martedì 27 giugno 2017

Commento al Gran Premio di Road America (Indycar 2017 #10)

Un cordiale saluto ai miei cari lettori, pronti a immergersi nella lettura del commento al Gran Premio di Road America, di Elkhart Lake che dir si voglia... che essenzialmente è come dire Gran Premio di Interlagos o Gran Premio di Sao Paulo. Secondo Wikipedia "Road America è uno dei pochi autodromi al mondo che conserva ancora il suo tracciato originale di 6,515 km (4.048 miglia) di lunghezza con quattordici curve" e ammetto che questa frase non mi soddisfa a pieno, in quanto Mazzoni avrebbe anche specificato quante curve sono a destra e quante a sinistra.
Dopo un periodo abbastanza impegnativo per la Indycar c'è stata una settimana di pausa, la volta scorsa, ma ci sono comunque giunte delle news dagli States, perché se anche la Indycar è ferma, la NASCAR continua a gareggiare stoicamente quasi tutti i weekend e, a occhio e croce, penso che da adesso a novembre non ci saranno weekend di pausa, a meno che non mi siano sfuggiti. Domenica scorsa la Sprint Cup gareggiava al Michigan International Speedway e ha visto la vittoria di Kyle Larson. Sono stata abbastanza soddisfatta nel leggere i risultati, in quanto Dale Jr ha ottenuto una nona posizione ed effettivamente non è che capiti sempre di vederlo in top-ten. Il confronto Ricky vs Danica è stato vinto da Ricky, ma questa non è una grossa novità.
Accantonando la NASCAR e concentrandoci nuovamente sulla Indycar, sono a segnalare che Estebaby Gutierrez si è procacciato un volante fino al termine della stagione, quindi Tristan Vautier è stato nuovamente mandato in pensione fino a data da destinarsi. Tra parentesi, ho scoperto che Vautier è del 1989. Credevo che fosse più vecchio, segno evidente che non sono in grado di dare un'età ai piloti di Indycar e che ho le idee chiare su quanti anni abbiano solo quei vecchiacci malefici dei Castronaan, membri ufficiali della Royal Couple della Indycar.
Abbandonando per un attimo capelli perfetti e nasi enormi al loro destino, aggiungerei che Robert Wickens ha avuto modo di appoggiare il fondoschiena su un sedile, almeno nella giornata di venerdì. Tutta colpa del visto di Mikhail Aleshin, che la scorsa settimana ha partecipato alla 24 Ore di Le Mans, e che si è visto di fronte la concreta possibilità di non potere lasciare la Francia in tempo per raggiungere gli States. La cosa mi ha ricordato un evento curioso che capitò nel 2009(?) a Simona De Silvestro, non all'uscita da un altro stato, ma all'entrata negli Stati Uniti, quando in aeroporto fu bloccata da un addetto che, insospettito dai suoi continui viaggi tra gli States e l'Europa, decise di rispedirla al mittente rimandandola in Svizzera, perché quando la De Silvestro lo informò che gareggiava per una squadra americana in un campionato americano, l'addetto decise di non credere alla sua versione dei fatti. La De Silvestro saltò la gara. Ad Aleshin è andata decisamente meglio e si è perso soltanto le prove libere del venerdì, facendo sloggiare il povero Wickens, riprendendosi il suo volante e avendo cura di qualificarsi più indietro rispetto a Gutierrez, che è già diventato il pilota più criticato dai fanboy americani della Indycar.
Io rimango del parere che i fanboy americani della Indycar dovrebbero concentrarsi maggiormente sulle cose che contano davvero nella vita, come ad esempio la 50esima pole position in carriera di H3lio Castroneves, ma purtroppo c'è chi preferisce criticare Gutierrez piuttosto che festeggiare il risultato di H3lio ballando con le piume in testa.

GRIGLIA DI PARTENZA:
1^ fila: Castroneves, Power
2^ fila: Newgarden, Pagenaud
3^ fila: Dixon, Rahal
4^ fila: Chilton, Andretti
5^ fila: Hinchcliffe, Kimball
6^ fila: Jones, Hunter-Reay
7^ fila: Muñoz, Pigot
8^ fila: Rossi, Kanaan
9^ fila: Gutierrez, Hildebrand
10^ fila: Aleshin, Sato
11^ fila: forever alone Daly

