lunedì 24 novembre 2025

Formula 1 2025: #22 Commento al GP di Las Vegas

22.11.2025 - Nel sabato sera del Nevada si è svolto il terzultimo gran premio della stagione, preceduto da una sessione di qualifiche al venerdì sera che ha dato il seguente responso: Lando Norris, Max Verstappen, Carlos Sainz, George Russell, Oscar Piastri, Liam Lawson, Fernando Alonso, Isack Hadjar, Charles Leclerc, Pierre Gasly, Nico Hulkenberg, Lance Stroll, Esteban Ocon, Oliver Bearman, Franco Colapinto, Alexander Albon, Kimi Antonelli, Gabriel Bortoleto, Yuki Tsunoda, Lewis Hamilton. A onore del vero, Tsunoda sarebbe partito dalla pitlane anziché dalla griglia, ma le cose non sarebbero cambiate, perché Tsunoda non esiste davvero, è solo un'illusione ottica.
La qualifica, disputata quando in Italia erano le cinque di sabato mattina, è stata trasmessa dalla TV dei povery a un orario che ricorda gli old gold days: le 14.00! A Las Vegas pioveva e la visibilità era nulla, tanto che ammetto di avere seguito la Q1 con una certa apprensione, convinta che i continui trecentosessanta gradi, anche da parte di piloti quotati, non promettessero nulla di buono.
Sul finire della prima manche, le cose sono cambiate e la pioggia si era ormai fermata. Hamilton, nel frattempo, stazionava in ultima piazza, non ha preso bandiera a scacchi, ma era convinto di averla presa e ha rallentato, nonostante via radio gli avessero detto di proseguire. Il cult LH ha concluso la faccenda con un "ha stato Riccardo Adami, sabotaggio!!!11!!!11!!" sostenendo che non ci fossero mai state incomprensioni tra i piloti Ferrari e il box.
Who kers, preoccupiamoci dei sabotaggihhhh seri, tipo quello messo in atto dalla McLaren per assicurarsi che Piastri si qualifichi dietro anche al primo ranocchio che passa per la strada.
Sainz: "Cra, cra, cra."
Piastri: "Ma questo chi è? Qualcuno lo conosce?"
Sainz: "Sono stato il pilota più odiato dai ferraristi perché osavo stare negli scarichi del Predestinatohhhh o addirittura attaccarlo. Adesso provano una strana sensazione di vuoto cosmico, perché il Predestinato non ha un compagno di squadra che gli stia negli scarichi."

Alle cinque di domenica mattina erano le otto di sera del Nevada, ma sulla TV dei povery la gara sarebbe scattata alle 14.00 come ai vecchi tempi. Al via Norris è andato a chiudere Verstappen, per poi rischiare lo svarione e perdere la leadership, vedendosi sfilare anche da Russell e tutte le sue -L. Doveva essere l'hot topic del momento, ma poi un nutrito gruppo di commissari di percorso armati di scope ha preso a muoversi in branco in una via di fuga a seguito dei detriti probabilmente dovuti a un contatto tra Stroll e Bortoleto, che poi figuravano ritirati.
Nel frattempo Piastri per non farsi mancare niente è venuto a contatto con Lawson, poi la gara è andata in regime di virtual safety car, con Lawson che è dovuto rientrare ai box.
Verstappen, Russell, Norris, Sainz, Hadjar e Piastri erano i primi sei, ma Leclerc ha in seguito superato il wannabe world champion che in seguito si è ripreso la sesta piazza quando entrambi hanno superato la Torohhhh Rossohhhh di Faenza.
Un contatto tra Hamilton e Albon ci ha fatto riassaporare gli old gold days in cui Albon stava in Redbull ad arrancare e Hamilton lottava per il titolo anziché arrancare, mentre Antonelli si procacciava una penalità per jump start.
Albon: "Anch'io sarò penalizzato, per il contatto con Hamilton. Poi, dopo avere scontato la penalità, mi ritirerò nell'anonimato dopo essere stato per tutto il tempo nelle retrovie."
Antonelli: "Chi se ne frega. Io mi sono già fermato ai box molto tempo fa e non mi fermerò più come un Nico Rosberg qualsiasi per le strade di Sochi nel lontano 2015."
Albon: "Tu eri già nato nel 2015? Come fai a saperlo?"
Antonelli: "L'Autrice(C) mi ha costretto a pronunciare queste parole."
Albon: "Poteva andarti peggio e farti dire qualcosa di più imbarazzante."
Russell: "Si può sapere cosa volete esattamente? Si sta avvicinando il momento della sosta e sarò il primo dei piloti che contano a fermarsi."
Leclerc, nel frattempo, si avvicinava a Sainz. La sosta di tutti ha fatto sì che Piastri riuscisse a passare Sainz e Leclerc uscisse in mezzo ai due.
Norris nel frattempo rientrava e successivamente si fermava anche Verstappen: le posizioni tra i primi tre sono rimaste invariate. Dietro di loro c'erano Hulkenberg e Hamilton che non si erano fermati e Antonelli che aveva ancora cinque secondi che pendevano sulla sua testa. Dietro seguivano Piastri, Leclerc, Sainz e Hadjar a completare i primi dieci. Dopo le soste avvenute a scoppio ritardato, Hulkenberg e Hamilton si sono ritrovati 9/10.
Norris ha superato Russell, mentre Antonelli si è difeso dagli attacchi di Piastri, al quale si è avvicinato Leclerc. La parte conclusiva della gara ha riservato qualche emozione inattesa, con Norris che ha dovuto rallentare per problemi non meglio specificati e Antonelli che riusciva a scappare a gambe levate, distanziando Piastri che però l'avrebbe superato per effetto della già citata penalità, mentre Leclerc si sarebbe trovato più indietro di oltre cinque secondi.
La bandiera a scacchi ha ufficializzato il risultato. Poi le cose non sono andate esattamente così, ma voi lettori da anni fate finta di non sapere cosa sia successo e leggete i commenti ai gran premi sorprendendovi degli accadimenti in essi raccontati.
I primi tre sono stati portati in zona podio a bordo di una macchina rosa e, dopo apparizioni di un tizio travestito da Topolino, è finalmente avvenuta una premiazione a base di fuochi d'artificio e illuminazioni tamarre.
Il Vanz: "Vince l'uomohhhh contro la macchinahhhh. E Norris è impassibile, chissà se più avanti mostrerà qualche emozione."
Norris: "Credo di sì, tra qualche ora urlerò una serie di porconi, che tra l'altro sono in tema con il circuito suino di questo fine settimana."


Entrambe le McLaren sono state squalificata per eccessiva usura del fondo, dalla seconda e dalla quarta piazza. Verstappen e Piastri sono entrambi a -24 dalla vetta. Ma soprattutto Antonelli si è portato a casa una terza piazza in America a diciannove anni, ma non essendo fisicamente presente sul podio non sappiamo ancora come venga gestita la questione drinking age negli States. :-////

RISULTATO: 1. Verstappen/ Redbull, 2. Russell/ Mercedes, 3. Antonelli/ Mercedes, 4. Leclerc/ Ferrari, 5. Sainz/ Williams, 6. Hadjar/ Racing Bulls, 7. Hulkenberg/ Kick Sauber, 8. Hamilton/ Ferrari, 9. Ocon/ Haas, 10. Bearman/ Haas, 11. Alonso/ Aston Martin, 12. Tsunoda/ Redbull, 13. Gasly/ Alpine, 14. Lawson/ Racing Bulls, 15. Colapinto/ Alpine, Rit. Albon/ Williams, Rit. Bortoleto/ Kick Sauber, Rit. Stroll/ Aston Martin, DSQ. Norris/ McLaren, DSQ. Piastri/ McLaren.


domenica 23 novembre 2025

Formula Academy 2025: il finale di stagione a Las Vegas, Doriane Pin vince il titolo

Doriane Pin e Maya Weug sono arrivate in Nevada separate da nove punti nella classifica piloti, con la francese di Prema in livrea Mercedes in vantaggio sull'olandese di MP Motorsport in livrea Ferrari.
Finora Pin non aveva mai ottenuto una pole in questa stagione e anche stavolta non è successo: il miglior tempo è andato alla statunitense di Campos Chloe Chambers, unica altra polewoman(?) oltre alla Weug in questa stagione. Ha preceduto la compagna di squadra in livrea Redbull Alisha Palmowski, Alba Hurup Larsen di MP Motorsport, le championship contenders Pin e Weug, la premina in livrea Aston Martin Tina Hausmann, Emma Felbermeyr su Rodin in livrea Sauber e l'altra premina Nina Gademan in livrea Alpine full pink, che su un circuito a forma di maiale si è procacciata la pole da reverse grid per Gara 1 con una vettura color maiale.
Seguivano Rafaela Ferreira su Campos color Racing Bulls, Ella Lloyd su Rodin in livrea McLaren, Joanne Ciconte su MP Motorsport, Lia Block in ART color Williams davanti alla compagna di squadra Aurelia Nobels, Rachel Robertson al debutto su Hitech al posto di Aiva Agnostiadis convalescente dopo un infortunio a un piede, Courtney Crone su ART in livrea Haas, Chloe Chong su Rodin, la wildcard Payton Westcott su Hitech, infine Nicole Havdra senza tempo sempre su Hitech.
Season finale in diretta Youtube... potevo mai perdermela? Sveglia alle 3.15 nella notte tra venerdì e sabato.

