Condizioni meteo: asciutto.
Numero giri: 56.
Pole position: Lewis
Hamilton.
Griglia di
partenza: Hamilton, Vettel, Rosberg, Alonso, Ricciardo, Raikkonen,
Hulkenberg, Magnussen, Vergne, Button, Kvyat, Gutierrez, Massa, Perez,
Grosjean, Maldonado, Sutil, Bottas, Bianchi, Kobayashi, Chilton, Ericsson.
In realtà Perez non è presente sulla griglia di partenza,
a causa di problemi alla vettura, e non partirà nemmeno.
Hamilton mantiene la prima posizione, mentre Rosberg ha
un ottimo spunto in partenza e riesce a strappare la seconda posizione a Vettel
che nel frattempo viene superato anche da Ricciardo e si ritrova quarto davanti
alle Ferrari di Alonso e Raikkonen. Nelle retrovie, intanto, c’è un contatto
tra Bianchi e Maldonado, con il pilota della Marussia che riuscirà a
raggiungere i box su tre ruote. Maldonado rimarrà in pista ma sarà costretto al
ritiro dopo pochi giri. Bianchi sarà penalizzato con uno stop and go di 5
secondi (che diversamente dal passato viene scontato prima del pit-stop -
quando il pilota rientra sta fermo 5 secondi e poi inizia il pit-stop).
Al 2° giro, subito dopo essere stato superato da Hulkenberg,
Raikkonen viene raggiunto anche da Magnussen e, dopo un contatto con il pilota
della McLaren, fora ed è costretto a fare quasi un intero giro prima di
riuscire a raggiungere i box.
Magnussen, intanto, viene superato da Button e sembra in
difficoltà, dal momento che viene raggiunto dalle Williams di Massa e Bottas
che sono in 9^ e 10^ posizione. Per il momento il pilota della Mclaren riesce a
mantenere la posizione.
Al 4° giro, intanto, Vettel supera Ricciardo e si porta
in terza posizione.
Al 10° giro Magnussen, che ha l’ala anteriore
danneggiata, rientra ai box per sostituirla e torna in pista in ultima
posizione. Subito dopo viene comunicato che sarà penalizzato con uno
stop-and-go di 5 secondi.
Rientra Alonso al 12° giro per il suo regolare pit-stop e
dopo di lui rientra Ricciardo. I due si ritrovano in lotta per la posizione,
con l’australiano che sta davanti allo spagnolo. Al 14° giro rientra Vettel,
che torna in pista davanti ai due.
I due piloti della Mercedes si fermano ai box nei giri
immediatamente successivi (Rosberg al 15°, Hamilton al 16°). Hulkenberg, che
non si è ancora fermato, rimane momentaneamente in prima posizione, anche se
poi viene superato poco dopo da Hamilton, poi rientrerà ai box subito dopo.
Al 19° giro nelle retrovie Raikkonen, che era riuscito,
non senza difficoltà, a recuperare la 17^ posizione nei confronti di Ericsson,
rientra ai box per la seconda sosta. Torna in pista ultimo. Subito dopo Vergne
rientra ai box ed è costretto al ritiro.
Al 22° giro Bottas, che era 10° alle spalle di Kvyat
supera il pilota della Toro Rosso ritrovandosi 9° ancora una volta.
La top-ten al momento è: Hamilton, Rosberg, Vettel,
Ricciardo, Alonso, Hulkenberg, Button, Massa, Bottas, Kvyat.
Al 28° giro Alonso e Massa sono i primi due piloti della
top-ten che rientrano per la seconda sosta, quando si presume che le soste
totali siano tre.
Anche i piloti di Redbull e Mercedes rientrano nei giri
successivi. Hulkenberg rientra al 35° proprio mentre la Sauber di Sutil rimane
ferma a lato della pista e non va meglio al suo compagno di squadra Gutierrez
che tre giri più tardi si ritira ai box.
Nel frattempo inizia a cadere qualche goccia di pioggia.
Al 41° giro Ricciardo rientra ai box e riparte con solo
tre ruote imbullonate. Rimane fermo nella pit-lane, e la vettura viene
riportata a spinta nella propria piazzola.
Ricciardo riesce a ripartire, ma è sotto investigazione
per irregolarità nel pit-stop ed è precipitato in 14^ posizione alle spalle di
Raikkonen e Kobayashi. Un giro più tardi lo ritroviamo con l’ala anteriore
rotta ed è costretto a ritornare ai box. A quel punto viene penalizzato con 10
secondi di stop-and-go, da aggiungere al suo tempo a fine gara.
Altri piloti che si fermano nei giri successivi sono le
Williams, Alonso e Button. Dopo la sosta Button e Massa si ritrovano in lotta
per la 6^ posizione.
A 10 giri dalla fine la top-ten è: Hamilton, Rosberg,
Vettel, Hulkenberg, Alonso, Button, Massa, Bottas, Magnussen, Kvyat.
Vettel si ferma ai box al 50° giro per l’ultima sosta, un
giro dopo rientra Rosberg e infine si ferma Hamilton al 52°. Ricciardo intanto
è di nuovo ai box, dove si ritira.
Al 53° giro Alonso supera Hulkenberg, che prosegue fino
alla fine con un pit-stop in meno, e si porta in quarta posizione.
Infine come da buona tradizione del gran premio di
Malesia si finisce con un pilota che ignora totalmente un ordine di scuderia:
si tratta di Massa, a cui la Williams aveva chiesto per due volte, via radio,
di lasciar passare Bottas.
Le posizioni permangono invariate fino alla fine, e senza
che sia mai venuto seriamente a piovere.
Risultato
1. Lewis Hamilton
Mercedes 56
2. Nico Rosberg
Mercedes 56 +17.3
3. Sebastian Vettel
Red Bull Racing-Renault 56 +24.5
4. Fernando Alonso
Ferrari 56 +35.9
5. Nico Hulkenberg
Force India-Mercedes 56 +47.1
6. Jenson Button
McLaren-Mercedes 56 +83.6
7. Felipe Massa
Williams-Mercedes 56 +85.0
8. Valtteri Bottas
Williams-Mercedes 56 +85.5
9. Kevin Magnussen
McLaren-Mercedes 55 +1 Lap
10. Daniil Kvyat
STR-Renault 55 +1 Lap
11. Romain Grosjean
Lotus-Renault 55 +1 Lap
12. Kimi Räikkönen
Ferrari 55 +1 Lap
13. Kamui Kobayashi
Caterham-Renault 55 +1 Lap
14. Marcus Ericsson
Caterham-Renault 54 +2 Laps
15. Max Chilton
Marussia-Ferrari 54 +2 Laps
Ret. Daniel Ricciardo
Red Bull Racing-Renault 49 +7 Laps
Ret. Esteban Gutierrez
Sauber-Ferrari 35 +21 Laps
Ret. Adrian Sutil
Sauber-Ferrari 32 +24 Laps
Ret. Jean-Eric Vergne
STR-Renault 18 +38 Laps
Ret. Jules Bianchi
Marussia-Ferrari 8 +48 Laps
Ret. Pastor Maldonado Lotus-Renault
7 +49 Laps
Dns. Sergio Perez
Force India-Mercedes 0 +56 laps
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