Tra cinque giorni Answers Yahoo non esisterà più: già da un po' è impossibile postare, ma a fare data dal 4 maggio non sarà più accessibile nemmeno per consultare le domande del passato. Perché ne parlo qui? Perché Answers Yahoo, con la sua categoria Formula 1, ha rappresentato una parte importante del mio passato nei fandom motoristici. L'ho frequentato dal 2009 al 2013, in linea di massima, arrivando anche a diventare l'utente con il maggior numero di migliori risposte nella categoria, non perché le mie risposte fossero davvero migliori, ma perché rispondevo un po' a tutto.
Mi dispiace che venga cancellato? Non lo so, non mi sono ancora fatta un'idea, certo è che dal 2009 al 2013 ho scritto molte cose che al giorno d'oggi non scriverei e il fatto che Answers Yahoo venga archiviato significa che quelle cose che ho scritto e che non scriverei non saranno più nero su bianco. Dall'altro lato, tuttavia, la fine di Answers Yahoo significa un passaggio rappresentativo: prima c'era Answers Yahoo, ora tutto il resto è un grande immenso Answers Yahoo.
Non voglio entrare nel merito delle altre categorie di Answers Yahoo, ma in quella dedicata alla classe regina del motorsport notavo comportamenti che oggi noto un po' ovunque, anche provenienti da qualche cabina di commento. Faccio un po' di esempi, aggiungendo qualche esempio concreto applicabile alla Formula 1 di oggi (non sono citazioni vere, ma sono cose che potrebbe capitarvi di sentire): la glorificazione di un certo numero ristretto di piloti, la demonizzazione di un altro numero ristretto di piloti e un eterno nulla cosmico in cui sono presenti tutti gli altri ("chi se ne frega di questo duello Bottas vs Perez che non importa nulla, mostrateci quel fenomeno di Leclerc mentre doppia quel pippone di Stroll" - in questo caso un evento più significativo viene messo da parte per un evento più insignificante, ma che porta con sé i piloti giusti). Per glorificazione e demonizzazione non intendo legate a uno specifico contesto, ma proprio così, dal nulla, uscirsene con una sparata a sostegno incondizionato di qualcuno, oppure contro qualcuno, senza che ci sia stato un evento scatenante (tipo elogio o critica che arriva in un momento in cui si sta parlando di tutt'altro).
Attenzione, con questo non sto dicendo che i commenti positivi o i commenti negativi che vengono fatti siano sbagliati a prescindere. In molti casi sono corretti, solo che il volere elogiare o criticare in modo assolutamente random porta ad alcune conseguenze non indifferenti. Tra queste segnalerei la convinzione che a livello sia di piloti sia di team non possano esserci le vie di mezzo ("quelli della Alpine farebbero meglio ad andarsene a casa dato che non lottano per il mondiale" - perché l'Alpine dovrebbe lottare in modo random per il mondiale?), ma anche le argomentazioni strane sulle quali vengono basate soprattutto le critiche. Spesso si parte da un prendere un'idea di fondo anche sensata, ma di distruggere la quasi totalità delle argomentazioni sensate che ci sono intorno per costruirci delle argomentazioni totalmente campate in aria ("Ricciardo è un sempre sempre stato sopravvalutato come dimostra il fatto che ha meno punti di Norris" - come se un pilota dovesse essere commentato solo in funzione di altri) oppure contradditorie al loro interno ("Vettel è sempre stato uno scarso che vinceva solo per la Redbull e ultimamente ha perso il talento che aveva" - ovvero il talento che secondo la prima parte di questa affermazione non ha mai avuto) o espresse in modo indecoroso oppure non prendendosela solo con i personaggi del motorsport implicati ("Alonso è un fenomeno e chiunque non lo tifa non capisce nulla di Formula 1" - questa non me la sono inventata, l'ho letta migliaia di volte già ai tempi).
In alternativa, quando si vuole proprio dare sfoggio della propria cultura, ecco che si vanno a prendere preconcetti totalmente campati in aria e ripetuti a pappagallo perché affermati da altri, ma senza sapere in effetti di che cosa si stia parlando. Questo avviene spesso quando si commentano risultati ottenuti da qualcuno nelle formule minori o la possibilità che un giorno qualcuno vada a finire in Formula 1... cosiderato che il tifoso medio le serie minori non le segue con attenzione spesso non ha idea di cosa stia davvero affermando (tipo QUEL caso, tipo i risultati ottenuti da QUEL pilota indegno di arrivare nella massima serie sulla base di QUELL'argomentazione alquanto labile e fondata sul nulla - forse quelli che mi conoscono hanno capito di cosa parlo).
Oppure, sulla base degli stessi preconcetti, matura spesso in un largo numero di persone la convinzione che l'unico ruolo da attribuire a certi piloti sia quello di rubare il volante ad altri sminuendo qualunque loro risultato positivo (ecco, questo lo fanno in tanti, a parte i giovinazzers incalliti) o che certi piloti di centro griglia vengano elevati in modo random a salvatori della patria da quantità smisurate di persone che generalmente hanno sempre degnato di ben poca considerazione quel lato della griglia (forse vi sarete accorti che tutti simpatizzano per Tsunoda per il suo palmares - tra parentesi, so benissimo quali siano stati i suoi risultati in Formula 2, il punto è che molti suoi sedicenti sostenitori incalliti non lo sanno).
In sintesi, volevo andare a parare proprio qui: non esisterà più Answers Yahoo e la categoria Formula 1, peraltro praticamente inattiva da anni (dopotutto uno degli scopi principali di quella categoria era parlare di un futuro molto lontano in cui Alonso sarebbe andato in Ferrari e, dopo che c'è effettivamente andato, parlare di un futuro molto lontano in cui ci sarebbe andato Vettel, scopi ormai decaduti da molto tempo... ed è curioso che il sito stesso abbia chiuso i battenti proprio ora che entrambi corrono per altre scuderie), ma andando in ogni dove c'è la possibilità concreta di incappare nello stesso identico tipo di soggetti. Il problema è che una volta negli altri luoghi, specie in quelli in cui non andavi appositamente per stanarli, questo genere di soggetti era presente in quantità decisamente più limitata e verosimilmente i social network hanno risvegliato il lato Answers Yahoo di chiunque.
Penso che ormai sia troppo tardi per sperare in un'inversione di tendenza, ma noi vecchi veterani di Answers Yahoo, se non altro, dobbiamo tenere presente che, se ce l'abbiamo fatta allora, possiamo farcela anche adesso. Solo, andiamoci più cauti: una volta si poteva criticare il modo in cui qualcuno si era espresso senza per forza condannarne i contenuti, al giorno d'oggi se offendi un "pilota scarso" random, la gente invece di lamentarsi per come ti sei espresso ne deduce che, siccome l'hai insultato, il suddetto "pilota scarso" random sia il miglior pilota di tutti i tempi, perché criticare in modo pacato e civile i suoi risultati significa stare dalla tua parte.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
venerdì 30 aprile 2021
giovedì 29 aprile 2021
Indycar 2021: Gran Premio di St. Petersburg
Parliamo di Indycar e parliamo del Gran Premio di St.Pete, recuperato grazie al Fast Forward, il recap di trenta minuti che viene postato sul canale Youtube della Indycar indicativamente al martedì.
Questo evento si è svolto domenica scorsa, secondo appuntamento della stagione 2021, su quella che in passato è stata spesso e volentieri la sede del primo evento del campionato (non nel 2020, anche se di fatto doveva esserlo, essendo stato cancellato in corso d'opera).
Non ci sono stati cambiamenti di line-up rispetto alla gara precedente, anche se qualcuno è previsto per l'evento del prossimo fine settimana trattandosi di un ovale, ma non mettiamo le mani troppo avanti e concentriamoci su quello che è successo stavolta.
Immaginate di avere un enfant prodige, più giovane vincitore nella storia del campionato, figlio di un ex pilota degli anni '90, con risultati decisamente più altolocati di quelli del padre... e no, il padre non ha l'abitudine di provocare risse tra familiari. In realtà neanche Colton Herta sembra avere lo stesso caratterino di Verstappino, ma a parte in questo me lo ricorda parecchio.
Il suddetto enfant prodige, classe 2000, recentemente arrivato alla drinking age, ha conquistato la pole position e ha deciso di non schiodarsi dalla prima posizione fino alla fine della gara. Dietro di lui partivano Harvey, Newgarden e Pagenaud, con i due piloti Penske che si sono ritrovati davanti alla vettura fucsia di Harvey dopo la prima sosta. Dietro di loro nel primo stint di gara c'era Bourdais, che tuttavia è scivolato in seguito dietro ad altre vetture su diversa strategia. Nello specifico, una volta che è arrivato il momento della bandiera a scacchi, vi è transitato sotto in decima posizione, dietro a Herta, Newgarden, Pagenaud, Harvey, Dixon, Sato, Ericsson, Power e Veekay.
Durante la gara non sono mancati i momenti pittoreschi: 1) Johnson a muro ripartito da solo ma dopo tipo un paio di giri e ingresso della safety car (in questa circostanza Power partito dalle retrovie si è fermato ai box), 2) contatto di minore entità tra Sato e Hinchcliffe, 3) durante un duello con Jones e Power, Grosjean ha strisciato le ruote contro un muretto e la sua vettura ne è uscita illesa, 4) contatto Rahal vs Rossi senza ingresso della safety car ma costa comunque un bel po' a Rossi che ritorna in pista doppiato, 5) Kellett fermo per le vie di fuga senza che nessuno lo prenda in considerazione, 6) nuova safety car a gara inoltrata entrata dopo un testacoda di Johnson, annullando il vantaggio accumulato fino a quel momento da Herta, 7) altra safety car verso la fine per incidente Jones vs Hinchcliffe vs O'Ward. A proposito di Hinchcliffe, si è dedicato dopo la gara a una delle attività preferite di certi piloti di Indycar, ovvero lamentarsi di Sato per la sportellata ricevuta nella prima parte di gara.
PS. Dato che pensavo a Sato e mi ricordavo qualcuno che l'aveva criticato per simili ragioni in passato, avevo erroneamente identificato tale pilota come Daly (invece era Karam), quindi ne approfitto per ricordare che Daly, pilota del team Carpenter sui circuiti stradali, il prossimo weekend lascerà il volante a Ed Carpenter, disputando le gare su ovali con il team Carlin al posto di Chilton. Non saranno inoltre presenti Johnson e Grosjean, sostituiti da Kanaan e Fittipaldi.
Questo evento si è svolto domenica scorsa, secondo appuntamento della stagione 2021, su quella che in passato è stata spesso e volentieri la sede del primo evento del campionato (non nel 2020, anche se di fatto doveva esserlo, essendo stato cancellato in corso d'opera).
Non ci sono stati cambiamenti di line-up rispetto alla gara precedente, anche se qualcuno è previsto per l'evento del prossimo fine settimana trattandosi di un ovale, ma non mettiamo le mani troppo avanti e concentriamoci su quello che è successo stavolta.
