penalizzare Vettel per un eccesso di velocità in regime di bandiera rossa nella sessione del mattino. Molta gente sul mio dashboard di Twitter faceva esternazioni del tipo: adesso il mondiale è davvero finito. Leggo le stesse identiche parole da mesi da parte delle stesse persone, ma nevermind, ogni giorno fanno un reset completo e si sorprendono che il mondiale non sia esattamente aperto.
Poi è arrivato il sabato: la terza sessione di prove libere era alle 20.00 ora italiana e le qualifiche alle 23.00, perché Austin è Austin e loro sono alternativi, in più devono gareggiare la Formula 4 USA, serie che prevede la presenza di oltre trenta vetture in pista, e la Formula 3 USA, serie che invece ne prevede cinque o sei quando va di lusso.
Nel frattempo era una lunga e trepidante attesa:
"Grock, grock, grock... dove sei gabbiano Hammi?"
"Chi mi chiama?"
"Non mi riconosci quando gracchio? Non ci sono altri gabbiani in Formula 1, mi pare."
"Aaaaaawwwww, ti ho riconosciuto adesso dagli occhi azzurro shocking. <3 Mi dispiace non avere un utero, perché vorrei concepire due gemelli, uno figlio tuo e uno figlio di Ferni."
"Come sei dolce e kawaii... Comunque sono venuto da te solo per dirti che hai delle treccine bellissime. Faresti bene a non coprirle con un cappello."
"Hai ragione, se il Principe Leo fosse qui mi libererei del cappello tirandoglielo addosso, ma non si può avere tutto dalla vita. Comunque, se posso darti un consiglio, dovresti farti le treccine anche tu, i tuoi risultati migliorerebbero a dismisura, anche tu un giorno potresti vincere un altro titolo e Ferni sarebbe costretto a inserirti nella classifica dei piloti più forti di tutti i tempi e a quel punto potremmo essere tutti e tre una famiglia felice insieme ai nostri due gemelli."
"Cra, cra, cra."
"Come, prego?"
"Volevo dire: oh my Feli cry."
"Concordo."
"Inoltre non dovresti vantarti così tanto di essere stato inserito in una top-5 dei migliori piloti di sempre senza che il mondo si sia indignato. Il mondo non si indigna se piloti in attività vengono inseriti in tali classifiche, a condizione che appaiano ormai come a fine carriera. Di conseguenza, significa che sei un V3Kk1AçC10!!!111!!!!"
"Sì, te lo confesso, sono nonno, come il Principe Leo."
Voce fuori campo: "Ma... il proseguimento del weekend?"
Il proseguimento del weekend ha visto i Ferrari Bros mettersi in tasca il mondiale grazie ai migliori tempi nella terza sessione di prove libere davanti alle Mercedes e alle Redbull, poi finalmente sono arrivate le 23.00 e tutta l'enorme confusione che avevamo in testa era pronta a farsi da parte per le qualifiche.

SABATO: che brutta cosa dovere scegliere tra l'andare in discoteca e il guardare le qualifiche... ho deciso di iniziare a guardare le qualifiche (nella TV della cucina, perché in quella del soggiorno TV8 è scomparso e non torna più fuori nemmeno risintonizzando il televisore) uscendo più tardi del solito e purtroppo non sono riuscita a vedere l'ultima manche, di cui sono andata a recuperare il risultato alcune ore dopo al mio rientro a casa, scomodando per l'occasione un vecchio amico, il televideo Rai, dato che non avevo assolutamente voglia di prendere fuori il portatile e di andare a controllare il risultato in internet.
20 VAN - Come vuole la tradizione, quando c'è da arrivare ultimi la McLaren prende sempre in seria considerazine l'idea di non mancare, magari in compagnia delle Williams. Quando l'ultima posizione tocca a una McLaren, generalmente il candidato è sempre lo stesso.
19 ERI - Come vuole la tradizione, quando le Williams e le McLaren vanno fuori nel primo turno serve un altro volontario che vada a ricoprire questa carica e stavolta è toccato al Pollo Gigante.