Nel telefono non metto una sveglia che suona, ma una sveglia che vibra. Ce l'avevo sul comodino e quando ha iniziato a vibrare ci ho messo un po' per realizzare che ora fosse, che non era una telefonata e perché avessi puntato la sveglia.
A Las Vegas era piovuto, c'era pista bagnata e le vetture sono partite dietro la safety car. Anzi, si apprestavano a partire dietro la safety car, ma nel giro di formazione Weug ha tamponato Hausmann, sfasciando la macchina e andando molto vicina al mandare definitivamente in vacca la lotta per il titolo, visto che portava a casa uno zero quando c'erano fino a dieci punti in palio in caso di vittoria.



Quando finalmente la partenza è stata data, Larsen si è portata in testa, ma non è durata a lungo: dopo una sbinnata pare avere danneggiato una sospensione e la sua gara è finita lì. Dietro la safety car, le vetture si sono allineate con la macchina color maiale di Gademan in testa alla gara. Al restart, la safety car è stata fuori dalle scene poco a lungo, visto che poi Lloyd è andata a sbattere.
Quando la gara è ripresa Pin è andata a prendersi la testa della gara. Ciò significava che saliva a diciannove punti di vantaggio in classifica e che Weug avrebbe potuto diventare campionessa solo se 1) avesse vinto con il giro più veloce, con Pin settima o oltre, 2) avesse vinto senza giro veloce, con Pin ottava o oltre indipendentemente dal fatto che Doriane ottenesse o meno il giro più veloce.
In ultima sintesi, Maya avrebbe quasi sicuramente onorato i colori Ferrari che vestiva conquistandosi lo status di prima delle perdenti.
Dietro al duo Pin/ Gademan c'erano nel frattempo Chambers e Palmowski, fintanto che le due non sono venute a contatto e Chloe è stata costretta al ritiro. Alisha avrebbe proseguito portando a casa la terza piazza senza subire penalità, anche se in seguito sarebbe stata squalificata per irregolarità tecniche. Dietro di loro c'erano Nobels e... Ciconte?!?!?!?! che avrebbe potuto portarsi a casa un quinto posto. Non preoccupatevi, un evento del genere non è accaduto: la gara è terminata in regime di safety car, ma Joanne ha avuto l'accortezza di fare qualche danno, verosimilmente andando a sbattere da sola, tanto che ha concluso la gara nelle retrovie.
Pin, Gademan, Nobels, Robertson, Block, Westcott, Crone e Ferreira hanno preso punti, notevole come ci siano riuscite sia la one-off sia la wildcard. Seguivano Felbermeyr partita dai box, Ciconte, Chong e Havdra.

La notte tra sabato e domenica la gara era all'1.20 e di nuovo ho messo la sveglia a quell'ora e mi sono sentita piuttosto perplessa quando il telefono ha preso a vibrare.
Chambers ha mantenuto la testa della gara davanti a Palmowski mentre dopo poco tempo è entrata una safety car per un incidente che ha coinvolto Ciconte e Westcott. Al restart Larsen è stata superata prima da Pin e poi da Weug. In un momento successivo della gara, tuttavia, Alba sarebbe rientrata in scena quando, approfittando di un duello tra le due championship contenders, ha superato Doriane quando questa perdeva la terza piazza a vantaggio di Maya, relegando l'imminente campionessa alla quinta posizione.
Chambers ha approfittato dei duelli dietro di lei per andare a vincere indisturbata, mentre Palmowski ha conservato la seconda piazza seppure insidiara da Weug, che ha preceduto Larsen, Pin, Lloyd, Gademan, Hausmann, Ferreira e Nobels a completare la top-ten. Seguivano Block, Felbermeyr partita ancora una volta dalla pitlane dopo essere rimasta ferma sulla griglia, Crone, Robertson, Chong e Havdra.

CLASSIFICA: Pin 172, Weug 157, Chambers 127, Lloyd 109, Palmowski 91, Gademan 74, Larsen 70, Hausmann 50, Block 37, Felbermeyr 37, Chong 18, Ferreira 18, Nobels 17, Ciconte 8, Esmee Kostermann (wildcard) 6, Robertson (one-off) 5, Anagnostiadis 5, Westcott (one-off) 3, Crone 3, Havdra 1, Matilda Paatz (wildcard) 0, Megan Bruce (one-off) 0, Ava Dobson (wildcard) 0, Shi Wei (wildcard) 0, Farah Al Yousef (wildcard) 0, Lisa Billard (wildcard) 0.

OPINIONI FINALI: mi dispiace per Weug, perché durante la stagione è andata molto bene ed è migliorata parecchio rispetto all'anno passato, ma l'errore nella prima gara è stato molto pesante, seppure forse non determinante. Pin ha sicuramente meritato il titolo, ma in generale entrambe se la sono giocata e chiunque avesse vinto non sarebbe stato uno scandalo.
Chambers è migliorata molto dalla scorsa stagione e il terzo posto in classifica è assolutamente meritato. Tra le new entry, Lloyd è stata sicuramente la migliore, Palmowski ammetto che mi ha un po' delusa, mentre Gademan forse ha raccolto meno punti di quanto poteva meritare.
Il resto delle full season l'ho trovato in gran parte piuttosto meh, mentre le varie Chong, Ciconte, Crone, Havdra e Agnostiadis di turno sono state imbarazzanti. Sono comunque stupita che Chong sia riuscita a precedere Ferreira e Nobels in classifica, che sono state senz'altro meh, ma non imbarazzanti quanto il gruppetto menzionato. Larsen è stata un'incognita totale, mi stupisce vederla così in alto in classifica, così vicina a Gademan.
Per wildcard e one-off siamo partiti da Al Yousef e Shi(?) che facevano dubitare di quale fosse il loro mestiere, ma andando avanti quantomeno ci sono stati progressi. Oltre a Kostermann che ha fatto punti e alle due viste a Las Vegas, anche Paatz ma soprattutto Billard hanno mostrato sprazzi di competitività e lo zero in classifica dietro a certi soggettoni non riflette il valore in pista. Kostermann e Billard sono curiosa di vederle all'opera il prossimo anno.



giovedì 20 novembre 2025

Riflessioni su Daniil Kvyat e le monoposto guidate dall'AI

Nello scorso fine settimana, ad Abu Dhabi, si è svolta la seconda edizione di una gara per monoposto controllate dell'intelligenza artificiale, con sei vetture presenti che sembrano avere percorso venti giri. Una di queste, in più, ha preso parte a una gara AI vs pilota umano, battendo la nostra vecchia conoscenza Daniil Kvyat. Quella macchina guidata tramite AI aveva il numero 33, quello di Max Verstappen quando non era campione del mondo, cosa che ha strappato non poche risate ai motorsport addicted e che mi ha stimolato questa riflessione.
Conosciamo Kvyat per i suoi trascorsi in Formula 1, per il fatto che si fosse procacciato una promozione dalla Toro Rosso alla Redbull e che nel 2015 non avesse sfigurato per niente al fianco di Daniel Ricciardo. La sua carriera in Formula 1 sembrava ben avviata e, nonostante l'ombra di Verstappen incombesse sul team, nulla sembrava preannunciare il disastro imminente.

Quando la situazione ha iniziato a precipitare, non ce ne siamo nemmeno accorti. Era una mattina di aprile (il 17, ma la data non è rilevante) del 2016, per noi in Europa, e si svolgeva il GP della Cina. Kvyat l'ha concluso al terzo posto, tutto sembrava filare liscio, ci siamo anche fatti qualche risata quando nel pre-podio Sebastian Vettel gli ha rivolto le celebri parole: "you came like a torpedo".
Secondo Vettel, la partenza turbolenta di Kvyat era stata ciò che aveva innescato un contatto tra le due Ferrari, nel quale lo stesso Vettel ma soprattutto Kimi Raikkonen avevano perso diverse posizioni. Di fronte alle accuse di Sebastian, Kvyat sembrava piuttosto divertito. Abbiamo pensato che fosse finita lì, ma non lo era.
Due settimane più tardi, al proprio gran premio di casa a Sochi, Kvyat avrebbe servito su un piatto d'argento alla Redbull la scusa che la squadra stava cercando per metterlo a piedi.

Il GP della Russia si è svolto il 1° maggio, data che ai tempi era irrilevante, ma che al giorno d'oggi ha assunto un certo significato. Non è chiaro se ciò che è accaduto sia stato frutto del caso o un'azione deliberata, quello che è certo è che Kvyat è venuto a contatto al via per ben due volte con Vettel, mandandolo a sbattere contro le barriere e costringendolo al ritiro. Giusto per non farsi mancare nulla, nel caos che si è innescato anche Ricciardo ci ha rimesso, ma ormai il danno era comunque già fatto senza margine di recupero.
In ultima sintesi Kvyat ha messo in atto quello che sembrava un revenge crash nei confronti di quello che un tempo era stato il golden boy della Redbull, il tutto quando la Redbull non vedeva l'ora di metterlo alla porta e rimpiazzarlo con Verstappen, cosa accaduta di lì a qualche giorno: per il "russo di Roma" iniziava definitivamente la stagione del declino.

