Alla fine giunge sempre il momento di andare incontro al
nulla cosmico ed è quanto, in apparenza, è accaduto nel corso del weekend
monzese, quello in cui, per intenderci, sprovveduti citizens of the world
convinti che la pizza sia un piatto tipico milanese, si fa timidamente avanti e
chiede: “se un giorno dovessi venire in Italia per assistere al gran premio di
Monza dopo avere organizzato una campagna di crowd-funding perché vivo a spese
della nonna con la pensione minima, che cosa mi suggerite di ordinare per
pranzo, la pineapple pizza o la pizza col kebab?”, dove per pizza col kebab, a
quanto ho capito, si intende proprio la pizza con sopra il kebab.
La realtà, però, è che in questo weekend non c’è stato il
nulla cosmico (anche se molti di noi preferirebbero vivere in un contesto di
totale nulla cosmico piuttosto che pensare alla pizza con l’ananas o con il
kebab), ma ci sono stati eventi che, seppure capitati al di fuori delle piste,
lasciano intendere che questo sarà un commento molto strappalacrime.
Tutto è iniziato giovedì ed è iniziato così...
...
...
...
...“Miei carissimi sostenitori, so benissimo che per me
il mondo funziona al contrario: gli altri piloti Ferrari vengono idolatrati
quando sono in Ferrari e insultati quando se ne vanno, io invece sono stato
insultato per anni quando ero in Ferrari e idolatrato fino allo sfinimento non
appena ho indossato una tuta della Williams. Ora, però, è arrivato il momento
di togliermela una volta per tutte, questa tuta della Williams, e non perché io
abbia intenzione di fare lo spogliarellista.”
Voce fuori campo: “Non vuoi fare lo spogliarellista?
Male, male, male...”
“...Ricordate che dieci anni fa qui Michael Schumacher
annunciò il proprio definitivo ritiro dalle competizioni?”
Voce fuori campo: “Sì, anche se sul DEFINITIVO qualche
dubbio ce l’avrei.”
“...Io ho deciso di fare la stessa cosa, perché non
appena è entrato nel mio campo visivo MSC è diventato il mio 1d0L0!!!11!!!!11!!
e più di una volta mi ha definito il suo fratellino minore, cosa che mi ha
sempre lasciato un po’ preoccupato perché questo significa che sono RSC in
incognito. Tra parentesi, non mi pare che Ferniiii abbia mai definito
Fanboyzzzz!!!11!!!11!! come il suo fratellino minore. Tornando a noi, rimane il
fatto che ho deciso di ritirarmi e, a differenza di MSC dieci anni fa, di farlo
definitivamente.”
Voce fuori campo: “E il prossimo anno cosa farai?
Correrai nelle stock car brasiliane?”
“Perché correre nelle stock car brasiliane quando invece
potrei fare l’antennista o il driver? O stare tutto il tempo a casa a gufare
Dani-Smile, l’amichetto di mio figlio? Ho tante opzioni davanti, anche se i
miei fan adesso sono tutti disperati perché non possono fare a meno di me. Per
concludere, in questi ultimi otto gran premi cercherò di dare il meglio di me e
non fare come Maldonado che sosteneva che la Williams lo stesse sabotando. Non
è che mi stanno sabotando, è proprio la macchina che va più piano dell’anno
scorso, se si mettessero anche a sabotarmi inizierei a dubitare delle loro
facoltà mentali.”
Ebbene sì, Felipe Massa ha annunciato il proprio ritiro
dalle competizioni... o meglio, il proprio ritiro dalla Formula 1, perché non è
ancora chiaro che cosa farà il prossimo anno. C’è gente secondo cui andrà a
correre nel WEC. Uno di questi è l’Uomo Gillette che ha diffuso il proprio
pensiero su twitter. Qualcosa che, a mio avviso, suonava come “se nel WEC ci
sono anch’io, non vedo perché Massa non dovrebbe avere delle chance”.