18 STR - Ormai esaurite le voci di mercato che lo vogliono alla Racing Point prima della fine dell'anno, a nessuno sembra importare molto di lui, quindi nessuno fa caso a quando se ne esce di scena nell'anonimato più totale al termine della prima manche, cosa che capita spesso.
17 SIR - Mentre la grafica ci informava che non aveva mai avuto accesso alla Q3, non sono certa che la priorità dell'hacker russo fosse quella di entrare in top-ten, dato che prima bisogna quantomeno guadagnarsi l'accesso alla Q2, cosa che, al momento di quella statistica, era già certo non sarebbe accaduta.
16 ALO - Io, se fossi al posto suo, inizierei seriamente a chiedermelo: era davvero così terribile stare al volante di una vettura che gli consentiva di arrivare secondo? E soprattutto inizierei a chiedermelo dopo essere stato sbattuto fuori dall'ultima posizione che contava da nientemeno che Brendon Bitch.
15 VES - Sul finire della prima sessione di qualifiche ha fatto un saltello su un cordolo alto meno di mezzo centimetro, da cui ne è uscito con una sospensione distrutta. È rientrato ai box e da quelli non ne è più uscito (probabilmente adesso che ha raggiunto la drinking age il suo bed time è fissato per le 23.30). Ha sostituito il cambio, quindi sarà arretrato di cinque posizioni in griglia.
14 HAT - Mr Mai Una Gioia, che si vocifera essere sempre più vicino al momento in cui rimarrà a piedi (Alex Albon, secondo in classifica nel campionato di Formula 2, sembra il candidato più probabile per il rimpiazzo) ha avuto una gioia, un attimo prima di rientrare ai box e non uscirvi. Partirà ultimo per sostituzione di componenti del motore.
13 GAS - Continuo a sperare che un giorno possa fare qualcosa di epico, ma di questo passo il tempo si sta esaurendo e presto passerà in Redbull, dove otterrà probabilmente i risultati che vorrei vedergli ottenere al volante di una Toro Rosso. Anche lui partirà arretrato per sostituzione di componenti del motore.
12 MAG - Prima di uscire di scena è riuscito a mantenere intoccata la propria reputazione, stavolta con Carlito Fanboyz che inveiva contro di lui alla radio. Non è chiaro che cos'abbia combinato Kmag stavolta, ma gli suggerirei di rimanere lontano dalla NASCAR, dopo la Formula 1, perché là i piloti sono meno diplomatici.
11 SAI - Non è entrato in top-ten, ma vista la vettura che guiderà il prossimo anno credo che abbia superato di gran lunga i suoi standard futuri.
10 PER - Checo è entrato in top-ten in compagnia del suo compagno di squadra Oki, dal quale è stato abbondantemente battuto di diverse posizioni.
9 LEC - Credo che tuttavia Checo non abbia nulla da recriminare, c'è chi di posizioni di gap con il compagno di squadra ne aveva dieci e abbiamo capito tutti di chi si tratta.
8 GRO - Delle due Haas una delle due è proseguita imperterrita fino all'ultima manche delle qualifiche del gran premio di casa del team americano... si tratta di quella di RoGro, che negli ultimi tempi sta ottenendo performance di un certo livello, per esempio mi pare che ultimamente non abbia avuto incidenti da solo dando la colpa ad altri.
7 HUL - Gli sarebbe bastato che quattro vetture davanti a lui si smaterializzassero e che nessuno lo superasse per ottenere la gloria del podio...
6 OKI - Come ho già anticipato, è arrivato di diverse posizioni davanti a Checo, proprio dopo che Checo è stato confermato per la prossima stagione, mentre sembra che la sua alternativa sia la Williams. Anche George Russell, già confermato dal team britannico, ha detto che gli piacerebbe averlo come compagno di squadra.
5 RIC - Con Verstappino fuori già da un po' è stato difficile comprendere se la Redbull fosse in difficoltà oppure se Dani-Smile stesse dormendo in attesa del momento in cui si vestirà di giallo e andrà ad inseguire un improbabile podio in compagnia di Hulkenberg.
4 BOT - Mentre tutti davano per scontata una doppietta Mercedes con tanto di conseguente vittoria del titolo già da due settimane, Bo77as ha iniziato l'opera ottenendo un misero quarto posto in qualifica... ma la gara è alla domenica.
