domenica 2 novembre 2025

Formula 1 2025: #20 Commento al Gran Premio del Messico

Dopo una fuga dagli States con passaporti fasulli, nel fine settimana del 26 ottobre all'Autodromo Hermanos Rodriguez si è svolto il GP del Messico, che purtroppo non è avvenuto in concomitanza con il Dia de los Muertos. Tuttavia mi è servito un po' di tempo per scrivere il commento, quindi siamo in pieno Dia de los Muertos e possiamo procedere iniziando dall'inizio, ovvero da una sessione di qualifiche che ha determinato questa griglia di partenza: Lando Norris, Charles Leclerc, Lewis Hamilton, George Russell, Max Verstappen, Kimi Antonelli, Oscar Piastri, Isack Hadjar, Oliver Bearman, Yuki Tsunoda, Esteban Ocon, Carlos Sainz (qualificato settimo, retrocesso di cinque posizioni per incidente con Antonelli nello scorso gran premio), Nico Hulkenberg, Fernando Alonso, Liam Lawson, Gabriel Bortoleto, Alexander Albon, Pierre Gasly, Lance Stroll, Franco Colapinto.
Hadjar ha fatto una bella qualifica con un casco celebrativo dedicato ad Alain Prost, purtroppo in gara sarebbe uscito dalla top-ten per opera di Bortoleto, che invece sfoggia un casco con i colori di Ayrton Senna, ma questo è un dettaglio. Certo, è un dettaglio che mi fa urlare a squarciagola "Prosenna vibes", ma nevermind, abbiamo un'intera gara da andare a ripercorrere.

La partenza è stata caotica: a un certo punto ho visto Norris, le Ferrari e Verstappen tutti pressoché allineati. Ho avuto per un attimo la sensazione che facessero un mucchio clamoroso venendo travolti da tutti quelli che arrivavano dietro, ma abbiamo visto semplicemente Verstappen e Leclerc passeggiare per le campagne prima di andare a rimettersi nelle corrette posizioni.
Norris: "Bene, fate quello che vi pare, io da parte mia me ne vado, ci rivediamo tra un'ora e quaranta."
Russell si è letteralmente inventato via radio che Verstappen doveva dargli una posizione che non gli spettava, dietro c'erano Antonelli, Bearman e Tsunoda che cercava di trovare una sua rilevanza. Dietro di lui, Piastri ha sofferto per qualche giro, per poi riuscire a prendersi la posizione.
Nel frattempo è accaduto il fattaccio: mentre gli Hamilstappen duellavano, Hamilton ha tagliato per prati, si è tenuto il vantaggio, Verstappen gli si è avvicinato, i due si sono presi a ruotate, Hamilton ha conservato la terza piazza, almeno fino al momento in cui avrebbe dovuto scontare dieci secondi di penalità, mentre Bearman così di botto si è ritrovato in quarta posizione, che in occasione della prima sosta di Hamilton sarebbe diventata terza.
Nel frattempo Antonelli aveva approfittato del trambusto per superare Russell e portarsi alle spalle di Bearman. Russell, invece, doveva vedersela con Piastri, che gli si è installato dietro ma non è riuscito a undercuttarlo.
Gli ultimi a fermarsi sono stati Leclerc, Norris e Verstappen, questo anche perché era partito sulle soft anziché sulle medium. Ultimato il primo giro di soste, i primi otto erano Norris, Leclerc, Bearman, Antonelli, Russell, Piastri, Hamilton, Verstappen.
Russell: "Driiiiin!"
Box Mercedes: "Cosa vuoi?"
Russell: "Dite ad Antonelli di farmi passare per andare a rubare il biberon a Bearman, dato che sono più veloce di lui."
Antonelli: "Su questo, avrei qualcosa da dire."
Russell: "Vuoi che mi impossessi del tuo biberon?"
Box Mercedes: "Senti, Russell, noi qui abbiamo da fare. Abbiamo organizzato un torneo di scala quaranta e non intendiamo prendere decisioni finché non avremo finito di giocare a carte."
Russell: "Non fa niente, ho pazienza."
Quando Antonelli ha fatto passare Russell, questo è andato a superare Bearman immediatament-... oh wait.
Bearman era ancora terzo, ma se siete in trepidante attesa di un suo podio ho pessime notizie per voi. Se la sua assenza dalla top-3 dovesse generare in voi qualche genere di indignazione, vi suggerisco di non leggere oltre mettervi a fischiare urlando che il mondo è ingiusto come se aveste appena assistito alla proclamazione di Norris vincitore del GP del Messico senza nessun motivo ben preciso tranne l'insignificante dettaglio di essere stato il primo a passare sotto la bandiera a scacchi.
Se invece vi accontentate di vedere Bearman hulkenbergesimo, allora potete proseguire la lettura: andiamo ai box con Antonelli, Piastri e Hamilton e ne usciamo con Piastri, Antonelli e Hamilton: il bambino di prima elementare ha perso una posizione a favore di quello di quinta. Anche Bearman e Russell sono andati ai box con il risultato che ci siamo ritrovati Verstappen terzo.
I primi otto erano a questo punto Norris, Leclerc, Verstappen, Bearman, Russell, Piastri, Antonelli e Hamilton.
Antonelli: "Driiiin!"
Box Mercedes: "Cosa vuoi?"
Antonelli: "Una cornacchia mi ha detto che Piastri ha passato Russell e tutte le sue -L, gli dite di ridarmi la mia posizione?"
Box Mercedes: "Non si può proprio giocare a carte in santa pace, senza che vengano millantate invasioni animali mai viste nella realtà!"
Antonelli: "Va beh, io aspetto la mia posizione."
Dopo un altro driver swap, Antonelli era sesto, ma non si avvicinava a Piastri, il quale era attaccato al retrotreno di Bearman, che era ben lontano dalla terza piazza occupata da Verstappen che viaggiava verso Leclerc, ormai distante mezzo minuto da Norris che temeva di fare tardi all'ora del tè.
La gara ha rischiato di finire in regime di virtual safety car quando Sainz è andato a verniciare le barriere e poi è andato a parcheggiare praticamente dietro alle barriere stesse. È ripresa prima della fine, ma né Verstappen ha superato Leclerc, né Piastri ha superato Bearman e di fatto sono arrivati tutti come erano in quel momento.
Un hot topic un po' ignorato è stato quanto successo a Lawson che, nel corso delle prime fasi di gara, ha quasi investito un commissario che attraversava la pista con un'andatura molto "polleggiata" lamentandosi del fatto. La direzione gara ha replicato che la colpa era sua, che non aveva rallentato abbastanza, il che stride con il fatto che Lawson non abbia avuto alcun richiamo o penalità durante la gara stessa e che il suo modo di guidare non gli sia stato contestato finché non ha parlato.


