lunedì 23 gennaio 2017

In difesa di Sebastian Vettel

La vittoria di Sebastian Vettel, rimasto unico rappresentante della Germania nella Nation Cup della Race of Champions, è stata accolta allo stesso modo in cui, molti anni fa, fu accolto Webber quando batté il tempo di The Stig a bordo di non ricordo quale auto.
Al di là del fatto che mi pare preoccupante tutto l'accanimento che ho visto sui social media nel corso della ROC, gara organizzata essenzialmente per cazzeggiare e per show, sono rimasta un po' perplessa come gli otto scontri vinti su otto siano stati accolti con un generale "il vero Vettel è tornato".

Chi è il vero Vettel? Uno che bisogna colpevolizzare perché nel 2016 non ha conquistato nemmeno una vittoria? In un'alternate universe in cui io fossi una ferrarista sfegatata avrei qualcosa da recriminare? Probabilmente sì. Perché lo farei? Probabilmente per abitudine.
Le principai ragione per cui, da mesi e mesi a questa parte, sento critiche nei confronti di Vettel sono essenzialmente le seguenti:
1) nessuna pole e nessuna vittoria;
2) gli errori e le gare finite al primo giro;
3) non ha staccato Raikkonen di tanto.

Punto 1: è verissimo, ma allo stesso tempo il 2016 non è stato come il 2012, in cui quanti team erano? cinque? sei? mi pare sei, hanno conquistato almeno una vittoria stagionale. In un campionato dove la Mercedes ha fatto 19 su 21, credo che la ragione delle mancate vittorie non vada cercata nei piloti. L'unica possibilità che c'era per vincere era vincere per cu*o, e lamentarsi di un'assenza di vittoria per cu*o mi pare un tantino avventato...

Punto 2: a poco a poco si è passati con il fare di tutta l'erba un fascio, tanto che a fine anno Vettel veniva spesso condannato per gli episodi che all'inizio dell'anno erano attribuiti alla sfortuna o a errori altrui. Nei conteggi dei ritiri al primo giro è stato incluso il DNS dovuto al motore fumante, tra gli errori suoi è stato incluso il fattaccio con Kvyat che era stato originariamente demonizzato... La storia che viene scritta in corso d'opera, alla fine, viene riscritta per affermare ciò che fa più comodo.

Punto 3: questo è l'aspetto che mi preoccupa maggiormente, perché mi fa pensare che l'alonsocentrismo sia ancora così dilagante da ritenere che non ci siano altri standard diversi dall'avere un pilota che lotta per il podio mentre l'altro fa fatica a fare punti. Ora, al di là dello status privilegiato di un pilota nei confronti dell'altro, bisognerebbe che ci mettessimo nell'ordine delle idee che in un top team il pilota meno privilegiato dovrebbe essere almeno al livello di rimanere vicino al passo del più privilegiato e, in caso il più privilegiato sia impossibilitato a ottenere il risultato, essere lui stesso a puntare a quel risultato. E' quello che, più o meno accentuatamente, è successo quasi ovunque tranne che durante gli anni in cui Alonso e Massa erano compagni di squadra in Ferrari. Dato che, a mia memoria, è stato uno dei dislivelli più elevati tra compagni di squadra in un top-team della F1 moderna e che ha verosimilmente contribuito al non portare a casa nessun campionato. All'epoca la convinzione generale era che, qualunque cosa accadesse, la colpa fosse insindacabilmente o di Massa o di Domenicali. Tutto il resto era perfezione assoluta, Alonso compreso. Poi, una volta fuori Massa e Domenicali, c'è stato bisogno di trovare altri responsabili e lo stesso Alonso non era più visto così infallibile come un tempo. La colpa di Vettel è di avere un compagno di squadra che non sta dieci posizioni più indietro e che non sussistano altri soggetti a cui cucire addosso l'etichetta di male assoluto, contrapposto a lui come bene assoluto. Di conseguenza ecco che fioccano anche critiche che, con un'altra mentalità da parte nostra, probabilmente non ci saremmo mai sognati di fare e saremmo stati ben lieti di avere due piloti Ferrari di livello così elevato, invece di criticare quello che ha fatto più punti perché non ha completamente demolito il suo compagno di squadra.

Questo è quanto. Credo di non avere altro da aggiungere, se non che mi sento più sollevata adesso che ho messo in chiaro come la penso a questo proposito.

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