Mentre Max vinceva il primo gran premio con la Redbull, Daniil alla Toro Rosso passava anni difficili, venendo appiedato ogni volta in cui c'era qualcun altro che poteva essere al posto suo. Al GP di Germania 2019, tuttavia, si è preso una bella soddisfazione: un terzo posto con la Toro Rosso, proprio nel fine settimana in cui lui e la compagna Kelly Piquet erano divenuti genitori di Penelope.
Mentre la carriera in Formula 1 di Kvyat è andata avanti tra alti e bassi per qualche stagione, la relazione con Kelly è terminata nel 2020(?). Cose che succedono, ma la particolarità è che Kelly poi è divenuta proprio la compagna di Max Verstappen, con il quale ha avuto una figlia.
Per quello che sembra un assurdo scherzo del destino, Lily Verstappen è venuta alla luce il 1° maggio 2025... ve l'avevo detto di tenervi in mente la data del GP della Russia 2016, Lily è nata nell'esatto anniversario del gran premio che ha sancito ufficialmente le disgrazie di Kvyat.

Quella che ho raccontato è la storia di un pilota, e neanche di quelli di alto rango. È un susseguirsi di emozioni e di colpi di scena.
Il motorsport rappresenta questo per me: emozioni. Una vettura senza pilota, spinta dell'intelligenza artificiale, a mio avviso è solo una scatola vuota che non trasmette emozioni. Magari sarà anche un interessante esperimento tecnologico, ma non avrà quella componente umana che rende perfettamente imperfetto il binonio tra auto e pilota.



mercoledì 19 novembre 2025

Formule minori 2025: Eurocup 3 e Formula 4 spagnola

Lo scorso fine settimana è terminato il campionato di Eurocup 3, dopo otto eventi disputati tra Redbullring, Algarve, Le Castellet, Monza, Assen, Spa Francorchamps, Jerez e Circuit de Catalunya.
Nello stesso giorno e sullo stesso circuito è terminato anche il campionato di Formula 4 spagnola, dopo sette round disputati in prevalenza in Spagna, ma con le eccezioni di Algarve e Le Castellet.
Entrambi i campionati hanno avuto una buona presenza al via, nella F4 spagnola addirittura arrivando a 30+ vetture.

Il campionato di Eurocup 3, composto da un totale di sedici gare (due per ciascun evento) è stato vinto dal nostro connazionale Mattia Colnaghi, che non era presente all'ultimo round e che ha conquistato cinque vittorie in corso d'opera, precedendo in classifica l'altro nostro connazionale Valerio Rinicella, salito invece sul gradino più alto del podio in una sola occasione.
Seguivano il polacco Kacper Sztuka e i messicani Ernesto Rivera e Jesse Carrasquedo Jr con rispettivamente due, tre e due vittorie all'attivo, i quali hanno preceduto il francese Jules Caranta. Hanno completato la top-ten il peruviano Andrés Cardenas, il thailandese Enzo Tarnvanichkul, lo statunitense James Egozi e il polacco Maciej Gladysz, ciascuno dei quali con una vittoria all'attivo.
Si segnala che, fuori dalla top-ten, l'unico altro pilota a vincere una gara nel corso della stagione è stato Garrett Berry, tredicesimo in classifica piloti.

Il pilota belga Thomas Strauven ha vinto il campionato con un notevole vantaggio nei confronti sia del connazionale Ean Eyckmans sia del polacco Jan Pzryrowski. Il vincitore del titolo ha conquistato nientemeno che dieci vittorie su ventuno gare (tre ciascun round) disputate, contro le due e le tre dei due diretti inseguitori.
Al quarto posto in classifica piloti troviamo l'olandese René Lammers, figlio di Jan, pilota di Formula 1 negli anni '80, che ha vinto quattro gare in corso d'opera e ha preceduto il connazionale Reno Francot a chiudere la top-5.
Francot ha conquistato una vittoria, così come il britannico Nathan Tye, che si è classificato settimo alle spalle dello spagnolo Juan Cota. Nessun altro pilota ha vinto gare nel corso della stagione.



martedì 18 novembre 2025

Macao 2025/ GT World Cup, vince Antonio Fuoco con la Ferrari

Ho parlato di Formula 4 e di Formula Regional, così come delle moto, non mi resta che concludere le mie narrazioni del GP di Macao con la main race della GT World Cup, che non è stata una garahhhh falsatahhhh in quanto abbiamo assistito a una vittoria dominante della Ferrari, per mano di Antonio Fuoco con il team di AF Corse. La gara si è svolta quando in Italia erano indicativamente le cinque di mattina, quindi dopo quella della Formula 4 e prima di quella della Formula Regional che ha messo fine all'evento.


È bastato poco perché ci fosse del caos, con diversi ritirati già nelle prime battute, Alessio Picariello, Dorian Boccolacci, Luca Engstler e Guven Ayhancan. Ciò ha provocato un ingresso della safety car, che sarebbe stato l'unico per tutta la durata della gara (sedici giri).
Al restart, Fuoco ha preso ad allungare, staccando di diversi secondi i diretti inseguitori, il più vicino dei quali era Raffaele Marciello, pilota BMW che è giunto il traguardo a quasi quattro secondi di distacco.


Il gradino più basso del podio è andato alla Porsche di Laurin Henrich, che ha preceduto di poco l'Audi di Joel Erikssen. Al quinto posto si è classificata la Ferrari di Ye Yifei, mentre Sheldon Van Der Linde e Christopher Haase hanno preceduto l'altra Ferrari guidata da Deng Yi.
Hanno concluso la top-ten Laurens Vanthoor e Benjamin Goethe, mentre Adderly Fong è stato classificato ultimo. Edoardo Mortara si è invece ritirato per incidente dopo due terzi di gara.



lunedì 17 novembre 2025

Macao 2025/ le mie impressioni sul gran premio motociclistico

Avevo detto che avrei approfondito le gare avvenute nel weekend del GP di Macao ed eccomi qui, perché va bene la Formula Regional, ma ci sono state altre gare, quindi ripercorreriamole perché why not. Per la prima volta da quando seguo il GP di Macao (quindi dal 2017) ho deciso di guardare il gran premio motociclistico, che ho trovato pubblicato su Youtube.
Ho visto anche un video di un giro onboard e devo dire che fa davvero uno strano effetto vedere delle moto percorrere un circuito così stretto e con poca visibilità. Prendendo il prestito un termine caro a Gianfranco Mazzoni, penso di potere definire il tutto come estremamente suggestivo.



Facciamo una doverosa premessa: dimenticatevi i duellihhhh e i sorpassihhhh per la vittoriahhhh tanto decantati dagli amanti delle moto. Davey Todd (che googlandolo ho scoperto avere un look molto in stile Valtteri Bottas) è stato in testa dall'inizio alla fine, per tutti i dodici giri della gara, iniziando ad allungare immediatamente su Erno Kostamo. Poi, a onore del vero, nelle posizioni retrostanti qualcosa è cambiato, ma ben lontano dalle inquadrature.
Kostamo a un certo punto è finito in giro per una via di fuga, perdendo un paio di posizioni. Peter Hickmann si è portato in seconda posizione, dove avrebbe terminato la gara, a dieci secondi dal vincitore Todd. Kostamo è risalito in terza piazza, prendendo alla fine quattordici secondi da Hickmann e staccando notevolmente tutti i piloti retrostanti.



Dopo avere tagliato il traguardo Todd ha festeggiato facendo sfumazzare la moto e venendo ben presto raggiunto anche dagli altri due podium finishers.
Dalla quarta posizione in poi si sono classificati Rob Hodson, Lukas Randy Maurer, l'italiano Maurizio Bottalico, David Johnson, Mitchell Rees, Michael Evans, Phillip Crowe, Almaric Blanc, Eddy Ferre, Don Gilbert, Marcus Simpson, Laurent Hoffmann, Paul Williams e Ryan Whitehall, mentre non hanno concluso la gara Paul Jordan, Michael Sweeney e Samuel West.


domenica 16 novembre 2025

Macao 2025/ main race: Théo Naël si aggiudica la vittoria in Formula Regional

Stamattina si è svolto il GP di Macao, la cui main race viene disputata nell'epoca post-Covid sulle vetture della Formula Regional, le più simili a quelle della Formula 3 Europea che si utilizzavano prima che confluisse nella GP3. Venerdì si sono svolte le qualifiche, che stilavano la griglia della qualifying race del sabato (10 giri) il cui risultato avrebbe poi definito la gara della domenica (15 giri), quella valevole per il risultato finale.
Le gare sono state trasmesse in diretta su Youtube sia nella live del canale ufficiale dedicato al GP di Macao, sia sul canale della FIA, in quest'ultimo caso con telecronaca in inglese. Qualora non le abbiate viste e vogliate vederle, sul canale FIA sono facilmente reperibili in quanto c'è un video per ogni gara (sia le F4 sia le F.Regional, sia la GT World Cup - su altri canali si può reperire anche quella delle moto e sto seriamente pensando di approfondire l'argomento).