Immaginate di avere un enfant prodige, più giovane vincitore nella storia del campionato, figlio di un ex pilota degli anni '90, con risultati decisamente più altolocati di quelli del padre... e no, il padre non ha l'abitudine di provocare risse tra familiari. In realtà neanche Colton Herta sembra avere lo stesso caratterino di Verstappino, ma a parte in questo me lo ricorda parecchio.
Il suddetto enfant prodige, classe 2000, recentemente arrivato alla drinking age, ha conquistato la pole position e ha deciso di non schiodarsi dalla prima posizione fino alla fine della gara. Dietro di lui partivano Harvey, Newgarden e Pagenaud, con i due piloti Penske che si sono ritrovati davanti alla vettura fucsia di Harvey dopo la prima sosta. Dietro di loro nel primo stint di gara c'era Bourdais, che tuttavia è scivolato in seguito dietro ad altre vetture su diversa strategia. Nello specifico, una volta che è arrivato il momento della bandiera a scacchi, vi è transitato sotto in decima posizione, dietro a Herta, Newgarden, Pagenaud, Harvey, Dixon, Sato, Ericsson, Power e Veekay.
Durante la gara non sono mancati i momenti pittoreschi: 1) Johnson a muro ripartito da solo ma dopo tipo un paio di giri e ingresso della safety car (in questa circostanza Power partito dalle retrovie si è fermato ai box), 2) contatto di minore entità tra Sato e Hinchcliffe, 3) durante un duello con Jones e Power, Grosjean ha strisciato le ruote contro un muretto e la sua vettura ne è uscita illesa, 4) contatto Rahal vs Rossi senza ingresso della safety car ma costa comunque un bel po' a Rossi che ritorna in pista doppiato, 5) Kellett fermo per le vie di fuga senza che nessuno lo prenda in considerazione, 6) nuova safety car a gara inoltrata entrata dopo un testacoda di Johnson, annullando il vantaggio accumulato fino a quel momento da Herta, 7) altra safety car verso la fine per incidente Jones vs Hinchcliffe vs O'Ward. A proposito di Hinchcliffe, si è dedicato dopo la gara a una delle attività preferite di certi piloti di Indycar, ovvero lamentarsi di Sato per la sportellata ricevuta nella prima parte di gara.
PS. Dato che pensavo a Sato e mi ricordavo qualcuno che l'aveva criticato per simili ragioni in passato, avevo erroneamente identificato tale pilota come Daly (invece era Karam), quindi ne approfitto per ricordare che Daly, pilota del team Carpenter sui circuiti stradali, il prossimo weekend lascerà il volante a Ed Carpenter, disputando le gare su ovali con il team Carlin al posto di Chilton. Non saranno inoltre presenti Johnson e Grosjean, sostituiti da Kanaan e Fittipaldi.
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Indycar anni 2020
mercoledì 28 aprile 2021
Il Sussurro della Farfalla - Puntata n.10 (blog novel)
Nella puntata che state per leggere, che lascia da parte almeno per un po' Selena e Oliver focalizzandosi su Edward, nel presente, e Veronica, nel passato, torniamo a occuparci dei misteri del passato della Diamond Formula, con complotti vari e intrighi rimasti dietro le quinte.
Aggiungo che, per quanto al giorno d'oggi non sappia ancora precisare con certezza quante puntate saranno in totale, siamo all'incirca a metà della storia. Vi ringrazio per avermi seguita finora e vi auguro buona lettura.
martedì 27 aprile 2021
Non so se la Formula E è morta nel 2021, ma messa tanto bene non lo è...
Provate a immaginare se la Formula E corresse al circuito Ricardo Tormo di Valencia, con l'applicazione di chicane a caso. Immaginate anche che si parta dietro safety car per la pioggia e che ogni tre per due rientri la safety car: si ringraziano Buemi vs Lotterer, Gunther, Sette-Camara vs Evans, di nuovo Lotterer... Poi immaginate che, siccome lo scopo della Formula E è risparmiare energia, l'energia residua venga diminuita dopo gli ingressi della safety car, ma al punto tale che quasi tutti facciano fatica ad arrivare alla fine con l'energia residua.
Immaginate che Antonio Felix Da Costa, partito dalla pole e in testa fin dall'inizio, debba rallentare all'ultimo giro, venendo sfilato da gente random. Immaginate che alcuni piloti, tra cui Rowland e Sims giunto secondo e terzo, vengano squalificati insieme ad altri. E poi che altri vengano squalificati quattro ore dopo, compreso Da Costa. Solo nove piloti considerati classificati: Nyck De Vries, Nico Muller, Stoffel Vandoorne partito ultimo, Nick Cassidy, René Rast, Robin Frijns, Lucas Di Grassi, Jake Dennis e Jean-Eric Vergne.
Immaginate che ci sia anche gente compiaciuta da tutto ciò perché OMG figatahhhh!!111!!!111!!! Bellissimo eliminare i leader a caso, avere sei o sette squalificati e il risultato stilato a caso. Io, a quel punto, ho iniziato a sentirmi l'anima sporca. Per ripulirmela avrei avuto bisogno di una sprint race di Formula 1 con reverse grid dalla classifica piloti. Se non altro con quella, oggi come oggi, vincerebbe Alonso... e la vincerebbe dopo un duello vintage con Vettel. Sarebbe qualcosa di molto più naturale di ciò a cui abbiamo assistito sabato.
Domenica si è corso con l'asciutto e senza safety car: Jake Dennis vincitore partito dalla pole, André Lotterer e Alex Lynn sui gradini più bassi del podio, poi a seguire Oliver Rowland, Norman Nato (secondo al traguardo ma penalizzato per incidente con Lynn), René Rast, Jean-Eric Vergne, Oliver Turvey, Edoardo Mortara e Lucas Di Grassi in top-ten, dopo una gara senza troppi stravolgimenti. Il povero Da Costa è stato penalizzato per irregolarità nell'utilizzo dell'attack mode. Spero non sia passato accanto alla cabina dei commissari se no c'era caso che per completare l'opera gli tirassero anche un calcio nelle pa**e per non farsi mancare niente.
lunedì 26 aprile 2021
Superformula 2021: la predestinazione di Tomoki Nojiri
Nel mese di aprile è iniziato il campionato di Superformula, la massima serie giapponese a ruote scoperte. Il campionato prevede un totale di sette eventi, in ciascuno dei quali si svolgerà una seconda gara, previsti fino al mese di ottobre. Di questi sette eventi ne sono stati disputati due, uno all'inizio del mese, uno nel weekend appena passato. Dal momento che è stato il primo evento del fine settimana, tra quelli di cui andrò a parlare, a concludersi, ne parlerò prima degli altri (anche perché, per quanto riguarda la Formula E, ho le idee un po' confuse su come parlare di quello che è successo a Valencia).
Questa è la line-up del campionato, o quantomeno dei primi due eventi del campionato stesso:
- Nakajima Racing: Naoki Yamamoto, Toshiki Oyu
- Docomo Dandelion Racing: Nirei Fukuzumi, Ukyo Sasahara
- DragoCorse: Tatiana Calderon
- Mugen: Hiroki Otsu, Tomoki Nojiri
- B-Max Racing: Nobuharu Matsushita (solo a Suzuka)
- Kondo Racing: Kenta Yamashita, Yuichi Nakayama
- Carrozzeria Team KCMG: Kazuto Kotaka, Yuji Kunimoto
- NNT communications Rookie: Kazuya Oshima
- Carenex Team Impul: Yuhi Sekiguchi, Ryo Hirakawa
- Kuo Vantelin TOM'S: Kazuki Nakajima (Fuji)/ Giuliano Alesi (Suzuka), Ritomo Miyata
- Omu Cerumo Inging: Sho Tsuboi, Sena Sakaguchi
La prima gara della stagione, quella del Fuji, ha visto Nojiri partire dalla pole position, seppure vedendosi strappare la leadership da Oyu proprio al via di quella che sarebbe stata una gara abbastanza piatta e senza colpi di scena, i cui eventi più cruciali sono stati un incidente di Tsuboi e l'arrivo della pioggia, che ha fatto terminare a tutti la gara su gomme da bagnato.
Oyu è stato in testa per circa un terzo di gara, per poi essere superato da Nojiri, che si è portato nuovamente in testa, facendo sì che la gara non fosse falsata: Nojiri infatti guida una vettura rossa, addirittura con il numero 16, proprio come un certo Predestinatohhhh di nostra conoscenza.
Nojiri, Oyu, Fukuzumi, Hirakawa, Sasahara, Yamamoto, Miyata, Kunimoto, Sakaguchi (da non confondersi con Sekiguchi), Oshima, questa la top-10 del primo evento.
La pole position di Suzuka, invece, è andata a Fukuzumi, che quando è partita la gara è rimasto in prima posizione. Era ancora in prima posizione a un terzo della percorrenza della gara stessa, quando gli è letteralmente esplosa una delle gomme posteriori. Per lui non c'è stato altro da fare che andare a parcheggiare la propria vettura ai box, il tutto mentre Nojiri ne ereditava la testa della gara, preambolo della sua seconda vittoria stagionale.
La gara è filata abbastanza liscia, anche se non per Kunimoto, che a un certo punto è andato violentemente a sbattere contro le barriere, cosa che ha provocato l'ingresso della safety car. Dopo l'uscita di scena della stessa, abbiamo assistito a una breve ma intensa rimonta del giovane Alesi, che dalle retrovie si è portato fino alla top-ten.
La top-ten, appunto, è stata Nojiri, Hirakawa, Sasahara, Sekiguchi (viceversa, da non confondersi con Sakaguchi), Otsu, Miyata, Tsuboi, Yamamoto, Alesi e Oyu, quest'ultimo che dalla terza casella della griglia era partito al rallenty.
Questa è la line-up del campionato, o quantomeno dei primi due eventi del campionato stesso:
- Nakajima Racing: Naoki Yamamoto, Toshiki Oyu
- Docomo Dandelion Racing: Nirei Fukuzumi, Ukyo Sasahara
- DragoCorse: Tatiana Calderon
- Mugen: Hiroki Otsu, Tomoki Nojiri
- B-Max Racing: Nobuharu Matsushita (solo a Suzuka)
- Kondo Racing: Kenta Yamashita, Yuichi Nakayama
- Carrozzeria Team KCMG: Kazuto Kotaka, Yuji Kunimoto
- NNT communications Rookie: Kazuya Oshima
- Carenex Team Impul: Yuhi Sekiguchi, Ryo Hirakawa
- Kuo Vantelin TOM'S: Kazuki Nakajima (Fuji)/ Giuliano Alesi (Suzuka), Ritomo Miyata
- Omu Cerumo Inging: Sho Tsuboi, Sena Sakaguchi
La prima gara della stagione, quella del Fuji, ha visto Nojiri partire dalla pole position, seppure vedendosi strappare la leadership da Oyu proprio al via di quella che sarebbe stata una gara abbastanza piatta e senza colpi di scena, i cui eventi più cruciali sono stati un incidente di Tsuboi e l'arrivo della pioggia, che ha fatto terminare a tutti la gara su gomme da bagnato.
