lunedì 28 luglio 2025

GP Germania 2002: un podio DoubleSchumontoya... e un curioso ordine di scuderia in Sauber!

28 luglio 2002 // è il giorno del GP di Germania e che cosa c'è di meglio di avere il pilota di casa in pole position? Avere i due piloti di casa entrambi in prima fila: Michael e Ralf Schumacher sono 1/2, dietro di loro Barrichello e Montoya. Rubens scatta bene e si accoda terzo, Juan Pablo scivola dietro alla McLaren di Raikkonen. Una Arrows rimane sulla griglia: è fermo Frentzen. Considerando che H.H. è a sua volta pilota di casa, la cosa va a controbilanciare la presenza dei fratelli Schumacher 1/2. Nel frattempo in casa Williams, JPM supera Kimi nel corso del primo stint riportandosi quarto. Le due McLaren si ritrovano dopo breve tempo 5/6 quando David Coulthard risale al sesto posto.
Il gap tra i fratelli Schumacher diminuisce, ma anche Rubens nel frattempo si avvicina a Ralf. Con il primo pitstop, tuttavia, le cose non cambiano tra di loro e allo stesso modo non cambia il resto della top-6.
Frentzen nel frattempo è stato inquadrato ritirarsi(?) ai box... quindi per una parte del primo stint è stato in gara. Si può comunque ripetere di nuovo la formula magica: è fermo Frentzen.

Passiamo alle cose serie: una vettura con motore giapponese si è ritirata in una nuvola di fumo. Non è una B.A.R. Honda, molto sorprendentemente, ma la Toyota di Allan McNish. Il leader della gara non finisce fuori pista quindi a nessuno importa un fico secco di McNish. In compenso una B.A.R. la si vede ritirata ai box, è quella di Jacques Villeneuve.
Nel frattempo capita un po' di *drama* in casa Sauber, ma lo terrei in sospeso fino alla fine perché è top quality non nel 2002, ma lo diventerà in un successivo momento. Torniamo alla B.A.R. perché Olivahhhh Panis risale sesto quando Raikkonen fora ed è costretto a farsi un breve tratto su tre ruote prima di raggiungere la pitlane (nel momento stesso in cui Jarno Trulli va a sbattere, ritirandosi - è la seconda Renault a uscire di scena dato che Jenson Button ha rotto il motore).
Con la notizia del caro Olivier in zona punti immagino vi sentirete molto sollevati. Io lo sono, ma non tanto, perché sto scrivendo questa cronaca passo passo e non ricordo se sia arrivato al traguardo, quindi temo una sfumazzata di motore da un momento all'altro...
...
...
...e difatti, giusto il tempo di scriverlo ed ecco che lo troviamo ritirato a causa di un guasto.

Nella seconda sosta qualcosa va storto per Barrichello, rimane fermo oltre venti secondi e perde la terza piazza a vantaggio di Montoya. Mi dispiace per Rubinho, ma aaaawwww stiamo per avere un podio Double Schumontoya. *-*
Enrique Bernoldi, frattanto, si ritira con un fumo bianco che esce dalla Arrows e si riversa verso la McLaren che sopraggiunge. Ho pensato che potesse essere Coulthard e che Bernoldi fosse doppiato, ma in realtà, doppiato o meno, era penultimo(?) davanti a Raikkonen, quindi è probabile che fosse Kimi e non Davidone.
Kimi sbatte, lo vediamo ritirarsi, in una gara con elevato attrition rate. Coulthard giunge quinto, primo dei doppiati. Causa terza sosta di Ralf, il podio è così cambiato: MSC/ JPM/ RSC, mentre Barrichello arriva quarto.
Siamo nel 2002 quindi solo in sei prendono punti. L'ultimo dei pochi eletti è Nick Heidfeld. Ricordate, vero, che vi avevo anticipato qualcosa di frizzante in casa Sauber?


A metà gara, in casa Sauber c'è stato un ordine di scuderia.
Hanno chiesto al compagno di squadra di Heidfeld di farlo passare in quanto più veloce di lui.
Il compagno di squadra in questione è Felipe Massa.
Il gran premio in questione è quello di Germania a Hockenheim.
Can you confirm you understood this is poetic cinema?