Nessuno ha ancora tirato fuori l’opzione DTM, mentre
nessuno ha ancora menzionato quell’antro oscuro che è la Formula E. A proposito
di Formula E, credo che i team dovrebbero fare carte false per ingaggiarlo:
avere un ex pilota Ferrari nella serie sarebbe la migliore forma di
autopromozione possibile, per aprire gli occhi a gente che crede che la Formula
E sia popolata da sconosciuti. Che poi sì, la Formula E non è popolata da
sconosciuti, ma per la gente che lo crede avere un nome altisonante come quello
di Massa (che dite pure quello che volete, ma sicuramente per l’appassionato
mainstream è mille volte più altisonante di quello di ex piloti della Toro
Rosso, di ex piloti della Marussia e di ex manichini da crashtest che sono
andati a sbandierare ai quattro venti di essersi andati a schiantare di
proposito contro le barriere di Marina Bay) potrebbe essere il primo passo per
rendersene conto.
Che poi fosse altisonante anche il nome di Jacques
Villeneuve, ma che in Formula E lo piazzassero a fare le foto di gruppo con i
figli d’arte è un altro discorso, che preferirei non approfondire.
Archiviamo la questione ritiro di Feliiii e mettiamo in stand-by
le qualifiche, perché dopo le qualifiche è accaduto qualcos’altro che ha
lasciato tutti senza fiato...
...
...
...
...“Miei carissimi sostenitori, io sono la nemesi di
Massa. Mentre lui se ne stava a casa con la testa sfondata, io facevo il figo
dormendo al volante della Brawn, perché avevo un punteggio sufficiente per non
dovermi preoccupare di non vincere il titolo. Che cosa ne pensi, Ferniiii? Tu
ci sei mai riuscito ad andare in vantaggio in classifica e ad addormentarti,
convinto che avresti il titolo comunque? Ma soprattutto, quando è stata
l’ultima volta in cui sei andato in vantaggio in classifica e non ti sei
addormentato, riuscendo a vincere il titolo? È passato molto tempo, per me che
sono avanti con gli anni è difficile ricordare, ormai. In ogni caso
#LargoAiGiovani!!!11!!!11!! e a proposito di gente addormentata, il prossimo
anno al volante al posto mio ci sarà Stoffel che dorme in un van. Io rimarrò in
McLaren come terzo pilota, come development driver o come uomo immagine.
Insomma, in parole povere rimarrò sul loro libro paga per passare i weekend a
gironzolare indossando magliette sponsorizzate e a impicciarmi nei fatti degli
altri.”
Voce fuori campo: “OMG! Jensinho si ritira!”
Altra voce fuori campo: “Secondo me torna nel 2018 o nel
2019.”
Ammetto di essere rimasta molto perplessa di fronte alla
prospettiva che Jensinho possa ritornare nel 2018 o nel 2019.
Non c’è nessun indizio che possa portare a pensarlo.
...
...
...
...Sì, magari c’è qualche coincidenza:
1) campione del mondo con una vettura progettata da Ross
Brawn;
2) obiettivo per il futuro rimanere lì a rigirarsi i
pollici indossando i colori della squadra, ma non gareggiare più in Formula 1.
Lo confesso: adesso ho paura.
Ho paura che Jensinho si metta a correre in moto.
Ho paura che Ferniiii incappi in un altro infortunio e
che a Jensinho venga chiesto di sostituirlo.
Ho paura che Jensinho non possa farlo perché si è
preventivamente infortunato correndo in moto.
Infine, soprattutto, ho paura che Ross Brawn possa
rientrare in Formula 1 come team manager di un team e ingaggiarlo come pilota tra
qualche anno.
Anche fino alla metà di dicembre del 2009, dopotutto, ero
convintissima che MSC non sarebbe mai tornato a gareggiare.
Andiamo con le qualifiche!!!!!!!!11!!!!11!!
WERLYYYYYYYYY! <3
Altra cosa che inizia a preoccuparmi seriamente è che
Werly possa battere prima o poi il record che a suo tempo Kovalainen ha
conquistato tanto faticosamente con anni e anni di passaggi in Q2: i passaggi
totali del Kova erano otto, se non sbaglio.
