La Indycar torna su questo circuito dopo oltre vent’anni
per la Pocono Indy 400.
Griglia di
partenza
1^ fila: 1. Andretti (Andretti), 2. Hunter-Reay (Andretti),
3. Hinchcliffe (Andretti)
2^ fila: 4. Power (Penske), 5. Kanaan (KV), 6. Castroneves
(Penske)
3^ fila: 7. Sato (Foyt), 8. Pagenaud (Schmidt), 9. De
Silvestro (KV)
4^ fila: 10. Vautier (Schmidt), 11. Bourdais (Dragon),
12. Kimball (Ganassi)
5^ fila: 13. Jakes (Rahal Letterman), 14. Carpenter
(Carpenter), 15. Newgarden (Fisher)
6^ fila: 16. Dixon (Ganassi), 17. Rahal (Rahal
Letterman), 18. Franchitti (Ganassi)
7^ fila: 19. Mann (Coyne), 20. Wilson (Coyne), 21.
Saavedra (Dragon)
8^ fila: 22. Viso (Andretti), 23. Briscoe (Panther), 24.
Tagliani (Herta)
GARA (giri
totali: 160) - Andretti mantiene la
prima posizione davanti a Hunter-Reay, mentre Hinchcliffe partito dalla prima
fila finisce a muro nel corso del primo giro provocando la prima caution. Al restart
(6° giro), Andretti è ancora in testa, mentre dietro Kanaan riesce a superare
Hunter-Reay risalendo al secondo posto; seguono Power, Sato e Castroneves.
Al 30esimo giro Andretti rientra ai box per la prima
sosta in regime di verde, mentre gli altri piloti rientreranno nei giri
successivi. È da segnalare un testacoda nella pit-lane da parte di Vautier.
Al 36° giro quando
Pippa Mann, ultima a fermarsi, rientra ai box, Andretti riprende la prima
posizione davanti a Hunter-Reay e Sato che hanno preceduto Kanaan all’uscita
dai box. In quinta posizione risale poi Castroneves a un quarto di gara.
Diversi giri più tardi Sato sarà superato da Kanaan.
Al 61° giro Andretti è il primo a rientrare per la
seconda sosta, mentre nella pit-lane c’è un contatto tra Hunter-Reay e Sato con
quest’ultimo che si infila nella pit-lane senza rallentare e travolge il pilota
che lo precede (TAKU, CHE CAZZO FAI?! O.O).
Hunter-Reay va a sbattere contro il muro e rimane fermo (seconda caution),
mentre anche Sato ha riportato dei danni alla vettura, ed è fermo ai box. L’incidente
mette fine alla gara di Sato, mentre Hunter-Reay riuscirà a tornare in pista in seguito.
Alcuni piloti si erano già fermati ai box, altri no, a
guadagnarci è Kanaan che, rientrando durante la neutralizzazione, riesce a
uscire in prima posizione. Andretti si ritrova quindi secondo davanti a
Castroneves, Pagenaud e Carpenter a completare i primi cinque, ma riprende la
leadership al restart (72° giro). Per quanto riguarda Kanaan, Castroneves e
Pagenaud rimangono stabilmente in seconda, terza e quarta posizione, mentre
Carpenter viene superato da alcune vetture. A metà gara la top5 è: Andretti,
Kanaan, Castroneves, Pagenaud, Dixon.
Il terzo giro di pit-stop avviene intorno al 95-105°
giro, Dixon si ritrova in testa, ma viene superato da Kanaan, tra i due c’è un
contatto in cui il brasiliano danneggia l’ala anteriore e al 111° giro è
costretto a rientrare ai box. Esce doppiato di un giro, in quanto transitano
Power e Andretti, che sono in prima e seconda posizione.
Andretti e Power rientrano ai box quando mancano una
trentina di giri alla fine, mentre vari piloti che li seguivano continuano. È Dixon
a pasare in testa e successivamente a vincere, davanti a Kimball e Franchitti.
Il risultato
1 Scott Dixon 9
Honda 160
2 Charlie Kimball 83 Honda
3 Dario
Franchitti 10 Honda
160
4 Will Power 12
Chevrolet 160
5 Josef
Newgarden 67 Honda
160
6 Simon
Pagenaud 77 Honda
160
7 Justin
Wilson 19 Honda
160
8 Helio
Castroneves 3 Chevrolet
160
9 Ed
Carpenter 20 Chevrolet
160
10 Marco
Andretti 25 Chevrolet
160
11 Simona De
Silvestro 78 Chevrolet
160
12 James
Jakes 16
Honda 160
13 Tony
Kanaan 11 Chevrolet
160
14 Ryan
Briscoe 4 Chevrolet
159
15 Pippa Mann 18
Honda 159
16 Sebastien
Bourdais 7 Chevrolet
159
17 Alex
Tagliani 98 Honda
158
18 Graham
Rahal 15
Honda 158
19 Tristan
Vautier 55 Honda 158
20 Ryan
Hunter-Reay 1 Chevrolet
121
21 E.J. Viso 5
Chevrolet 104
22 Takuma
Sato 14
Honda 61
23 Sebastian
Saavedra 6 Chevrolet
2
24 James
Hinchcliffe 27 Chevrolet
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