3 RAI - Con settanta millesimi di distacco dalla pole position ha contribuito a dare l'impressione che, sull'asciutto, la Ferrari non prendesse cinque secondi dalla Mercedes.
2 VET - I suoi millesimi di distacco dalla pole sono stati 61 e ha contribuito a dare la stessa identica impressione. Partirà quinto per la faccenda della bandiera rossa.
1 HAM - Di fronte ai millemila personaggi televisivi americani, gran parte dei quali immagino ospite a sue spese, non poteva certo non ottenere la pole... che poi, ospiti a scrocco o non ospiti a scrocco, non mi pare che la situazione cambi molto da un circuito all'altro. Davanti alla TV, i Roscoco si scolavano una birra per festeggiare.

DOMENICA: forse ve l'ho già raccontato, ma ai tempi del passaggio da TV analogica a TV digitale ci furono dei problemi con l'antenna condominiale. Probabilmente non è stata regolata bene e l'effetto è che non è ben chiaro come mai certi canali vengano ricevuti in modo totalmente random. La preoccupazione più grande dei condomini è sempre stata quella che per vedere il TG Regionale dell'Emilia Romagna ci tocchi di andare sul canale 101, perché sul 3 vediamo quello del Veneto (non so se mi spiego, il problema non era che non si vedesse, ma che si vedesse sul 101 invece che sul 3) e a nessuno è mai importato del fatto che certi canali si vedono male o, appunto, in modo random: a titolo di esempio i canali Mediaset a volte si vedono e a volte saltano, a volte si vedono su una TV e non si vedono nell'altra, a volte risintonizzando la TV non saltano fuori e succede anche mentre nell'altra TV si vedono perfettamente. La cosa ha dell'inspiegabile, se si considera che le due TV sono attaccate a una diramazione dello stesso cavo. Per quanto a me non importi nulla di dove si veda il TGR dell'Emilia Romagna (anche perché è alle 19.30 e a quell'ora o sto venendo a casa dal lavoro o sto ancora lavorando), comprendo lo stato d'animo degli altri condomini e il loro totale disinteresse per il fatto che certi canali non si vedano o che, a seconda dei televisori, accadano cose strane. Ho iniziato a pormi il problema soltanto quando ho scoperto che questo problema c'era anche per TV8, sul quale sarebbero stati trasmessi i gran premi quest'anno. Finora mi era capitato soltanto con l'Australia, che ho dovuto vedere in differita perché non avevo il computer a disposizione in quel fine settimana, quando sulla TV del soggiorno TV8 si vedeva decentemente e in cucina saltava.
Come ho già scritto, ieri sera in cucina si vedeva bene, mentre su quella del soggiorno ho fatto io stessa la risintonizzazione pochi giorni fa nella speranza che accadesse un miracolo, ma non è ricomparso. Stasera, quando ho acceso, saltava: c'era stato un temporale e fuori c'era un gran vento, con simili condizioni meteo si vede peggio del solito... e infatti, dopo una decina di giri di gara, ho preso la decisione di accendere il computer e di sintonizzarmi sul sito di TV8: di fatto ho visto la gara sul canale italiano che la trasmetteva, ma non sul televisore.
Ora che ho parlato dei fatti miei più del dovuto, non mi resta altro da fare che parlare di quello che è successo nel corso dei cinquantasei giri del GP degli Stati Uniti. La gara è iniziata con diversi colpi di scena:
> I Raikkolton sono arrivati affiancati alla prima curva e Iceman è andato in testa;
> in pista ci sono stati diversi contatti al primo giro, in nessuno dei quali Vettel è stato coinvolto;
> Alonso si è ritirato, ma non per problemi tecnici.
Per compensare, comunque, uno dei piloti rimasti coinvolti in un contatto è stato RoGro con Leclerc (solo Leclerc è riuscito a proseguire, ma si è ritirato a una trentina di giri di gara), mentre Alonso invece è venuto a contatto con Stroll (che invece ha proseguito).
