sabato 22 settembre 2018

Occhi azzurri, self-insert, trash e tentativi di non essere trash

Oggi ho deciso di parlare di fan fiction sul motorsport. Non è la prima volta che ne parlo e probabilmente non sarà nemmeno l'ultima, ma stavolta ne parlerò in modo un po' diverso, ovvero parlerò di come mi sono avvicinata a questo mondo.
Prima, però, dobbiamo fare una precisazione: ho scoperto che cosa sia una "fan fiction", nello specifico, nel lontano 2010, sul forum di scrittura che amministro.
In realtà di fan fiction ne avevo lette: la mia migliore amica, alle medie, scriveva racconti sui personaggi di "Dawson's Creek" e addirittura una fan fiction piuttosto lunga sulla cantante Lene Marlin, abbastanza famosa nei primi anni 2000. Era una fanfic alternate universe in cui la Marlin era un'adolescente figlia di un ubriacone che la maltrattava, che sognava di scappare dal proprio paese e di diventare una cantante.
Me la fece leggere dopo alcuni anni e ci facemmo qualche risata in proposito, con la deduzione da parte di entrambe che fosse assurdo scrivere una storia inventata su un personaggio realmente esistente o, per quanto riguarda quelle sul telefilm.

Ci sbagliavamo di grosso. O meglio, non sempre scrivere fan fiction è segno di impegno serio nella scrittura, ma scrivere fan fiction, immaginando fatti mai accaduti e destinati a non accadere mai, a proposito di personaggi celebri o di personaggi immaginari, è moooooolto più comune di quanto pensassimo quel giorno. Non solo: quel giorno etichettammo tutto ciò come un comportamento infantile, mentre nel corso degli anni mi sono resa conto che è abbastanza comune, tra gli appassionati di scrittura, anche ad età decisamente più avanzata. Probabilmente a seconda dell'età i fandom d'interesse cambieranno e difficilmente un cinquantenne scriverà fan fiction sui teen-drama (accadrà quando la mia generazione arriverà a cinquant'anni e scriverà fan fiction su "Dawson's Creek", ne sono certa), ma questo è un discorso che non ci riguarda, in questo momento. Il mio interesse, in questo post, è costituito dalle fan fiction sul motorsport.

Coinvolta dall'amica fan di "Dawson's Creek" di cui sopra, in prima media abbiamo scritto una fan fiction in cui comparivano anche personaggi del motorsport.
Era un crossover, di cui abbiamo scritto varie versioni, le sue con meno motorsport, le mie con più motorsport. Se non fosse stata lei a inventare quell'alternate universe, molto probabilmente non avrei mai preso in considerazione l'idea di scrivere una storia che avesse a che vedere con la Formula 1.
Scrivevo racconti fin dalla prima elementare, ma non mi era mai capitato di scrivere racconti ispirati a personaggi reali, né tantomeno di scrivere una fan fiction nella quale sposavo un pilota, cosa che invece lì accadeva, per iniziativa della mia amica. Non ricordo se all'epoca desiderassi sposare qualcuno, ma se mi facevo fantasie di questo genere probabilmente erano a proposito del ragazzino della mia classe che mi piaceva e non certo a proposito di piloti che avevano quindici o vent'anni più di me.
Ho continuato, a quell'epoca, perché lo trovavo divertente. C'erano anche dei nostri compagni di scuola, come personaggi, e la cosa più divertente era far fare parti fuori dagli schemi ai compagni che ci stavano antipatici o che ci snobbavano.

Dopo quella fan fiction c'è stato il nulla più assoluto. O meglio, ho scritto tantissimi racconti, ma appunto erano racconti cosiddetti "originali". Il mio sogno, alla fine delle medie e nei primi anni delle superiori, era quello di diventare scrittrice e di pubblicare un romanzo, non certo di scrivere fan fiction da postare su internet... anche perché all'epoca il concetto di postare fan fiction su internet era qualcosa di cui non conoscevo nemmeno l'esistenza.
Frequento il web da quando avevo all'incirca quindici anni: era il 2003, all'epoca non esistevano i social network, non esiteva EFP, ma soprattutto non esistevano, che io sappia, nemmeno le piattaforme di blog come le conosciamo adesso. L'idea di avere un blog sul quale pubblicare fan fiction non esisteva e soprattutto non esisteva l'eventualità di farle leggere a qualcuno: non c'erano Twitter o Answers Yahoo per andare a cercare altri appassionati ai quali interessassero i miei stessi argomenti.

Ho iniziato ad avere interazioni con appassionati di Formula 1 sul web nel periodo 2009/2010.
Poco dopo, diciamo nel 2010, ho scritto una fan fiction comica a proposito di piloti a caso che partecipavano a una gara tra ultimi classificati, con Chandhok, Yamamoto e non ricordo chi altro.
Era un lavoro poco curato, scritto al solo scopo di intrattenere gli utenti del forum che frequentavo.
In seguito, su altri forum, dedicati a specifici piloti, ho provato a scrivere fan fiction con trame serie incentrate su questi piloti, cfr l'ormai famosa Tina Menezes che aveva una love story con Vettel quando erano compagni di squadra in Redbull.
In più ce n'era un'altra, quella ambientata in un setting futuro, dove Felipinho Massa debuttava in Formula 1 come pilota.
Un progetto che ha a che vedere con quello l'ho ripreso in mano negli ultimi tempi, anche se mi sono resa conto che scrivere una fan fiction seria comporta molte più difficoltà che scrivere una fan fiction trash: le fan fiction trash le scrivo per fare ironia sul mondo delle fan fiction e per divertire... questa, seppure in certi momenti vada un po' a fare dell'ironia sul mondo delle fan fiction, è un lavoro di un altro genere e in certi momenti mi sento anche un po' imbarazzata.

Essenzialmente ho iniziato a scrivere fan fiction sulla Formula 1 quando mi si è presentata davanti la possibilità di interagire con appassionati di Formula 1, che potessero o immaginarsi degli alternate universe o farsi quattro risate quando facevo dell'ironia sulla Formula 1.
Dopotutto i miei commenti ai gran premi che cosa sono, se non cronache fuori dagli schemi che comprendono al loro interno dialoghi in stile fan fiction?
Non scrivo quello che spero che accada (in realtà una volta l'ho anche fatto, ma in termini molto diversi da come lo vedo fare in molte fan fiction), né necessariamente quello che ritengo realistico, ma scrivo qualcosa che spero che possa intrattenere chi lo legge e che, in primo luogo, intrattiene me mentre scrivo.
Intanto ho superato le 100'000 parole con la mia fan fiction attuale. Non so quanti capitoli mi manchino, ma la fine non deve essere poi così lontana...

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Milly Sunshine