domenica 27 luglio 2025

Formula 1 2025: #13 Commento al Gran Premio del Belgio

27.07.2025 // sul finire del mese di luglio, ma non ancora in epoca di pausa estiva, è tornato il mondiale di Formula 1 con il tredicesimo evento della stagione disputato a Spa Francorchamps, corredato di sprint e di previsioni del tempo che davano pioggia.
Oscar Piastri, Max Verstappen, Lando Norris, Charles Leclerc, Esteban Ocon, Carlos Sainz, Oliver Bearman, Pierre Gasly, Isack Hadjar, Gabriel Bortoleto, Liam Lawson, Yuki Tsunoda, George Russell, Fernando Alonso, Lance Stroll, Alexander Albon, Nico Hulkenberg, Lewis Hamilton, Franco Colapinto e Kimi Antonelli, questo è stato il responso della shootout qualifying, trasmessa dalla TV dei povery in diretta, incurante del fatto che alle 16.30 di venerdì noi povery stiamo ancora lavorando.
Dopo avere declamato il giorno precedente che non voleva diventare il nuovo Vettel, Hamilton ha rifiutato l'aiuto di una rana comparsa all'improvviso. Ha messo le zampe sul volante, chiedendogli: "Ne sei proprio sicuro? Guarda che, quando guidavo io, Sebastian ha ottenuto ben tredici vittorie con la Rossa."
Lewis ha scacciato la rana ed è finito in una sbinnata. Ma who kers, vedere un sette volte campione del mondo è grave tanto quanto che a fare lo stesso errore sia un ragazzino a cui non è ancora spuntata la barba, quindi preoccupatevi di quel brokkohhhh di Antonelli e urlate al kompl8!!!11!!11!!
Visto che l'analfabetismo funzionale è dilagante, vorrei specificare che non ho nulla contro Hamilton. Però non posso negare che, in generale, non stia affatto raggiungendo le mie aspettative prestagionali. Dopo avere vinto sette mondiali ed essere stato acclamato come il salvatorehhhh della patriahhhh, se sei quasi sempre dietro a Leclerc (che NON considero minimamente "il migliore al pari di Verstappen") forse qualcosa non sta funzionando e invece di andare a dire che, diversamente da "Raikkonen, Alonso e Vettel" tu vincerai il mondiale in Ferrari, magari faresti più bella figura a ridimensionare le tue aspettative. E a rinfrescarti la memoria, perché va bene che l'età avanza, ma dovresti ricordarti che un mondiale Kimi l'ha vinto. Per dire, io di anni ne ho trentasette che non sono tanti di meno quaranta, ma nonostante l'età mi ricordo ancora di quel campionato pur non essendo io ad averlo perso per un punto...

In giorno di sprint, la TV dei povery trasmette in diretta sia le qualifiche del sabato. Alle 12.00 mi sono quindi piazzata davanti a TV8 per vedere la scalata delle Alpine. Però Colapinto partiva dalla pitlane, ed era già un passo avanti rispetto a Gasly, che avrebbe chiuso la mattinata con un DNS se la squadra non avesse deciso in seguito di fargli fare qualche giro a random come test per poi farlo rientrare.
Ho visto quindi Verstappen e Leclerc procacciarsi entrambi una posizione nei confronti delle papaye... che poi, papaya anche basta, i soprannomi cool vanno bene finché si trolleggia, ma continuare a oltranza quando sei in testa al mondiale magari è un po' esagerato.
Norris è riuscito in seguito a riprendere la posizione su Leclerc, Piastri non ha fatto lo stesso con Verstappen. Ci siamo ritrovati quindi Verstappen, Piastri e Norris in un trenino di DRS con il mondo intero sorpreso dal fatto che nessuno fosse nelle condizioni di tentare un sorpasso. Ci siamo ormai dimenticati di quando Sainz a questa maniera ci vinse un gran premio? Ma del resto Sainz è lo stesso che a inizio anno ha ricevuto gli elogi della squadra perché, dopo essersi insabbiato sotto la pioggia, ha osservato: "se anziché improvvisare e andare a sensazione, io andassi fuori dal box a vedere se sta piovendo, magari potrei ricavarne dettagli utili per la gara di Albon." Il fatto che venga descritto come un genio per essere arrivato all'ovvio è un indizio al sostegno del fatto che ci siano pochissimi individui vagamente senzienti che si muovono in un mondo di rimbambiti.
In gara non è successo granché, quindi il Vanz ha potuto fare una telecronaca in linea con i suoi standard: "La Source, la sorgente. Eau Rouge. Raidillon. Kemmel. La Source, la sorgente. Eau Rouge. La Source. Eau Rouge. La Source. Le nuove sospensioni della Ferrari. La Source. L'uomo contro la macchina. La Source. L'uomo contro la macchina. Vincehhhh lahhhh sprint. Norris non esulta."
LN: "Questo è quando otterrò la pole dopo le qualifiche pomeridiane."
L'Autrice(C): "Sì, ma volevo mettere un colpo di scena a random, dato che il sorpasso di Hamilton su Albon tecnicamente non dovrebbe essere tale."

Risultato sprint: Verstappen, Piastri, Norris, Leclerc, Ocon, Sainz, Bearman e Hadjar hanno completato la zona punti. Seguivano Bortoleto, Lawson, Tsunoda, Russell, Stroll, Alonso, Hamilton, Albon, Antonelli, Hulkenberg e Colapinto.

Le qualifiche hanno visto Antonelli uscire in Q1 per il secondo giorno di fila, mentre Hamilton è passato in Q2 in extremis, almeno finché i track limits non gli hanno fatto una pernacchia e il suo tempo valevole il passaggio alla manche successiva non è stato cancellato. Questa è stata la griglia: Norris, Piastri, Leclerc, Verstappen, Albon, Russell, Tsunoda, Hadjar, Lawson, Bortoleto, Ocon, Bearman, Gasly, Hulkenberg, Sainz, Hamilton, Antonelli, Colapinto, Stroll.
O almeno, doveva essere la griglia, dato che poi Sainz, Hamilton, Antonelli e Alonso sono partiti dalla pitlane alle 15.00 della domenica, o meglio, avrebbero dovuto partire dalla pitlane, perché dopo un formation lap dietro la safety car si è deciso che c'era troppo bagnato per partire, considerato che le gomme full wet non si possono usare perché sollevano troppa acqua.
La partenza è stata rimandata alle 16.20, un'ora e venti nella real life, solo mezz'ora sulla TV dei povery, dove una parte dell'attesa è stata tagliata. Le vetture sono uscite dalla pitlane dietro la safety car dietro alla quale hanno proseguito per quattro giri per poi fare una partenza lanciata. I piloti che in linea teorica dovevano partire dai box sono partiti quindi dietro tutti gli altri.