La pole del venerdì è andata a Théophil Naël di KCMG Enya Pinnacle Motorsport, che ha preceduto la Theodore Prema di Freddie Slater, le ART Grand Prix di Evan Giltaire e Taito Kato, la R-ace GP di Enzo Deligny, la KCMG di Mari Boya e, in settima piazza, la PHM Racing del migliore degli italiani, Mattia Colnaghi.
La mia soddisfazione nel vedere ben due figli di Alex Wurz - entrambi con Evans GP - in pista è durata molto poco, visto che Charlie partiva 17° e Oscar 27° nonché ultimo. Però è diminuita ulteriormente, dato che c'è stato subito un contatto nel finale, il quale ha messo fine alla gara di Oscar, che è andato a parcheggiare in una via di fuga.
Nel frattempo Slater aveva preso la leadership al via e Giltaire e Boya avevano superato Naël alla curva Lisboa. Più avanti, Boya si è preso la seconda piazza e Naël si è riportato in "zona podio" superando Giltaire.
In una gara che per il resto non ha dato grandi emozioni, del resto le qualifying race di Macao sono solitamente piuttosto conservative, dato che valgono un errore può costare di partire in fondo nella gara principale, Slater ha allungato molto tagliando il traguardo per primo, seguito da Boya, Naël, Giltaire, Kato, Deligny, Colnaghi, James Egozi di Saintéloc Racing, Noah Stromsend di Trident Motorsport e Rashid Al Dhaheri di Theodore Prema a completare la top-ten.
L'altro italiano Matteo De Palo su R-ace ha preceduto José Garfias di PHM, Tasanapol Inthrapuvasak di Trident (acclamato dagli indonesiani sulla chat di Youtube), Jin Nakamura su R-ace, Kanato Le su ART, Hiyu Yamakoshi su Evans, Tokiya Suzuki e Yuki Sano entrambi su TOM's Formula, Charlie Wurz, Owen Tangavelou su Saintéloc, Kiyoshi Umegaki su Van Amersfoort Racing, Reza Seewooruthun su Trident, l'immancabile Charles Leong su Theodore Prema, Tymek Kucharczyk su Van Amersfoort precipitato indietro di diverse posizioni dopo un errore, Enzo Yeh su PHM, infine ultimo dei classificati Zhenrui Chi (un cinese che tuttavia corre con licenza italiana) con Van Amersfoort.
Oscar Wurz è stato l'unico a non vedere la bandiera a scacchi, come già anticipato, ed è scattato dall'ultima posizione nella gara della domenica.
Non restava che aspettare le 8.30 del mattino per vedere la gara. Nel frattempo ho recuperato quella di Formula 4 disputata nella notte della quale ho già parlato.

La gara è iniziata puntuale, ma con sole ventisei vetture in griglia perché quella di Tangavelou ha avuto un guasto ed è partito dalla pitlane. Subito, nelle retrovie, c'è stato un incidente: Charlie Wurz si è girato dopo essere stato toccato(?) e ciò ha innescato una collisione multipla con Umegaki, Seewooruthun e Chi, provocando l'ingresso della safety car. Charlie sarebbe riuscito a ripartire recuperando secondo i distacchi anche una posizione in tempi brevi, il che mi avrebbe resa felice, se non fosse che l'ha recuperata a spese del fratello Oscar.
Al via, nel frattempo, Boya si era preso la prima piazza nei confronti di Slater, mentre Naël, tentando di mettersi nella lotta per la prima posizione, era scivolato quarto alle spalle di Deligny. Al restart, Slater si è ripreso la testa della gara, per poi iniziare ad allungare in maniera consistente, tanto che il risultato sembrava nelle sue mani. La gara, tuttavia, era ancora lunga e tutto poteva ancora succedere, tipo che qualcuno andasse a sbattere ed entrasse di conseguenza la safety car, ricompattando il gruppo. Provate a immaginare la mia soddisfazione nel vedere che ad andare a sbattere era stato Oscar Wurz alla Lisboa. :-///


Dopo questa visione deludente e la relativa safety car, davanti Boya ha superato Slater, il quale è finito poco dopo a muro, con Deligny e Naël risaliti in seconda e terza piazza e un nuovo ingresso della vettura di sicurezza. Al restart, Naël ha superato entrambi, un attimo prima che entrasse nuovamente la safety car, con la gara ormai arrivata alle ultime battute, perché vi erano stati due incidenti, uno che coinvolgeva di Al Dhaheri, un altro tra più vetture con Suzuki, Nakamura e Leong tutti fermi.
Naël ha tagliato il traguardo in prima posizione alle spalle della SC (di conseguenza abbiamo avuto due francesi vincitori in entrambe e categorie di monoposto, dopo il precedente successo di Jules Roussel in F4), seguito da Boya e Deligny a completare il podio. Colnaghi ha chiuso quarto, precedendo Kato, Giltaire, Stromsend, De Palo, Sano e Garfias a completare la top-ten. Nelle posizioni retrostanti si sono classificati Le, Yamakoshi, Kucharczyk, Egozi, Yeh, Inthrapuvasak, Tangavelou e Charlie Wurz, soltanto diciotto piloti hanno visto la bandiera a scacchi.


sabato 15 novembre 2025

Macao 2025: la Formula 4 prima della Formula Regional

In occasione del Gran Premio di Macao, a precedere le monoposto della Formula Regional c'erano quelle della Formula 4, dove abbiamo visto in azione i pilotini che hanno gareggiato nelle varie Formula 4 quest'anno, con peraltro qualche nome interessante.

La pole position nella giornata di ieri è stata conquistata da Sebastian Wheldon, figlio del compianto campione di Indycar, accanto a Kean Nakamura-Berta. La griglia del venerdì, tuttavia, non serve per la gara principale, ma per la qualifying race, proprio come succede per il main event della Formula Regional.
Oggi i due sono stati sorpresi al via dall'italiano Emanuele Olivieri che scattava dalla terza piazza, ma il peggio doveva ancora venire, dato che sono finiti insieme e appassionatamente contro le barriere alla curva Lisboa (come da screenshot sottostante). Ragazzini cari, non preoccupatevi, cose del genere succedono anche ai futuri lanciatori di cappellini.
Certo, non raggiugiamo la poesia di Nico Rosberg che andò a sbattere mentre era in testa, venendo centrato da Lewis Hamilton che lo seguiva in seconda piazza, nel lontano 2004, ma non si può avere tutto dalla vita.


Frattanto poco dopo c'è stato un secondo incidente tra Tiago Rodrigues e Thomas Bearman fratello di Oliver, che partivano quarto e quinto. È stata mandata in pista la safety car, dopodiché la gara è ripartita con Olivieri leader e Fionn McLaughlin secondo, seguiti da Rintaro Sato figlio di Takuma.
Dopo un incidente(?) abbiamo visto la macchina di Emily Cotty che veniva rimossa senza intoppi, mentre Olivieri proseguiva verso la vittoria con McLaughlin negli scarichi, almeno finché l'irlandese non è andato a sbattere all'ultimo giro.
Jules Roussell ha superato frattanto Sato procacciandosi la seconda piazza e la prima fila nella gara che si svolgerà nella notte, mentre Rintaro è stato penalizzato di trenta secondi per errata posizione in griglia perdendo il terzo posto, scivolando undicesimo e ultimo.

Il risultato finale è quindi Olivieri, Roussell, Rayan Caretti, Aryaman Bansal, ***TRIGGER WARNING!!!!*** Kimi Yu Tsai Chan, Kyuo Lee, Shimo Zhang, Itsuki Sato, Man Hei Cheong, Yuhze Wang.
Rintaro Sato precederà in griglia McLaughlin, Cotty, Alexandre Munoz, Wheldon, Nakamura-Berta, Bearman, Rodrigues e Gino Trappa.

EDIT - 16 novembre /// la gara principale si è svolta alle due di notte passata e l'ho recuperata in mattinata. Anche in questo caso abbiamo visto incidenti al primo giro, con Itsumi Sato e Zhang, già al via. Alla Lisboa invece, è finito out Lee. Sembra che anche Cotty abbia perso posizioni nel corso della prima tornata, mentre Nakamura-Berta è entrato ai box per un problema tecnico.
Al via, Olivieri era stato superato da Roussel (che - ho scoperto stamattina - si scrive con una sola -L diversamente da un certo pilota di Formula 1 inglese con un cognome simile) e Caretti. Dopo un iniziale intervento della safety car, i due francesi si sono scatenati. Caretti è passato in testa al quarto giro di un totale di dieci, mentre Roussel si è ripreso la testa della gara al settimo. Il duello è continuato, terminando all'ottavo giro quando Caretti è finito a muro da solo.


Visti i vari incidenti, i piloti che nella giornata di sabato avevamo fatto danni non si trovavano affatto nelle retrovie, ma anzi, potevano dire la loro. Dietro a Roussel e Olivieri, Rintaro Sato ha chiuso il podio.
Wheldon ha terminato la gara in quarta piazza davanti a Bansal, McLaughlin, Bearman, Chang, Cheong, Trappa, Rodrigues, Wang e Cotty. Risultano non classificati Caretti, Nakamura-Berta, Munoz, Lee, Zhang e Itsumi Sato.




venerdì 14 novembre 2025

Kyojo Cup 2025: Rio Shimono domina la serie open wheel femminile giapponese

Se nel mondo occidentale da anni si dibatte di W Series e Formula Academy, in oriente esiste una categoria quasi del tutto ignorata dai media europei e succede che in Giappone vi sia un campionato femminile che non divide e non genera polemiche.
La Kyojo Cup esiste già da qualche anno, ma nella stagione 2025 per la prima volta, anziché vetture a ruote coperte, si sono usate nientemeno che delle Formula 4, una delle cose ritenute inaccettabili dagli hater della Formula Academy.
La stagione si è disputata interamente al Fuji, dove si sono svolti tutti e cinque gli appuntamenti, con l'ultimo disputato nello scorso fine settimana, con un totale di dieci gare, visto che per ogni evento c'erano una sprint e una feature race.
Facendo una piccola ricerca, mi pare di capire che il format sia simile a quello originalmente usato in Formula 1 nei weekend sprint: qualifica per decidere la griglia della sprint, il cui risultato sarà la griglia della feature race.

