Alla
partenza Hamilton viene superato da entrambe le Redbull: Vettel si porta in
prima posizione e Webber secondo, segue Hamilton davanti alle Lotus di
Raikkonen e Grosjean, davanti a Massa, Ricciardo e Alonso.
Al
4° giro Massa finisce in testacoda e si ritira, mentre un giro più tardi ai box
si sfiora il contatto tra Di Resta, che riparte, e Vergne, che rientra.
Tra
i piloti di testa è Hamilton il primo a rientrare per la prima sosta, al
settimo giro, mentre rientrano poco dopo Vettel e Webber. Al box della Redbull
pasticciano: Webber riparte con una vettura non imbullonata, che vola
pericolosamente nella pit-lane. In qualche modo riescono a rimandare Webber in
pista, ultimo e doppiato.
Alonso,
partito sulle medium anziché sulle soft, si ferma al 13° giro, ma è Grosjean il
pilota della top-ten che riesce a rimanere in pista più a lungo. Si ritrova secondo
dietro a Vettel dopo la sosta, mentre segue Button che non s’è ancora fermato. Dietro
di lui Raikkonen supera Hamilton per la quarta posizione, e dietro ai due c’è
Alonso.
Button
rientra al 22° giro, mentre intanto Hamilton e Alonso sono in lotta per la
quarta posizione. Soltanto un giro dopo Hamilton si ferma ai box per la seconda
sosta.
Sempre
al 23° giro si ritira Bianchi (che ormai si era ripreso dal virus intestinale
che l’aveva colpito venerdì), per la rottura del motore. Sulla vettura c’è un
principio di incendio. La vettura, lasciata ferma da Bianchi, a causa della
pendenza del circuito finisce nuovamente in pista proprio mentre stava
sopraggiungendo Vettel. Entra in pista la safety-car e la maggior parte dei
piloti si fermano ai box. Proseguono quelli che si erano fermati ai box da
poco.
In top
ten ci sono al momento Vettel, Grosjean, Raikkonen, Alonso, Button, Hulkenberg,
Hamilton, Maldonado, Perez e Sutil. Ai piloti doppiati, ovvero a Webber, viene
data la possibilità di sdoppiarsi.
È il
30° giro quando la gara riparte, inizialmente Vettel mette oltre un secondo tra
sé e Grosjean, ma si ritrova ben presto inseguito dalle due Lotus.
Nel frattempo
dopo un acceso duello con Maldonado, Perez strappa al venezuelano l’ottava
posizione al 36° giro; per il resto la top-ten è ancora invariata. Webber intanto
è ancora 15°.
Al 40°
giro Grosjean rientra ai box, mentre Vettel rientra due giri dopo. Raikkonen
prosegue adesso in testa alla gara.
Sia Vettel
sia Grosjean sono tornati in pista alle spalle di Hamilton, faranno in tempo a
superarlo prima che, al 46° giro, sia lui a rientrare per l’ultima sosta.
Vettel
torna in testa quando si fermano Raikkonen e Alonso al 50° giro: ritornano in
pista terzo e quarto, di fatto le posizioni non sono cambiate rispetto a prima
della sosta tra i primi quattro. L’unica differenza è che ora Raikkonen è sulle
soft, mentre gli altri tre sono sulle medium. Dietro il quartetto di testa ci
sono le McLaren, con i due piloti in lotta per la quinta posizione.
Al 52°
giro ci sono problemi al pit-stop di Maldonado: per la Williams sfuma la
possibilità di conquistare punti in occasione del 600esimo gran premio nella
storia dello stesso team inglese.
Al 55°
giro Raikkonen supera Grosjean (la comunicazione radio avvenuta poco prima
lascia sospettare che il francese non abbia opposto grande resistenza) e si
lancia all’inseguimento di Vettel, mentre più indietro Hamilton conquista la
sesta posizione con un sorpasso su Perez.
Gli ultimi
giri sono piuttosto emozionanti: tra Vettel e Raikkonen il gap arriva a meno di
un secondo, ma Vettel riesce a mantenere la posizione fino alla fine. Anche tra
Grosjean e Alonso il distacco è basso, ma il francese riesce a distanziarlo
nell’ultimo giro, e Alonso tra l’altro finisce il carburante subito dopo avere
tagliato il traguardo. Hamilton completa la top-5 superando Button all’ultimo
giro: il pilota della McLaren chiude sesto davanti al compagno di squadra, a
Webber che ha rimontato fino alla zona punti, a Rosberg e alla Sauber di
Hulkenberg.
I TOP
Chi
ha fatto qualcosa di grandioso è indubbiamente la Lotus, che nello scorso gran
premio era in netta difficoltà e stavolta si è ritrovata a lottare per la
vittoria. In particolare Grosjean si è mostrato in gara più o meno allo stesso
livello di Raikkonen: entrambi oggi si sono dimostrati al top.
Complimenti
anche alla McLaren, per la quale si vede finalmente uno spiraglio di luce. Oserei
citare anche Webber e Vettel per le partenze che hanno fatto.
I FLOP
Il premio
va indubbiamente alla Redbull, con il pit-stop di Webber e la relativa ruota in
volo che tra l’altro ha colpito un cameraman (che fortunatamente non è rimasto
ferito gravemente). Ancora una volta mi ritrovo a chiedermi se la possibilità
di effettuare un cambio gomme in 2 secondi anziché i 7 o 8 di diversi anni fa
abbia procurato soltanto vantaggi.
Menzioni
secondarie a pari merito: la Mercedes per l’errore strategico che ha impedito a
Rosberg di accedere alla Q3 e Massa per il testacoda che gli ha costato il
ritiro.
Milù Sunshine per F1GC.
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