martedì 25 settembre 2018

Dieci motivi per cui sono contenta di Antonio Giovinazzi alla Sauber

Oggi pomeriggio ho letto la notizia a proposito dell'ingaggio per il 2019 di Giovinazzi da parte della Sauber.
Queste sono le ragioni per cui mi sento soddisfatta:

1) Era dal 2011 che non c'erano italiani in Formula 1 full time e, per quanto all'epoca di Fisichella e di Trulli non dessi tanta importanza alla cosa, dopo tanti anni di assenza trovo che sia stupendo rivedere un pilota italiano in Formula 1;
2) per quanto io non abbia l'abitudine di atteggiarmi ad ultrà e preferisca guardare i gran premi da un'ottica più neutrale, tra i piloti italiani recenti o contemporanei Giovinazzi è quello che preferisco, quindi sono lieta che tocchi proprio a lui;
3) con un italiano in pista, mi auguro che sia dato un minimo di peso anche ai suoi risultati e che, di conseguenza, ci sia una maggiore copertura a livello mediatico anche di quello che avviene un po' più indietro rispetto ai top-team;
4) finora Giovinazzi ha disputato due gran premi, quelli in sostituzione di Wehrlein, uno con esito positivo, l'altro con esito negativo, il che l'ha portato ad essere giudicato soltanto per degli episodi, ma con il suo esordio full-time finalmente ci sarà la possibilità di sentire anche opinioni più concrete;
5) i suoi risultati nelle formule minori (che purtroppo seguivo poco ai suoi tempi) giustificano senza ombra di dubbio la sua presenza in Formula 1;
6) per quanto il marchio Alfa Romeo sia prevalentemente uno sponsor per la Sauber, è bella l'associazione marchio italiano & pilota italiano;
7) sapere che, dopo anni come riserva, un pilota può concretamente essere promosso a titolare è un bel messaggio che dà speranza;
8) il passaggio a pilota titolare in un team come la Sauber è l'inizio, Giovinazzi è ancora giovane e può rimanere in Formula 1 a lungo, magari riservandoci delle sorprese positive;
9) non sarà l'aspetto più importante, ma si è preso una rivincita nei confronti di tutti quelli che lo consideravano già fuori dai giochi;
10) ultimo ma non meno importante del punto precedente, si è preso una rivincita anche nei confronti di tutti quelli che già lo volevano fuori in base a un solo episodio negativo.

PS. Vi sarete chiesti perché non ho detto che sono felice Giovinazzi sia dentro perché Ericsson è fuori. La risposta è che non vedo la carriera di Giovinazzi in funzione di quella di Ericsson (ci sono dieci scuderie, dopotutto, e venti vetture, poche rispetto a quante ne vorrei, ma abbastanza perché a volte chi esce dalla finestra possa rientrare dalla porta). Anzi, quest'ultimo non si è rivelato granché nel corso degli anni alla Caterham e alla Sauber, ma vederlo al volante di una carretta nel prossimo futuro non mi dispiacerebbe. Così, a occhio, mi pare più simpatico di altri piloti di carrette, quindi non ho voglia di dire niente di negativo su di lui.

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