giovedì 19 settembre 2024

Road to Indy: la sintesi dei campionati 2024

Con il finale della stagione di Indycar, di cui avrò modo di parlare prossimamente, sono terminati anche i campionati minori della Road to Indy, che vi fanno da contorno, il principale dei quali è la IndyNXT (ex Indylights).
Con otto vittorie su quattordici gare disputate, il britannico Louis Foster ha vinto il campionato, precedendo lo statunitense Jacob Abel, che di gare ne ha vinte tre, divenendo l'unico altro pilota con più di una vittoria conquistata nel corso della stagione.
Gli altri tre, che hanno vinto una gara ciascuno sono il brasiliano Caio Collet, terzo in classifica finale, la britannica Jamie Chadwick che ha concluso la stagione al settimo posto e il pilota statunitense Nolan Siegel, vincitore della prima gara della stagione, che ha disputato solo la prima parte del campionato.

Chadwick ha conquistato in precedenza un altro piazzamento podio e una pole position, mentre con la vittoria a Road America è stata la prima donna a vincere una gara della categoria che non fosse su ovale. Le ultime vittorie femminili, comunque, risalivano al periodo 2008/09/10 con due vittorie di Ana Beatriz (nome con cui si faceva chiamare ai tempi Bia Figueiredo) e una di Pippa Mann.
Altre due ragazze hanno gareggiato nella categoria: Lindsay Brewer, di fatto un'influencer che si è reinventata come pilota e che poi è stata appiedata a stagione in corso, nonché una certa Taylor Ferns che gareggiava occasionalmente nell'ARCA oltre un decennio fa.

L'australiano Lochie Hughes ha vinto il campionato di IndyPro, precedendo gli statunitensi Nikita Johnson e Jace Denmark, quest'ultimo terzo classificato senza conquistare nemmeno una vittoria - Hughes ha vinto cinque gare su diciotto, Johnson ne ha vinte otto.
Due gare le ha vinte Simon Sikes e una Liam Sceats, quatto e quinto in classifica, mentre hanno portato a casa una vittoria ciascuno due piloti che non hanno disputato tutta la stagione, ovvero Braden Eves e Hunter Yeany.
Si segnala una partecipazione one-off da parte di un pilota italiano, Francesco Pizzi, a suo tempo campione di Formula 4 Emirati nel 2020 e poi pilota di Formula Regional e Formula 3.

Nella categoria di livello minore, la USF2000, il titolo è stato vinto dallo statunitense Max Garcia, prececendo i connazionali Sam Cory, Max Taylor e Evagoras Papasavvas. Segnalo tra i piloti che hanno preso parte a questo campionato, tale Nicolas Giaffone - settimo in graduatoria - imparentato con Rubens Barrichello, dovrebbe essere il nipote della sua ex moglie.
Alcuni piloti di questa categoria hanno disputato anche la USF Junior, lo scalino più basso della Road to Indy, tra cui l'appena citato Max Taylor che ha vinto il titolo. Ha preceduto di pochi punti Liam McNelly mentre terzo si è classificato Sebastian Wheldon, figlio di Dan, ottenendo in corso d'opera quattro vittorie.


lunedì 16 settembre 2024

Formula 2 2024: gli eventi di Monza e Baku

Due settimane fa la Formula 2 è tornata a Monza e in questo fine settimana la si è rivista in Azerbaijan. Passerà parecchio tempo in attesa dei prossimi eventi (Qatar e Abu Dhabi) che si svolgeranno a dicembre. Nel frattempo ripercorriamo Monza e Baku, a partire dalla line-up che ha preso parte all'evento italiano:

ART: Victor Martins, Zak O'Sullivan
PREMA: Oliver Bearman, Andrea Kimi Antonelli
RODIN: Zane Maloney, Ritomo Miyata
DAMS: Jak Crawford, Juan Manuel Correa
INVICTA: Kush Maini, Gabriel Bortoleto
MP MOTORSPORT: Dennis Hauger, Oliver Goethe (subentrato a Franco Colapinto, passato in Formula 1 con Williams)
VAN AMERSFOORT: Enzo Fittipaldi, Rafael Villagomez
HITECH: Amaury Cordeel, Paul Aron
CAMPOS: Isack Hadjar, Pepe Martì
TRIDENT: Richard Verschoor, Roman Stanek
PHM AIX: Joshua Durksen, Niels Koolen (subentrato a Taylor Barnard che ha lasciato la categoria dopo l'ingaggio in Formula E)

