sabato 28 gennaio 2017

Sette anni nelle retrovie

L'ho già detto e non lo nego: un tempo, alle origini, la Virgin non era la mia priorità. Se ho avuto un team preferito tra quelli minori, nei primi tempi, fu verosimilmente la HRT, perché mi sembrava il più pittoresco di tutti e perché all'epoca non digerivo troppo Timo Glock, pilota storico della Virgin/Marussia, unico che l'ha guidata per ben tre stagioni di fila, tra il 2010 e il 2012, affiancato nell'ordine da Lucas Di Grassi (2010), Jerome D'Ambrosio (2011) e Charles Pic (2012).

Pare che Glock fosse confermato anche per il 2013, ma che abbia scelto di andarsene per passare nel DTM. L'ultima volta in cui l'abbiamo visto al volante, quindi, è stato nel 2012, anno in cui il suo duello epico con Pic al Gran Premio del Belgio mi ha aperto definitivamente gli occhi sui piccoli team. Quello è stato un punto di non ritorno: sono diventata sempre di più una Marussia fan e Max Chilton mi ha dato il colpo di grazia. "Chilly" era quello che sul forum F1GC prendevamo un po' per i fondelli, perché "chi va piano va sano e va lontano". Accanto a lui doveva esserci Luiz Razia (qualcuno se lo ricorda?) ma è durato il tempo dei primi test prestagionali, venendo appiedato nel corso dell'inverno. Al volante abbiamo quindi ritrovato Jules Bianchi che non posso dire che sia stato fin da subito un colpo di grazia come Chilton dato che almeno qualche settimana ce l'ha messa. Per la prima volta nella storia del team la line-up è rimasta invariata l'anno seguente, dove Chilton è stato l'unico pilota nella storia della Marussia a ottenere il miglior tempo in una sessione di test e Bianchi è stato il primo pilota a conquistare punti. [...]

La storia recente della Manor l'hanno fatta nel 2015 Will Stevens, Roberto Merhi e Alexander Rossi: la vettura del 2014 adattata al regolamento 2015 è stata forse una delle carrette peggiori che il team abbia mai messo in pista, ma eravamo destinati a rivedere la luce nel 2016.
Pascal Wehrlein è stato il secondo (e ultimo) pilota a conquistare punti e ha ottenuto vari risultati brillanti nelle qualifiche. Ad affiancarlo, c'è stato prima Rio Haryanto, che a mio parere non è mai stato terribile tanto quanto veniva descritto, e poi Esteban Ocon: quest'ultimo, per ironia della sorte, ha trascorso tantissimi giri in top-10 proprio nel Gran Premio del Brasile in cui la Sauber ha conquistato quei punti che, di fatto, hanno affondato la Manor. Purtroppo la storia recente è destinata a concludersi.

Grazie, Manor.
Grazie a tutti i membri della squadra.
Grazie a tutti i piloti sopra citati.
Grazie ai numerosi test-drivers che non sono stati citati in questo post.
Vi porterò sempre nel cuore. *-*

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Milly Sunshine