Non appena la safety car si è levata di mezzo, Piastri si è attaccato al posteriore di Norris andando a prendersi a breve la prima piazza. Dai distacchi, pare ci sia stato un duello tra Sainz e Stroll, con questo brevemente superato da vari dei piloti che lo seguivano.
GR: "Questi sono duelli da povery, adesso arrivo io che supero Albon insieme a tutte le mie -L."
Mentre il Vanz urlava per i sorpassi di Hamilton, prima su Sainz poi Colapinto poi altri fino a risalire tredicesimo, i Leclestappen hanno deciso di catalizzare l'attenzione mettendosi a duellare, dando la possibilità al Vanz di urlare un "EAU ROUGE" in occasione di un momento molto ravvicinato.
Al 12° giro Hamilton è stato il primo a rientrare ai box seguito a ruota da tutto il resto della griglia. Tutti hanno messo le medium tranne Norris che, rientrando un giro dopo, ha messo le hard. Il gap tra i due piloti McLaren è nel frattempo incrementato, mentre i primi dieci erano Piastri, Norris, Leclerc, Verstappen, Russell, Albon, Hamilton, Lawson, Hulkenberg e Bortoleto che poi ha beneficiato di un driver swap. In sintesi, Tsunoda era uscito dalla zona punti ed era dodicesimo dietro a Gasly.
In sintesi, sembrava che tutti volessero andare fino al 44° indipendentemente dal tipo di mescola, ma intorno a metà gara nelle retrovie c'era chi si lamentava del degrado gomme, con alcuni piloti che in un secondo momento hanno iniziato a fermarsi, tra cui il solo Hulkenberg di quelli in top-ten.
Intanto in cabina di commento si discuteva di chi fosse la maggiore sorpresa della gara. Io propongo questa come miglior sorpresa dell'intero fine settimana: non ho visto nessun post in stile "Spa for her vs Spa for him".
LN: "Va bene, facciamo che mi avvicino a Piastri perché così questo argomento di conversazione finisce."
MV: "E io mi avvicino a Leclerc così i vanzené potranno essere ancora più convinti mentre urlano al mirakolohhhh quando finirà la gara sul podio."
In ultima sintesi, mentre in cabina di commento si facevano illazioni su quanti secondi avrebbe guadagnato Norris su Piastri se non si fosse fermato a starnutire o a grattarsi il fondoschiena, si faceva di tutto tranne che tentare di capire se ci fosse un'effettiva differenza di passo e una concreta possibilità che i due, lì e in quel momento, anziché in un universo alternativo, si ritrovassero vicini alla fine.
Non è accaduto. Nel finale, ormai palese l'impossibilità di fare di più che un secondo posto, Norris ha amministrato il vantaggio su chi lo seguiva. Il Vanz, finalmente, ha potuto giungere alle sue conclusioni: "Piastri vincerà, ma non esulterà".
Leclerc ha conservato la posizione su Verstappen, mentre l'ascesa mirakolosahhhh di Hamilton si è interrotta passando tutto il secondo stint dietro ad Albon. Però poteva andargli peggio, tipo essere Tsunoda e farsi superare da una Haas prima che la gara fosse finita. E anche da Hulkenberg, pare, leggendo il risultato.

RISULTATO: 1. Piastri/ McLaren, 2. Norris/ McLaren, 3. Leclerc/ Ferrari, 4. Verstappen/ Redbull, 5. Russell/ Mercedes, 6. Albon/ Williams, 7. Hamilton/ Ferrari, 8. Lawson/ Racing Bulls, 9. Bortoleto/ Kick Sauber, 10. Gasly/ Alpine, 11. Bearman/ Haas, 12. Hulkenberg/ Kick Sauber, 13. Tsunoda/ Redbull, 14. Stroll/ Aston Martin, 15. Ocon/ Haas, 16. Antonelli/ Mercedes, 17. Alonso/ Aston Martin, 18. Sainz/ Williams, 19. Colapinto/ Alpine, 20. Hadjar/ Racing Bulls.


mercoledì 23 luglio 2025

GP Belgio 2005: l'ultimo punto della Jordan dopo il clamoroso incidente tra Montoya e il doppiato Pizzonia

Fino a pochi anni fa il GP del Belgio si svolgeva a fine agosto al ritorno dalla pausa estiva, anziché a fine luglio come al giorno d'oggi. È esistito, tuttavia, anche un periodo in cui il Belgio chiudeva i gran premi europei, come per esempio nel 2005, quando si è svolto l'11 settembre, una settimana più tardi rispetto al GP d'Italia.
In una giornata piovosa, con varie bandiere olandesi sulle tribune, probabilmente tifosi dei due piloti della Minardi, Christijan Albers e Robert Doornbos, le due McLaren di Juan Pablo Montoya e Kimi Raikkonen scattavano dalla prima fila. Il terzo tempo era per la Renault di Giancarlo Fisichella, retrocesso di dieci posizioni per la sostituzione del motore, quindi in seconda fila sono partiti Jarno Trulli con la Toyota e Fernando Alonso con la Renault.
A dire il vero, aveva smesso di piovere, ma era in vigore lo status di gara bagnata quindi 1) tutti scattavano con gomme rain, 2) decadeva il divieto di cambi gomme.