A Monza, Maloney, Hadjar, Aron, Hauger, Martins, Antonelli, Martì, Bearman, Cordeel e Fittipaldi hanno ottenuto le prime dieci posizioni in griglia, con Enzo che si è procacciato la pole da reverse grid. I due premini sono stati entrambi retrocessi in griglia per penalità relative a fatti accaduti negli eventi precedenti. Un incidente al via ha messo fuori gioco Goethe e O'Sullivan, Aron nelle retrovie e penalizzato avrebbe chiuso doppiato.
Sia Fittipaldi sia Martì, leader nelle fasi iniziali il primo e suo immediato successore l'altro, hanno perso la testa della gara quando si sono "persi" in una via di fuga. Ne ha ereditato la prima piazza Bearman, che l'ha mantenuta fino alla bandiera a scacchi.
Martins e Durksen hanno completato il podio, mentre Martì ha chiuso quarto davanti a Maloney, Crawford e Fittipaldi. La cosa hadell'incredibile, ma due piloti hanno chiuso al photofinish separati da 0.000, ovvero Hauger e Bortoleto, a cui è stata assegnata ex equo l'ottava piazza, con mezzo punto ciascuno. Bortoleto, autore di un incidente in qualifica, era partito dall'ultima piazza, quindi ottimo risultato per lui... ma non era niente al confronto con ciò che sarebbe venuto l'indomani!

Maloney ha mantenuto la posizione alla partenza, mentre Aron è finito fuori già alla partenza. Hadjar invece ha perso diverse posizioni e le due Prema si sono ritrovate a lottare per la seconda posizione, con Bearman che ne è uscito vincente.
Una safety car uscita a causa di un contatto dopo il quale Hauger è rimasto fermo girato quando Bortoleto non si era ancora fermato ai box, l'ha fatto rientrare in corsa per le posizioni di spessore. Non solo: da sesto che era dopo la sosta, è risalito in testa alla gara dopo una serie di sorpassi, compreso uno ai danni del compagno di squadra Maini, che era su uja diversa pitstop window.
Bortoleto è andato a vincere precedendo Maloney e Verschoor a completare il podio, dopodiché Antonelli, Durksen, Martins, Bearman, Villagomez, Crawford e Fittipaldi.

A Baku, Bearman è stato chiamato a sostitiuire Kevin Magnussen in Haas e al suo posto ha preso parte all'evento Gabriele Minì, promosso dalla Formula 3, così come Christian Mansell che ha preso il posto di Stanek e Luke Browning che invece ha rimpiazzato O'Sullivan.
Verschoor ha conquistato la pole davanti ad Antonelli, Martins, Maloney, Maini, Bortoleto, Durksen, Minì, Crawford e Mansell a completare la zona reverse grid. Quest'ultimo è stato leader nella fase iniziale, in seguito superato da Minì, poi Durksen si è portato in testa. Dopo un incidente di Miyata, la gara è ripresa con Durksen ancora in testa, mentre Crawford è risalito secondo davanti a Minì, con Martins, Bortoleto, Aron, Antonelli e a finire la zona punti Mansell.

La feature race è iniziata con Maini che ha stallato sulla griglia, venendo colpito da Goethe e Martì, con quest'ultimo che si è ribaltato. La gara è stata redflaggata per ripulire tutto il caos.
Verschoor ha mantenuto la leadership, per poi essere superato da Martins, ma riprendendosi la posizione dopo la sosta. Martins ha completato la gara al secondo posto, mentre Antonelli ha portato a casa il gradino più basso del podio dopo essere uscito indenne da un contatto con Maloney. Bortoleto, Durksen, Aron, Browning, Crawford, Hauger e Mansell hanno completato la zona punti, dopo una gara terminata per lo scadere del tempo massimo, in regime di safety car per incidente di Minì.
La vittoria di Verschoor è arrivata in un giorno tragico per la Trident, con la morte in un incidente del pilota di motociclismo e vlogger Luca Salvadori, figlio del titolare della squadra.