Proporrei a questo punto ai miei lettori di boicottare in branco il mio commento per via dell'assenza di Gabby Chaves e del team Harding. Qualora siate in grado di superare questa terribile perdita e di andare avanti così come se niente fosse, vi concedo di procedere con la lettura, dandovi anche una buona notizia: il figlio di Davey Hamilton ha iniziato a seguirmi su Instagram! *-* E in perfetto stile USA (ma anche in perfetto stile brasiliano), ho scoperto che Davey Hamilton ha una smisurata fantasia in fatto di nomi, avendo appioppato al figlio, ad oggi ventenne, il fantasiosissimo nome di Davey Jr.
Ho guardato la gara in differita... sì, insomma, su Tubo, dopo che era già stata disputata e che sapevo com'era andata a finire, quindi senza eccessive speranze che H3lio concretizzasse la pole position trasformandola in una vittoria, ma sarò sincera, non nutrivo tutte queste speranze nemmeno sapendo che partiva dalla pole position. Sono fermamente convinta che, se un giorno H3lio dovesse vincere un'altra gara, lo farebbe partendo dalle retrovie, quando nessuno se lo aspetta. Mi auguro artentemente che accada, ad ogni modo.
H3lio non ha combinato macelli di alcun tipo... però è stato undercuttato, prima da Nuovo Giardino, con cui è stato protagonista di un duello dopo l'undercut, e in seguito anche dal Detersivo al Kiwi, che proprio ha undercuttato tutti quando è entrata la safety car poco oltre la metà della gara perché...
...
...
...perché, che cosa ve lo dico a fare? Una vettura era finita in testacoda e si era impantanata. E chi guidava quella vettura?
Il Grande Samurai: "Z0N0 iL PiU F1G0 D1 TùTt1!!111!!!111!"
Il replay ha mostrato che in realtà non era andato solo in testacoda e non si era solo impantanato, ma che prima di fare tutto ciò era andato a sbattere contro un muro, che evidentemente aveva bisogno di essere verniciato.
Uscito vincitore dallo scontro (non in senso materiale) con Nuovo Giardino per la seconda posizione H3lio si è visto undercuttare un'altra volta. Tutto si evolveva verso una situazione di calma totale, o almeno così pensavamo, perché in realtà non era ancora finita.
A dieci giri dalla fine, quando tutto sembrava ormai tranquillo, il sosia di Vin Diesel e Alexander Non Sono Valentino Rossi si sono presi a sportellate, Vin Diesel ha danneggiato la vettura, le piume immaginarie che tiene sul casco gli si sono spostate ed è finito a muro.
Il contatto tra Vin Diesel e NSVR è stato commentato più o meno così dai due:
NSVR: "Chiaramente non ho nessuna responsabilità."
Vin Diesel: "Chiaramente è tutta colpa di NSVR. E mi sono anche fatto male un polso, quindi non potrò nemmeno picchiare NSVR per paura di farmi male anche all'altro."
I fanboy di NSVR: "Vin Diesel è un VeKk1açC10 e dovrebbe andare in pensione con tutti quelli della sua età."
I fanboy di Vin Diesel: "Oggi siamo stati tutti in branco al mare perché sapevamo che non c'erano speranze di cavare un ragno dal buco, qualcuno può spiegarci com'è andata la gara?"
Tra parentesi, ammettere che NSVR è andato in giro a fare casini no? Anche perché dopo la safety car, al restart, ha ricominciato a fare danni, limitandosi ad andare in giro per prati da solo.
Nelle fasi finali della gara ci sono stati dei duellihhhhh interessantihhhhh che in realtà erano noiosissimihhhh perché nessuna delle vetture coinvolte era una Ferrari: Chilli vs Aleshin (al quale basterebbe togliere una H e una N per farlo diventare un ferrarista onorario, quindi tutto sommato possiamo considerarlo QUASI un duello interessante), Jones vs Grammo Reale... E poi c'erano dei detriti, pezzi di un alettone che si era staccato da una vettura. Non è stato necessario l'intervento della safety car. #EpicWin.
Indietro, ignorato da tutti, Estebaby è stato l'ultimo pilota ad arrivare al traguardo a pieni giri e, a parte il sosia di Vin Diesel, sono riusciti tutti quanti a vedere il traguardo. A questo punto vorrei fare i miei più sentiti complimenti a Estebaby: ha terminato la gara davanti a Sonniferetti e non si è nemmeno addormentato in corso d'opera. Probabilmente si era addormentato Sonniferetti.
Alla fine c'erano il Detersivo e Nuovo Giardino molto vicini l'uno all'altro. Non c'è stato nulla da fare. Il Detersivo è andato dritto in victory lane, confermandosi leader della classifica nonostante a conti fatti fino a stavolta non avesse ancora vinto una gara. Lo seguono in classifica Saimon e H3lio... e con tutta la neutralità di cui sono capace, dico la mia: FORZA H3LIO! <3
A proposito, di V3Kk1 BrAs1L1àN1, il suo amichetto Vin Diesel pare avere affermato di recente di volere vincere un altro titolo prima di arrivare a fine carriera e mi sembra di avere capito, su Twitter, che ci sia gente che l'ha criticato per questo.
Il giorno in cui i Brazilian Bros vinceranno un titolo a pari merito, metteranno a tacere tutta questa gente. U.U Ed è anche una battuta pessima, quella che ho appena fatto, perché effettivamente se accadesse una cosa del genere non sarebbe la prima volta che in Indycar due piloti vincono il titolo a pari merito, ma forse non era il caso di dirlo a chi non lo sa, per conservare la buona reputazione della serie.