Lo so, non dovrei preoccuparmi perché Werly potrebbe
battere il Kova, ma è più forte di me perché il Kova è il Kova e non è un
soggetto che si possa dimenticare così, in un battito di ciglia. Che poi da
quando non è più in Formula 1 di battiti di ciglia ne siano passati parecchi e
che quando ha sostituito Kimiiii alla Lotus per due gran premio non abbia
esattamente brillato, ma abbia fatto un po’ la parte del Baddy di turno è un
altro discorso. Dopotutto, se Baddy è un idolo, anche Kova può essere un idolo
onorario. Lo sarebbe comunque, in ogni caso, anche se il suo record dovesse
essere bruciato da Werly.
...
...
...Oh, cos’ho detto? Bruciato? *roll eyes*
Tornando a noi, Werly ha superato brillantemente la Q1,
mentre l’Oki ha parcheggiato la vettura che dava evidenti segni di
malfunzionamento prima ancora di completare il proprio giro.
A proposito dell’Oki, mi sono dimenticata nello scorso
commento di raccontarvi un evento di spicco che ha a che vedere con il suo
ingaggio. Ha scelto il numero 31 come numero di gara e, fino a quel momento,
l’ultimo pilota a gareggiare in Formula 1 con il numero 31 era stato nientemeno
che David Brabham, al volante proprio di una Piccola Cenerentola di quei tempi,
che come colori poteva ricordare anche la Piccola Cenerentola di oggi.
Ho fatto notare la cosa a Brabham su Twitter e mi sono
conquistata da parte sua un retweet e un like. Tra l’altro a distanza di
pochissimi giorni ho ricevuto dei like anche da Di Grassi e da Nasr per gli
auguri di buon compleanno che ho inviato a entrambi. #EpicWin. Mi sento
profondamente soddisfatta da tutto ciò, anche se l’Oki per il momento non mi ha
ancora conquistata a pieno... e tutto sommato ad essere sincera non mi ha
profondamente conquistata nemmeno Werly, perché ho ancora in mente l’incidente
diplomatico più spiacevole di tutti i tempi capitato su Tumblahhhhh che lo
riguardava anche se da lontano.
Passando da un punto dolente all’altro, in Q1 il primo
degli esclusi è stato...
...
...
...
...perché?!?!?!
...
...
...perché devo sempre ritrovarmi a scrivere queste cose?!
...
...
...perché non deve mai cavare un ragno dal buco?!?!?!?!
A guardarci bene non è che Fanboyz abbia ottenuto molto
di più, perché in Q2 è stato il più lento di tutti (e considerando che in Q2
c’era anche una Marussia non è esattamente una bella performance), ma almeno in
Q2 c’è andato. Il Kiwi, che è sempre più vicino al giorno in cui scapperà in
Messico assumendo la falsa identità di J.Mirtillo, invece, la Q2 non l’ha vista
nemmeno con il binocolo, perché in quel momento era impegnato a giocare a
briscola con i piloti di Renault e Sauber. Non mi stupirei se avesse anche
perso la partita.
Parliamo di Werly, perché Werly ha fatto qualcosa di
molto pittoresco: si è piazzato in 14° posizione e, se non vado errata, questo
dovrebbe essere il terzo(?) migliore risultato di sempre nella storia della
Marussia, nonché terzo migliore risultato di sempre nella storia dei “piccoli
team” ex-equo con il 14° posto di Guido Per Il Giardino in quello storico gran
premio del Belgio in cui una Caterham ed entrambe le Marussia passarono in Q2.
Ora, dopo avervi illuminato con queste statistiche di cui
immagino che non importi niente a nessuno (anzi, immagino che qualcuno si stia
chiedendo come faccio a ricordarmi tutte le statistiche dei migliori risultati
in qualifica delle Marussia e delle Caterham), non resta che svelare al mondo,
dato che sappiamo tutti che 16° c’era Fanboyz, chi si sia piazzato 15° dietro a
Werly. Avete presente uno dei due che si ritirerà a fine stagione? In
particolare quello che prevede di gironzolare indossando indumenti sponsorizzati?
Ecco, magari andandosene in giro a piedi potrebbe essere più veloce che
cercando di qualificarsi con la McLaren a Monza.