domenica 15 settembre 2024

Formula 1 2024: #17 Commento al Gran Premio dell'Azerbaijan

15.09.2024 // LA PAPAYA E L'ARROTINO

Benvenuti a Baku, dove i Vettelton si prendevano a ruotate e diventavano best friends forever. Ai tempi la gara veniva disputata all'inizio dell'estate, poi è stata anticipata in primavera ed eccoci adesso, invece, nel mese di settembre, in un periodo di calendario nel quale non avevamo mai trovato questo tracciato cittadino, sede nel passato di invasioni animali per opera di gatti.
Nel mondo ideale il dovere di un'Autrice(C) di commenti ai gran premi dovrebbe essere quello di seguire come minimo le qualifiche con attenzione, ma causa problemi condominiali sono arrivata davanti alla televisione poco prima che il telecronista urlasse un "DONNEHHHH, È ARRIVATOHHHH L'ARROTINOHHHH E LA METTE IN POLE POSITION!!!11!!!11!!!"
Ho letto la griglia senza sapere molto di quello che fosse successo prima, ma venendo a conoscenza di una squalifica post-qualifiche di Gasly, di Zhou retrocesso per sostituzione di componenti del motore, nonché di Hamilton e Ocon che partivano dalla pitlane causa interventi in regime di parco chiuso. Questo, di conseguenza, era l'ordine di partenza (con posizione originale tra parentesi):

Leclerc - Piastri
Sainz - Perez
Russell - Verstappen
Alonso - Colapinto
Albon - Bearman
Tsunoda - Hulkenberg
Stroll - Ricciardo
Norris - Bottas
Zhou(19) - Gasly(13)
Hamilton(7) - Ocon(20)

La partenza è stata tranquilla, con qualche piccola variazione delle posizioni in partenza: Leclerc, Piastri, Perez, Sainz, Verstappen. Nelle retrovie, nel frattempo, Norris rimontava qualche posizione e Hamilton ancora più indietro faceva la stessa cosa. Strollino ha rimediato una foratura in un contatto con Tsunoda, il quale ha riportato problemi al fondo e ha perso in seguito alcune posizioni. Prima che ciò fosse informazione di dominio pubblico, si segnala teoria del kompl8 al momento in cui è stato superato da Ricciardo.
A un certo punto Tsunoda si è ritirato ai box per via dei danni riportati, mentre Strollino ha proseguito fino al traguard-... ah no, sarebbe rientrato per ritirarsi pochi giri prima della fine della gara, per un problema ai freni.
In occasione della sosta per passare da medium a hard le posizioni dei primi sono rimaste invariate, con l'eccezione della presenza di Albon a random e di Norris che non si erano ancora fermati essendo partiti sulle hard.
Le tempistiche della sosta, tuttavia, hanno riavvicinato i piloti di testa e in questo scenario Piastri ha superato Leclerc portandosi in testa alla gara.
OP: "One-one-one!!!111!!!11!! Preparati a guardarmi il retrotrenohhhh!!!111!!!11!! E con un binocolo mentre scappo!!!11!!!11!!"
CL: "no, ti prego, non lasciarmi qui da solo in questo scenario apocalittico, sta succedendo una cosa indicibile, ovvero c'è Perez in zona podio."
OP: "Perché mi hai detto una cosa simile? Vuoi forse bloccarmi la crescita?"
In corso d'opera, i due piloti di testa si sono nuovamente avvicinati e c'è stato un duello a posizioni invertite, con Perez lì vicino che assisteva alla scena. Nel frattempo Russell e tutte le sue -L hanno superato Verstappen e parecchi secondi dietro ai due è uscito Norris quando ha effettuato la sosta per passare dalle hard alle medium: era in settima piazza. Si è avvicinato progressivamente, superando Verstappen a pochi giri dalla fine per la sesta piazza, ma le cose sarebbero cambiate, dato che i Peresainz avevano in serbo delle grandi sorprese.
Davanti è venuto a formarsi un trenino con Piastri, Leclerc, Perez e Sainz. Quando Piastri è infine riuscito a fuggire, gli altri tre erano a ridosso l'uno dell'altro. L'ultima cosa di buonsenso che si è vista era Perez che attaccava Leclerc ma perdeva la posizione nei confronti di Sainz. Poi Sainz ha cercato di affiancare Leclerc, ma lui e Perez si sono ritrovati a tu per tu. Si sono dimenticati che guidavano delle auto e che di conseguenza c'erano delle ruote ai lati. La posteriore sinistra di Sainz e l'anteriore destra di Perez si sono agganciate e i due sono andati a spalmarsi sul muro.
SP: "ma vaff... va bene che sei stato ingaggiato dalla Williams, ma non capisco questa necessità di lanciarti contro di me come un Maldonado qualsiasi."
CS: "Sorry what?! Avevi trenta metri tra te e il muro, non è che la tua unica possibilità fosse centrarmi una ruota come se fossero stati trenta centimetri."
SP: "Trenta centimetri in questa gara è la misura di Albon e Colapinto che erano in zona punti ancora prima che noi verniciassimo la barriera. E anche Bearman ci entra, adesso. Ce l'hanno tutti enormehhhh in bassa zona punti."
LH: "Essendo risalito nonno come un Rosberg qualsiasi, posso confermare. E sto anche suggerendo a tutti questi giovincelli di iniziare a indossare come capo di biancheria predominante delle mutande bianche e striminzite in modo da accentuare bene il pacco. Grazie a me stanno apprendendo tutti i trucchi del mestiere."
Mentre Hamilton spiegava ai bambini come valorizzare le proprie doti, frattanto, Russell prendeva tra mani una terza piazza piovuta dal cielo e si apprestava a salire sul podio insieme a tutte le sue -L. La gara, frattanto, finiva in regime di virtual safety car, e incredibilmente è da mesi che non vediamo Bernd Maylander farci visita.

