lunedì 27 gennaio 2014

Le bellezze(?) del 2014 senza veli...

Per chi se lo chiedesse, tra le bellezze senza veli non è inclusa la nostra cara Susie, la ragione per cui è molto possibile che qualcuno trascorra la stagione imminente tra prati e guard-rail...
Mi riferisco soltanto alle vetture del 2014, di cui in effetti anche Force India e Williams ci hanno già mostrato qualcosa, ma non è ancora giunto il momento di vedere qualcosa di più. In compenso McLaren, Ferrari, Sauber e Toro Rosso si sono già svelate.

Andiamo a scoprirle...

In McLaren hanno optato per la soluzione che va molto di moda di recente: foto con i piloti titolari e il terzo pilota, che nei team minori ha lo scopo di sperare che i piloti titolari finiscano gli sponsor, mentre nei team di prima fascia ha lo scopo di rigirarsi i pollici e di fare numero nelle foto.
I piloti titolari, lo si ricorda, sono il solito Jenson Button e il "nuovo Hamilton" Kevin Magnussen, figlio di tale Ian Magnussen che disputò sulla McLaren il GP del Pacifico del 1995 in sostituzione di Mika Hakkinen a causa di un'operazione per appendicite subita da quest'ultimo. Successivamente passò alla Stewart, dove non fece niente di che. Se Kevin dovesse rivelarsi competitivo, potrebbe essere il primo pilota della storia della F1 a diventare famoso per essere stato il "padre di"...
Tornando alla monoposto in sé, su cui mi sono soffermata poco e niente, ritengo che abbia una forma tutto sommato accettabile e anche un bel colore. Mi chiedo quanti secondi di telecronaca dovranno passare, in occasione del GP d'Australia, prima che Mazzoni o chi per lui scambi una McLaren per una Mercedes...

Declassato alla carica di semidio, dopo il passaggio di Kimi Raikkonen in Ferrari, Fernando Alonso con il suo numero 14 cerca di dimostrare che vale il doppio del finlandese che ha scelto il 7, perché era il suo numero nel 2013 in Lotus e non valeva la pena di pensare a un altro.
La vettura si chiama nientemeno che F14T, nome che potrebbe anche suonare interessante, se non fosse che, tradotto dal bimbominchiese, si legge FIAT. Non so quanto possa essere di buon auspicio...
Ferniiii nel frattempo va dicendo che questa è la sua quinta stagione in Ferrari e che dato che Schumacher vinse il mondiale alla sua quinta stagione in Ferrari, dopo avere già vinto due titoli in precedenza, anche lui può fare lo stesso. Nella carriera di Schumacher non sono previsti numerosi anni trascorsi in giro tra un team e l'altro a litigare con chicchessia, tra i due titoli e gli anni in Ferrari, ma questo è un dettaglio di poco conto. Kimi, da parte sua, non dice niente. Mi sarei sorpresa se fosse accaduto il contrario.
Io, intanto, prevedo che a breve ci saranno fulmini, saette e polemiche a non finire...
Comunque guardando il profilo della nuova Ferrari, mi sembra di vedere una proboscide. Di conseguenza la Ferrari è collegabile agli elefanti, gli elefanti sono collegabili all'India e l'India è collegabile a Chandhok e Karthikeyan. Quel pezzo nero dietro mi ricorda vagamente la Marussia della scorsa stagione, ma forse avrei fatto meglio a non dirlo.

La Sauber del 2014 potrebbe essere una vettura competitiva oppure un bidone, ma intanto abbiamo la certezza che sia più decente rispetto a quella del 2010, dal punto di vista dell'estetica.
A difenderne i colori saranno Esteban Gutierrez-Gutierrez e Adrian Sutil, con il primo che dovrà dimostrare di non essere un bidone e il secondo che dovrà dimostrare di avere ancora qualcosa da dimostrare, oltre alla sua bravura nel lanciare i bicchieri.

Infine proprio oggi s'è svelata la Toro Rosso che, come da buona tradizione, ha il solito enorme toro contorsionista in primo piano, che la rende decisamente meno presentabile di quanto sarebbe se quell'abominio non ci fosse.
I piloti saranno Jean-Eric Vergne e il "russo di Roma" Daniil Kvyat, le cui interviste con Stella Bruno potrebbero essere piuttosto intriganti, la prossima stagione. Tutti i piloti stranieri che parlano in italiano fanno sempre interviste intriganti, quando sono a tu per tu con Stella Bruno, a meno che non siano sempre troppo seri e troppo impegnati a dire che dalla gara successiva vinceranno o che per vincere basta che i loro avversari si ritirino. #OkayBasta.
E' da notare una sfumatura violacea sul blu della Toro Rosso di quest'anno, il che significa una cosa sola: o la Redbull domani si rivelerà con colori totalmente diversi, oppure Mazzoni sarà messo a dura prova.

Per ora finisce qui... ma ne vedremo ancora delle belle (o delle brutte).

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