L’altro pilota prossimo al ritiro a fine stagione, al
pari di Jensinho, in Q3 non c’è arrivato, ma quantomeno ha ottenuto un
risultato più presentabile: è stato il primo degli esclusi ed era
abbondantemente davanti a Werly. Davanti a Werly c’erano anche Grosjiiii e
Ferniiii, con Grosjiiii che doveva essere retrocesso di cinque posizioni per
avere sostituito il cambio. In altre epoche qualcuno avrebbe osservato che era
una fortuna per Ferniiii, ma i due erano ben più indietro che nelle “altre
epoche” quindi per dirla come va detta a nessuno importava un emerito cavolo di
loro, perché era il gran premio di Monza e tutto ciò che contava era che le
Ferrari conquistassero la prima fila!!!11!!!11!!, argomento su cui torneremo
molto presto.
Occupiamoci un attimo delle conseguenze della
retrocessione di Grosjiiii: Werly da 14° risaliva a 13° sulla griglia di
partenza. Purtroppo non ha avuto l’accortezza di piazzarsi completamente a caso
sulla casella della griglia, quindi per lui non c’erano molte speranze di
brillare altrettanto in gara, ma non si può avere tutto dalla vita.
Q3, Q3, Q3...! Una Haas per la prima volta in Q3!
Voce fuori campo: “Estebaby, sei il primo che ha questo
onore. Hai qualche commento in proposito?”
Estebaby: “Sì, che ci sono riuscito per sbaglio.”
Voce fuori campo: “Lo sospettavo. Pensi che potrai
puntare alla pole position?”
Estebaby: “No, però posso sicuramente puntare alla
vittoria a briscola, dato che passerò più tempo ai box che in pista.”
Estebaby infatti è stato l’ultimo della top-10 davanti
alle Force India, davanti alle quali c’erano le Redbull, che a quanto pareva
invece di rubare posizioni per culo e non per merito alla Ferrari rendendo il
mondiale falsato se ne stavano lì senza disturbare nessuno.
Voce fuori campo: “Autrice©...?”
L’Autrice©: “Sì?”
Voce fuori campo: “Vorrei ricordarti che la Redbull
ottiene i risultati non più per culo, ma solo a causa delle scorrettezze di
Verstappen.”
L’Autrice©: “Giusto, giusto, come ho fatto a
dimenticarmene! Chiedo scusa per non avere una visione così Verstappen-centrica
della Formula 1 dal fregarmene completamente di ciò che sto commentando per
scrivere invettive a proposito del gran premio precedente, anche se un dubbio
esistenziale continua ad attanagliarmi: il pilota Redbull che commetteva
scorrettezze contro le Ferrari e che in quanto tale era un male che andava
estirpato non era un altro?”
A proposito di quell’altro, pare che Gasly abbia
dichiarato nel corso del weekend di essere sicuro che presto prenderà il posto
del Kiwi, dove per “presto” si potrebbe intendere anche prima della fine della
stagione, per poi essere criticato dai vertici Redbull per le proprie affermazioni.
Su Tumblaahhhh c’era chi criticava Sky per avere reso pubblica la cosa,
sottovalutando il fatto che, con tutta probabilità, se Gasly è andato a fare
certe dichiarazioni a Sky, Sky non è vincolata dal segreto confessionale.
Abbandoniamo comunque Gasly al proprio destino,
archiviamo Bo77as con il quinto tempo e diamo peso alle cose che contano
davvero: per esempio le Ferrari non hanno ottenuto la prima fila, però si sono
conquistate una posizione privilegiata per vederla. Sebbiiii era terzo, Kimiiii
era quarto, mentre davanti la pole position era stata ottenuta da un pilota
Mercedes davanti all’altro pilota Mercedes e, sì, prima che me lo chiediate,
sono completamente intercambiabili. Non per altro, ma ho visto gente che sabato
affermava che “il pilota X parte dalla pole e la sua vittoria è assicurata” poi
il giorno dopo, quando Y ha vinto dopo che X aveva fatto una partenza in stile
Webber, se ne andava in giro facendo osservazioni del tipo “è andata proprio
come pensavo, la Formula 1 è noiosissima ed è morta nel 1950”.