RISULTATO:
1. Oscar Piastri/ McLaren
2. Charles Leclerc/ Ferrari
3. George Russell/ Mercedes
4. Lando Norris/ McLaren
5. Max Verstappen/ Redbull
6. Fernando Alonso/ Aston Martin
7. Alex Albon/ Williams
8. Franco Colapinto/ Williams
9. Lewis Hamilton/ Mercedes
10. Oliver Bearman/ Haas
11. Nico Hulkenberg/ Haas
12. Pierre Gasly/ Alpine
13. Daniel Ricciardo/ Visa Cash App RB
14. Zhou Guanyu/ Kick Sauber
15. Esteban Ocon/ Alpine
16. Valtteri Bottas/ Kick Sauber
17. Sergio Perez/ Redbull
18. Carlos Sainz/ Ferrari
19. Lance Stroll/ Aston Martin
Rit. Yuki Tsunoda/ Visa Cash App RB


domenica 8 settembre 2024

Indycar 2024: #15 e #16 Milwaukee Mile

Nel prossimo fine settimana si svolgerà l'evento finale della stagione 2024 di Indycar e, nell'attesa, credo sia il momento di narrare gli eventi che si sono svolti a Milwaukee Mile nel weekend del 31 agosto/ 1 settembre, con un double header come quindicesimo e sedicesimo evento stagionale. Questa era la line-up che ha preso parte alle due gare:

ANDRETTI: Colton Herta, Kyle Kirkwood, Marcus Ericsson
ARROW MCLAREN: Pato O'Ward, Nolan Siegel, Alexander Rossi
CARPENTER: Christian Rasmussen, Rinus Veekay
COYNE: Jack Harvey, Katherine Legge (pilota part time)
FOYT: Santino Ferrucci, Sting Ray Robb
GANASSI: Kyffin Simpson, Linus Lundqvist, Scott Dixon, Alex Palou, Marcus Armstrong
JUNCOS: Romain Grosjean, Conor Daly
MEYER SHANK: Felix Rosenqvist, David Malukas
PENSKE: Josef Newgarden, Scott McLaughlan, Will Power
RAHAL LETTERMAN: Graham Rahal, Pietro Fittipaldi, Christian Lundgaard