Tutto è tornato alla normalità dopo pochi giri, quando le ruote posteriori(?) delle vetture di Vettel e di Dani-Smile sono venute a contatto, Vettel si è girato di centottanta gradi, o meglio, di novanta, si è ritrovato nelle retrovie e a quel punto per rendere tutto normale ci voleva solo che Dani-Smile si ritirasse per problemi tecnici. Dopo pochi giri è successo anche quello.
Nel frattempo Verstappino partito dal nulla e Vettel precipitato in mezzo al nulla erano già nelle posizioni che contavano, con Verstappino risalito addirittura in top-5. C'è stata una virtual safety car e Gangter Hammi, in largo anticipo, è andato ai box in regime di virtual safety car. Motivazione: gli era stato detto via radio di fare l'opposto di quello che faceva Iceman.
Gangster Hammi ha recuperato terreno, si è avvicinato al leader della gara, che rallentava tutti perché stava guidando il trattore in tangenziale in vista del suo pitstop, con anche Bo77as che a suo tempo aveva lasciato la strada al Gangster Rapper che ormai era nelle vicinanze.
Per un attimo ho avuto una visione apocalittica: un contatto che coinvolgeva tutti. In tale scenario apocalittico, dalla sesta piazza in cui si trovava, Hulkenberg si sarebbe ritrovato terzo.
Il dubbio esistenziale era: Hamilton si fermerà per un'altra sosta oppure no? Nessuno ne era al corrente, quindi non restava altro da fare che concentrarsi sulla gara degli altri: Raikkonen è andato ai box al 21°, subito dopo è stata la volta di Verstappino e dopo di loro anche di Bo77as. Quest'ultimo è uscito dietro a Verstappino, quindi era quarto.
Al 26° giro si è vista una scena apocalittica: Raikkonen ha superato Vettel. Anche Verstappino si avvicinava a Vettel, quindi in Ferrari hanno chiamato urgentemente Vettel ai box. Superato da Verstappino, è rientrato ai box senza che nulla accadesse, quindi abbiamo evitato l'Apocalisse, ma allo stesso tempo un sorpasso tra i Vettelstappen senza contatti è stato un segnale dell'Apocalisse. Poco dopo i telecronisti hanno iniziato a parlare di blistering sulle gomme di Hamilton... nel senso, vero blistering.
In effetti Raikkonen era più veloce in quel tratto di gara, al punto che in certi giri guadagnava un secondo. Hamilton nel frattempo aveva a che fare con dei doppiati ed è andato in crisi. Ha urlato un "blue flag" alla radio. Nel suo box probabilmente pensavano che fosse Vettel, quindi si sono adeguati di conseguenza pensando di lasciarlo in pista all'infinito.
Poi è arrivato il 37° giro: è rientrato ai box ed è tornato in pista quarto, Bo77as gli ha nuovamente ceduto la strada e a quel punto Gangster Hammi si è lanciato all'inseguimento degli Icestappen. Non ho provato un particolare dispiacere né la prima volta né la seconda: come ho già detto, se provo a immedesimarmi in un pilota, secondo me c'è una grossa differenza tra cedere la leadership al compagno di squadra rinunciando alla vittoria o cedergli un'altra posizione. Non dico che arrivare terzo anziché secondo o arrivare quarto invece che terzo faccia piacere, ma non sono cose che mi fanno commuovere (a condizione che si tratti di un pilota che ha altre possibilità di andare a podio se da terzo che era arriva quarto), quindi sinceramente #WhoKers, in questo caso.
Eravamo rimasti a Hamilton all'inseguimento dei primi due, che nel frattempo erano sempre più vicini alla zona DRS. Anche tra Verstappino e Gangster Hammi si parlava ormai di zona DRS e, anzi, sembravano loro due i più vicini. Quando ormai mancavano pochissimi gri al termine della gara Hamilton gli è arrivato negli scarichi, è seguito un duello ruota contro ruota che mi ha portato a fare due rapidi calcoli: se fossero venuti a contatto e fossero finiti fuori, sarebbe stato del tutto inutile perché sul podio al loro posto sarebbero saliti Bo77as e Vettel, e non Hulkenberg che in quel momento era in sesta posizione (come al solito ho delle priorità e il podio di Hulkenberg credo che abbia la precedenza su qualsiasi cosa).
Voce fuori campo: "Rassegnati, Autrice(C), il podio di Hulkenberg non accadrà mai."