I primi quattro sono rimasti invariati al via, al quinto posto si è installata la Ferrari di Michael Schumacher, poi a seguire le due B.A.R. di Takuma Sato e Jenson Button, con questo che ha tuttavia subito un sorpasso da parte di Ralf Schumacher su Toyota dopo qualche giro.
Anche Fisichella ha superato Button, ma a un quarto di gara, quando qualcuno stava già rientrando per rifornire, il pilota romano è andato a sbattere violentemente contro le barriere all'Eau Rouge, con conseguente ingresso della safety car. Chi non era rientrato ai box prima, è rientrato adesso - tutti o quasi. Michael Schumacher e Sato sono anche passati alle gomme da asciutto, salvo poi accorgersi che non era il caso e tornare ai box per mettere le gomme da bagnato.
Poi, poco dopo il restart, Sato ha tamponato Schumacher mettendo fine alla gara di entrambi. Sceso dalla macchina, Michael si è avvicinato a Takuma e ha iniziato a gesticolare, indispettito per la manovra azzardata.



JPM era ancora leader, seguito dalla Sauber di Jacques Villeneuve che non si era fermato ai box, ma in breve sopravanzato da Ralf Schumacher (che di era fermato ai box prima della safety car) e Raikkonen - si sarebbe fermato in un secondo momento.
Mentre la gara proseguiva tranquilla, contornata dal ritiro della Redbull di David Coulthard per problemi al motore, RSC si è lanciato all'inseguimento dell'ex team mate Montoya, salvo poi uscire dalla lotta per le posizioni di rilievo quando ha provato a montare le gomme da asciutto ed è stato costretto a un ulteriore pitstop per tornare sulle rain.
A tre quarti di gara o giù di lì, intanto, i McLaren Bros erano molto vicini. Montoya si è fermato ai box per l'ultima sosta prima di Raikkonen, che l'ha superato di overcut portandosi in testa con qualche secondo di vantaggio. Mentre Trulli era precipitato indietro dopo il primo stint, poi uscito per incidente, Alonso era terzo a debita distanza, prima del plot twist!



Abbiamo visto Montoya ritirato a quattro giri dalla fine, per poi scoprire che era stato speronato dalla Williams di Antonio Pizzonia, doppiato. Il doppio ritiro ha fatto sì che Alonso risalisse secondo (conservando 25 punti di vantaggio in classifica), che Button portasse a casa il gradino più basso del podio e soprattutto che capitasse un altro evento piuttosto epocale.
In quarta piazza stazionava la Williams di Mark Webber, quinta la Ferrari di Rubens Barrichello, dopodiche Jacques Villeneuve sesto e Ralf Schumacher settimo... in ottava piazza è risalito nientemeno che Tiago Monteiro - curiosamente protagonista di un contatto con Montoya da doppiato due gran premi prima in Turchia - sulla Jordan!
Per la squadra sponsorizzata "Be on edge" per camuffate un noto sponsor di tabacco è stato l'unico punto conquistato al di fuori di Indianapolis nel 2005. Dietro alla Redbull di Christian Klien e alla Sauber di Felipe Massa autore di un azzardato passaggio alle slick come quelli in precedenza menzionati, undicesima l'altra Jordan di Narain Karthikeyan, poi a seguire le Minardi di Albers e Doornbos.


martedì 22 luglio 2025

La karrierahhhh di Vettel è finita a Hockenheim nel 2018!!!11!!!11!! mi ha detto un capiscer che non ha imparato a imparare

Una delle cose che trovo disdicevoli del modo di fare informazione a proposito di Formula 1 è che ci sia una linea di pensiero imposta che deve essere assolutamente rispettata, altrimenti gli ultrà ti attaccano come se fossimo ai tempi di Answers Yahoo. Altrimenti quelli che ritieni utenti seri e con cui pensi di avere un rapporto di amicizia magari ti ghostano, perché li hai triggerati. Se dici certe cose sei considerato un eretico da censurare.
Non sto parlando di affermazioni fuori luogo, ma anche di semplici opinioni quali: "Sebastian Vettel faceva cappellate anche prima del GP di Germania 2018, così come dopo ha fatto buone gare, non è cambiato niente in lui, è cambiato semplicemente il modo in cui è stato descritto su reti televisive e giornali". Era esattamente sette anni fa, il 22 luglio, e penso che sappiate tutti a quale episodio io mi stia riferendo. Se non lo sapete, vi invito caldamente a imparare a imparare, giusto per citare un altro fatto accaduto il 22 luglio, ma del 2007.
Ovviamente ciò che ho appena scritto tra virgolette, se fosse il mio pensiero, sarebbe considerato inaccettabile, un po' come se affermassi che Felipe Massa ha fatto cappellate micidiali anche prima della molla in testa, così come dopo ha fatto occasionali performance da urlo, quale per esempio una pole position con la Williams.