Oyu è stato in testa per circa un terzo di gara, per poi essere superato da Nojiri, che si è portato nuovamente in testa, facendo sì che la gara non fosse falsata: Nojiri infatti guida una vettura rossa, addirittura con il numero 16, proprio come un certo Predestinatohhhh di nostra conoscenza.
Nojiri, Oyu, Fukuzumi, Hirakawa, Sasahara, Yamamoto, Miyata, Kunimoto, Sakaguchi (da non confondersi con Sekiguchi), Oshima, questa la top-10 del primo evento.
La pole position di Suzuka, invece, è andata a Fukuzumi, che quando è partita la gara è rimasto in prima posizione. Era ancora in prima posizione a un terzo della percorrenza della gara stessa, quando gli è letteralmente esplosa una delle gomme posteriori. Per lui non c'è stato altro da fare che andare a parcheggiare la propria vettura ai box, il tutto mentre Nojiri ne ereditava la testa della gara, preambolo della sua seconda vittoria stagionale.
La gara è filata abbastanza liscia, anche se non per Kunimoto, che a un certo punto è andato violentemente a sbattere contro le barriere, cosa che ha provocato l'ingresso della safety car. Dopo l'uscita di scena della stessa, abbiamo assistito a una breve ma intensa rimonta del giovane Alesi, che dalle retrovie si è portato fino alla top-ten.
La top-ten, appunto, è stata Nojiri, Hirakawa, Sasahara, Sekiguchi (viceversa, da non confondersi con Sakaguchi), Otsu, Miyata, Tsuboi, Yamamoto, Alesi e Oyu, quest'ultimo che dalla terza casella della griglia era partito al rallenty.
domenica 25 aprile 2021
Un quarantenne come teen-crush
Non saprei dire perché, quando ero una ragazzina, mi ha colpita proprio lui, forse mi sentivo vicina a lui perché anch'io ero una mediocre che voleva farsi strada in mezzo a gente migliore. Non so perché, ma so che sono rimasta sui miei passi sempre e comunque e che oggi il suo debutto odierno in Stock Car Brasil in concomitanza con il sio quarantesimo compleanno non mi lascia indifferente, anche se molte cose sono cambiate e alla fine gli idoli adolescenziali sono destinati a rimanere tali.
Il mio idolo adolescenziale è sempre stato nel mezzo, autore di performance di spessore e di gare discutibili, ambivalente dall'inizio alla fine, valutato sempre e comunque sulla base di frasi fatte e della volontà di dipingerlo bene o male.
È quel pilota che a inizio carriera è stato appiedato a fine stagione perché faceva troppi danni e a fine carriera è stato invocato di gareggiare un altro anno, dopo il suo ritiro.
È quel pilota che in Sauber faceva gli stessi punti di Villeneuve ormai criticato da tutti e in Williams faceva gli stessi punti di Bottas poi ingaggiato dalla Mercedes.
È quel pilota che una volta in Malesia è finito fuori da solo dopo avere perso la prima posizione e una volta a Singapore ha fatto un sorpasso memorabile nelle ultime posizioni.
È quel pilota che una volta in Formula 1 ha fatto una gara terribile dopo essere partito dalla pole a Monaco, dove poi ha ottenuto un podio a caso in Formula E.
È quel pilota che una volta in Cina mentre lottava per il campionato ha gareggiato come quelli che in gara potevano ambire a un settimo posto, mentre in Brasile anni dopo ha difeso un settimo posto come se stesse lottando per il mondiale.
Ambiguo sempre e comunque, tanto da fare meno della metà dei punti del suo compagno di squadra al primo anno in Ferrari ma poi fare una pole al primo anno in Williams in un mondiale dominato dalla Mercedes.
È quel pilota che una volta in Francia ha subito un overcut mentre era in testa, mentre anni dopo in Gran Bretagna al via ha superato tutti portandosi in testa per il primo stint di gara.
È quel pilota in Gran Bretagna ha fatto tanti testacoda nel corso della gara, ma un paio d'anni dopo in Germania stava davanti a tutti, al punto che la sua leadership serviva ad altri.
È quel pilota che di performance negative ne ha avute tante, così come di performance positive, ma al quale è stata applicata una linea di spartiacque, un prima e un dopo, un prima con soli eventi positivi selezionati, un dopo con soli eventi negativi.
Ho voluto fare fare il contrario, eventi negativi pre-2009 e positivi post-2009, per dimostrare che, a seconda di come vogliamo vedere le cose, selezioniamo volutamente solo ciò che fa comodo alla nostra retorica. Perché non ci sono linee di spartiacque: a volte, semplicemente, nasci in una grande terra di mezzo, né performante abbastanza da diventare un campione, né scadente abbastanza dall'essere costantemente surclassato da chi lo diventa.
Andrò sempre controcorrente, forse perché facevo caso a lui anche prima: per me Felipe Massa è sempre stato così, non c'è un prima o un dopo. Dicono che una molla in testa ha cambiato la sua essenza, ma io non vedo grossi cambiamenti né ne ho mai visti in passato.
venerdì 23 aprile 2021
Il Sussurro della Farfalla - Puntata n.9 (blog novel)
Riprendiamo con la blog novel, con un po' di paranormale e di misteri motoristici. Dopo lo scorso appuntamento incentrato su Selena stavolta il protagonista assoluto è Oliver. Poi, per non farci mancare niente, Kathy e Veronica tornano a farci visita.
Buona lettura!
giovedì 22 aprile 2021
Indycar 2021: Gran Premio dell'Alabama
Nello scorso fine settimana si è aperta la stagione 2021 di Indycar e si è aperta con varie preannunciate novità in termini di line-up. Per esempio il team Ganassi quest'anno schiererà quattro vetture e ad affiancare Scott Dixon ci saranno non solo Marcus Ericcson e Alex Palou, ma anche il sette volte campione di NASCAR Jimmie Johnson (che sarà tuttavia sostituito da Tony Kanaan nelle gare che si svolgeranno su ovali).
Anche per Penske ci sono quattro vetture, oltre a Will Power, Simon Pagenaud e Josef Newgarden è avvenuto anche il debutto di Scott McLaughlin. Quattro vetture anche per il team Andretti: ci sono Alexander Rossi, Ryan Hunter-Reay, Colton Herta e James Hinchcliffe (manca un certo soggetto abbastanza soporifero, la sua carriera full-time è terminata, ma magari ci delizierà vincendo la Indy 500).
Non è cambiato niente in casa Rahal Letterman, con le due vetture affidate a Graham Rahal e Takuma Sato, mentre c'è un piacevole ritorno full-time presso il team Foyt: si tratta di Sebastien Bourdais che disputerà l'intera stagione al fianco di Dalton Kellett. Patricio O'Ward e Felix Rosenqvist sono i piloti del team Arrow McLaren, mentre in Carlin è rimasto Max Chilton (che disputerà soltanto le gare su circuiti stradali e la Indy 500, venendo sostituito sugli altri ovali da un pilota non ancora identificato).
Jack Harvey corre per il team Shank al volante di una vettura fucsia (e in alcuni eventi farà coppia con nientemeno che Helio Castroneves, che guiderà una seconda vettura part-time), mentre per il team Carpenter ci sono Conor Daly (circuiti stradali e Indy 500) e Rinus Veekay (full-time). Poi c'è Coyne, che schiera due vetture, una guidata da Ed Jones, l'altra da Romain Grosjean (quest'ultimo sarà sostituito da Pietro Fittipaldi sugli ovali).
La stagione è iniziata con il Gran Premio dell'Alabama a Barber (recuperato grazie alla sintesi di trenta minuti pubblicata sul canale Youtube del campionato), con le qualifiche che si sono svolte proprio nel giorno del trentacinquesimo compleanno di Grosjean, che l'ha festeggiato abbastanza bene, con una rispettabile settima piazza sulla griglia di partenza.
Non solo era settimo, ma celebrava addirittura la sua reunion con l'amico Ericsson partendo nelle vicinanze di quest'ultimo, che si era invece qualificato sesto. Come ciliegina sulla torta ci sarebbe stato bene un incidente in regime di safety car... ma siccome farlo su una Haas è più trendy, Grosjean ha affidato questo importante incarico a Mick Schumacher (che stando a un'intervista francese a suo tempo commentata da gente di Tumblr, pare essere un suo vicino di casa e amico).
La pole position è andata a O'Ward, che ha fatto il primo stint di gara in testa davanti a Rossi, Palou, Power e Dixon a completare la top-5. O'Ward e Rossi erano su una strategia a tre soste, gli altri su una strategia a due, che si è rivelata quella vincente.
Il primo giro di gara è stato ben poco tranquillo, con un incidente che ha coinvolto numerose vetture: Newgarden, Hunter-Reay, Herta e Rosenqvist ritirati, poi Chilton, con quest'ultimo riuscito a ripartire doppiato di un paio di giri (anche Hinchcliffe e Veekay dovrebbero essere rimasti coinvolti a vario titolo, ma senza danni). Il resto della gara, invece, è stato decisamente più tranquillo, perfino Johnson quando si è impantanato non ha fatto danni eccessivi, riuscendo a ripartire senza problemi.
Uno degli hot topic della gara è stata la performance di Bourdais: partito nelle retrovie, era su una strategia diversa da quella dei leader, sia degli uni sia degli altri, verosimilmente essendosi fermato ai box in regime di safety car a inizio gara(?). Comunque sta di fatto che, nei momenti in cui gli altri si erano già fermati e lui non ancora, ha fatto un po' di giri davanti a tutti. Quando non era in testa, invece, era un po' più indietro, magari a fare a ruotate con O'Ward. Ha chiuso in quinta posizione.
Nel finale di gara Palou era ancora in testa, ma Power era in netto avvicinamento. Non c'è stato tuttavia niente da fare per il pilota Penske e così Palou, a distanza di anni e anni da Servià, è divenuto il secondo spagnolo a vincere in Indycar.
RISULTATO: Palou, Power, Dixon, O'Ward, Bourdais, Veekay, Rahal, Ericsson, Rossi e Grosjean a completare la top-10, dopodiché Harvey, Pagenaud, Sato, McLaughlin, Jones, Daly, Hinchcliffe, Kellett, Johnson e, ultimo classificato, Chilton.
Anche per Penske ci sono quattro vetture, oltre a Will Power, Simon Pagenaud e Josef Newgarden è avvenuto anche il debutto di Scott McLaughlin. Quattro vetture anche per il team Andretti: ci sono Alexander Rossi, Ryan Hunter-Reay, Colton Herta e James Hinchcliffe (manca un certo soggetto abbastanza soporifero, la sua carriera full-time è terminata, ma magari ci delizierà vincendo la Indy 500).
Non è cambiato niente in casa Rahal Letterman, con le due vetture affidate a Graham Rahal e Takuma Sato, mentre c'è un piacevole ritorno full-time presso il team Foyt: si tratta di Sebastien Bourdais che disputerà l'intera stagione al fianco di Dalton Kellett. Patricio O'Ward e Felix Rosenqvist sono i piloti del team Arrow McLaren, mentre in Carlin è rimasto Max Chilton (che disputerà soltanto le gare su circuiti stradali e la Indy 500, venendo sostituito sugli altri ovali da un pilota non ancora identificato).