Piccola precisazione: la gara è stata effettivamente
piuttosto noiosetta, ma contrariamente a quanto in molti affermano, non è che
di meno degli altri gran premi abbia avuto il fatto che Mr. Y sia stato in
testa dal primo all’ultimo giro mentre gli altri non avevano possibilità
concrete di lottare per la vittoria e non è dovuta nemmeno al fatto che Mr. X e
Mr. Y abbiano fatto un pit-stop in meno. Il problema è che anche gli altri
venti piloti presenti in pista non hanno fatto nessuna azione degna di nota,
tranne un balletto iniziale tra l’Altro Felipe e Jolly Palmahhhh, con l’Altro
Felipe che è stato penalizzato ma non ha scontato la penalità perché nel
frattempo si stava già ritirando, al pari del collega che gliene ha dette di
tutti i colori (in tono pacato, non come avrebbe fatto Grosjean) attraverso i
microfoni di Sky UK.
Gli altri venti piloti sono rimasti quindi in diciotto e
sarebbero rimasti in sedici dopo il ritiro di Werly con il motore in fumo e il
parcheggio di J.Mirtillo ai box, e si sarebbe susseguito il nulla cosmico fino
alla fine, tanto che se Verstappino avesse tirato qualche sportellata, dato che
le Ferrari non erano alla sua portata, qualcuno avrebbe potuto addirittura
entusiasmarsi e fare un saltello sulla sedia.
Poi sì, altro motivo per cui il gran premio è stato
noiosissimo è che alla fine, nonostante il pilota X avesse fatto il Webber
della situazione, grazie al pitstop in meno si è ripreso agevolmente almeno la
seconda posizione davanti alle Ferrari, quindi sul podio c’è andata una Ferrari
sola invece che entrambe... e non era nemmeno sul gradino più alto, perché quei
due scorretti che stavano davanti non si sono commossi per la sua sorte
lasciando passare Sebbiiii stendendogli un tappeto rosso sull’asfalto. Proporrei
di squalificarli a vita mandandoli definitivamente a fare servizi fotografici
per Hugo Boss.
Anzi, no, se i piloti Mercedes non ci fossero avremmo
visto Verstappino sul podio molto più spesso di quanto ci sia stato in realtà,
quindi sono da preservare al pari dei servizi fotografici per Hugo Boss a cui
hanno preso parte.
Il dopogara è stato più pittoresco della gara stessa. È
iniziato con Sebbiiii che ha pensato bene di infilarsi il cappellino che recava
la scritta “1st”, salvo poi accorgersi dopo cinque minuti buoni, quando gli è
stato fatto notare da un tipo che si è intravisto di sfuggita, di non avere
affatto vinto la gara. Si è quindi tolto il cappellino, che è andato a finire
sulla testa di Britney Bitch. Immagino che alla fine della giornata si sia
lavato i capelli col disinfettante!
Poi sì, le interviste sul podio le ha tenute Eddie
Jordan, che indossava una giacca beige sopra una camicia grigia con delle
macchie più scure, abbinamento che a mio vedere non era esattamente il top. Sul
podio Sebbiiii si è messo a parlare in italiano e Britney Bitch anche.
Quest’ultimo, così dal nulla, si è messo a cantare il coretto da stadio
“popopopopopopo”, il che mi ha permesso di passare oltre e accettare l’idea che
nessuno si sia messo a bere champagne da una scarpa, questo weekend. Di questo
passo, comunque, se ogni pilota che va sul podio inizia a comportarsi in modo
strano, non resta che attendere il giorno in cui sul podio qualcuno farà uno
spogliarello.
Eddai, Hulkenberg, degnati di arrivare almeno terzo. Quel
ruolo potrebbe essere perfetto per uno come te!
RISULTATO
1. Nico Rosberg (Mercedes): credo che sia rimasto
profondamente traumatizzato dall’essersi messo in testa un cappello che aveva
già assorbito il sudore di Sebbiiii; io invece sono rimasta abbastanza
traumatizzata dalla prima domanda che gli è stata rivolta in conferenza stampa:
“ora sei diventato il primo finlandese che ha vinto a Monza”. Mhm, sì. Dieci
anni effettivamente non sono un periodo di tempo sufficientemente lungo per
rendersi conto che costui non gareggia con licenza finlandese.