Ho visto Hammi affiancare Verstappino e finirgli davanti. In quel momento ho pensato che avrei dedicato una sezione del mio commento al suo titolo mondiale vinto in occasione del ritorno delle treccine sulla sua testa, ma avevo sottovalutato Verstappino: il suo hobby è da sempre quello di stare sulla strada di piloti che lottano per il mondiale e, come vuole la prassi, appare dal nulla. Un attimo prima avevo visto con i miei occhi Hamilton davanti a Verstappino e un attimo dopo era Hamilton a vedere Verstappino con i propri occhi. Giusto per precisare: non credo che abbia un paio di occhi sul fondoschiena (altrimenti vista la grande quantità di indumenti che ha l'abitudine di indossare nei suoi scatti sui social ce ne saremmo sicuramente accorti), il che significa che in quel momento Verstappino gli era davanti.
Gangster Hammi è andato a farsi un giro sulla sabbia a lato del circuito e ha dovuto desistere. Intanto i due avevano perso un po' di tempo e Iceman si sentiva sempre più vicino a salire sul gradino più alto del podio: visto che non c'è abituato, spero che le vertigini non l'abbiano disturbato troppo!
Nel frattempo Bo77as opponeva una grande resistenza nei confronti di Vettel, che dietro di lui zigzagava a caso in attesa del momento in cui Bo77as fosse andato a fare un giro sulla sabbia da solo. Bo77as ha fatto un giro sulla sabbia da solo e, a dire la verità, in quel momento Vettel gli era già davanti, quindi nel giorno in cui Raikkonen ha vinto un gran premio dopo cinque anni Bo77as ha chiuso la gara in bellezza facendosi asfaltare da uno che un'ora e mezza prima era girato come un birillo. Purtroppo per lui, Verstappen e Hamilton non erano finiti fuori durante il loro duello, quindi non ha potuto affogare i propri dispiaceri nell'alcool.
A quel punto la gara è finita, con un continuo snocciolare di statistiche.
"Era da 113 gran premi che Raikkonen non vinceva."
Mio pensiero: ha battuto il record di gran premi tra una vittoria e l'altra.
"Oggi è l'11esimo anniversario di quando vinse il mondiale."
Mio pensiero: devo assolutamente comunicarlo alla mia amica sua fan. La mia amica sua fan non è che segua più di tanto la Formula 1 al giorno d'oggi, ma la legge del caso ha voluto che ci stesse guardando. Chissà, magari guarda i gran premi in gran segreto e, a mia insaputa, nel corso degli anni è sempre stata lì a tifare Raikkonen in incognito... Dopotutto nell'estate del 2016 mi ha rivelato dopo dieci anni che Rosberg era il suo secondo pilota preferito dopo Raikkonen e l'unico che seguiva su Instagram, quindi è possibile che segua le gare in gran segreto senza dirmelo.
Voce fuori campo: "Sì, va bene, è bello che tu voglia raccontare in un commento a un gran premio i fatti sia tuoi sia di altre persone, ma perché non concludi questo commento con un dialogo immaginario tra due piloti a caso tipo Hulk e Kmag?"
L'Autrice(C): "Perché proprio tra Hulk e Kmag?"
Voce fuori campo: "Perché si amano!!!11!!!!11"
Giusto, mi pare un'ottima considerazione, quindi veniamo al dialogo immaginario tra i Magnenberg del Balls Sucker Team:
"Aaaawwww, oggi sono stato il best of the rest, mettendolo abbondantemente in quel posto a Leclerc!"
"Scusa se ti contraddico, ma probabilmente è stato il mio compagno di squadra, anche fisicamente, a metterlo in quel posto a Leclerc."
"Va beh, non ha importanza, parliamo di cose romantiche e aaaawwww. Secondo te succederà mai che quattro vetture della top-6 su sei si ritirino?"
"Sì, ma sul podio salirà Perez, non tu."
"Come sei KaTtYv0!!!111!!11!!"
"Sono soltanto realista. Tu non salirai mai sul podio, è scritto nel destino, un po' come nelle treccine di Hamilton sta scritto che ogni volta in cui se le fa vince."
"Ma oggi non ha vinto."