Jack Harvey corre per il team Shank al volante di una vettura fucsia (e in alcuni eventi farà coppia con nientemeno che Helio Castroneves, che guiderà una seconda vettura part-time), mentre per il team Carpenter ci sono Conor Daly (circuiti stradali e Indy 500) e Rinus Veekay (full-time). Poi c'è Coyne, che schiera due vetture, una guidata da Ed Jones, l'altra da Romain Grosjean (quest'ultimo sarà sostituito da Pietro Fittipaldi sugli ovali).
La stagione è iniziata con il Gran Premio dell'Alabama a Barber (recuperato grazie alla sintesi di trenta minuti pubblicata sul canale Youtube del campionato), con le qualifiche che si sono svolte proprio nel giorno del trentacinquesimo compleanno di Grosjean, che l'ha festeggiato abbastanza bene, con una rispettabile settima piazza sulla griglia di partenza.
Non solo era settimo, ma celebrava addirittura la sua reunion con l'amico Ericsson partendo nelle vicinanze di quest'ultimo, che si era invece qualificato sesto. Come ciliegina sulla torta ci sarebbe stato bene un incidente in regime di safety car... ma siccome farlo su una Haas è più trendy, Grosjean ha affidato questo importante incarico a Mick Schumacher (che stando a un'intervista francese a suo tempo commentata da gente di Tumblr, pare essere un suo vicino di casa e amico).
La pole position è andata a O'Ward, che ha fatto il primo stint di gara in testa davanti a Rossi, Palou, Power e Dixon a completare la top-5. O'Ward e Rossi erano su una strategia a tre soste, gli altri su una strategia a due, che si è rivelata quella vincente.
Il primo giro di gara è stato ben poco tranquillo, con un incidente che ha coinvolto numerose vetture: Newgarden, Hunter-Reay, Herta e Rosenqvist ritirati, poi Chilton, con quest'ultimo riuscito a ripartire doppiato di un paio di giri (anche Hinchcliffe e Veekay dovrebbero essere rimasti coinvolti a vario titolo, ma senza danni). Il resto della gara, invece, è stato decisamente più tranquillo, perfino Johnson quando si è impantanato non ha fatto danni eccessivi, riuscendo a ripartire senza problemi.
Uno degli hot topic della gara è stata la performance di Bourdais: partito nelle retrovie, era su una strategia diversa da quella dei leader, sia degli uni sia degli altri, verosimilmente essendosi fermato ai box in regime di safety car a inizio gara(?). Comunque sta di fatto che, nei momenti in cui gli altri si erano già fermati e lui non ancora, ha fatto un po' di giri davanti a tutti. Quando non era in testa, invece, era un po' più indietro, magari a fare a ruotate con O'Ward. Ha chiuso in quinta posizione.
Nel finale di gara Palou era ancora in testa, ma Power era in netto avvicinamento. Non c'è stato tuttavia niente da fare per il pilota Penske e così Palou, a distanza di anni e anni da Servià, è divenuto il secondo spagnolo a vincere in Indycar.
RISULTATO: Palou, Power, Dixon, O'Ward, Bourdais, Veekay, Rahal, Ericsson, Rossi e Grosjean a completare la top-10, dopodiché Harvey, Pagenaud, Sato, McLaughlin, Jones, Daly, Hinchcliffe, Kellett, Johnson e, ultimo classificato, Chilton.
mercoledì 21 aprile 2021
Formula Regional by Alpine: si parte con il campionato 2021
Partiamo dalle basi: la Formula Regional by Alpine è la fusione tra la Formula Renault e la Formula Regional, con l'obiettivo di tornare ad avere una serie di spessore a livello di Formula 3 Europea. Il format è decisamente più simile a quello della Formula Renault: due sessioni di qualifiche e due gare, con un totale di dieci eventi nel corso della stagione, alcuni dei quali come gare di contorno della Formula 1.
Ci sono dodici team, i quali possono avere fino a tre vetture (con il bonus di poterne schierare una quarta se la quarta vettura è guidata da una ragazza, al fine di aumentare la presenza femminile - il che non significa che, per schierare una ragazza, sia obbligatorio avere quattro vetture), ma non è obbligatorio averne tre.
Al momento sono iscritti al campionato 33 piloti di cui 30 hanno preso parte al primo evento stagionale (mancavano Lena Buhler/ R-Ace GP per infortunio a una mano, Franco Colapinto/ MP Motorsport impegnato in un'altra serie e Thomas Ten Trinke/ ART risultato positivo al coronavirus al suo arrivo a Imola).
Questa la entry list dell'evento di apertura della stagione:
ARDEN MOTORSPORT - William Atalalo, Nicola Marinangeli, Alex Quinn
ART - Gabriele Minì, Gregor Saucy
DR FORMULA RP - Brad Benavides, Emidio Pesce
FA RACING - Andrea Rosso, Alexandre Bardinon, Gabriel Bortoleto
G4 RACING - Axel Gnos, Belen Garcia
JD MOTORSPORT - Eduardo Barrichello, Tommy Smith
KIC MOTORSPORT - Nico Gohler, Patrik Pasma, Elias Seppanen
MONOLITE RACING - Pietro Delli Guanti, Jasin Ferati
MP MOTORSPORT - Oliver Goethe, Kas Haverkort
PREMA POWERTEAM - Paul Aron, Dino Beganovic, David Vidales
R-ACE GP - Hadrien David, Isack Hadjar, Zane Maloney
VAN AMERSFOORT RACING - Lorenzo Fluxà, Francesco Pizzi, Mari Boya
La prima gara si è svolta sabato pomeriggio e David Vidales era il pilota che partiva dalla pole position. Nelle posizioni di spicco tutto è stato abbastanza regolare, nel corso della gara, senza eccessivi colpi di scena e senza grandi cambiamenti tra le posizioni dei piloti di testa.
La gara, comunque, non è stata particolarmente tranquilla, con tre ingressi della safety car: il primo per un incidente di Marinangeli mentre nel frattempo Benavides era fermo in un altro punto della pista dopo il ritiro per problemi tecnici, il secondo per un incidente di Smith (in occasione del quale è stato inquadrato il padre del suo compagno di squadra... aaaawwww Rubinho! che emozione), il terzo per Haverkort incidentato dopo essere stato tamponato da Pasma, quando la gara si apprestava ormai a terminare.
Vidales ha iniziato la stagione con una vittoria, con Alex Quinn e Hadrien David sul podio insieme a lui, con Aron, Saucy (autore della pole per la seconda gara), Alatalo, Hadjar, Beganovic, Bortoleto e Boya a completare la top-ten.
Se la prima gara è stata tranquilla dal punto di vista delle prime posizioni, non si può dire lo stesso della seconda, dove Vidales in un primo momento, mentre era in lotta per le posizioni basse del podio, ha messo le ruote sull'erba perdendo varie posizioni. Gregoire Saucy, destinato a vincere la gara di lì a mezz'ora, nel frattempo, era stabilmente in prima posizione, salendo poi sul podio insieme a Paul Aron e a Zane Maloney, quest'ultimo ritirato il giorno precedente per problemi tecnici.
Sono entrate due safety car, la prima per un incidente di Ferati poco dopo il via, la seconda a metà gara o giù di lì, quando c'è stato un incidente tra Quinn e Beganovic mentre lottavano per il quarto posto, il che ha provocato il ritiro di Quinn, mentre Beganovic è precipitato nelle retrovie.
C'è stato un successivo incidente abbastanza "corposo" verso fine gara, stavolta protagonisti Gohler e Bardinon, ma non è entrata la safety car e la gara è proseguita con i tre già citati che arrivavano nelle prime tre posizioni e poi, a punti, anche David, Alatalo, Minì, Vidales, Boya, Goethe e Seppanen. Saucy è al momento in testa alla classifica piloti, precedendo Vidales di pochi punti.
Ci sono dodici team, i quali possono avere fino a tre vetture (con il bonus di poterne schierare una quarta se la quarta vettura è guidata da una ragazza, al fine di aumentare la presenza femminile - il che non significa che, per schierare una ragazza, sia obbligatorio avere quattro vetture), ma non è obbligatorio averne tre.
Al momento sono iscritti al campionato 33 piloti di cui 30 hanno preso parte al primo evento stagionale (mancavano Lena Buhler/ R-Ace GP per infortunio a una mano, Franco Colapinto/ MP Motorsport impegnato in un'altra serie e Thomas Ten Trinke/ ART risultato positivo al coronavirus al suo arrivo a Imola).
Questa la entry list dell'evento di apertura della stagione:
ARDEN MOTORSPORT - William Atalalo, Nicola Marinangeli, Alex Quinn
ART - Gabriele Minì, Gregor Saucy
DR FORMULA RP - Brad Benavides, Emidio Pesce
FA RACING - Andrea Rosso, Alexandre Bardinon, Gabriel Bortoleto
G4 RACING - Axel Gnos, Belen Garcia
JD MOTORSPORT - Eduardo Barrichello, Tommy Smith
KIC MOTORSPORT - Nico Gohler, Patrik Pasma, Elias Seppanen
MONOLITE RACING - Pietro Delli Guanti, Jasin Ferati
MP MOTORSPORT - Oliver Goethe, Kas Haverkort
PREMA POWERTEAM - Paul Aron, Dino Beganovic, David Vidales
R-ACE GP - Hadrien David, Isack Hadjar, Zane Maloney
VAN AMERSFOORT RACING - Lorenzo Fluxà, Francesco Pizzi, Mari Boya
La prima gara si è svolta sabato pomeriggio e David Vidales era il pilota che partiva dalla pole position. Nelle posizioni di spicco tutto è stato abbastanza regolare, nel corso della gara, senza eccessivi colpi di scena e senza grandi cambiamenti tra le posizioni dei piloti di testa.
La gara, comunque, non è stata particolarmente tranquilla, con tre ingressi della safety car: il primo per un incidente di Marinangeli mentre nel frattempo Benavides era fermo in un altro punto della pista dopo il ritiro per problemi tecnici, il secondo per un incidente di Smith (in occasione del quale è stato inquadrato il padre del suo compagno di squadra... aaaawwww Rubinho! che emozione), il terzo per Haverkort incidentato dopo essere stato tamponato da Pasma, quando la gara si apprestava ormai a terminare.
Vidales ha iniziato la stagione con una vittoria, con Alex Quinn e Hadrien David sul podio insieme a lui, con Aron, Saucy (autore della pole per la seconda gara), Alatalo, Hadjar, Beganovic, Bortoleto e Boya a completare la top-ten.
