venerdì 28 settembre 2018

Da Singapore al Brasile passando per il progetto Singapura

Stock Car Brasil @ Cascavel & Velocittà + Riflessioni sull'anniversario odierno

È il 28 Settembre 2018 e oggi Mika Hakkinen compie cinquant'anni, ma non siamo qui per parlare di lui (anche se, in effetti, meriterebbe che parlassi di lui).
Esattamente dieci anni fa ne compiva quaranta, ma non siamo qui nemmeno per parlare di questo: dieci anni fa, infatti, si svolgeva uno dei gran premi più controversi di questo secolo, se non il più controverso in assoluto.
Il gran premio in oggetto era l'edizione inaugurale di Singapore, in una location suggestiva accanto a una ruota panoramica. Dal momento che Singapore mi ricorda il "progetto Singapura", quello delle case popolari vicine a Interlagos laddove un tempo sorgeva una favela, finanziate dallo stato di Singapore, ho deciso di fare un mash-up e di parlare di Stock Car Brasil, con qualche pensiero rivolto ai gloriosi tempi in cui Nelsinho Piquet si esibiva poco gloriosamente a Marina Bay. Il campionato, di cui avevo parlato per l'ultima volta in Agosto, è proseguito con due date in Settembre, il 9 a Cascavel, il 23 a Velo Città.

Ormai dimenticati i tempi in cui Felipe Massa - che dieci anni fa ripartiva dai box allo scattare del semaforo verde che indicava il termine del pitstop, peccato che il pitstop non fosse affatto terminato - solcava occasionalmente i circuiti della Stock Car Brasil facendo intensificare la faida tra i tifosi brasiliani di Massa e i tifosi brasiliani di Barrichello (se non sapete di che cosa stia parlando, potete approfondire nel mio post di qualche tempo fa o, se siete persone responsabili, continuare a vivere nell'ignoranza), di cui già a Campo Grande avevamo fatto a meno, la Stock Car Brasil è ripartita da Cascavel senza di lui.
Felipe Fraga è partito dalla pole position in Gara 1, ma in gara ha dovuto arrendersi a Lucas Di Grassi e accontentarsi della seconda posizione. Marcos Gomes ha chiuso al terzo posto.
In Gara 2, grazie alla reverse-grid, il brasiliano di origini asiatiche Rafael Suzuki partiva dalla pole, ma ancora una volta il pole-sitter ha dovuto accontentarsi di uno dei gradini più bassi del podio, nel suo caso il terzo: vincitore Atila Abreu, davanti a Julio Campos.

Tornando vagamente in topic, parliamo di Nelsinho Piquet, che in Stock Car Brasil è celebre non tanto per gli incidenti, quanto per la sua accesa rivalità con Lucas Di Grassi, che si consuma generalmente con polemiche random. Non deve essere stato molto soddisfatto, quindi, della vittoria del suo nemico giurato... e forse neanche dei risultati ottenuti a Cascavel: un diciottesimo posto e un ritiro.
Gli è andata decisamente meglio a Velo Città, quando ha chiuso entrambe le gare nelle zone basse della top-ten. Sembrano ormai dimenticati i giorni in cui si spalmava sul muretto di Marina Bay e all'intervento della medical car - guidata in quell'occasione da Alex Wurz - si allontanava a piedi, anche se tuttavia finora il suo miglior risultato è stato un quarto posto a Campo Grande: per intenderci, al momento attuale è ben lontano dai risultati di Di Grassi, quindi il loro scontro è qualcosa che esiste più sulle pagine web che nella realtà.

A Velocittà in Gara 1 ha vinto Felipe Fraga, con Gomes partito dalla pole costretto al ritiro. Secondo si è classificato Daniel Serra, mentre Cacà Bueno ha chiuso sul gradino più basso del podio.
La pole da reverse-grid è andata a Felipe Lapenna, che condivide con Fraga il fatto di essere genericamente chiamato "o Felipe" durante le telecronache dei commentatori brasiliani. Non che per altri piloti funzioni diversamente, ma quantomeno una minima parte di loro si chiama con nomi diversi da "o Felipe", "o Lucas", "o Marcos"... Daniel Serra, già secondo classificato nella prima gara, è arrivato secondo anche in Gara 2 vinta da Atila Abreu, mentre terzo ha chiuso un VeKkYaCçY0!!!11!!!111 che dieci anni fa a Singapore rifornì con la pitlane chiusa e poi fu costretto al ritiro. Tentò di lanciare i propri guanti al pubblico, ma anche quell'impresa fallì mestamente. Parlo di Rubens Barrichello, un altro che a Singapore 2008 non raccolse grosse soddisfazioni. Era già visto come in età avanzata allora, figuriamoci al giorno d'oggi, probabilmente molta gente lo considera decrepito. È in buona compagnia, comunque, guardando le foto del podio di Marina Bay di dieci anni fa: Alonso senza barba, Rosberg e Hamilton a cui sembrava che non fosse neanche ancora spuntata... cosa sarà qualche capello bianco sulla testa di "o Rubinho"?

[Foto reperite su motorsport.com]

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