Guess what? Penso davvero quello che ho scritto. Lo penso sia di Vettel, sia di Massa, anche se devo ammettere che utilizzare un infortunio grave come discriminante che mette fine al periodo di massimo splendore di un pilota mi sembra un'argomentazione quantomeno sensata, oltre che supportata dalle classifiche. La mia opinione è che siano intervenuti anche molti altri fattori nel suo declino, il quale peraltro non è perdurato fino alla fine della sua carriera, vista l'inversione di tendenza al momento del suo arrivo alla Williams (con la quale, addirittura, nel GP dell'Azerbaijan 2007, prima di ritirarsi per un problema tecnico, si trovava davanti a tutti i piloti che hanno terminato la gara sul podio).
La differenza tra il caso Massa e il caso Vettel è che nel primo caso ci sono stati un infortunio grave e un lungo stop, circostanze che hanno comunque degli effetti, anche se non sempre vita naturale durante. Per Vettel non è accaduto nulla di tutto ciò: è andato a sbattere mentre era in testa a un gran premio, ha urlato dei "fuck", la settimana dopo c'era un altro gran premio e ha continuato a ottenere un numero di podi e vittorie ragionevole in proporzione alla vettura che guidava. Sullo stesso circuito, l'anno seguente, ha anche fatto un podio partendo dall'ultima posizione dopo un problema tecnico durante le qualifiche, una delle sue più grandi rimonte (forse la più grande in assoluto, se si considera che l'altra volta in cui era risalito dall'ultima posizione al podio era su una vettura molto più dominante).
Il problema, a mio avviso, è tutto di narrazione. Stiamo parlando dello stesso pilota che, in precedenza, aveva fatto a sportellate con Max Verstappen ogni tre per due, oppure che aveva tirato la famosa ruotata di Baku a Lewis Hamilton. Il punto è che, prima del GP di Germania 2018, qualunque azione dubbia compiuta da "Crazy Frog" aveva trovato ampia giustificazione almeno nell'universo Ferrari-centrico. Aveva sicuramente ricevuto critiche, ma aveva dalla sua parte un supporto tale che chiunque parlasse contro di lui veniva fatto tranquillamente passare per un rosicone pro-Mercedes o per un bimbominchia pro-Verstappen.

Nell'estate 2018, tuttavia, qualcosa stava cambiando. La narrazione pro-Vettel si stava scontrando sempre più con i rumour a proposito di Charles Leclerc come futuro pilota Ferrari. Inizialmente c'era molto malcontento popolare (qualcuno tirava fuori perfino la storiella di Nicolas Todt come manager), ma è bastato poco affinché divenisse il Nuovo Eroe(C). Ricordo che perfino un'importante testata sportiva aveva scritto che Leclerc aveva battuto i tempi di Vettel in un test, quindi era la prova ultima del fatto che fosse il migliore pilota tra i due.
Il problema è che, se c'era stato un test comparativo tra i due, questo deve essere rimasto ben segreto, dato che sembra non esisterne traccia (e che durante la stagione sono vietati i test). In ultima sintesi, in quel caso e in molti altri, si è scritto o si è detto che Leclerc fosse più veloce di Vettel e in generale un pilota migliore senza che vi fosse ancora stato un confronto diretto.
Nel 2019 si è insistito tantissimo sul fatto che Leclerc stesse avendo risultati migliori di Vettel e sul fatto che Vettel, invece di comportarsi da seconda guida, focalizzato sui propri risultati. Tutto ciò è iniziato in marzo, ovvero parecchi mesi prima che Leclerc superasse Vettel in classifica piloti, cosa avvenuta in concomitanza con il GP d'Italia, disputato in settembre. Per cinque mesi e mezzo, Vettel è stato criticato perché non reggeva il confronto con Leclerc, nonostante in quel momento gli fosse davanti in classifica. È bastato dire e scrivere qualcosa 24/7 e ripeterlo allo sfinimento per convincere una vastità di appassionati di Formula 1 che ciò che si diceva e si scriveva fosse vero. Ciò ha fatto nascere un forte sentimento anti-Vettel, che ha risparmiato quasi soltanto i bimbiminchia che lo tifavano di default. Anche molti ferraristi che negli ultimi anni hanno rivalutato la figura di Vettel sono stati in larga parte suoi hater accaniti, anche se adesso lo negano. Anche in questo caso basta dire che loro l'hanno sempre amato e supportato perché diventi vero.

Personalmente sono stata una grande critica di Vettel in Ferrari e sono abbastanza convinta di essere nel giusto nelle mie valutazioni negative. L'unica cosa che sento di avere toppato è stata la mia certezza, esistente ai tempi, che un pilota migliore di Vettel avrebbe vinto il mondiale nel 2017 e nel 2018, o almeno uno dei due. Al giorno d'oggi non ne sono affatto sicura, anzi, ritengo molto probabile che, chiunque ci fosse stato al posto di Vettel, non avrebbe vinto quel mondiale.
Obiettivamente parlando, con la sola eccezione degli anni 2000, essere un pilota Ferrari ed essere messo nelle condizioni di non avere speranze di vincere il titolo è un meccanismo che va avanti da 45+ anni e non sono affatto convinta che essere un pilota migliore di Vettel fosse sufficiente per un'inversione di tendenza.
Aggiungerei che, dopo la fine della sua epoca vincente e dopo che ha messo al mondo dei figli senza nome ben coperti dal sacchetto di carta, la sua immagine pubblica è cambiata e che da enfant prodige altezzoso è passato molto ad avere l'aria da persona comune.
Capisco in gran parte l'atteggiamento favorevole nei suoi confronti, anche se, come in altre circostanze, preferirei di gran lunga che si dicesse "quando stava in Ferrari lo schifavo, ma ho cambiato idea" piuttosto che dire "l'ho sempre sostenuto" quando si è fatto l'esatto contrario ai tempi in cui era da colti schifare Vettel piuttosto che incensarlo.