Se la prima gara è stata tranquilla dal punto di vista delle prime posizioni, non si può dire lo stesso della seconda, dove Vidales in un primo momento, mentre era in lotta per le posizioni basse del podio, ha messo le ruote sull'erba perdendo varie posizioni. Gregoire Saucy, destinato a vincere la gara di lì a mezz'ora, nel frattempo, era stabilmente in prima posizione, salendo poi sul podio insieme a Paul Aron e a Zane Maloney, quest'ultimo ritirato il giorno precedente per problemi tecnici.
Sono entrate due safety car, la prima per un incidente di Ferati poco dopo il via, la seconda a metà gara o giù di lì, quando c'è stato un incidente tra Quinn e Beganovic mentre lottavano per il quarto posto, il che ha provocato il ritiro di Quinn, mentre Beganovic è precipitato nelle retrovie.
C'è stato un successivo incidente abbastanza "corposo" verso fine gara, stavolta protagonisti Gohler e Bardinon, ma non è entrata la safety car e la gara è proseguita con i tre già citati che arrivavano nelle prime tre posizioni e poi, a punti, anche David, Alatalo, Minì, Vidales, Boya, Goethe e Seppanen. Saucy è al momento in testa alla classifica piloti, precedendo Vidales di pochi punti.
lunedì 19 aprile 2021
Commento al Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia Romagna 2021
Ricordate gli anni '80-'90 e primi 2000? Per intenderci, gli anni in cui la madre del Minuscolo Samurai Tsunoda doveva ancora prendere la licenza media. A quei tempi si svolgeva a Imola il Gran Premio di San Marino, attualmente denominato Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia Romagna. Questo evento ci ha condotti di fronte a un'amara verità: il Gangster Rapper è salito infatti a 99 pole in carriera, il che lascia intuire che difficilmente vincerà il suo 100° gran premio il giorno in cui partirà dalla pole per la 100^ volta, dato che era a quota 96 vittorie ed era destinato a rimanere fermo a quota 96 vittorie. Azz, dimenticavo che dovete calarvi nella parte di chi non sa come sia andato a finire il gran premio, ma in effetti non ho detto molto, potete tranquillamente ancora pensare che il suddetto gran premio sia stato vinto da Hulkenberg dopo essersi materializzato all'improvviso. Il mondo è impazzito nel vedere Checo piazzarsi in seconda posizione davanti a Verstappino, che prima delle interviste si è beccato una spallata accidentale(?) dal Gangster Rapper. Questo comunque non aveva importanza, perché il Grande Predestinato in Fucsiahhhh partiva quarto precedendo il Pokemon, Dani-Smile, Trollando al quale era stato cancellato un ottimo tempo per track limits, un vampiro famelico in chiaro sciopero della fame, l'Oki e Strollino a completare la top-10. A seguire Carlos Saint stava per perdere il suo status di santohhhh subitohhhh vista la posizione deludente, rimediata davanti alle -L di Russell, al nulla cosmico, alla marmotta del Quebec e al suo Yd0l0 Ferni, mentre nella prima manche erano usciti di scena i Raikkonazzi, gli Schuzepin e il Minuscolo Samurai, quest'ultimo non uscito solo di scena, ma anche di pista. Vorrei specificare che per "nulla cosmico" non intendevo un certo allevatore di galline su una vettura verde speranza, la speranza di riuscire ad andare in griglia, ma che proprio lì non c'era nessuno: gli Strottel hanno infatti iniziato con i freni che volevano andare a fuoco, quelli di Strollino ci sono andati per un attimo in griglia, quelli di Sebbinho in un momento in cui la decisione di andare in griglia non era ancora stata presa, quindi partiva dai box.
Sebbinho: "Perché ho un nuovo soprannome?"
L'Autrice(C) del Made in Italy e dell'Emilia Romagna: "Perché una volta facevi coppia con Jensinho e suonava bene. E poi sareste stati una cosa sola: tu avresti cercato di falsare la gara vincendola su un Redbull, mentre Jensinho avrebbe impedito alla tua anima di bambino innocente di macchiarsi di un simile kriminehhhh, vincendola lui stesso."
Le condizioni meteo infatti erano proprio quelle in cui nessuno capiva un fico secco di cosa stesse succedendo a parte Jensinho che, senza sforzarsi di capire, avrebbe tagliato il traguardo davanti a tutti.
Prima di pensare al traguardo, tuttavia, dobbiamo pensare alla partenza, in cui Verstappino si è infilato un peperoncino su per il cu*o e ha superato tutti, rifilando nel frattempo anche una sportellata al Prosciuttello.
Gangster Rapper: "Come ti permetti, bimbohhhh? Lo sai che, quando tu portavi ancora il pannolino, io ce l'avevo già enormehhhh?"
Verstappino: "Non contano le dimensioni. Anche Bo77as ce l'ha enorme, ma non mi sembra di vederlo nei paraggi. Per caso Checo lì dietro di te lo vede?"
Gangster Rapper: "no, dietro di me non c'è più Checo, c'è un predestinatohhhh. Però ce l'ha enormehhhh anche lui. Infatti il Vanz sta già osservando come sia una garahhhh emozionantehhhh, dato che il suo eroehhhh è in'aria di podio."
La marmotta del Quebec: "Perché pensate già al podio? La gara è appena iniziata, la fine è ancora lontana."
Voce fuori campo: "Non la tua."
La marmotta del Quebec, infatti, girava a tu per tu con Manzotin, poi è finito a muro. Per ironia della sorte, sembrava più colpa sua che del suo vicino di retrovie. A quel punto è entrata la safety car in pista, che ha reso possibile un momento di pura poesia: il Piccolo Principe si è girato con classe o, come si suol dire, à la RoGro. Nel corso del weekend era anche il compleanno di Grosjean che faceva a sua volta il suo debutto ufficiale in Indycar e tra parentesi i due sono anche vicini di casa e amici. In un'intervista in francese trovata tempo fa, RoGro diceva che praticavano ciclismo insieme... e infatti il Piccolo Principe avrebbe fatto meglio a continuare ad andare in bicicletta. Vorrei comunque fare una piccola parentesi e ringraziare il Piccolo Principe per averci permesso di assistere a una gara in stile Raghunathan, non la sua ma quella del suo compagno di squadra. Se il Piccolo Principe non fosse riuscito a ripartire dopo l'incidente, non avremmo mai potuto assistere al loro confronto a distanza. È andata più o meno così: rientrato ai box quando hanno riaperto la pitlane al momento chiusa, il Piccolo Principe è tornato in pista ben lontano da tutti gli altri e, quando la safety car si è levata di mezzo, aveva esattamente 56 secondi di svantaggio nei confronti di Manzotin. Quest'ultimo ha sì risentito per qualche giro dell'effetto dell'avere le full wet mentre le intermedie erano le gomme migliori per il momento, ma dopo la sosta per cambiarle era ben dietro al Piccolo Principe e con gomme più fresche girava più lento, al punto tale che aveva circa 35 secondi di svantaggio quando la gara è stata redflaggata a metà percorrenza (di questo ne parlo dopo). I due erano entrambi doppiati di due giri(?) e sdoppiati di uno, sono ripartiti l'uno dietro all'altro, con 0 secondi di gap. A fine gara, cioè dopo metà della percorrenza, Manzotin era staccato di un minuto e nove secondi, che sommato ai 56 secondi di prima significa che in una cinquantina di giri di gara o poco più è riuscito a perdere nientemeno che due minuti nel confronto con uno che ha avuto come apice della gara quello di sbattere in regime di safety car. Va detto che verso fine gara ha fatto un testacoda, ma era comunque già distaccato di circa 45/50 secondi a quel punto. Quando si vedevano i loro distacchi a ogni giro non smettevo mai di stupirmi, perché davvero mi faceva lo stesso effetto di vedere il distacco che accumulava Ragù Natante in Formula 2. Questo sinceramente mi sembra piuttosto preoccupante, specie alla luce del fatto che non è che faccia coppia esattamente con un fenomeno.
Come anticipato, a metà gara c'è stata una bandiera rossa, quindi parliamo di quello che è successo prima e iniziamo dalla grafica confusionaria. Secondo la grafica, infatti, sia Checo sia Sebbinho sono stati penalizzati con "10 seconds stop and go penalty" l'uno per avere superato in regime di safety car, l'altro perché gli hanno montato le gomme in ritardo quando si apprestava a partire dai box (la penalità per il ritardo è stata appioppata peraltro dopo "appena" 45 minuti). Verrebbe da pensare che i due dovessero scontare penalità analoghe... invece no. Quella di Checo erano 10 secondi da scontare durante un pit-stop, quella di Sebbinho proprio un rientro in pitlane appositamente per scontare i 10 secondi, ovvero quello che c'era scritto nella grafica, per Checo era un'altra cosa invece. Grazie a quelle inquadrature di Sebbinho, peraltro, ho notato che ha realizzato in ritardo di qualche anno un mio pronostico: infatti ha indossato per la gara un casco diverso da quello che aveva in qualifica.
Nel frattempo Checo conservava la quarta piazza, Trollando era passato davanti a Dani-Smile per ordine di scuderia, il Pokemon era tra gli ultimi per decisioni strategiche discutibili legate ai cambi gomme, sulle gomme da asciutto si iniziava ad andare bene... e poi, all'improvviso, il colpo di scena che non ti aspetti: il Gangster Rapper impantanato per le campagne. Quando è stato evidente che sarebbe riuscito, pur faticando e facendo un pezzo in retromarcia, a tornare in pista, mi sono detta: "sta addirittura rientrando davanti a Bo77as."
La verità, comunque, era un'altra: Bo77as a quel punto era come un birillo tra le -L di Russell. Durante un duello per la nona piazza(!!!!) è stato superato da una -L, che tuttavia gli è passata di sopra. Aperta parentesi: non è normale trovare Bo77as a lottare con una Williams, ma questo non significa che se la suddetta Williams gli è andata addosso sia solo colpa sua, qualunque ne pensino i fanboy del Multi-L. La reazione delle varie -L peraltro è a mio parere inqualificabile: sceso dalla vettura, si è recato al cospetto di Bo77as per tirargli una sberla sul casco, il tutto senza nemmeno accertarsi che Bo77as, ancora all'interno della vettura, fosse tutto intero. A fine gara, poi, invece di avere almeno la decenza di scusarsi per come si era comportato, ha continuato a fare polemica sostenendo che Bo77as l'avrebbe "buttato fuori" perché ce l'ha con lui, essendo il suo sostituto. Io, nel frattempo, per il momento ho ringraziato i Russottas: grazie alla bandiera rossa ho trovato il tempo per andare a lavarmi i capelli e quando la gara è ripartita avevo anche già quasi finito di asciugarmeli.