SATURDAY RACE - la gara è stata relativamente tranquilla, con il primo stint con protagonista e leader McLaughlin, seguito da vicino da Lundqvist il quale è riuscito ad appropriarsi della posizione superandolo in fase di doppiaggi. Un problema ai box l'ha comunque fatto precipitare indietro di diverse posizioni.
Nel successivo stint è stato O'Ward che è andato a prendersi la testa della gara ed è riuscito a mantenerla anche dopo la seconda e la terza sosta, andando a procacciarsi la vittoria. I giri di soste sono avvenuti in regime di green flag, in quanto il timing delle due entrate della safety car - la prima per un testacoda di Legge che si è comunque rimessa in strada, la seconda per un incidente Ericsson vs Newgarden - non era tale da generare soste in massa.
La gara è proseguita una ruota persa da Herta, una terza safety car e un quarto(?) giro di soste. Ferrucci ha occupato la seconda piazza per un certo tratto a gara inoltrata, ma si è visto sottrarre il podio da Power e da uno straordinario Daly risalito dalla 25^ piazza che ha regalato a Juncos il primo podio nella categoria.
TOP-TEN: O'Ward, Rossi, Daly, Ferrucci, Palou, Lundqvist, Rossi, McLaughlin, Lundgaard, Dixon.

SUNDAY RACE - la gara del championship leader Palou è iniziata malissimo, restando fermo nel giro di formazione. Sarebbe stato successivamente mandato in pista, finendo in appatenza per collezionare solo un'enormità di giri di distacco, ma in Indycar corrispondono a punti, specie in caso di elevato attention rate. E l'attrition rate è stato elevato.
Quando la gara ha potuto partire dopo un secondo giro dietro la safety car, un incidente al via ha messo fuori gioco il poleman Newgarden speronato da dietro da Lundqvist(?). McLaughlin era quindi leader, anche se è stato sopravanzato nel primo stint da Power, lo sfidante di Palou per il titolo, che è rimasto in testa anche dopo la prima sosta e poteva puntare seriamente alla leadership del campionato.
Dopo un testacoda di Robb senza grosse conseguenze se non la safety car, un giro di soste e Rahal a muro, nel restart Power è finito in testacoda da solo. Si trovava al momento sesto e, dopo essersi dovuto fermare ai box, era 14° e doppiato.
Intanto Herta e McLaughlin erano i principali candidati alla vittoria nella seconda parte della gara, con McLaughlin che si è ripreso la testa e l'ha mantenuta dopo ulteriori soste.
L'ultima è stata verso la fine, dopo un nuovo testacoda di Robb. Power non è rientrato ed è tornato a pieni giri, non andando tuttavia oltre la decima piazza, il tutto mentre Dixon si classificata secondo alle spalle del suo "omonimo".
TOP-TEN: McLaughlin, Dixon, Herta, Ferrucci, Ericsson, Rossi, Veekay, Kirkwood, Grosjean, Power.



venerdì 6 settembre 2024

Minardi Day 2024 // foto random - parte 10

Per chiudere in bellezza la mia interminabile successione di foto del Minardi Day, le ultime che ancora non avevo pubblicato.
Credits Milly Sunshine(C), se ripostate vi chiedo cortesemente di linkare il blog.













giovedì 5 settembre 2024

Minardi Day 2024 // foto random - parte 9

Come avrete notato al Minardi Day ho scattato una quantità esorbitante di foto. Questa è la penultima parte. Credits Milly Sunshine(C), se ripostate vi chiedo cortesemente di linkare il blog.












mercoledì 4 settembre 2024

Minardi Day 2024 // foto random - parte 8

Ulteriore throwback al Minardi Day, con altre foto. Nella penultima, compare anche il mio "accompagnatore" girato di spalle. Credits Milly Sunshine(C), se ripostate vi chiedo cortesemente di linkare il blog.








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martedì 3 settembre 2024

Minardi Day 2024 // foto random - parte 7

Ennesimo throwback al Minardi Day, con una carrellata di foto varie. Credits Milly Sunshine(C), se ripostate vi chiedo cortesemente di linkare il blog.