Purtroppo, da molto tempo a questa parte, sembra che, se si è rilevanti abbastanza da avere un pubblico, basti poco per imporre una narrazione. Basta filtrare le informazioni, scrivere solo quello che serve per indurre a formulare un certo pensiero.
Esempio estemporaneo, che nulla ha a che vedere con Vettel: è stato di recente il compleanno di Giovanna Amati e, in qualità di ultima donna in Formula 1, la sua carriera è stata ripercorsa in innumerevoli post. La sua presenza nella massima categoria è tendenzialmente così sintetizzata: "al volante della modesta Brabham, prese parte a tre gran premi senza riuscire a qualificarsi, prima di essere sostituita da Damon Hill, che ugualmente non si qualificò in sei occasioni su otto".
Esprimendo tutto il rispetto possibile nei confronti di Giovanna Amati - dei cui esordi purtroppo si trova poco e niente, visto che si parla di formule minori dei primi anni '80, mentre si trova parecchio sulla Formula 3000, nella quale non sembra abbia mostrato risultati che facessero pensare che fosse pronta per la Formula 1 (un settimo posto in gara come miglior risultato e nessun punto in quattro stagioni) - trovo molto fuorviante lasciare pensare che le sue prestazioni si equivalessero con quelle di un pilota che poi ha ottenuto oltre venti vittorie e un titolo mondiale.
La stessa Amati dovrebbe avere affermato che la monoposto che guidava era più scadente di quella del compagno di squadra Eric Van De Poele, quindi non vorrei stare a sindacare sulle ragioni per cui nei tre tentativi di qualifica abbia sempre preso tra i tre e i cinque secondi di distacco da lui. Tuttavia vorrei segnalare che, quando Hill è salito sulla stessa macchina che la Amati aveva guidato, nella peggiore delle occasioni è stato battuto di un secondo e mezzo, mediamente il gap tra i due era piuttosto equilibrato e non è che fosse un confronto a senso unico (tanto che, se Van De Poele è andato in griglia una volta ai tempi in cui faceva coppia con la Amati, Hill è andato in griglia una volta in cui Van De Poele non era qualificato come sempre). Non è che non qualificarsi con un tempo rispettabile e non qualificarsi faticando sistematicamente a tenere la vettura in strada sia esattamente la stessa cosa, ma vedo che è molto diffuso dipingerlo come tale.


lunedì 21 luglio 2025

Indycar 2025: #13 Gran Premio di Toronto

Nel corso del fine settimana si è svolto l'appuntamento canadese del campionato di Indycar, con Colton Herta a scattare dalla pole position, precedendo il leader del campionato Alex Palou, dopodiché Marcus Armstrong, Will Power, Graham Rahal, Kyle Kirkwood, Louis Foster, Marcus Ericsson, Rinus Veekay e Pato O'Ward a completare i primi dieci. Seguivano Scott Dixon, Callum Ilott, Nolan Siegel, Kyffin Simpson, Scott McLaughlin, David Malukas, Felix Rosenqvist, Josef Newgarden, Christian Lundgaard, Robert Shwartzman, Conor Daly, Christian Rasmussen, Alexander Rossi, Sting Ray Robb, Devlin Defrancesco e Jacob Abel per un totale di ventisei vetture in griglia.


Herta ha mantenuto la posizione alla partenza, seguito da Armstrong e da un ottimo Kirkwood, mentre Palou è scivolato in quarta piazza. I primi tre sono rientrati ai box in occasione della prima caution, avvenuta dopo pochissimi giri quando McLaughlin è andato a sbattere dopo avere perso una ruota fissata male, lasciando Palou in testa alla gara davanti a Veekay e a Foster.
La gara è proseguita non priva di intoppi, dato che poi sono venuti a contatto Power e Rasmussen, con ulteriore caution. E poi è andato a sbattere Rossi... e niente, la safety car ha avuto nel frattempo un'avaria, giusto per non farci mancare niente.
Il meglio, comunque, doveva ancora avvenire, ed è arrivato non con Kirkwood comunque in testacoda in pitlane, ma con un restart ignorante nel quale abbiamo avuto Abel in aria sopra un'altra vettura e un potenziale ingorgo niente male. Le altre vetture danneggiate nel contatto sono state quelle di Newgarden e Defrancesco... e non eravamo neanche a metà gara!


Palou, che aveva rimandato la sosta ai box, è dovuto rientrare a quel punto, così come Dixon che si trovava dietro di lui sulla stessa strategia. Veekay a quel punto ha preso la testa della gara, per subire tuttavia in occasione della successiva sosta ha subito un overcut da parte di O'Ward risalito fino a quel momento al secondo posto.
Dopo una serie di contatti senza conseguenze, a pochi giri dal termine abbiamo avuto un altro incidente da caution, stavolta tra Siegel e Rosenqvist, che ha fatto sì che la gara terminasse dietro safety car.