Nello specifico è ripartita con i doppiati che sono stati fatti sdoppiare, a parte il Piccolo Principe e Ragù Natante di Manzotin... o meglio, sono stati fatti sdoppiare anche loro, ma erano comunque ancora doppiati di un giro. Dietro la safety car c'erano in fila Verstappino, il Predestinatohhhh e Trollando, che ha trollato il Predestinatohhhh mentre Checo si trollava da solo e, come uno Tsunoda qualsiasi, andava per prati proprio come aveva appena fatto il Minuscolo Samurai. Ciò ci ha comunque regalato una grande perla: quando si è riaccodato, Checo aveva davanti una sola delle Haas, segno che, dopo tre minuti dal restart, Manzotin si era già perso per strada. Il Gangster Rapper, nel frattempo, ripartito intorno all'ottava piazza, si lanciava all'inseguimento delle Ferrari, al momento terza e quarta, e di Trollando. Entro la fine della gara li avrebbe superati tutti arrivando secondo, mentre dietro accadevano piccoli eventi, nessuno tuttavia della portata di ciò che avevamo già visto (o meglio, il Pokemon che risaliva fino alla zona punti non era niente male come cosa, ma non gli è stata data una grossa rilevanza).
Una di queste cose meno importanti è stata la sincronizzazione delle Aston Force. Non che non fossero già abbastanza sincronizzate di loro con la questione dei freni in avaria, ma a un certo punto Strollino (poi destinato a una penalità per avere tagliato per le vie di fuga durante un duello con il Pokemon) ha iniziato a lamentarsi via radio di problemi al cambio. La vettura di Sebbinho, per non essere da meno, ha deciso di strafare e Sebbinho è rientrato ai box quando mancava un giro di gara o giù di lì per non uscirne più.
San Fernando da Oviedo: "Sei sicuro che vestirti di verde speranza sia stata una buona idea? Se fossi al posto tuo, me ne andrei in giro nudo. Così se non altro le fangirl andrebbero in crisi ormonale."
Sebbinho: "Ci sono già andate quando giovedì sono stato piazzato in conferenza stampa in coppia con il Prosciuttello."
San Fernando da Oviedo: "Sewis vibes."
Sebbinho: "Tutto bene?"
San Fernando da Oviedo: "Sì, tutto benissimo, siete beliximihhhh insieme. Ho pensato a voi per tutta la gara, infatti per fortuna Iceman verrà penalizzato per avere gironzolato a caso in regime di safety car e grazie a questo porterò a casa almeno un misero punto."
Non è stata infatti una gara molto positiva per i Maschi Alfa, se Iceman era arrivato nono e poi è stato penalzzato, l'Uomo Pantene era già precipitato indietro dopo una sosta extra per un problema tecnico. Secondo gli Schustappen, apparsi in conferenza stampa in coppia dove hanno dibattuto di ciò, porterebbe durante i weekend di gara un paio di mutande portafortuna stile Massa, che evidentemente non devono avergli portato molto bene.
Carlito Saint: "Nessuno parla di me? Sono arrivato quinto come faceva una volta il mio Yd0l0!!!11!!!11"
San Fernando da Oviedo: "Taci, bimbo, invece di usare il mio nome a caso. Ti ricordo che ti è bastato indossare la tuta rossa per dimenticarti di me. Nel pre-gara durante l'inno io non avevo portato l'ombrello e tu non mi hai neanche ca*ato, mentre Sebbinho mi ha accolto sotto al suo e mi ha pure detto che mi vuole bene anche se io sono una divinità e lui un vecchiohhhh stempiatohhhh."
Sebbinho: "Veramente ti ho detto che ti voglio bene anche se sei stempiato tanto quanto me, ma non ha importanza. Quello che conta è che ti voglio bene, dopotutto."
Carlito Saint: "Non ci sto capendo più un f*ck, credo che sia ora che l'Autrice(C) del Made in Italy e dell'Emilia Romagna la smetta di scrivere assurdità."
RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Lewis Hamilton (Mercedes), 3. Lando Norris (McLaren), 4. Charles Leclerc (Ferrari), 5. Carlos Sainz (Ferrari), 6. Daniel Ricciardo (McLaren), 7. Pierre Gasly (Alpha Tauri), 8. Lance Stroll (Aston Martin), 9. Esteban Ocon (Alpine), 10. Fernando Alonso (Alpine), 11. Sergio Perez (Redbull), 12. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), 13. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo), 14. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo), 15. Sebastian Vettel (Aston Martin), 16. Mick Schumacher (Haas), 17. Nikita Mazepin (Haas), Rit. Valtteri Bottas (Mercedes), Rit. George Russell (Williams), Rit. Nicholas Latifi (Williams).
Sebbinho: "Perché ho un nuovo soprannome?"
L'Autrice(C) del Made in Italy e dell'Emilia Romagna: "Perché una volta facevi coppia con Jensinho e suonava bene. E poi sareste stati una cosa sola: tu avresti cercato di falsare la gara vincendola su un Redbull, mentre Jensinho avrebbe impedito alla tua anima di bambino innocente di macchiarsi di un simile kriminehhhh, vincendola lui stesso."
Le condizioni meteo infatti erano proprio quelle in cui nessuno capiva un fico secco di cosa stesse succedendo a parte Jensinho che, senza sforzarsi di capire, avrebbe tagliato il traguardo davanti a tutti.
Prima di pensare al traguardo, tuttavia, dobbiamo pensare alla partenza, in cui Verstappino si è infilato un peperoncino su per il cu*o e ha superato tutti, rifilando nel frattempo anche una sportellata al Prosciuttello.
Gangster Rapper: "Come ti permetti, bimbohhhh? Lo sai che, quando tu portavi ancora il pannolino, io ce l'avevo già enormehhhh?"
Verstappino: "Non contano le dimensioni. Anche Bo77as ce l'ha enorme, ma non mi sembra di vederlo nei paraggi. Per caso Checo lì dietro di te lo vede?"
Gangster Rapper: "no, dietro di me non c'è più Checo, c'è un predestinatohhhh. Però ce l'ha enormehhhh anche lui. Infatti il Vanz sta già osservando come sia una garahhhh emozionantehhhh, dato che il suo eroehhhh è in'aria di podio."
La marmotta del Quebec: "Perché pensate già al podio? La gara è appena iniziata, la fine è ancora lontana."
Voce fuori campo: "Non la tua."
La marmotta del Quebec, infatti, girava a tu per tu con Manzotin, poi è finito a muro. Per ironia della sorte, sembrava più colpa sua che del suo vicino di retrovie. A quel punto è entrata la safety car in pista, che ha reso possibile un momento di pura poesia: il Piccolo Principe si è girato con classe o, come si suol dire, à la RoGro. Nel corso del weekend era anche il compleanno di Grosjean che faceva a sua volta il suo debutto ufficiale in Indycar e tra parentesi i due sono anche vicini di casa e amici. In un'intervista in francese trovata tempo fa, RoGro diceva che praticavano ciclismo insieme... e infatti il Piccolo Principe avrebbe fatto meglio a continuare ad andare in bicicletta. Vorrei comunque fare una piccola parentesi e ringraziare il Piccolo Principe per averci permesso di assistere a una gara in stile Raghunathan, non la sua ma quella del suo compagno di squadra. Se il Piccolo Principe non fosse riuscito a ripartire dopo l'incidente, non avremmo mai potuto assistere al loro confronto a distanza. È andata più o meno così: rientrato ai box quando hanno riaperto la pitlane al momento chiusa, il Piccolo Principe è tornato in pista ben lontano da tutti gli altri e, quando la safety car si è levata di mezzo, aveva esattamente 56 secondi di svantaggio nei confronti di Manzotin. Quest'ultimo ha sì risentito per qualche giro dell'effetto dell'avere le full wet mentre le intermedie erano le gomme migliori per il momento, ma dopo la sosta per cambiarle era ben dietro al Piccolo Principe e con gomme più fresche girava più lento, al punto tale che aveva circa 35 secondi di svantaggio quando la gara è stata redflaggata a metà percorrenza (di questo ne parlo dopo). I due erano entrambi doppiati di due giri(?) e sdoppiati di uno, sono ripartiti l'uno dietro all'altro, con 0 secondi di gap. A fine gara, cioè dopo metà della percorrenza, Manzotin era staccato di un minuto e nove secondi, che sommato ai 56 secondi di prima significa che in una cinquantina di giri di gara o poco più è riuscito a perdere nientemeno che due minuti nel confronto con uno che ha avuto come apice della gara quello di sbattere in regime di safety car. Va detto che verso fine gara ha fatto un testacoda, ma era comunque già distaccato di circa 45/50 secondi a quel punto. Quando si vedevano i loro distacchi a ogni giro non smettevo mai di stupirmi, perché davvero mi faceva lo stesso effetto di vedere il distacco che accumulava Ragù Natante in Formula 2. Questo sinceramente mi sembra piuttosto preoccupante, specie alla luce del fatto che non è che faccia coppia esattamente con un fenomeno.
Come anticipato, a metà gara c'è stata una bandiera rossa, quindi parliamo di quello che è successo prima e iniziamo dalla grafica confusionaria. Secondo la grafica, infatti, sia Checo sia Sebbinho sono stati penalizzati con "10 seconds stop and go penalty" l'uno per avere superato in regime di safety car, l'altro perché gli hanno montato le gomme in ritardo quando si apprestava a partire dai box (la penalità per il ritardo è stata appioppata peraltro dopo "appena" 45 minuti). Verrebbe da pensare che i due dovessero scontare penalità analoghe... invece no. Quella di Checo erano 10 secondi da scontare durante un pit-stop, quella di Sebbinho proprio un rientro in pitlane appositamente per scontare i 10 secondi, ovvero quello che c'era scritto nella grafica, per Checo era un'altra cosa invece. Grazie a quelle inquadrature di Sebbinho, peraltro, ho notato che ha realizzato in ritardo di qualche anno un mio pronostico: infatti ha indossato per la gara un casco diverso da quello che aveva in qualifica.
Nel frattempo Checo conservava la quarta piazza, Trollando era passato davanti a Dani-Smile per ordine di scuderia, il Pokemon era tra gli ultimi per decisioni strategiche discutibili legate ai cambi gomme, sulle gomme da asciutto si iniziava ad andare bene... e poi, all'improvviso, il colpo di scena che non ti aspetti: il Gangster Rapper impantanato per le campagne. Quando è stato evidente che sarebbe riuscito, pur faticando e facendo un pezzo in retromarcia, a tornare in pista, mi sono detta: "sta addirittura rientrando davanti a Bo77as."
La verità, comunque, era un'altra: Bo77as a quel punto era come un birillo tra le -L di Russell. Durante un duello per la nona piazza(!!!!) è stato superato da una -L, che tuttavia gli è passata di sopra. Aperta parentesi: non è normale trovare Bo77as a lottare con una Williams, ma questo non significa che se la suddetta Williams gli è andata addosso sia solo colpa sua, qualunque ne pensino i fanboy del Multi-L. La reazione delle varie -L peraltro è a mio parere inqualificabile: sceso dalla vettura, si è recato al cospetto di Bo77as per tirargli una sberla sul casco, il tutto senza nemmeno accertarsi che Bo77as, ancora all'interno della vettura, fosse tutto intero. A fine gara, poi, invece di avere almeno la decenza di scusarsi per come si era comportato, ha continuato a fare polemica sostenendo che Bo77as l'avrebbe "buttato fuori" perché ce l'ha con lui, essendo il suo sostituto. Io, nel frattempo, per il momento ho ringraziato i Russottas: grazie alla bandiera rossa ho trovato il tempo per andare a lavarmi i capelli e quando la gara è ripartita avevo anche già quasi finito di asciugarmeli.