2. Lewis Hamilton (Mercedes): seguiamo un attimo la sua
gara, perché è stato uno dei pochi piloti che, viste le circostanze, hanno
fatto anche qualcosa che non fosse limitarsi a girare in tondo in attesa che il
nulla cosmico terminasse con il finire della gara, dato che in un primo momento
si è ritrovato anche a dover superare Dani-Smile e Bo77as che gli erano finiti
davanti nelle concitate fasi della partenza, che lui aveva trascorso da fermo
salutando i passanti con un cenno della mano.
3. Sebastian Vettel (Ferrari): ci sono momenti destinati
ad essere ricordati e uno di questi è che dopo la prima curva era stabilmente
secondo e che potenzialmente aveva la vittoria in tasca, bastava solo che
Rosberg lo facesse passare e avrebbe vinto. I problemi sono iniziati dopo la
seconda sosta, quando anche Hamilton gli stava davanti e i piloti che dovevano
farlo passare per consentirgli la doverosa vittoria erano due... peccato che
nessuno dei due ci pensasse minimamente, con grande delusione di tutti coloro
che erano convintissimi che la Ferrari avrebbe finalmente trionfato, nonostante
finora tutto abbia sempre lasciato intendere il contrario.
4. Kimi Raikkonen (Ferrari): in fin dei conti portare a
casa un terzo e un quarto posto, quando il tuo obiettivo è quello di essere il
“best of the rest” è un risultato di un certo livello, anche se sono certa che
questi due si siano beccati un sacco di critiche per avere oltraggiato l’Italia
al gran completo non facendo doppietta; tra parentesi, mi è dispiaciuto per il
povero Raikkonen rimasto ancora una volta giù dal podio, ma sono certa che
almeno ad Abu Dhabi avrà questa soddisfazione.
5. Daniel Ricciardo (Redbull): ha messo in discussione in
maniera piuttosto sovversiva il nulla cosmico quando sul finire della gara ha avuto
la brillante idea di superare Bo77as che lo precedeva e di conquistare la
top-5.
6. Valtteri Bottas (Williams): anche lui ha contribuito a
mettere in discussione il nulla cosmico, dato che pare non essersi accorto che
Dani-Smile stava arrivando ad asfaltarlo e gliel’ha permesso così come se nulla
fosse.
7. Max
Verstappen (Redbull): Error 404, not found.
8.
Sergio Perez (Force India): Error 404, not found.
9. Felipe
Massa (Williams): Error 404, not found.
10. Nico
Hulkenberg (Force India): Error 404, not found.
11.
Romain Grosjean (Haas): Error 404, not found.
12.
Jenson Button (McLaren): Error 404, not found.
13.
Esteban Gutiérrez (Haas): Error 404, not found.
14. Fernando Alonso (McLaren): i tempi di “siete proprio
dei geni” sono ormai passati da molto tempo, ma non si risparmia mai, dato che
stavolta ha deciso di mettersi a ridere in faccia al proprio ingegnere via
radio nel bel mezzo della gara.
15. Carlos Sainz (Toro Rosso): è arrivato dietro al suo
idolo!!111!!!1!!! e la gara delle Toro Rosso è stata uno strazio.
16.
Marcus Ericsson (Sauber): Sauber > Renault, #epicwin.
17. Kevin
Magnussen (Renault): Sauber > Renault, #epicfail.
18. Esteban Ocon (Manor): Sauber > Renault > Manor,
ma questo non è un grosso problema, ormai dovremmo esserci abituati.
Rit. Daniil Kvyat (Toro Rosso): l’unica cosa che ho
notato è che, prima del ritiro, era sotto investigazione per eccesso di
velocità nella pitlane.
Rit. Pascal
Wehrlein (Manor): NOOOOOOHHHHH!
Rit. Jolyon Palmer (Renault): bel balletto, non posso
negarlo.
Rit. Felipe Nasr (Sauber): bel balletto, soprattutto da
parte sua che l’ha innescato.
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Milly Sunshine