RISULTATO: 1. O'Ward (Arrow McLaren), 2. Veekay (Coyne), 3. Simpson (Ganassi), 4. Herta (Andretti), 5. Ericsson (Andretti), 6. Kirkwood (Andretti), 7. Rahal (Rahal Letterman), 8. Ilott (Prema), 9. Malukas (Foyt), 10. Dixon (Ganassi), 11. Power (Penske), 12. Palou (Ganassi), 13. Lundgaard (Arrow McLaren), 14. Armstrong (Meyer Shank), 15. Daly (Juncos), 16. Shwartzman (Prema), 17. Robb (Juncos), 18. Siegel (Arrow McLaren), 19. Rosenqvist (Meyer Shank), 20. Rasmussen (Carpenter), 21. Foster (Rahal Letterman), 22. Defrancesco (Rahal Letterman), 23. Abel (Coyne), 24. Newgarden (Penske), 25. Rossi (Carpenter), 26. McLaughlin (Penske). Seppure qualificato 23°, Santino Ferrucci (Foyt) non ha preso parte alla gara per danni riportati alla vettura in un incidente nella sessione di prove libere antecedente alla gara.



domenica 20 luglio 2025

GP Turchia e Italia 2005: la McLaren gioca le sue ultime carte

Anno 2005: il mese di luglio è stato piuttosto lungo e intenso, con quattro gran premi disputati in cinque fine settimana e un gap di ventisei punti tra il leader della classifica Fernando Alonso e il runner up Kimi Raikkonen. I due sono letteralmente imprendibili, anche se, incredibilmente considerando la stagione poco altisonante della Ferrari, al momento Michael Schumacher si trova in terza piazza a soli sei punti dal pilota della McLaren.
Per quanto riguarda la Rossa, nel frattempo, ai primi di agosto viene annunciato che nell'anno a venire il posto di Rubens Barrichello verrà preso da Felipe Massa. Purtroppo per Massa, al momento gli tocca ancora di guidare una Sauber, quindo sarà irrilevante nonostante il ritorno della Formula 1 dopo la pausa estiva avvenga proprio su quello che diventerà il suo circuito ideale: l'Istanbul Park, al suo esordio nel mondiale.

Nel weekend del 21 agosto, tutto inizia nel migliore dei modi per la McLaren: Raikkonen si procaccia infatti la pole position davanti alle Renault e al compagno di squadra Montoya. Al via, però, non va proprio benissimo, dato che Giancarlo Fisichella, che scatta dalla seconda posizione, si prende la testa della gara... anche se per appena mezzo giro. Raikkonen torna in testa, Fisichella viene superato anche da Alonso, con il quale a onore del vero non tenta resistenza alcuna.
Le McLaren allungano il primo stint, il che consentirà a Montoya di portarsi secondo dopo un overcut nei confronti di Alonso e Fisichella. I due piloti della McLaren resteranno 1/2 anche dopo la seconda sosta. Tutto lascia pensare a una doppietta imminente, ma Juan Pablo resta coinvolto in un incidente con il doppiato Tiago Monteiro sulla Jordan. Riuscito a rimanere in pista, si ritrova Alonso negli scarichi, che approfitterà di un suo svarione al penultimo giro per salire secondo.

Raikkonen, Alonso, Montoya, questo è il podio, mentre Fisichella chiude in quarta piazza precedendo la B.A.R. di Jenson Button, la Toyota di Jarno Trulli e le Redbull di David Coulthard e Christian Klien a completare la zona punti. In nona piazza giunge Takuma Sato con la B.A.R., precedendo l'unica Ferrari al traguardo, quella di Barrichello.
Schumacher è stato protagonista di un incidente con Mark Webber nel primo stint, quando il pilota della Williams era tuttavia doppiato dopo una foratura(?) nelle prime fasi di gara. Nonostante i danni alla vettura, Michael è stato rimandato in pista a girare a random, per migliorare la propria posizione di uscita in qualifica al successivo gran premio, per poi ritirarsi in corso d'opera quando nessun miglioramento ulteriore sarebbe più stato possibile.

Si segnala che entrambe le Williams, quella di Webber e anche quella di Heidfeld, si sono ritirate per forature, con la squadra ben poco soddisfatta dal fornitore Michelin, tanto che nel 2006 sarebbe passata a Bridgestone. Curiosità: Heidfeld era stato protagonista di un contatto con Massa al via, che aveva fatto sì che Felipe precipitasse nelle retrovie, risalendo di qualche posizione prima di ritirarsi intorno a metà gara per un guasto al motore.
Sarebbe stato l'ultimo gran premio per Nick alla Williams, sostituito a Monza da Antonio Pizzonia dopo avere riportato un infortunio in una sessione di test la settimana antecedente il gran premio. Più avanti, mentre era a casa infortunato, sarebbe stato investito da una moto mentre si trovava in bicicletta, saltando il resto della stagione. Ai tempi, c'erano teorie del complotto sul fatto che la Williams avesse deciso di appiedarlo anzitempo dopo il suo ingaggio dalla BMW Sauber per le stagioni a venire.