Nello specifico è ripartita con i doppiati che sono stati fatti sdoppiare, a parte il Piccolo Principe e Ragù Natante di Manzotin... o meglio, sono stati fatti sdoppiare anche loro, ma erano comunque ancora doppiati di un giro. Dietro la safety car c'erano in fila Verstappino, il Predestinatohhhh e Trollando, che ha trollato il Predestinatohhhh mentre Checo si trollava da solo e, come uno Tsunoda qualsiasi, andava per prati proprio come aveva appena fatto il Minuscolo Samurai. Ciò ci ha comunque regalato una grande perla: quando si è riaccodato, Checo aveva davanti una sola delle Haas, segno che, dopo tre minuti dal restart, Manzotin si era già perso per strada. Il Gangster Rapper, nel frattempo, ripartito intorno all'ottava piazza, si lanciava all'inseguimento delle Ferrari, al momento terza e quarta, e di Trollando. Entro la fine della gara li avrebbe superati tutti arrivando secondo, mentre dietro accadevano piccoli eventi, nessuno tuttavia della portata di ciò che avevamo già visto (o meglio, il Pokemon che risaliva fino alla zona punti non era niente male come cosa, ma non gli è stata data una grossa rilevanza).
Una di queste cose meno importanti è stata la sincronizzazione delle Aston Force. Non che non fossero già abbastanza sincronizzate di loro con la questione dei freni in avaria, ma a un certo punto Strollino (poi destinato a una penalità per avere tagliato per le vie di fuga durante un duello con il Pokemon) ha iniziato a lamentarsi via radio di problemi al cambio. La vettura di Sebbinho, per non essere da meno, ha deciso di strafare e Sebbinho è rientrato ai box quando mancava un giro di gara o giù di lì per non uscirne più.
San Fernando da Oviedo: "Sei sicuro che vestirti di verde speranza sia stata una buona idea? Se fossi al posto tuo, me ne andrei in giro nudo. Così se non altro le fangirl andrebbero in crisi ormonale."
Sebbinho: "Ci sono già andate quando giovedì sono stato piazzato in conferenza stampa in coppia con il Prosciuttello."
San Fernando da Oviedo: "Sewis vibes."
Sebbinho: "Tutto bene?"
San Fernando da Oviedo: "Sì, tutto benissimo, siete beliximihhhh insieme. Ho pensato a voi per tutta la gara, infatti per fortuna Iceman verrà penalizzato per avere gironzolato a caso in regime di safety car e grazie a questo porterò a casa almeno un misero punto."
Non è stata infatti una gara molto positiva per i Maschi Alfa, se Iceman era arrivato nono e poi è stato penalzzato, l'Uomo Pantene era già precipitato indietro dopo una sosta extra per un problema tecnico. Secondo gli Schustappen, apparsi in conferenza stampa in coppia dove hanno dibattuto di ciò, porterebbe durante i weekend di gara un paio di mutande portafortuna stile Massa, che evidentemente non devono avergli portato molto bene.
Carlito Saint: "Nessuno parla di me? Sono arrivato quinto come faceva una volta il mio Yd0l0!!!11!!!11"
San Fernando da Oviedo: "Taci, bimbo, invece di usare il mio nome a caso. Ti ricordo che ti è bastato indossare la tuta rossa per dimenticarti di me. Nel pre-gara durante l'inno io non avevo portato l'ombrello e tu non mi hai neanche ca*ato, mentre Sebbinho mi ha accolto sotto al suo e mi ha pure detto che mi vuole bene anche se io sono una divinità e lui un vecchiohhhh stempiatohhhh."
Sebbinho: "Veramente ti ho detto che ti voglio bene anche se sei stempiato tanto quanto me, ma non ha importanza. Quello che conta è che ti voglio bene, dopotutto."
Carlito Saint: "Non ci sto capendo più un f*ck, credo che sia ora che l'Autrice(C) del Made in Italy e dell'Emilia Romagna la smetta di scrivere assurdità."
RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Lewis Hamilton (Mercedes), 3. Lando Norris (McLaren), 4. Charles Leclerc (Ferrari), 5. Carlos Sainz (Ferrari), 6. Daniel Ricciardo (McLaren), 7. Pierre Gasly (Alpha Tauri), 8. Lance Stroll (Aston Martin), 9. Esteban Ocon (Alpine), 10. Fernando Alonso (Alpine), 11. Sergio Perez (Redbull), 12. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), 13. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo), 14. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo), 15. Sebastian Vettel (Aston Martin), 16. Mick Schumacher (Haas), 17. Nikita Mazepin (Haas), Rit. Valtteri Bottas (Mercedes), Rit. George Russell (Williams), Rit. Nicholas Latifi (Williams).
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domenica 18 aprile 2021
Il Sussurro della Farfalla - Puntata n.8 (blog novel)
Se nella scorsa puntata abbiamo scoperto la dinamica dell'incidente in cui Patrick ha perso la vita, in questa scopriamo invece che cosa ne è stato di Selena nei mesi successivi.
In questa puntata si parla comunque anche della Diamond Formula e dei suoi appassionati... e per certi versi delle loro "perversioni", se così si può dire. Vi auguro una buona lettura. <3
sabato 17 aprile 2021
Il Sussurro della Farfalla - Puntata n.7 (blog novel)
Si riparte esattamente dove ci eravamo lasciati al termine della puntata precedente: un accordo tra due squadre per assegnare il titolo a tavolino a un pilota di uno di quei due team, in cambio del suo silenzio a proposito di un errore che in passato è costato la vita al suo compagno di squadra, accordo che però non è andato in porto per via dell'opposizione del suo stesso "beneficiario".
Questo accadeva, quindici anni prima dell'incontro tra Oliver (protagonista di questa puntata) e Selena e il pilota coinvolto era proprio il fidanzato di Selena, durante e dopo il Gran Premio di Imola. Approfondiamo anche la dinamica dell'incidente che ha provocato la sua morte, il tutto mentre Oliver sembra sospeso tra due dimensioni.
Buona lettura. *-*
venerdì 16 aprile 2021
Il Sussurro della Farfalla - Puntata n.6 (blog novel)
Il mondiale di Diamond Formula è passato nelle puntate precedenti per Valencia e per Roma, ormai mancano solo due appuntamenti alla fine del campionato, ma quello di Imola è distante ancora alcune settimane.
In questo nuovo episodio Selena attende di rivedere Edward, al quale tuttavia si vede costretta a nascondere i torbidi segreti della sua vita, si scopre attratta da Oliver, seppure questo possa complicare la sua vita (contornata appunto da torbidi segreti), ma soprattutto incontra in modo casuale(?) un nuovo personaggio: Kathy Yves.
Altresì nota come Kathy Di Francesco, in passato è stata coinvolta in un intrigo motoristico nel quale lo stesso Patrick si era ritrovato invischiato proprio a Imola quindici anni prima e che spero coinvolgerà anche voi lettori. <3
giovedì 15 aprile 2021
I Vettelton sono cool, noi commentatori della domenica no
Avete mai atteso con ansia che arrivasse l'ora della conferenza stampa del giovedì (le cui foto qui accanto solo un prima, un durante e un dopo - trovate in giro per i social dovrebbero essere screenshot del live su Sky)? Probabilmente la vostra risposta è no ed effettivamente fino a oggi non era una cosa molto comune. Eppure oggi qualcosa è cambiato: i piloti vengono intervistati due per due e tra i vari abbinamenti hanno messo la Royal Couple. Questo ha provato qualcosa che già sospettavamo: tutti shippano i vettelton.
Tra i contenuti della loro intervista (scoperti grazie alle tumblrer e a sintesi varie), varie cose random a iniziare dal: che animale vorreste essere. Vettel vorrebbe essere un uccello (non ha specificato che tipo, mi auguro un gabbiano canadese), Hamilton uno pterodattilo (ovvero un dinosauro volante, perché volare alto è un must, per entrambi). Il meglio, comunque, credo sia venuto quando a Hamilton è stato chiesto quale sia stata secondo lui la rivalità più appassionante della storia della Formula 1... e sì, tutti shippano i vettelton, compresi loro stessi: ha votato per se stesso e il suo compare, sostenendo (detto con parole mie) che si sono scontrati pesantemente ma che questo ha contribuito a far sì che si dessero la lingua in bocca.
In effetti non è difficile capire perché tutti shippano i vettelton: in un mondo social in cui veniamo duramente attaccati/ bloccati/ segnalati da persone che dicevano di tenerci a noi e si spacciavano per nostri grandi amici prima che dicessimo o facessimo anche solo una piccola cosa che non approvavano (anche la più innocente, come preferire un pilota a un altro o sostenere che il cane di un pilota è più bello di quello di un altro), è bello sapere che esistono persone che sembrano essere legate l'una all'altra anche se in qualche momento tra di loro ci sono state incomprensioni, insulti o ruotate dietro la safety car.
domenica 11 aprile 2021
Formula E 2021: eprix di Roma I e II
La Formula E sui media italiani si può sintetizzare così: in questi giorni a Roma c'è il gran premio per monoposto elettriche, diamo la linea a esperti che ci spiegano in un minuto contato perché le auto stradali elettriche sono il futuro. Io, come persona, non so se le auto elettriche sono il futuro, però rimango del parere che un evento motoristico non dovrebbe limitarsi a parlare di questo. L'eprix di Roma è in primo luogo un evento seguito da appassionati di motorsport (da quello che si può permettere una Panda a metano di seconda mano a quello che si sposta con la bicicletta o con i mezzi pubblici), insomma, qualcosa che agli ecologisti non appassionati di automobilismo non interessa e che magari descrivono come qualcosa che comunque è uno spreco dal punto di vista ecologico. Nonostante certi svarioni (primo evento della stagione secondo il TG1 delle 13.30 di ieri, unico evento europeo insieme a Montecarlo secondo quello delle 20.00 - entrambe informazioni errate) non me la sento di condannare i media italiani: la stessa Formula E a mio parere nel corso degli anni non ha saputo promuoversi nel migliore dei modi, nonostante il successo che ha avuto sia comunque superiore a quello che potevamo aspettarci sette anni fa. La copertura televisiva italiana, in ogni caso, in termini di scelta dei canali, non è mai stata granché: Rai Sport un tempo, Canale 20 ora (eccetto stavolta che era su Italia 1)...