La stagione è iniziata nel segno di Rio Shimono, pole, vittoria in entrambe le gare, con due secondi posti di Miki Onaga e il podio completato rispettivamente da Mako Irakawa e Kokoro Sato nella sprint e nella feature.
Nel secondo round, Aimi Saito ha conquistato la pole position e vinto la sprint precedendo Onaga, che poi ha vinto la feature precedendo la stessa Saito. Shimono ha chiuso entrambe le gare in terza posizione, l'unica volta nell'intera stagione che non ha vinto. Da quel momento in poi, infatti, si sarebbe procacciata tutte le altre vittorie stagionali, chiudendo la stagione con otto gare vinte su dieci.
Nel terzo evento, tuttavia, Sato ha conquistato una seconda pole, anche se risulta avere chiuso la gara nelle retrovie. Irakawa si è classificata seconda precedendo Riona Tomishita nella sprint, mentre in feature Rami Sasaki ha conquistato la seconda piazza con Tomishita nuovamente terza.
Shimono è tornata in pole position nel quarto round - sarebbe accaduta la stessa cosa anche nel quinto, ma non mettiamoci troppo avanti con i lavori. Vittoria davanti a Onaga e Sato nella sprint, per poi ripetersi nella feature, nella quale ha preceduto Saito e Tomishita.
Le due gare del quinto appuntamento stagionale hanno visto lo stesso podio: Shimono, Onaga e Saito, che hanno anche chiuso il campionato nelle prime tre posizioni, con Shimono che tuttavia ha messo un gap abbondante tra sé e anche le inseguitrici più dirette.




Dopo Shimono, Onaga e Saito, troviamo in classifica Sato, Sasaki, Hirakawa, Tomishita, Itsumo Shiraishi e in nona piazza la prima a non gareggiare con licenza giapponese, la statunitense Hana Burton che ha tuttavia origini giapponesi (e pare essere un'influencer divenuta pilota).
A seguire Ayumu Nagai, Kilei Kanemoto, Miku Ikejima, Marie Iwaoka, Ryu Yamamoto, la thailandese Sitarvee Limnantharak, Yuika Hosokawa, Maaya Orido, la finlandese Airikkala subentrata in corso d'opera a Reina Amaya, la cinese Zhao Yunqing, la statunitense Kelsey Pinkowski, infine la stessa Amaya.



giovedì 13 novembre 2025

Gli ottant'anni di Masahiro Hasemi e la presunta controversia di Macao 1990 classe GT

Il 13 novembre 1945 nasceva Masahiro Hasemi, celebre tra noi appassionati di Formula 1 per avere disputato il GP del Giappone 1976 ed essere stato erroneamente accreditato del giro più veloce.
La carriera di Hasemi in Giappone è proseguita molto a lungo... e non solo in Giappone (visto che ha all'attivo anche una vittoria alla 24 ore di Daytona). Visto che a breve si svolgerà il GP di Macao, perché non approfittare dell'occasione per menzionare anche il fatto che abbia vinto la classe GT nell'edizione 1990? Era lo stesso anno in cui Michael Schumacher e Mika Hakkinen si baciavano alla francese durante la gara della Formula 3, nella quale Schumacher sarebbe uscito vincitore in un podio composto dall'intera line-up Ferrari del 1999, dato che secondo e terzo si sarebbero classificati Mika Salo e Eddie Irvine.
Guess what, per una volta di Schumacher, dei MikaX2 e del folletto irlandese non di importa un bel niente, perché wikipedia versione inglese ci dice che la vittoria di Hasemi è stata controversa.
Leggere una simile informazione mi ha acceso il radar. Mi sono messa a googlare in tutte le salse per cercare la relativa controversia. Google mi restituisce i nomi degli Schukkinen e su questo proposito, peraltro, vorrei dire: non allarghiamoci troppo. Ho visto abbastanza gran premi di Macao da vedere che è tutto uno sbattere dove capita, la differenza casomai sta nel fatto che questi erano gli Schukkinen e non due pilotini random come quelli che da decenni si esibiscono in comparabili prodezze. Che poi al giorno d'oggi Schumacher sarebbe stato penalizzato invece di uscirne vincitore, questo è poco ma sicuro, ma la prassi ha iniziato a cambiare negli anni duemila quindi non intendo discutere di un fatto che, essendo capitato trentacinque anni fa, non è stato giudicato con gli standard odierni ma appunto con quelli di allora, specie quando sono impegnata a cercare polemiche su Hasemi!
C'è qualche post che richiama proprio la presunta controversia della vittoria di Masahiro nostro, ma si tratta in genere di copia e incolla proprio da wikipedia. Qualcuno si spinge a parlare di supremazia del motore Nissan, ma sembra non vi siano dettagli più precisi. Se sapete qualcosa di più, vi chiedo cortesemente di farmi sapere.



mercoledì 12 novembre 2025

Il doppio happy ending di Giovinazzi

Sabato scorso, mentre si svolgevano le qualifiche del GP del Brasile, in Bahrain terminava la stagione del World Endurance Championship, dove è accaduto ciò che da molti anni non accade in Formula 1: il titolo mondiale vinto dalla Ferrari.
Si tratta di una storia a lieto fine soprattutto per uno dei membri della Ferrari #50, il nostro Antonio Giovinazzi, che si è preso l'ennesima rivincita nei confronti del popolo dei fanboy della Formula 1 che lo snobbavano come se non ci fosse un domani. Insieme a lui sono divenuti campioni del mondo anche Alessandro Pier Guidi, pilota di endurance di vecchia data, e James Calado, il cui manager dovrebbe essere Nicolas Todt, informazione che avevo appreso negli old gold days in cui c'erano pregiudizi nei confronti dei piloti il cui manager era Nicolas Todt.
Non solo Giovinazzi è diventato campione del mondo, ma è anche diventato papà nella stessa sera, avendo annunciato tramite il proprio profilo instagram la nascita della figlia Ginevra. *-* In sintesi, doppio happy ending per il nostro "maschio Alfa (Romeo)" preferito.


lunedì 10 novembre 2025

Formula 1 2025: #21 Commento al Gran Premio del Brasile

Vettelton vibes! <3
Benvenuti a Interlagos, dove il 9 novembre si svolge il GP di Sao Paulo, ma who kers, noi lo chiamiamo sempre GP del Brasile, nonché location in cui risiedevano, al di là dell'Arquibancadas, i nonni di Rubens Barrichello.
Vorrei iniziare con un approfondimento sulla questione dei nonni, oltre che correggere una mia affermazione passata, per la quale preferisco appigliarmi al "so di non sapere". Spesso è stato riportato che nonno Rubens e nonna Izaura abitassero vicino al circuito. Ciò è concettualmente scorretto: nonno Rubens è l'attualmente 97enne padre di papà Rubens, quindi il nonno paterno di Rubinho, mentre nonna Izaura era la defunta madre della signora Idely, quindi sta sotto la giurisdizione materna. Di conseguenza, ad abitare dietro l'Arquibancadas erano o nonno Rubens e nonna Cacilda - anche lei ancora in vita come affermato da Rubinho in un post di qualche mese fa in occasione della festa dei nonni brasiliana - oppure nonna Izaura e un fantomatico nonno materno di cui non conosciamo il nome.
Mazzoni sosteneva che quella fosse la casa dei nonni paterni, citando nonna Izaura per nome solo in relazione alle sue previsioni del tempo altisonanti, quindi ho dato per buono che ad abitarci fosse nonno Rubens. Tuttavia nel post sulla festa dei nonni, Rubinho racconta di come da ragazzino riuscisse a entrare nel circuito grazie all'aiuto di nonna Izaura, segno che l'informazione su cui avevo fondato le mie convinzioni potrebbe essere errata.
Rubinho ha recentemente raccontato che i suoi zii vivono tuttora in quella casa nei pressi del circuito e che quando morirà gli piacerebbe essere seppellito sotto l'asfalto a Interlagos. Aggiungerei che Barrichello ha disputato nel 2001 il GP del Brasile indossando un casco celebrativo con i colori della bandiera brasiliana, quindi un certo sette volte campione del mondo che nei giorni prima del gran premio sosteneva di essere il primo ferrarista a indossare un casco con bandiera brasiliana a Interlagos ha espresso una teoria giusto un po' campata in aria, cosa che mi auguro che Sebastian Vettel, presente in Brasile questo fine settimana e fotografato nel box della Ferrari al venerdì insieme ai Leclamilton, gli abbia prontamente ricordato, essendo un grande esperto di storia della Formula 1.
Vettel: "Capretta, hai studiato un po' di storia della Formula 1?"
Leclerc: "Sì, andando a scuola, dove c'erano i banchi monoposto."
Vettel: "E tu, Caprone Supremo? Oltre a studiare, hai preso gli integratori per la memoria? Ti è tornato in mente che Massa con casco verdeoro correva in Ferrari già ai tempi tuoi?"
Hamilton: "No, questa informazione non mi sovviene."
Vista la causa di Felipe contro la FIA relativa al crashgate da lui considerato determinante per l'assegnazione del titolo, quelli che considerano ciò uno scontro tra Massa e Hamilton a cui tutto il resto fa da contorno hanno acclamato Lewis per avere di fatto negato l'esistenza di Massa, kehhhh è kattivohhhh e se lo meritahhhh quindi who kers se anche lui portava il casco brasiliano guidando una Ferrari in Brasile.
Che cosa renda quel povero disgraziato di Rubinho kattivohhhh di default per una polemica con cui non ha a che fare (a Singapore, poco dopo l'incidente di Nelsinho Piquet, si è ritirato per un guasto al motore) resta un mistero, così come il fatto che l'unica curva destinata a essere tradotta sia il "Bico de Pato".
A tale proposito mi sono dilettata a tradurre tutti i tratti del circuito:

- S do Senna = S di Senna;
- Curva do Sol = Curva del sole;
- Reta oposta = rettilineo opposto;
- Descida do Lago = discesa del lago;
- Ferradura = ferro di cavallo;
- Laranjinha = piccola arancia;
- Pinheirinho = piccolo abete;
- Bico de Pato = becco di papero;
- Mergulho = tuffo;
- Junçao = giuntura;
- Subida do boxes = uscita dai box;
- Arquibancadas = tribune.

