giovedì 19 settembre 2024

Road to Indy: la sintesi dei campionati 2024

Con il finale della stagione di Indycar, di cui avrò modo di parlare prossimamente, sono terminati anche i campionati minori della Road to Indy, che vi fanno da contorno, il principale dei quali è la IndyNXT (ex Indylights).
Con otto vittorie su quattordici gare disputate, il britannico Louis Foster ha vinto il campionato, precedendo lo statunitense Jacob Abel, che di gare ne ha vinte tre, divenendo l'unico altro pilota con più di una vittoria conquistata nel corso della stagione.
Gli altri tre, che hanno vinto una gara ciascuno sono il brasiliano Caio Collet, terzo in classifica finale, la britannica Jamie Chadwick che ha concluso la stagione al settimo posto e il pilota statunitense Nolan Siegel, vincitore della prima gara della stagione, che ha disputato solo la prima parte del campionato.

Chadwick ha conquistato in precedenza un altro piazzamento podio e una pole position, mentre con la vittoria a Road America è stata la prima donna a vincere una gara della categoria che non fosse su ovale. Le ultime vittorie femminili, comunque, risalivano al periodo 2008/09/10 con due vittorie di Ana Beatriz (nome con cui si faceva chiamare ai tempi Bia Figueiredo) e una di Pippa Mann.
Altre due ragazze hanno gareggiato nella categoria: Lindsay Brewer, di fatto un'influencer che si è reinventata come pilota e che poi è stata appiedata a stagione in corso, nonché una certa Taylor Ferns che gareggiava occasionalmente nell'ARCA oltre un decennio fa.

L'australiano Lochie Hughes ha vinto il campionato di IndyPro, precedendo gli statunitensi Nikita Johnson e Jace Denmark, quest'ultimo terzo classificato senza conquistare nemmeno una vittoria - Hughes ha vinto cinque gare su diciotto, Johnson ne ha vinte otto.
Due gare le ha vinte Simon Sikes e una Liam Sceats, quatto e quinto in classifica, mentre hanno portato a casa una vittoria ciascuno due piloti che non hanno disputato tutta la stagione, ovvero Braden Eves e Hunter Yeany.
Si segnala una partecipazione one-off da parte di un pilota italiano, Francesco Pizzi, a suo tempo campione di Formula 4 Emirati nel 2020 e poi pilota di Formula Regional e Formula 3.

Nella categoria di livello minore, la USF2000, il titolo è stato vinto dallo statunitense Max Garcia, prececendo i connazionali Sam Cory, Max Taylor e Evagoras Papasavvas. Segnalo tra i piloti che hanno preso parte a questo campionato, tale Nicolas Giaffone - settimo in graduatoria - imparentato con Rubens Barrichello, dovrebbe essere il nipote della sua ex moglie.
Alcuni piloti di questa categoria hanno disputato anche la USF Junior, lo scalino più basso della Road to Indy, tra cui l'appena citato Max Taylor che ha vinto il titolo. Ha preceduto di pochi punti Liam McNelly mentre terzo si è classificato Sebastian Wheldon, figlio di Dan, ottenendo in corso d'opera quattro vittorie.


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