"Le sue treccine richiamavano il casco di Raikkonen, quindi erano un segnale su chi sarebbe stato il vincitore del gran premio."
"Quindi il futuro sta scritto anche nelle treccine del Gangster Rapper, oltre che nei fondi di caffè e nelle interiora di chi mangia pesce crudo al gran premio di Singapore..."
"Esatto, le treccine del Gangster Rapper custodiscono il destino dell'umanità."
Il destino dell'umanità è quello di prepararsi al weekend del Dia de los Muertos che so sovrappone al Gran Premio del Messico, con conseguente gente mascherata. In quel gran premio probabilmente assisteremo all'assegnazione del titolo e poco probabilmente a un podio del pilota di casa. Io sono molto concentrata sulla speranza che Perez possa andare a podio, ovviamente in compagnia di Hulkenberg.
Nel frattempo ci terrei ad osservare che Raikkonen è stato il pilota più anziano a vincere un gran premio in questo secolo e che ha dimostrato di essere ancora un maschio alfa...
...
...
...
...infatti il prossimo anno lo vedremo guidare la Sauber sponsorizzata Alfa Romeo, tutto è collegato da un filo sottile e sono certa che i Maya l'avessero predetto.
"Grock, grock, grock."
"Dimmi, Prosciuttello Gangstahhhh."
"Sul podio mi sono mancati i tuoi occhioni azzurro shocking."
"E a me sono mancate le tue treccine. Non vedo l'ora di affondarci il becco."
"Peccato che in forma di gabbiano io non abbia le treccine."
"Questo è un grosso plot-hole."
"Concordo in pieno. Dovremmo risolverlo, ma prima credo che dovremmo concentrarci sul capitolo imminente, in cui facciamo i nostri bisogni in testa al nostro amico Verstappino."
"Yaaaaayyyyy!!!!1!!!!!111! Subito!"
"Ci capiamo al volo come al solito, un po' come se fossimo Alonso e Gutierrez. Naturalmente tu farai la parte di Gutierrez."
"Volentieri. Non ho voglia di guardare i gran premi seduto su uno sdraio o di partecipare alla deturpazione di foto del piccolo fanboy tramite l'applicazione di filtri di Snapchat imbarazzanti..."
"Snap, snap, snap. Un giorno spero che sarà inventato un filtro con le ali da gabbiano, così potremmo scattarci un selfie in forma umana e ritoccarlo in modo adeguato."
"Solo se mi sarà concesso indossare il sacchetto di carta, in quell'occasione."
"La prossima volta che lo indosserai in forma di gabbiano, però, te lo strapperò via con il becco."
Voce fuori campo: "Autrice(C), smettila e preparati a scappare in Messico!"
L'Autrice(C): "Okay, la smetto. Non che ci sia qualche possibilità di far sembrare serio questo commento, ma mai dire mai."
Prima che il commento finisca, specifico che purtroppo, giunti ottavo e nono al traguardo, Ocon e Kmag sono stati squalificati per carburante irregolare (giusto per festeggiare in bellezza l'anniversario del titolo di Raikkonen con un quasi deja-vu). Il lato positivo è che Mai Una Gioia e il Pollo Gigante sono risaliti in top-ten. Vandoorne invece no...

RISULTATO: 1. Kimi Raikkonen (Ferrari), 2. Max Verstappen (Redbull), 3. Lewis Hamilton (Mercedes), 4. Sebastian Vettel (Ferrari), 5. Valtteri Bottas (Mercedes), 6. Nico Hulkenberg (Renault), 7. Carlos Sainz (Renault), 8. Sergio Perez (Racing Point), 9. Brendon Hartley (Toro Rosso), 10. Marcus Ericsson (Sauber), 11. Stoffel Vandoorne (McLaren), 12. Pierre Gasly (Toro Rosso), 13. Sergey Sirotkin (Williams), 14. Lance Stroll (Williams), Rit. Charles Leclerc (Sauber), Rit. Daniel Ricciardo (Redbull), Rit. Romain Grosjean (Haas), Rit. Fernando Alonso (McLaren), DSQ. Esteban Ocon (Racing Point), DSQ. Kevin Magnussen (Haas),