lunedì 2 settembre 2024

Formula 1 2024: #16 Commento al Gran Premio d'Italia

01.09.2024 - LA PREDESTINAZIONE DI KEVIN BAN-USSEN

L'ultimo appuntamento europeo della stagione è stato quello di Monza, 53 giri a base di papaya, mentre gente che si lamentava della Redbull che vinceva per kulohhhh e non per meritohhhh rendendo il mondiale falsato adesso si lamenta perché la McLaren sta puntando prepotentemente ad appropriarsi di quella che era la leadership della Redbull.
Se in altre occasioni a Monza c'erano cambi di motore in massa e griglie che non rispecchiano le qualifiche, stavolta la griglia era tale e quale al risultato di Q1, Q2 e Q3, senza alcuna retrocessione. L'unica "retrocessione" è avvenuta fuori dalla griglia, con Logan Sargeant declassato da guidatore a pedone. Ci mancherà, ma dobbiamo concentrarci su chi c'è, ovvero su di loro:

Norris - Piastri
Russell - Leclerc
Sainz - Hamilton
Verstappen - Perez
Albon - Hulkenberg
Alonso - Ricciardo
Magnussen - Gasly
Ocon - Tsunoda
Stroll - Colapinto
Bottas - Zhou

La partenza ha visto le papaya rimanere 1/2, mentre Russell ha tentato l'attacco su Norris ed è inciampato su una -L, finendo in una via di fuga a fare a zigzag tra i pannelli, rientrando tra le Redbull con Perez che si lamentava che aveva delle -L pezzi penzolanti, e infatti avrebbe anticipato di vari giri la sosta dopo avere subito il sorpasso di Perez, rispetto agli altri piloti, e sostituendo anche l'ala anteriore.
Il momento clou, comunque, è arrivato nel corso del primo giro, quando Piastri ha fatto un sorpassone nei confronti di Norris portandosi in testa alla gara.
LN: "Ma nohhhh, come ti permetti? Stai distogliendo l'attenzione da Ricciardo che bacia Hulkenberg, che bacia Tsunoda, ma chi bacia me?"
OP: "Non ti sento. Ormai Leclerc si è frapposto tra di noi."
Ricciardo è stato penalizzato per il contatto con Hulkenberg e Hulkenberg per quello con Tsunoda, ma in casa Tororossodifaenzahhhh hanno pasticciato, toccato la macchina di Dani-Smile durante i primi cinque secondi e quindi conquistato un'altra penalità. Quantomeno Ricciardo è rimasto in pista fino alla fine e l'ha scontata post-gara, mentre Tsunoda si è ritirato per imprecisate noie meccaniche. È stato l'ultimo momento in cui fuori top-ten sono accaduti fatti attention seeker, da quel punto in poi gli occhi si sono concentrati sulle zone alte della classifica. O almeno, così sembrava, perché la performance migliore, destinata a entrare negli annali, messa in atto da Magnussen, è passata in sordina fino a fine gara.
Mentre davanti si vociferava di una gara su una sola sosta, era solo il 15° quando Norris si è fermato ai box rischiando di falciare anche un pannello in corso d'opera. Leclerc è rientrato un giro più tardi, subendo undercut, mentre Piastri due giri dopo mantenendo la posizione.
Anche Hamilton si era fermato, mentre hanno continuato Sainz e le Redbull, queste ultime peraltro partite su gomme hard anziché medium. Sainz si è fermato al 20° e nei giri seguenti Verstappen e Perez.
MV: "Azz, non ci voleva questa sosta di oltre sei secondi, Perez mi uscirà davant-... ah no."
Perez probabilmente era anche dietro a Russell e a tutte le sue -L, dato che a un certo punto l'abbiamo visto superarlo con tanto di considerazioni in telecronaca del tipo: "questo sorpassohhhh non è regolarehhhh ma non cielo dikono". Non è chiaro dove fosse il problema, dato che nessuno si è lamentato, ma nevermind, c'era altro a cui pensare, ovvero che in casa McLaren dovevano vincere la gara senza generare teorie del kompl8 a proposito di chi sarebbe stato il vincitore, e soprattutto evitando quegli spargimenti di sangue che si generano quando ci sono risse a colpi di biberon.
LN: "Ma io non uso più il biberon, e anche da un bel po'! Inoltre il mio bed time è già stato posticipato alle 23.30, non come questo poppante."
OP: "Prima che siano le dieci di sera e di essere costretto ad adagiarsi diligentemente sotto le coperte, questo poppante ti dimostrerà di avercelo enormehhhh."
LN: "Il biberon?"
Era il 33° giro quando Norris è rientrato per la seconda sosta, mentre Piastri si è fermato sei giri più tardi. Con Norris dietro a Verstappen, che ancora non si era fermato, Piastri non ha avuto difficoltà a rimanere davanti al compagno di squadra, quindi era tutto sistemato, o almeno così sembrava.
Nel frattempo, dopo un acceso duello, Russell e tutte le sue -L si sono portati davanti a Perez. I due si erano già fermati per la seconda sosta, mentre Verstappen proseguiva e solo dopo avere subito il sorpasso di Norris è rientrato al 42°. Nel frattempo, la gara si avviava verso la sua fase conclusiva e in casa McLaren era tutto a post-...
OP: "Wait, wait, wait, in tutto questo perché i Leclainz sono 1/2 senza essersi fermati per la seconda sosta?"
LN: "Perché al momento del nostro pitstop le nostre gomme avevano evidentemente ancora una decina di giri di vita, ma ci siamo fatti trollare perfino dagli strateghi della Ferrari."
Al 45° giro Piastri ha preso Sainz, che poi è stato raggiunto e successivamente superato dopo qualche giro anche da Norris, tornando quarto dove si trovava in precedenza, ma con un gap tale su Hamilton - che aveva fatto due soste come tutti - che poteva permettersi di perdere parte del proprio vantaggio. Non restava altro da fare, per Piastri, che andare a prendersi Leclerc. Il vantaggio di 11+ secondi si è ridotto a tre o giù di lì, ma tre secondi di vantaggio sono più che sufficienti per vincere, quindi il piccolo Piastri ha dovuto accontentarsi della seconda piazza.
Tra le urla del Vanz, Leclerc ha portato a casa la vittoria, peraltro nell'anniversario della sua prima in assoluto, ed è ormai in vena di santificazione. I papaya... who kers dei papaya, si potrebbe dire, ma vorrei soffermarmi a far notare un dettaglio: il fatto che Leclerc sia stato in grado di gestire bene le gomme facendole durare fino alla fine, non significa che ciò fosse precluso ai "comuni mortali non predestinati". In casa McLaren avevano la gara in mano. Impostare la strategia sul non far litigare i due bambini e non dare l'impressione che stessero litigando non è stata una grande mossa. E a maggior ragione non lo è stata se hanno perso contro chi di solito non imposta le strategie, ma si affida al caso.
Infine who kers del podio, vi avevo anticipato che un pilota dei bassifondi si sarebbe fatto abbondantemente notare e credo sia giunto il momento di parlarne. Questo è stato il risultato finale:

1. Charles Leclerc/ Ferrari
2. Oscar Piastri/ McLaren
3. Lando Norris/ McLaren
4. Carlos Sainz/ Ferrari
5. Lewis Hamilton/ Mercedes
6. Sergio Perez/ Redbull
7. George Russell/ Mercedes
8. Sergio Perez/ Redbull
9. Alex Albon/ Williams
10. Kevin Magnussen/ Haas
11. Fernando Alonso/ Aston Martin
12. Franco Colapinto/ Williams
13. Daniel Ricciardo/ Visa Cash App RB
14. Esteban Ocon/ Alpine
15. Pierre Gasly/ Alpine
16. Valtteri Bottas/ Kick Sauber
17. Nico Hulkenberg/ Haas
18. Zhou Guanyu/ Kick Sauber
19. Lance Stroll/ Aston Martin
Rit. Yuki Tsunoda/ Visa Cash App RB

La Williams ha portato a casa una buona performance in occasione del 30° compleanno del suo futuro pilota Sainz, in più Albon e il new entry Colapinto hanno recuperato entrambi una posizione rispetto a quella del traguardo (10° e 13°) grazie alle penalità di Magnussen e Ricciardo. Nel caso di quest'ultimo era semplice routine, quella seconda penalità di cui avevo già parlato, dovuta al non avere scontato bene quella precedente.
Kmag, invece, pare che in corso d'opera si sia sportellato con Gasly, con entrambe le vetture indenni. Da nono al traguardo che era è scivolato decimo, portando a casa un punto anziché due. Tuttavia era destinato a portarsi a casa due punti, ma di penalità sulla superlicenza, salendo a un totale di dodici collezionati nell'ultimo anno. Ebbene, sembra proprio che, da quando è stata introdotta la superlicenza a punti, siamo di fronte al primo pilota che si è procacciato un race ban!