Forse è il caso di tornare a noi, sto divagando un po' troppo e non vi ho ancora detto che nella giornata di venerdì il profilo ufficiale della Ferrari ha twittato foto di gufi con le Rosse sullo sfondo. Dopo una tale scelta augurale, non restava altro da fare che vedere fino a che punto sarebbero stati capaci di gufarsi.
Lando Norris, Kimi Antonelli, Oscar Piastri, George Russell, Fernando Alonso, Max Verstappen, Lance Stroll, Charles Leclerc, Isack Hadjar, Nico Hulkenberg, Lewis Hamilton, Alexander Albon, Pierre Gasly, Gabriel Bortoleto, Oliver Bearman, Franco Colapinto, Liam Lawson, Esteban Ocon: in quest'ordine i piloti si sono allineati silla griglia di partenza della gara sprint, con Yuki Tsunoda (qualificato 18°) e Carlos Sainz (20°) che partivano dalla pitlane.
Se le qualifiche sprint sono state trasmesse alle 13.00 di sabato in differita di appena diciassette ore, la gara è invece stata mostrata in diretta alle 15.00 (presto per definirla gara spritz) anche sulla TV dei povery, così come sarebbe accaduto anche con le qualifiche alle 19.00.
Sulla pista ancora vagamente umida, Norris, Antonelli, Piastri, Verstappen, Alonso e le Ferrari erano i primi sette, mentre nelle retrovie Lawson e Bearman venivano a contatto. Paradossalmente, entrambi sarebbero stati penalizzati post gara, uno per avere forzato l'altro fuori pista, l'altro per essere la causa della collisione.
Non importa che abbia senso, anche perché who kers di questi, parliamo del momento in cui il Vanz ha detto che la gara sembrava congelata e che non stava succedendo niente. Piastri è finito a muro. Poi anche Hulkenberg e Colapinto sono finiti a muro, ma who kers. Hulkenberg è ripartito ed è riuscito a rientrare ai box. Sarebbe riuscito a rientrare in gara anche grazie a una bandiera rossa per le barriere danneggiate.
Durante la sosta forzata, i piloti partiti sulle soft sono passati alle medium, quelli partiti sulle medium sono passati alle soft. Poi siccome i tempi stringevano la direzione gara ha optato per un rolling start che avrebbe verosimilmente evitato altri danni.
Mancavano ancora due terzi di sprint, Norris ha allungato su Antonelli che nel frattempo battagliava con Russell e le sue -L, dietro Verstappen stava lì senza un ruolo ben preciso, mentre Alonso faceva il Vitaly Petrov della situazione tenendosi dietro le Ferrari. Leclerc a gara quasi finita sarebbe riuscito a superarlo, così come Gasly si sarebbe fatto largo verso la zona punti con un sorpasso su Stroll, ma levatevi tutti, Norris stava faticando sulle soft e Antonelli era entrato in zona DRS provocando un notevole entusiasmo vanziniano.
A quel punto mi sono sentita combattuta tra due fuochi: il primo era la speranza che il mio concittadino Kimino ne uscisse vincente, il secondo era la consapevolezza che, se Norris avesse conservato la posizione, almeno avrebbe contenuto le grida provenienti dalla cabina di commento: #LandoVsUrlando.
Poi ecco comparire la doppia bandiera gialla. I nomi di Bortoleto e Albon scivolavano giù nella classifica, ho pensato a un contatto tra di loro. Quando i piloti di testa hanno finito la gara e sono passati accanto a quello che restava della Sauber lo scenario è apparso più inquietante, ma tanti saluti, sono le 16.00 e sulla TV dei povery è l'ora della MotoGP, rimaniamo con il dubbio.

Risultato sprint: Norris, Antonelli, Russell, Verstappen, Leclerc, Alonso, Hamilton, Gasly, Stroll, Hadjar, Ocon, Bearman, Tsunoda, Sainz, Hulkenberg, Lawson, Albon, Bortoleto // Bearman non ha perso posizioni per la penalità, mentre Lawson ne ha perse tre.

Dopo la sprint, ho trovato un video dell'incidente di Bortoleto, che pare essere finito su un tratto bagnato, andando a sbattere violentemente e ritrovandosi sbalzato dall'altro lato sbattendo ancora più forte. Albon era semplicemente di passaggio, c'è mancato poco che venisse travolto. Il bilancio è stato positivo: Gabrielino non aveva niente di rotto e avrebbe anche preso parte alle qualifiche, tre ore più tardi, se solo avesse avuto una vettura pronta per farlo. Ha quindi ricevuto lo status di non qualificato, ma ammesso alla gara per decisione dei commissari.
La qualifica non è stata esente da drammi, che hanno permesso al Vanz di tenere in allenamento le corde vocali con urla varie nonostante non fosse arrivato l'arrotino a metterla in pole position: entrambe le Redbull, anziché la sola Redbull di Tsunoda, sono finite fuori in Q1, mentre in Q2 è finito fuori anche Hamilton.
Poi Norris, dopo essere stato davanti a Piastri nelle prime due manche, ha toppato il primo tentativo in Q3, per poi andare a fare la pole position alla fine della sessione: "queste sono le cose che ci piacciono, che soddisfazione potere dare del fallito prima all'uno e poi all'altro in maniera alternata cambiando idea ogni cinque minuti e fingendo di non averlo mai fatto!"
Questa era la griglia di partenza: Norris, Antonelli, Leclerc, Piastri, Hadjar, Russell, Lawson, Bearman, Gasly, Hulkenberg, Alonso, Albon, Hamilton, Stroll, Sainz, Colapinto, Tsunoda, Bortoleto. Verstappen (16°) e Ocon (18°) sono partiti entrambi dalla pitlane per modifiche in regime di parco chiuso.

La gara era prevista per le 18.00 ora italiana, ma è stata trasmessa alle 21.30 sulla TV dei povery. Norris, Antonelli e Leclerc sono rimasti 1/2/3 mentre Hadjar si affacciava timidamente salutando Piastri. Nel frattempo Hamilton finiva a contatto con tutti i piloti che si trovavano nelle sue immediate vicinanze, mentre Stroll ha tirato una sportellata a Bortoleto che è finito a muro venendo costretto al ritiro.
In regime di safety car, Hamilton è andato a procacciarsi un'ala anteriore intatta dato che aveva rotto quella precedente tamponando Colapinto e si è accodato in ultima posizione. Su cosa fosse accaduto, non è ben chiaro, forse qualcosa di questo tipo:
"Ehi, bimbo, hai visto che ho il casco giallo con i colori della bandiera brasiliana come il miohhhh idolohhhh?"
"E tu lo sai che io porto i capelli ricci vaporosi, ho preso il sole in mutande e ho indossato la tuta della Williams?"
Al restart Piastri si è buttato a cannone nel tentativo di superare Antonelli e Leclerc, ha colpito Antonelli che ha colpito Leclerc che ha colpito il muro: Oscar ha ottenuto l'obiettivo della seconda piazza, ma procacciandosi in seguito anche dieci secondi di penalità che secondo i suoi fanboy di Zuckerbook sono frutto di un complotto a favore di Norris e non del fatto che avesse cercato di fare piazza pulita dei suoi avversari.
La gara è andata in regime di virtual safety car e Verstappen è rientrato ai box per una foratura, cosa che non convinceva il Vanz: "Hanno fatto finta di avere una foratura, in modo da cambiare strategia e sorpendere la McLaren."
Voce fuori campo: "Infatti un McLaren non si sono accorti minimamente della sosta ai box..."
Al restart, Norris si è reso conto di avere dietro quel pazzo scatenato di Piastri, quindi si è allontanato a gambe levate per ogni evenienza. Oscar era secondo, Antonelli terzo, seguivano le Torohhhh Rossohhhh di Faenzahhhh, dopodiché Bearman che si è infilato superando Lawson. Dietro di loro, Russell stava tranquillo con tutte le sue -L almeno per il momento, mentre entrambe le Redbull si facevano largo verso la zona punti e Verstappen si portava addirittura in top-5, in una situazione in cui non era chiaro chi facesse una sosta, chi ne facesse due e che gomme avrebbero montato, cosa che permetteva molte elucubrazioni e complotti in cabina di commento.
Piastri ha fatto il figo per qualche giro in testa, ma poi è rientrato ai box per la penalità e la sosta, scivolando dietro a Bearman. Tra una cosa e l'altra Norris era uscito dietro a Verstappen, per poi superarlo, ma Max è poi rientrato ai box e, quando indicativamente per tutta la top-5 poteva esserci una sosta da fare, le posizioni erano: Norris, Antonelli, Russell, Verstappen, Bearman. Quando questo si è fermato, Piastri è risalito al quinto posto e il Vanz ha iniziato a teorizzare piloti che sarebbero andati fino alla fine, venendo prontamente smentito.
Le Mercedes si sono fermate. Le McLaren si sono fermate. Piastri ha superato Bearman in pista, mentre il Vanz si chiedeva se Verstappen sarebbe andato fino alla fine. Anche stavolta è stato presto smentito e dopo la sosta è uscito al quarto posto: i primi cinque erano di nuovo Norris, Antonelli, Russell, Verstappen e Piastri. Poi Max si è lanciato all'inseguimento di Russell.
Verstappen: "Ho superato tutte le -L e adesso vado a prendermi Antonelli!"
Russell: "Nohhhh, è un bambinohhhh pikkolohhhh, non spaventarlo."
Verstappen: "Anch'io sono stato un bambinohhhh pikkolohhhh, ma mi sono sempre tenuto ben stretto il biberon. Adesso vediamo se Kimino è capace di fare altrettanto o se riesco a portarglielo via così come se niente fosse!"
Antonelli: "Mi dispiace per te, ma il biberon me lo sono nascosto dentro le mutande, quindi non te lo porterai via!"
Essendo su un circuito dove non aveva mai gareggiato, Antonelli ha deciso che doveva fare bella figura anziché fare il demolitore sui circuiti europei e ha mantenuto la seconda piazza, mentre Russell difendeva le proprie -L dagli attacchi di Piastri. Norris nel frattempo andava a prendersi la vittoria.