La giornata si è conclusa con il pubblico che fischiava in branco all'indirizzo di Norris, atteggiamento per il quale ho visto un certo incoraggiamento sui social. Se mi è permesso dire la mia (e suppongo che mi sia permesso, dato che siamo suo mio blog), vorrei ricordare che non solo il fischiare contro i piloti è incivile, ma che dovrebbe essere l'ultima spiaggia quando il risultato è stato influenzato da eventi effettivamente polemici, e non dettato dal semplice fatto che è uno scandalo che abbia vinto Norris mentre io tifo Bortoleto (nome messo a caso).
La mia sensazione è che si sia venuta a insinuare nella mente del tifoso medio la convinzione che la vittoria da parte di un pilota che non gli piace sia non solo frutto di un complotto, ma anche un'offesa personale nei suoi confronti. Quindi, se volevo che Bortoleto vincesse, ma Bortoleto non vince, il mondo è ingiusto e devo fare sentire la mia voce, affermando di avere capito che cosa c'è dietro.
È questo che stanno facendo quelli che sostengono i fischiatori messicani: sostengono che Norris abbia vinto a causa di un ipotetico complotto, ordito dalla McLaren e dalla FIA per impedire a Piastri (che ha perso la leadership del campionato) e a Verstappen di raggiungerlo. Credo che questa storia sia influenzata da due diverse narrative parallele. La prima è quella secondo cui i piloti McLaren sarebbero il Sebastian Vettel e il Mark Webber dei giorni nostri, quindi Piastri deve uscirne vincente di default. Il problema è che i due non guidano come Vettel e Webber, ma come due Webber. Passano dall'essere irraggiungibili al perdersi in millemila vaccate, ma dall'inizio della stagione Piastri viene presentato come il golden boy e Norris come un pagliaccio. Questo, in teoria, doveva giovare alla reputazione di Piastri, ma è esattamente ciò che finirà per danneggiarlo se non dovesse vincere questo mondiale (o anche se lo vincerà con un piccolo margine). Al contempo i suoi sostenitori grideranno a gran voce che il mondohhhh è kontrohhhh di lui.
La seconda narrativa è quella di Verstappen infallibile che combatte la McLaren kattivahhhh che osa avere due piloti anziché solo uno. Per quanto la gestione dei piloti in casa McLaren si sia rivelata in certe occasioni controproducente, credo che questo stia distogliendo dal fatto che in Redbull hanno un pilota che lotta per il mondiale e l'altro che vede a malapena la bassa top-ten, e che questo succede indipendentemente da chi sia il pilota. La McLaren kattivahhhh da rimettere al proprio posto è un team che ha una line-up normale e la speranza di riuscire a mettere almeno una delle macchine davanti a Verstappen. La Redbull ha Verstappen e basta. Se avesse avuto un compagno di squadra che ogni tanto si metteva davanti alle McLaren, forse a quest'ora non sarebbe solo terzo in classifica.

RISULTATO: 1. Norris/ McLaren, 2. Leclerc/ Ferrari, 3. Verstappen/ Redbull, 4. Bearman/ Haas, 5. Piastri/ McLaren, 6. Antonelli/ Mercedes, 7. Russell/ Mercedes, 8. Hamilton/ Ferrari, 9. Ocon/ Haas, 10. Bortoleto/ Kick Sauber, 11. Tsunoda/ Redbull, 12. Albon/ Williams, 13. Hadjar/ Racing Bulls, 14. Stroll/ Aston Martin, 15. Gasly/ Alpine, 16. Colapinto/ Alpine, 17. Sainz/ Williams, Rit. Alonso/ Aston Martin, Rit. Hulkenberg/ Kick Sauber, Rit. Lawson/ Racing Bulls.