RISULTATO: 1. Scott Dixon (Ganassi), 2. Josef Newgarden (Penske), 3. H3lio Castroneves (Penske), 4. Simon Pagenaud (Penske), 5. Will Power (Penske), 6. Charlie Kimball (Ganassi), 7. Ed Jones (Coyne), 8. Graham Rahal (Rahal), 9. Max Chilton (Ganassi), 10. Mikhail Aleshin (Schmidt), 11. Carlos Muñoz (Foyt), 12. Spencer Pigot (Carpenter), 13. Alexander Rossi (Andretti/Herta), 14. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 15. Conor Daly (Foyt), 16. J.R. Hildebrand (Carpenter), 17. Esteban Gutierrez (Coyne), 18. Marco Andretti (Andretti), 19. Takuma Sato (Andretti), 20. James Hinchcliffe (Schmidt), 21. Tony Kanaan (Ganassi).

Adesso parliamo un po' di NASCAR? Sì, parliamo un po' di NASCAR! Stavolta ho deciso che dovevo vedermela, dato che ho avuto la fortuna di trovarla sul Tubo e che era una gara di quelle particolari, che meritavano assolutamente di essere viste. Si gareggiava a Sonoma, ovvero non su un ovale, che in NASCAR capita due volte all'anno, una è Sonoma, l'altra è Watkins Glen.
Nelle fasi iniziali della gara c'era Larson in testa...
...
...
...ma suvvia, parliamo di cose serie, c'era Danica che era sesta. Prima di fermarsi ai box era addirittura quinta. Vedere Danica in top-5 non è una cosa che capita tutti i giorni.
Successivamente, in ogni caso, l'abbiamo ritrovata ancora in sesta posizione, mentre Larson da primo che era era dietro a Truex e Allmendinger. Poi Dale Jr è finito in testacoda con Danica, le posizioni sono decisamente cambiate e la situazione è tornata a calmarsi. Tra un periodo di stallo e l'altro, Allmendinger, vecchia gloria della Champ Car, ha avuto modo di stare in testa per un po', ma poi Truex si è ripreso la posizione ed era in testa al termine dello "stage 1" quando la gara è andata in FCY come da rituale.
Lo stage 2 ha riservato un grossissimo colpo di scena! A parte che le posizioni davanti erano state stravolte, con Truex sì davanti, ma con Allmendinger e Larson nelle retrovie perché si erano fermati apparentemente nel momento meno opportuno, ciò di cui mi preme parlare è il VERO dramma del giorno. C'è stato un crash tra varie vetture. Stenhouse è finito in testacoda, è cozzato contro Danica!!!! e ha finito per ritirarsi, quindi immagino che mentre io scrivo questo commento stia stirando.
Nello "stage 2" si sono susseguite una caution per detriti, una per un testacoda di Dillon(?) e poi anche la seconda parte della gara è terminata, con Johnson in testa in quel momento, con probabile poca soddisfazione dei fanboy della NASCAR di Answers Yahoo USA che lo insultavano a ogni soffio di vento!
L'ultima fase è stata quella più tranquilla con vari leader che si sono susseguiti. C'è stato Truex. C'è stato Keselowski. C'è stato Harvick. A proposito di leader precedenti, Johnson è andato a farsi un giro per le campagne insieme a Kenseth, ma Sonoma è figo, perché non essendo un ovale non ci sono muretti, ma c'è la sabbia. Si alza un gran polverone, ma la safety car entra solo in caso di estrema necessità.
Poi la gara è finita e il vecchio amico di Montoya era ancora leader incontrastato. Questa è stata la top-ten: 1. Kevin Harvick, 2. Clint Bowyer, 3. Brad Keselowski, 4. Danny Hamlin, 5. Kyle Busch, 6. Dale Earnhard Jr, 7. Kurt Busch, 8. Chase Elliot, 9. Ryan Blaney, 10. Jamie McMurray.

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