domenica 11 aprile 2021

Formula E 2021: eprix di Roma I e II

La Formula E sui media italiani si può sintetizzare così: in questi giorni a Roma c'è il gran premio per monoposto elettriche, diamo la linea a esperti che ci spiegano in un minuto contato perché le auto stradali elettriche sono il futuro. Io, come persona, non so se le auto elettriche sono il futuro, però rimango del parere che un evento motoristico non dovrebbe limitarsi a parlare di questo. L'eprix di Roma è in primo luogo un evento seguito da appassionati di motorsport (da quello che si può permettere una Panda a metano di seconda mano a quello che si sposta con la bicicletta o con i mezzi pubblici), insomma, qualcosa che agli ecologisti non appassionati di automobilismo non interessa e che magari descrivono come qualcosa che comunque è uno spreco dal punto di vista ecologico. Nonostante certi svarioni (primo evento della stagione secondo il TG1 delle 13.30 di ieri, unico evento europeo insieme a Montecarlo secondo quello delle 20.00 - entrambe informazioni errate) non me la sento di condannare i media italiani: la stessa Formula E a mio parere nel corso degli anni non ha saputo promuoversi nel migliore dei modi, nonostante il successo che ha avuto sia comunque superiore a quello che potevamo aspettarci sette anni fa. La copertura televisiva italiana, in ogni caso, in termini di scelta dei canali, non è mai stata granché: Rai Sport un tempo, Canale 20 ora (eccetto stavolta che era su Italia 1)...

Ad ogni modo ecco le vetture giungere sulle anguste stradine con le buche dell'Eur ed ecco Vandoorne e Lotterer affiancati su Mercedes e Porsche in prima fila per la gara del sabato. Si parte in regime di safety car (pista umida) e appena si leva di mezzo Lotterer leva di mezzo se stesso e Vandoorne, sfoggiando uno stile di guida degno di Takuma Sato nei momenti in cui non sta vincendo la Cinquecento Miglia di Indianapolis. Insomma, la sua manovra è una di quelle che a Pole Position nel post gara dei mid-2000s poteva essere definita "montoyata". Passa in testa Rowland (Nissan eDams) ma viene penalizzato con un drive through per "using too much power" e lascia la leadership a Di Grassi (Audisport) che cercherà di difendere quella e poi la seconda piazza con sportellate. In testa va poi, definitivamente, Vergne, due volte campione del mondo con la Techeetah, mentre Di Grassi a pochi giri dalla fine avrà un problema tecnico, rallenterà e le Mercedes di Vandoorne e De Vries faranno strike tentando di evitarlo. Jev vincitore davanti alle Jaguar di Bird ed Evans (in effetti Bird la faccia da secondo classificato ce l'ha, se capite cosa intendo), poi a seguire Frijns, Buemi, Rast, Wehrlein, Lynn, Gunther e Blomqvist a completare i primi dieci.

Si ripere tutto anche alla domenica e a sorpresa la pole va a Cassidy che dietro alla safety car (ancora pista umida) si gode un giro o due in testa e poi, appena la gara entra nella sua valenza agonistica, finisce in testacoda. Tornerà in pista a centro gruppo, ma la sua gara sarà un po' un trauma: una carezza a un muretto, una sosta ai box, poi un'altra che si traduce in ritiro... Intanto davanti c'è prima Nato (Venturi), anche se poi gli succede Wehrlein sulla Porsche, che sta facendo una gara ben diversa da quella di Lotterer (squalifica dalle qualifiche, partenza nelle retrovie,  penalità per sostituzione extra tempo massimo di componenti della vettura). In una gara infiammata a un certo punto da un contatto tra due vecchi nemici come Di Grassi e Buemi, Vandoorne si porta in testa e va a vincere davanti a Sims con i suoi occhiali e... niente Nato, squalificato per questioni tecniche, risale terzo Wehrlein. Ecco, quwste squalifiche per questioni tecniche che fioccano alla fine delle gare sarebbero anche un po' complesse da capire. Veniamo al resto della top-ten: Mortara, Gunther, Evans, Da Costa, Blomqvist, Muller e Buemi, uscito indenne dal contatto diversamente da Di Grassi. Si torna in pista tra due settimane a Valencia per un altro doppio evento, nel frattempo i Jaguar Bros Bird ed Evans sono primo e secondo in classifica piloti. Lotterer, invece fa coppia con Dennis a 0 punti ma non si può avere tutto dalla vita.



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Milly Sunshine