Ho parlato solo della gara delle zone alte della classifica, quindi aggiungerei che nella parte centrale del gruppo tutti lottavano con tutti, c'era un certo caos, ma non hanno fatto danni.
Pare che a un certo punto, stando a quanto ha detto il Vanz, nel box della Williams avessero solo tre ruote pronte al momento del primo pitstop di Sainz, quindi ne approfitto per ricordare che oggi è lunedì 10 novembre ed è il sessantesimo compleanno dell'uomo su tre ruote per eccellenza, il nostro folletto irlandese preferito Eddie Irvine.
Venendo alla gara del team che aveva pubblicato le foto dei gufi, sappiamo già dell'out di Leclerc quindi aggiungo che Hamilton, dopo avere scontato una penalità per il tamponamento a Colapinto nel corso del primo giro, si è ritirato ai box dopo essersi lamentato a lungo della macchina inguidabile per presunti danni al fondo.
Nel frattempo, Tsunoda era stato penalizzato prima per un contatto con Stroll al restart e poi per non avere scontato bene la penalità, ritrovandosi inizialmente ultimo e poi ancora più ultimo, in una gara in cui il suo compagno di squadra è partito dalla pitlane ed è arrivato sul podio.
Nel frattempo, tutti quelli che odiavano Verstappen fino a un anno fa, adesso lo incensano affermando che il mondohhhh è ingiustohhhh se un pilota come lui non vince il mondiale in luglio. Mi permetterei di far notare che, se la Redbull non avesse scelto di correre praticamente con un solo pilota pur di tenerselo stretto vita natural durante, riuscendo a rendere un inetto qualsiasi secondo pilota avesse ottenuto buoni risultati in altre squadre, forse ogni tanto avrebbe concluso con due vetture davanti alle McLaren, con una situazione in classifica ben diversa.

RISULTATO: 1. Norris/ McLaren, 2. Antonelli/ Mercedes, 3. Verstappen/ Redbull, 4. Russell/ Mercedes, 5. Piastri/ McLaren, 6. Bearman/ Haas, 7. Lawson/ Racing Bulls, 8. Hadjar/ Racing Bulls, 9. Hulkenberg/ Kick Sauber, 10. Gasly/ Alpine, 11. Albon/ Williams, 12. Ocon/ Haas, 13. Sainz/ Williams, 14. Alonso/ Aston Martin, 15. Colapinto/ Alpine, 16. Stroll/ Aston Martin, 17. Tsunoda/ Redbull, Rit. Lewis Hamilton/ Ferrari, Rit. Charles Leclerc/ Ferrari, Rit. Gabriel Bortoleto/ Sauber.

PS. Ho fatto un disegno da abbinare a questo post, ma ce l'ho nel diario che ho nel cassetto del comodino e oggi sono a cena e a dormire da mia nonna. Non sarò in grado di inserire l'immagine a correlazione del post, ma ci tengo comunque a pubblicare oggi perché ho menzionato il compleanno di Irvine.


EDIT - ecco il disegno mancante. Dato che è uno dei più elaborati fatti quest'anno, mi dispiaceva non metterlo.




domenica 9 novembre 2025

Gufi a Interlagos


Gufo 1:  Per caso ti sei emozionato anche tu di fronte alla prospettiva che per la prima volta vedremo un pilota Ferrari con la bandiera brasiliana sul casco in Brasile?
Gufo 2: Nel senso che Hamilton è diventato Barrichello? La mia impressione è che la sua gara avrà proprio quell'andazzo.
Gufo 1: Credo che, in generale, il fatto che la Ferrari ci abbia scelti come suoi animali guida sia molto indicativa di come potrebbe finire questa gara.
Gufo 2: Concordo. Chissà che cosa ne pensa il nostro inviato su sfondo bianco.
Gufo esterno: sono completamente d'accordo con il vostro parere.


giovedì 6 novembre 2025

Formule minori 2025: F4 giapponese, F4 cinese, F4 sud-est asiatica, F4 australiana

Nello scorso fine settimana è terminato il campionato di Formula 4 giapponese. In questo post andiamo a verificare che cosa sia accaduto sia in quella serie sia in altri due campionati asiatici di Formula 4 già terminati, sia nella Formula 4 australiana per non farci mancare nulla.

FORMULA 4 GIAPPONESE - in un campionato composto da sei eventi, di cui alcuni con tre gare e altri con due, Tokiya Suzuki ha vinto il campionato con pochi punti di margine nei confronti di Itsuki Sato, nonostante il minor numero di vittorie stagionali, quattro contro cinque.
Hanno staccato parecchio i diretti inseguitori, cin i solo Ryo Shirasaki e Kotaro Shimbara a conquistare vittorie, l'uno tre e l'altro due.
Come nelle scorse stagioni, c'erano parecchie vetture in griglia, anche una trentina.

FORMULA 4 CINESE - cinque eventi, composti da quattro gare ciascuno, hanno visto Zhang Shimo dominare il campionato, portando a casa ben quattordici vittorie su venti. Mettete a letto i bambini, perché secondo Wikipedia il secondo classificato si chiamerebbe Kimi Chan.
L'omonimo di Raikkonen e Antonelli ha conquistato una vittoria stagionale, precedendo in classifica Dai Yuhao e Cheng Sicong, autori rispettivamente di tre e una vittoria. Ha vinto una gara anche il pilota one off Ryan Liu.
In questa stagione un numero significativo di vetture hanno disputato la stagione, indicativamente una ventina.

FORMULA 4 SOUTH EAST ASIA - si sono svolti cinque eventi, con Alex Sawer dominatore, vincendo nove gare su un totale di quattordici disputate.
Ha staccato abbondantemente Seth Gilmore che a sua volta ha staccato abbondantemente Iñigo Anton, mentre pur avendo disputato soltanto i due eventi conclusivi Niccolò Maccagnani ha chiuso quarto in classifica piloti. Gilmore e Maccagnani, con tre vittorie ciascuno, sono gli unici altri piloti oltre a Sawer a vedere la luce del gradino più alto del podio.
Diversamente dai due campionati di cui sopra, qui il numero di vetture al via è stato piuttosto esiguo, oscillando tra dieci e dodici.

FORMULA 4 AUSTRALIANA - ci sono stati cinque eventi da tre gare ciascuno, con un numero di vetture che oscillava tra sei e sette. Harrison Duske ha vinto la gara inaugurale, ma è stata la sua unica vittoria, le altre se le sono spartite Noah Killion e Isaac McNeil, rispettivamente nove e cinque.
Killion ha vinto il titolo precedendo McNeile Duske e, al quarto posto, una ragazza tale Imogen Radburn che ha ottenuto diversi piazzamenti sul podio.



domenica 2 novembre 2025

Formula 1 2025: #20 Commento al Gran Premio del Messico

Dopo una fuga dagli States con passaporti fasulli, nel fine settimana del 26 ottobre all'Autodromo Hermanos Rodriguez si è svolto il GP del Messico, che purtroppo non è avvenuto in concomitanza con il Dia de los Muertos. Tuttavia mi è servito un po' di tempo per scrivere il commento, quindi siamo in pieno Dia de los Muertos e possiamo procedere iniziando dall'inizio, ovvero da una sessione di qualifiche che ha determinato questa griglia di partenza: Lando Norris, Charles Leclerc, Lewis Hamilton, George Russell, Max Verstappen, Kimi Antonelli, Oscar Piastri, Isack Hadjar, Oliver Bearman, Yuki Tsunoda, Esteban Ocon, Carlos Sainz (qualificato settimo, retrocesso di cinque posizioni per incidente con Antonelli nello scorso gran premio), Nico Hulkenberg, Fernando Alonso, Liam Lawson, Gabriel Bortoleto, Alexander Albon, Pierre Gasly, Lance Stroll, Franco Colapinto.
Hadjar ha fatto una bella qualifica con un casco celebrativo dedicato ad Alain Prost, purtroppo in gara sarebbe uscito dalla top-ten per opera di Bortoleto, che invece sfoggia un casco con i colori di Ayrton Senna, ma questo è un dettaglio. Certo, è un dettaglio che mi fa urlare a squarciagola "Prosenna vibes", ma nevermind, abbiamo un'intera gara da andare a ripercorrere.