Al GP d'Italia, disputato il 4 settembre, dopo avere ottenuto il miglior tempo in qualifica, Raikkonen ha scontato una retrocessione di dieci posizioni in griglia, partendo undicesimo per la sostituzione del motore e lasciando la pole a Montoya, tenendo la prima posizione davanti ad Alonso e alle B.A.R. di Button e Sato, con a seguire Barrichello, Trulli, Michael Schumacher e Fisichella.
Le B.A.R. e le Ferrari hanno perso terreno con la prima sosta, quando peraltro anche Raikkonen, che puntava a un unico pitstop, è risalito in seconda piazza. Una foratura, tuttavia, l'avrebbe costretto a una seconda sosta ritrovandosi fuori top ten, per poi risalire a pitstop ultimati.
Montoya, Alonso, Fisichella, questi sono i primi tre a soste ultimate e lo rimarranno anche se JPM rallenta nel finale di gara per risparmiare le gomme ed evitare spiacevoli sorprese.

Persa la quarta piazza a vantaggio di Trulli dopo un testacoda, Raikkonen supera la Toyota tornando quarto - ventisette punti lo separano da Alonso, ne ha adesso ventuno sul diretto inseguitore MSC - e relegando il pilota abruzzese quinto, davanti al compagno di squadra Ralf Schumacher, mentre Pizzonia e Button chiudono la zona punti, mentre a proposito di B.A.R., Sato è precipitato già da tempo nel nulla cosmico senza che nessuno se lo fili.
Sauber > Ferrari, dato che Massa è nono e precede Michael Schumacher. Rubinho, che nel secondo stint si era difeso sagli attacchi del compagno di squadra per una posizione allora valevole di un punto, fa una sosta in più e chiude dodicesimo, davanti a lui c'è Jacques Villeneuve, quindi di nuovo Sauber > Ferrari.
Tra parentesi, ho un ricordo dell'epoca, di Barrichello intervistato sulla Rai nel post-gara, che si diceva emozionato per la sua ultima gara a Monza con la Ferrari, con tanto di lacrime agli occhi.


venerdì 18 luglio 2025

Sei il telecronista della Formula 1? Mi presenti Sainz? - semicitazione

"Avrei potuto fare a pezzi la Ferrari" ha scritto la Gazzetta dello Sport in un post su Instagram, attribuendo la citazione a Carlos Sainz jr, il quale pare non avere pronunciato le parole citate, estrapolate e parafrasate da una lunga intervista nel quale raccontava la sua stagione 2024 da separato in casa.
Non è una novità, nell'epoca contemporanea, che vengano fatti titoloni altisonanti. Non sono una grande fan di tutto ciò, ma entro certi limiti posso comprendere la necessità di attirare l'attenzione. Ciò che invece è a mio parere incomprensibile è il mettere TRA VIRGOLETTE, segno di punteggiatura che indica discorso diretto, quindi le vere parole pronunciate da qualcuno, ciò che NON è una citazione di qualcuno, ma un'interpretazione personale di ciò che qualcuno ha detto.
C'è naturalmente chi ha difeso questo titolo - tutti leclerchini possessori di account Xwitter incentrati interamente sul loro idolo, ovviamente - secondo cui, visto che Sainz e suo padre hanno il potere di influenzare la stampa, allora la Gazzetta non ha fatto niente di scorretto. Senza offesa, costoro non hanno capito niente di come funziona il giornalismo.
Il fatto che Sainz vada a fare dichiarazioni ambigue sui giornali di fiducia che decidono di dargli spazio RIPORTANDO LE SUE DICHIARAZIONI non significa che i giornali non compiacenti siano autorizzati a INVENTARE SUE DICHIARAZIONI per controbilanciare e ristabilire l'ordine naturale delle cose. Sinceramente questa cosa mi ricorda quella volta in cui su Tumblr c'era gente che acclamava un giornale che aveva inventato di sana pianta una dichiarazione altisonante di Helmut Marko, perché Helmut Marko ha fatto in altri casi dichiarazioni altisonanti e di conseguenza tutto ciò che può scatenargli addosso insulti e merda varia è legittimo.
Si sta perdendo di vista il fatto che chi scrive per mestiere debba INFORMARE, non inventarsi fatti mai successi per dare agli hater di un personaggio qualcosa su cui farsi delle fantasie erotiche. In questo caso, il personaggio in questione è intervenuto in prima persona per tacciare la Gazzetta di scrivere clickbait:


In tutto ciò, Carlo Vanzini era intervenuto e aveva scritto un "ok", che significava tutto e niente.
Criticava la Gazzetta? Criticava Sainz per le proprie presunte dichiarazioni? Dal "ciao" che gli ha scritto Carlito, sembra che quest'ultima sia l'interpretazione del diretto interessato:


In sintesi, oserei dire che non hanno fatto una bella figura né la Gazzetta né il nostro telecronista, anche se c'è chi su xwitter scrive che il Vanz si rivolgeva sicuramente alla Gazzetta e che quindi a prendere una cantonata è stato Sainz.
Personalmente non so cosa intendesse il Vanz, quindi preferirei evitare di psicanalizzarne le intenzioni come qualcuno sta facendo. Tuttavia vorrei osservare come un "ok", che ci mancava poco fosse un "ok boomer", non è esattamente un linguaggio giornalistico. Quando ci si presta a un modo di comunicare da tifosi da bar, si va incontro al rischio di essere percepiti come tali, specie se non ci si è distinti, nel corso degli anni, per imparzialità, o se al posto di un modo di comunicare strettamente giornalistico si è adottata la cosiddetta narrazione pop.