Ad ogni modo ecco le vetture giungere sulle anguste stradine con le buche dell'Eur ed ecco Vandoorne e Lotterer affiancati su Mercedes e Porsche in prima fila per la gara del sabato. Si parte in regime di safety car (pista umida) e appena si leva di mezzo Lotterer leva di mezzo se stesso e Vandoorne, sfoggiando uno stile di guida degno di Takuma Sato nei momenti in cui non sta vincendo la Cinquecento Miglia di Indianapolis. Insomma, la sua manovra è una di quelle che a Pole Position nel post gara dei mid-2000s poteva essere definita "montoyata". Passa in testa Rowland (Nissan eDams) ma viene penalizzato con un drive through per "using too much power" e lascia la leadership a Di Grassi (Audisport) che cercherà di difendere quella e poi la seconda piazza con sportellate. In testa va poi, definitivamente, Vergne, due volte campione del mondo con la Techeetah, mentre Di Grassi a pochi giri dalla fine avrà un problema tecnico, rallenterà e le Mercedes di Vandoorne e De Vries faranno strike tentando di evitarlo. Jev vincitore davanti alle Jaguar di Bird ed Evans (in effetti Bird la faccia da secondo classificato ce l'ha, se capite cosa intendo), poi a seguire Frijns, Buemi, Rast, Wehrlein, Lynn, Gunther e Blomqvist a completare i primi dieci.
Si ripere tutto anche alla domenica e a sorpresa la pole va a Cassidy che dietro alla safety car (ancora pista umida) si gode un giro o due in testa e poi, appena la gara entra nella sua valenza agonistica, finisce in testacoda. Tornerà in pista a centro gruppo, ma la sua gara sarà un po' un trauma: una carezza a un muretto, una sosta ai box, poi un'altra che si traduce in ritiro... Intanto davanti c'è prima Nato (Venturi), anche se poi gli succede Wehrlein sulla Porsche, che sta facendo una gara ben diversa da quella di Lotterer (squalifica dalle qualifiche, partenza nelle retrovie, penalità per sostituzione extra tempo massimo di componenti della vettura). In una gara infiammata a un certo punto da un contatto tra due vecchi nemici come Di Grassi e Buemi, Vandoorne si porta in testa e va a vincere davanti a Sims con i suoi occhiali e... niente Nato, squalificato per questioni tecniche, risale terzo Wehrlein. Ecco, quwste squalifiche per questioni tecniche che fioccano alla fine delle gare sarebbero anche un po' complesse da capire. Veniamo al resto della top-ten: Mortara, Gunther, Evans, Da Costa, Blomqvist, Muller e Buemi, uscito indenne dal contatto diversamente da Di Grassi. Si torna in pista tra due settimane a Valencia per un altro doppio evento, nel frattempo i Jaguar Bros Bird ed Evans sono primo e secondo in classifica piloti. Lotterer, invece fa coppia con Dennis a 0 punti ma non si può avere tutto dalla vita.
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Formula E
sabato 10 aprile 2021
Il Sussurro della Farfalla - Puntata n.5 (blog novel)
Nelle prime quattro puntate abbiamo assistito alle vicende di Selena e Oliver, in questa invece il protagonista sarà Edward, caro amico di Selena nonché pilota della Diamond Formula visto ormai come a fine carriera. Così come nella scorsa puntata c'è stato un approfondimento su come sta andando il campionato, si prosegue anche qui... e considerato che in questi giorni si sta svolgendo il doppio eprix di Roma siamo anche in tema, vista la location in cui si trova la Diamond Formula in questo momento. Buona lettura!
giovedì 8 aprile 2021
Il Sussurro della Farfalla - Puntata n.4 (blog novel)
Nelle puntate precedenti si sono incrociate le strade dei due protagonisti: Selena, a suo tempo fidanzata con un pilota della Diamond Formula, ha rivisto Oliver, professione giornalista, nel paddock del Gran Premio di Valencia, dove Selena è stata invitata da una team principal sua amica. Tra i due si è venuta a creare una situazione di vicinanza, che entrambi sembrano voler sfruttare a proprio vantaggio: Oliver vuole carpire informazioni a Selena, Selena cerca di avere controllo su ciò che Oliver intende scrivere a proposito di fatti che la toccano da vicino. In questa puntata (in cui ci sono anche due citazioni - attenzione a chi non ha mai vinto nel proprio paese natale e a chi solitamente gareggia su a due ruote) fa il proprio ingresso trionfale Keith, un personaggio che tornerà a trovarci di frequente.
martedì 6 aprile 2021
Something touched me deep inside the day the hope for women in motorsport died
Era da un po' di tempo che volevo parlarne, ma prima volevo schiarirmi le idee e magari aspettare qualche notizia ufficiale che non è mai arrivata. Veniamo al punto: una decina di giorni fa è iniziato il campionato statunitense di Formula 4, il campionato a cui Juju Noda doveva partecipare. È iniziato tutto benissimo: il miglior tempo nelle prove libere, con tanto di record, perché era la prima ragazza a farlo in quella serie.
Tempo poche ore e tutto è precipitato: arrivato il momento delle qualifiche non è scesa in pista e nessuna informazione è stata data fino all'indomani inoltrato. La comunicazione del suo account ufficiale è che si ritirava dall'evento per "delicate reasons" che alcuni hanno identificato come ipotetici episodi di razzismo anti-asiatico, smentiti dal suo account ufficiale.
Tempo poche ore e tutto è precipitato: arrivato il momento delle qualifiche non è scesa in pista e nessuna informazione è stata data fino all'indomani inoltrato. La comunicazione del suo account ufficiale è che si ritirava dall'evento per "delicate reasons" che alcuni hanno identificato come ipotetici episodi di razzismo anti-asiatico, smentiti dal suo account ufficiale.
A dieci giorni di distanza non si sa cosa sia accaduto a Juju Noda, se non che si è ritirata da un campionato in cui poteva essere una front runner. Qualcuno sostiene che amici di amici di amici che lavorano in F4 dicono che è stata squalificata per irregolarità tecniche, e che il suo sponsor ha minacciato di abbandonarla se non avesse lasciato il team di Jay Howard, ma di solito non è così che viene gestita una squalifica e poi quel team ha altre tre vetture che hanno partecipato senza alcun problema. In più lo sponsor era arrivato pari passo con l'ingaggio da parte di quel team.
Oggi come oggi non si sa quali siano i piani futuri della Noda, se e dove gareggerà quest'anno. Quello che è certo è che una potenziale grossa occasione sembra essere svanita nel nulla e che quello che è successo è passato pressoché inosservato... perché in fin dei conti è un campionato occidentale e se ci si pongono dei dubbi è giusto porseli solo sull'incivile oriente e di certo non su quello che avviene nella santissima America.
Un giorno, quando i figli dei vicini di casa mi chiederanno perché non ci sono donne che competono ad alto livello, racconterò loro anche questa storia. Dirò che a un certo punto c'era una ragazzina competitiva e che, non appena ha fatto il miglior tempo in una sessione di test, è accaduto qualcosa di grave abbastanza dallo spingere suo padre o chi per lui a ritirarla dal campionato.
Dirò che non avrò mai la certezza matematica le due cose siano collegate l'una all'altra, ma che il forte sospetto in proposito mi è venuto. E quando mi chiederanno se non c'erano altre ragazze in quel campionato specificherò che c'erano, ma che il problema di Juju Noda non è mai stato quello di essere una ragazza. È stato al massimo quello di sovvertire la regola aurea del motorsport, quella a cui credono anche tanti tifosi e, peggio ancora, tante tifose, secondo cui le ragazze devono scendere in pista per essere dolci, kawaii e fare da tappezzeria.
Dirò che per la legge dei grandi numeri con proporzioni di una ragazza ogni 15/20 piloti è difficile che se tra loro ce ne sono due competitivi uno dei due sia proproo la ragazza, ma che in me aleggia da sempre il sospetto che, se c'è una ragazza competitiva, o trova il modo di affondarsi da sola, o qualcuno trova il modo per affondarla.
lunedì 5 aprile 2021
Extreme E: vecchie rivalità per un nuovo campionato
ELETTRICO SULLO STERRATO: da un'idea di Alejandro Agag, patron della Formula E, è partito un nuovo campionato, obiettivo gareggiare in luoghi estremi, per focalizzare l'attenzione su questioni ecologiche. Le location sono state scelte in quanto luoghi a rischio dal punto di vista ecologico e gli spostamenti avverranno nel modo meno inquinante possibile.
Questo è il calendario:
3/4 Aprile - Arabia Saudita, deserto
29/30 Maggio - Senegal, sulla costa
28/29 Agosto - Groenlandia, artico
23/24 Ottobre - Brasile, Amazzonia
11/12 Dicembre - Argentina, sulle montagne
3/4 Aprile - Arabia Saudita, deserto
29/30 Maggio - Senegal, sulla costa
28/29 Agosto - Groenlandia, artico
23/24 Ottobre - Brasile, Amazzonia
11/12 Dicembre - Argentina, sulle montagne
LINE-UP: ci sono nove team, che si affrontano in sfide incrociate, con una vettura e due piloti per team, che si sostituiscono in corso d'opera. Devono essere un uomo e una donna, ci sono alcune nostre vecchie conoscenze, c'è Button come team owner e pilota e ci sono i Rosbilton come team owner, nel caso di Hamilton il team si chiama X44.
ABT CUPRA - Matthias Ekstrom, Claudia Hurtgen
ACCIONA SAINZ - Carlos Sainz Sr, Laia Sanz
ANDRETTI UNITED - Timmy Hansen, Catie Munnings
CHIP GANASSI - Sara Price, Kyle Le Duc
HISPANO SUIZA - Oliver Bennet, Christine Giampaoli Zonca
JBXE - Jenson Button, Mikaela Ahlin-Kuttulinsky
ROSBERG XTREME RACING - Johan Kristofferson, Molly Taylor
VELOCE RACING - Stephane Sarrazin, Jamie Chadwick
X44 - Sebastien Loeb, Christina Gutierrez
Il format: ci sono due sessioni di qualifiche, dalle quali si stila una classifica. Gli ultimi tre prendono parte a una gara chiamata shootout (in questo caso Ganassi, Abt Cupra e, solo formalmente, Veloce Racing ritirata a weekend in corso per questioni di sicurezza dopo un incidente di Sarrazin). I primi sei prendono parte a due gare: quella dei primi tre si chiama Semifinal (hanno partecipato a questa i team X44, Acciona Sainz e Rosberg Xtreme) e quella del quarto, quinto e sesto Crazy Race (Andretti, Hispano Suiza e JBXE, in questo caso). La sfida finale è a tre, due usciti dalla Semifinal (i due team dei Rosbilton), uno dalla Crazy Race (Andretti).
Il primo Xprix è andato a Kristoffersson e Taylor del team Rosberg, con Andretti e X44 sui gradini più bassi del podio. Il trend, comunque, sembra quello di vedere lottare per la vittoria i team di Rosberg e Hamilton... e tutto ciò mi pare decisamente cool!
domenica 4 aprile 2021
Il Sussurro della Farfalla - Puntata n.3 (blog novel)
Rieccoci per il terzo appuntamento con la mia blog novel, nel corso del quale ci sarà un po' di approfondimento sulla serie fittizia che fa da contorno alle vicende. Ci sarà inoltre la prima "citazione motoristica": come già detto i personaggi di questo racconto saranno di fantasia, tuttavia ci sarà qualche allusione a personaggi della storia del motorsport (seppure senza che ne sia fatto esplicitamente il nome).
Buona lettura. <3
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