La partenza è stata caotica: a un certo punto ho visto Norris, le Ferrari e Verstappen tutti pressoché allineati. Ho avuto per un attimo la sensazione che facessero un mucchio clamoroso venendo travolti da tutti quelli che arrivavano dietro, ma abbiamo visto semplicemente Verstappen e Leclerc passeggiare per le campagne prima di andare a rimettersi nelle corrette posizioni.
Norris: "Bene, fate quello che vi pare, io da parte mia me ne vado, ci rivediamo tra un'ora e quaranta."
Russell si è letteralmente inventato via radio che Verstappen doveva dargli una posizione che non gli spettava, dietro c'erano Antonelli, Bearman e Tsunoda che cercava di trovare una sua rilevanza. Dietro di lui, Piastri ha sofferto per qualche giro, per poi riuscire a prendersi la posizione.
Nel frattempo è accaduto il fattaccio: mentre gli Hamilstappen duellavano, Hamilton ha tagliato per prati, si è tenuto il vantaggio, Verstappen gli si è avvicinato, i due si sono presi a ruotate, Hamilton ha conservato la terza piazza, almeno fino al momento in cui avrebbe dovuto scontare dieci secondi di penalità, mentre Bearman così di botto si è ritrovato in quarta posizione, che in occasione della prima sosta di Hamilton sarebbe diventata terza.
Nel frattempo Antonelli aveva approfittato del trambusto per superare Russell e portarsi alle spalle di Bearman. Russell, invece, doveva vedersela con Piastri, che gli si è installato dietro ma non è riuscito a undercuttarlo.
Gli ultimi a fermarsi sono stati Leclerc, Norris e Verstappen, questo anche perché era partito sulle soft anziché sulle medium. Ultimato il primo giro di soste, i primi otto erano Norris, Leclerc, Bearman, Antonelli, Russell, Piastri, Hamilton, Verstappen.
Russell: "Driiiiin!"
Box Mercedes: "Cosa vuoi?"
Russell: "Dite ad Antonelli di farmi passare per andare a rubare il biberon a Bearman, dato che sono più veloce di lui."
Antonelli: "Su questo, avrei qualcosa da dire."
Russell: "Vuoi che mi impossessi del tuo biberon?"
Box Mercedes: "Senti, Russell, noi qui abbiamo da fare. Abbiamo organizzato un torneo di scala quaranta e non intendiamo prendere decisioni finché non avremo finito di giocare a carte."
Russell: "Non fa niente, ho pazienza."
Quando Antonelli ha fatto passare Russell, questo è andato a superare Bearman immediatament-... oh wait.
Bearman era ancora terzo, ma se siete in trepidante attesa di un suo podio ho pessime notizie per voi. Se la sua assenza dalla top-3 dovesse generare in voi qualche genere di indignazione, vi suggerisco di non leggere oltre mettervi a fischiare urlando che il mondo è ingiusto come se aveste appena assistito alla proclamazione di Norris vincitore del GP del Messico senza nessun motivo ben preciso tranne l'insignificante dettaglio di essere stato il primo a passare sotto la bandiera a scacchi.
Se invece vi accontentate di vedere Bearman hulkenbergesimo, allora potete proseguire la lettura: andiamo ai box con Antonelli, Piastri e Hamilton e ne usciamo con Piastri, Antonelli e Hamilton: il bambino di prima elementare ha perso una posizione a favore di quello di quinta. Anche Bearman e Russell sono andati ai box con il risultato che ci siamo ritrovati Verstappen terzo.
I primi otto erano a questo punto Norris, Leclerc, Verstappen, Bearman, Russell, Piastri, Antonelli e Hamilton.
Antonelli: "Driiiin!"
Box Mercedes: "Cosa vuoi?"
Antonelli: "Una cornacchia mi ha detto che Piastri ha passato Russell e tutte le sue -L, gli dite di ridarmi la mia posizione?"
Box Mercedes: "Non si può proprio giocare a carte in santa pace, senza che vengano millantate invasioni animali mai viste nella realtà!"
Antonelli: "Va beh, io aspetto la mia posizione."
Dopo un altro driver swap, Antonelli era sesto, ma non si avvicinava a Piastri, il quale era attaccato al retrotreno di Bearman, che era ben lontano dalla terza piazza occupata da Verstappen che viaggiava verso Leclerc, ormai distante mezzo minuto da Norris che temeva di fare tardi all'ora del tè.
La gara ha rischiato di finire in regime di virtual safety car quando Sainz è andato a verniciare le barriere e poi è andato a parcheggiare praticamente dietro alle barriere stesse. È ripresa prima della fine, ma né Verstappen ha superato Leclerc, né Piastri ha superato Bearman e di fatto sono arrivati tutti come erano in quel momento.
Un hot topic un po' ignorato è stato quanto successo a Lawson che, nel corso delle prime fasi di gara, ha quasi investito un commissario che attraversava la pista con un'andatura molto "polleggiata" lamentandosi del fatto. La direzione gara ha replicato che la colpa era sua, che non aveva rallentato abbastanza, il che stride con il fatto che Lawson non abbia avuto alcun richiamo o penalità durante la gara stessa e che il suo modo di guidare non gli sia stato contestato finché non ha parlato.


La giornata si è conclusa con il pubblico che fischiava in branco all'indirizzo di Norris, atteggiamento per il quale ho visto un certo incoraggiamento sui social. Se mi è permesso dire la mia (e suppongo che mi sia permesso, dato che siamo suo mio blog), vorrei ricordare che non solo il fischiare contro i piloti è incivile, ma che dovrebbe essere l'ultima spiaggia quando il risultato è stato influenzato da eventi effettivamente polemici, e non dettato dal semplice fatto che è uno scandalo che abbia vinto Norris mentre io tifo Bortoleto (nome messo a caso).
La mia sensazione è che si sia venuta a insinuare nella mente del tifoso medio la convinzione che la vittoria da parte di un pilota che non gli piace sia non solo frutto di un complotto, ma anche un'offesa personale nei suoi confronti. Quindi, se volevo che Bortoleto vincesse, ma Bortoleto non vince, il mondo è ingiusto e devo fare sentire la mia voce, affermando di avere capito che cosa c'è dietro.
È questo che stanno facendo quelli che sostengono i fischiatori messicani: sostengono che Norris abbia vinto a causa di un ipotetico complotto, ordito dalla McLaren e dalla FIA per impedire a Piastri (che ha perso la leadership del campionato) e a Verstappen di raggiungerlo. Credo che questa storia sia influenzata da due diverse narrative parallele. La prima è quella secondo cui i piloti McLaren sarebbero il Sebastian Vettel e il Mark Webber dei giorni nostri, quindi Piastri deve uscirne vincente di default. Il problema è che i due non guidano come Vettel e Webber, ma come due Webber. Passano dall'essere irraggiungibili al perdersi in millemila vaccate, ma dall'inizio della stagione Piastri viene presentato come il golden boy e Norris come un pagliaccio. Questo, in teoria, doveva giovare alla reputazione di Piastri, ma è esattamente ciò che finirà per danneggiarlo se non dovesse vincere questo mondiale (o anche se lo vincerà con un piccolo margine). Al contempo i suoi sostenitori grideranno a gran voce che il mondohhhh è kontrohhhh di lui.
La seconda narrativa è quella di Verstappen infallibile che combatte la McLaren kattivahhhh che osa avere due piloti anziché solo uno. Per quanto la gestione dei piloti in casa McLaren si sia rivelata in certe occasioni controproducente, credo che questo stia distogliendo dal fatto che in Redbull hanno un pilota che lotta per il mondiale e l'altro che vede a malapena la bassa top-ten, e che questo succede indipendentemente da chi sia il pilota. La McLaren kattivahhhh da rimettere al proprio posto è un team che ha una line-up normale e la speranza di riuscire a mettere almeno una delle macchine davanti a Verstappen. La Redbull ha Verstappen e basta. Se avesse avuto un compagno di squadra che ogni tanto si metteva davanti alle McLaren, forse a quest'ora non sarebbe solo terzo in classifica.

RISULTATO: 1. Norris/ McLaren, 2. Leclerc/ Ferrari, 3. Verstappen/ Redbull, 4. Bearman/ Haas, 5. Piastri/ McLaren, 6. Antonelli/ Mercedes, 7. Russell/ Mercedes, 8. Hamilton/ Ferrari, 9. Ocon/ Haas, 10. Bortoleto/ Kick Sauber, 11. Tsunoda/ Redbull, 12. Albon/ Williams, 13. Hadjar/ Racing Bulls, 14. Stroll/ Aston Martin, 15. Gasly/ Alpine, 16. Colapinto/ Alpine, 17. Sainz/ Williams, Rit. Alonso/ Aston Martin, Rit. Hulkenberg/ Kick Sauber, Rit. Lawson/ Racing Bulls.