domenica 1 settembre 2024

Formula 3 2024: Leonardo Fornaroli vince il titolo nel finale di stagione a Monza

Tra le gare di contorno del GP d'Italia, si è svolto il finale di stagione della Formula 3, con diversi piloti arrivati ancora aritmeticamente in lotta per il titolo, ma i due italiani Leonardo Fornaroli e Gabriele Minì come favoriti, sempre ammesso che Luke Browning non si mettesse in mezzo. Questa è la line-up che ha preso parte all'evento:

PREMA: Dino Beganovic, Gabriele Minì, Arvid Lindblad
TRIDENT: Leonardo Fornaroli, Sami Meguetounif, Santiago Ramos
MP MOTORSPORT: Tim Tramnitz, Kacper Sztuka, Alex Dunne
CAMPOS: Noah Stromsted (sostituisce Oliver Goethe passato in F2), Sebastian Montoya, Mari Boya
HITECH: Luke Browning, Martinius Stenshorne, Cian Shields
JENZER: Charlie Wurz, Max Esterson, Matias Zagazeta
VAN AMERSFOORT: Noel Leon, Sophia Florsch, Tommy Smith
ART: Christian Mansell, Laurenz Van Hoepen, Nikola Tsolov
PHM AIX: Tasanapol Inthraphuvasak, Nikita Bedrin, Joshua Dufek
RODIN: Calum Voisin, Piotr Wisnicki, Joseph Loake

Nella gara sprint, Tramnitz è scattato dalla reverse-pole e ha mantenuto la posizione davanti al piccolo Montoya. Nelle prime fasi vi è stato un incidente Leon/ Bedrin, poi si è proseguiti in modo relativamente tranquillo.
Beganovic e Megetounif erano 3/4, ma successivamente Ramos si è inserito in zona podio e lo si è visto duellare con Montoya. Un ulteriore incidente, Esterson/ Wisnicki, è accaduto, mentre in finale di gara abbiamo visto un duello Browning vs Fornaroli.
Tramnitz ha vinto la gara, mentre Montoya ha chiuso secondo al traguardo per poi essere penalizzato per avere forzato Ramos fuori pista. Scivolato fuori dalla top-ten, Ramos e Dunne hanno chiuso in top-3, con a seguire Beganovic, Megetounif, Browning, Boya, Fornaroli, Minì e Stenshorme.

Fornaroli partiva dalla pole in gara feature, ma Dunne è salito ben presto in prima posizione, mentre pochi giri dopo Browning è finito in testacoda in un incidente che ha coinvolto varie vetture e fatto entrare la safety car: un championship contender già fuori dai giochi.
Al restart in un tentativo di attacco su Dunne, Fornaroli è finito sull'erba, venendo sopravanzato da Megetounif, Minì e Mansell. Minì ha successivamente perso una posizione e si è ritrovato superato anche da Fornaroli.
Dunne è scivolato indietro diverse posizioni, con Megetounif ormai in testa alla gara, ma who kers di Megetounif. Al penultimo giro Fornaroli, Minì e Mansell - superato in precedenza dai due - erano vicinissimi e la posizione finale dei due italiani sarebbe stata determinante. Quando Mansell si è inserito tra i due, Minì era in testa alla classifica. Solo il sorpasso di Fornaroli su Mansell all'ultima curva ha ribaltato le cose.
Megetounif, Minì, Fornaroli, Mansell, Dunne, Stenshorme, Tramnitz, Leon, Van Hoepen, Beganovic. Fornaroli ha vinto il titolo (senza vincere gare!) con due punti di vantaggio nei confronti di Minì. E ho già visto gente che fa polemica per il sorpasso finale su Mansell. :-////

EDIT h.18.20: ho appena letto, notizia fresca di mezz'ora fa, della squalifica di Minì per irregolarità tecniche (alla buon'ora... la gara è stata disputata da oltre otto ore). Fornaroli passa quindi secondo classificato in gara e tutti scalano di una posizione, con Dufek che entra in zona punti risalendo decimo, ottenendo il suo unico punto stagionale.
Il vantaggio di Fornaroli in classifica su Minì sale a 23 punti, mentre Minì è secondo con due soli punti in più di Browning.