domenica 5 gennaio 2025

6000 km di paura: film del 1978 ambientato al rally del Kenya

Pellicola italiana del 1978, "6000 km di paura" è reperibile su Youtube e si tratta dell'ultimo film motoristico che ho visto, proprio oggi, e di cui intendo parlare stasera. È ambientata al rally del Kenya e prevede sia un buon numero di scene si gara, sia un buon numero di animali esotici, in particolare enormi branchi di elefanti, oppure giraffe che attraversano la strada. Il film è incentrato rivalità tra due compagni di squadra, il veterano Paul Stark, sposato con la propria navigatrice Sandra, e il giovane Joe Massi, che gareggia insieme a un navigatore keniota che risponde al nome di Alì e ricopre un ruolo di numero due all'interno del team, ruolo che inizia a stargli stretto. Come un Heinz-Harald Frentzen qualsiasi, inoltre, è stato in precedenza lasciato dalla fidanzata Sandra, che appunto si è sposata con il suo rivale.
Uscito seriamente infortunato da un incidente al rally di Montecarlo, Joe è pronto per tornare al volante soltanto pochi mesi più tardi, quindi si reca in Kenya dove conosce una giornalista della quale si innamora, sempre seguita da una fotografa che invece si mette insieme ad Alì.

Paul Stark, tuttavia, non tollera la presenza del giovane compagno di squadra ed escogita uno stratagemma per farlo licenziare. Per Massi sembra non esserci niente da fare, ma viene in tempi record ingaggiato da un'altra squadra, che ingaggia anche il suo meccanico. Riceve inoltre delle avance da parte di Sandra, che gli propone di rimettersi insieme, essendo disposta a lasciare il marito per lui, ma Joe rifiuta.
Le varie tappe del rally sono spesso un susseguirsi di Joe e Paul che si ritrovano a tu per tu l'uno con l'altro, cercando di ostacolarsi a vicenda, entrambi determinati a raggiungere la vittoria... che a dire il vero sembra stabilmente nelle mani di un altro pilota, ma who kers, l'importante è prendersi a sportellate come se non ci fosse un domani.
L'ultima tappa vede i due impegnati ancora una volta in un confronto serrato, il pubblico ai bordi della strada si sporge pericolosamente, tanto che Alì mette in guardia Joe. Al contempo anche Sandra dice a Paul di fare attenzione, ma il disastro è dietro l'angolo.
Per non investire un bambino, Paul finisce in una scarpata e la macchina prende fuoco. Le scene finali alternano i festeggiamenti per il vincitore con la scena delle fiamme e di Joe e Alì che, scesi dall'auto, guardano l'incendio, Joe ripensando ai propri trascorsi con Sandra.

Il film è stato una piacevole scoperta e l'ho trovato coinvolgente, nonostante le dinamiche tra i personaggi non abbiano nulla di nuovo o di particolarmente innovativo. Ho apprezzato anche il fatto che si svolga in Kenya, location abbastanza inusuale per un film in generale e ancora di più per un film sul motorsport.
Il finale mi ha lasciata un po' spiazzata. Mi dicevo: manca un minuto alla fine del film, perché il protagonista e il navigatore se ne stanno così imbambolati? Perché nessuno dei due si getta tra le fiamme per salvare gli avversari, come vorrebbe la prassi? O perché non si passa direttamente al funerale degli avversari?
Niente, il film finisce proprio così, con i due che assistono imbambolati alla scena della macchina che va a fuoco, poi partono i titoli di coda. Possiamo dedurre che i coniugi Stark siano morti, ma non possiamo averne la certezza. Obiettivamente, non mi sembrava un film adatto a un finale aperto.



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