La F3 Asia è uno dei campionati invernali, quelli che danno in palio punti Superlicenza che possono essere accumulati a quelli dei campionati dalla stagione che si svolge in periodi più "tradizionali". Non c'è da stupirsi, quindi, che possa essere scelta anche da piloti non propriamente a livello Formula 3, che intendono approfittare di questa chance: è il caso, ad esempio, di Guanyu Zhou, Jehan Daruvala e Roy Nissany, tutti piloti di Formula 2, scesi di due categorie nel tentativo indiretto di avvicinarsi alla classe regina (quantomeno nei casi di Zhou e Daruvala, che di punti superlicenza ne hanno messi da parte nelle due scorse stagioni).
La griglia, composta mediamente da una ventina di piloti, è stata composta in modo molto variegato, piloti di F2, di F3, di F4... addirittura un e-racer divenuto pilota con pochissima esperienza sulle monoposto. Questi sono i team e i piloti presenti all'edizione 2021 appena terminata, compresi di categorie dove hanno gareggiato di recente (per "F3 regionale" si intendono F.Regional, F.Renault Eurocup, Euroformula Open, ecc...):
- Pinnacle Motorsport: Pierre Louis Chovet (Francia - F3 regionale), Alessio Deledda (Italia - F3 internazionale), Alexandre Bardinon (Francia - F3 regionale), presente per i soli primi tre eventi Matthias Luthen (Germania - F3 regionale);
- 3Y Evans: Patrik Pasma (Finlandia - F3 regionale), Irina Sidorkova (Russia - F4 // pilota full time che ha saltato il terzo evento per infortunio), per i primi due eventi Casper Stevenson (Gran Bretagna F4) poi sostituito negli ultimi due da Alex Connor (Gran Bretagna - F4), presente ai primi tre eventi anche Isack Hadjar (Francia - F4);
- Motorscape: Roberto Faria (Brasile - F4), Nicola Marinangeli (Italia - F3 regionale);
- BlackArts Racing: Lorenzo Fluxà (Spagna - F4), Cem Bolukbasi (Turchia - e-racer con qualche apparizione in F3 regionale // spoiler, era l'idolo dei fanboy turchi nella chat delle gare trasmesse live su Youtube e non è neanche andato male tenendo conto del background), poi Zdenek Chovanek (Portogallo/ Venezuela - F4) nel solo primo evento;
- Hitech: Roman Stanek (Repubblica Ceca - F3 internazionale), Ayumu Iwasa (Giappone - F4), Reece Ushijima (Gran Bretagna - Road to Indy), Roy Nissany (Israele - F2);
- Abu Dhabi Racing by Prema: Guanyu Zhou (Cina - F2), Amna Al Qubaisi (Emirati Arabi Uniti - F4), per i primi tre eventi della stagione Dino Beganovic (Svezia - F4) sostituito per gli ultimi due da David Vidales (Spagna - F3 regionale), guest star negli ultimi due eventi Khaled Al Qubaisi (Emirati Arabi Uniti - pilota turismo, padre di Amna);
- Mumbai Falcons: Jehan Daruvala (India - F2), Kush Maini (India - F3 nazionale).
Il campionato, composto da cinque eventi, due disputati a Dubai e tre ad Abu Dhabi con due diversi layout per ciascun circuito, prevedeva due sessioni di qualifica e tre gare per ciascun evento. Le due sessioni servivano a stilare la griglia di partenza rispettivamente della prima e dell'ultima gara, mentre quella centrale è stata definita, in questo campionato, caso più unico che raro, dal giro più veloce ottenuto nella prima gara.
A Dubai la stagione è iniziata nel segno del Renault junior Zhou, apparso come il pilota da battere dopo avere ottenuto due vittorie consecutive nelle prime due gare della stagione. La terza l'ha vinta Chovet, mentre in generale nel corso del fine settimana iniziavano a mettersi in mostra anche Beganovic e Hadjar. I due, seppure non abbiamo vinto nemmeno una gara nei tre eventi da loro disputati, si sono confermati stabilmente come front runner. Anche Daruvala era tra i front runner, ma un ritiro per incidente nella prima gara lo attardava un po' rispetto al pilota di punta.
Nissany ha iniziato la stagione con un podio, ma è stato uno dei pochi momenti in cui si è mantenuto al livello dei top driver. Per quanto spesso sia stato visto in top-ten, non era destinato a vivere momenti particolarmente alti, a parte stare al comando dell'ultima gara del fine settimana per un po', arrivando tuttavia terzo.
Il secondo e il terzo evento si sono svolti durante la settimana e nel fine settimana, sullo stesso circuito, Abu Dhabi, con il layour "Corkscrew" e qui per Zhou le cose hanno iniziato a mettersi male, quantomeno visto i suoi standard di inizio stagione. Doppio evento significava sei gare e Chovet e Daruvala si sono ripartiti le vittorie, tre per ciascuno, con l'indiano che in un primo momento ha strappato la leadership del campionato a Zhou (solo a podio spesso, ma non sempre), per poi vedersela sottrarre dal francese Chovet, destinato a diventare, da quel momento in poi, l'effettivo pilota di punta del campionato e il principale candidato al titolo e ai preziosi 18 punti superlicenza che esso comporta.
È in questa occasione che c'è stata una curiosa polemica via social quando la Sidorkova ha postato un onboard nel quale, in una delle prime gare della settimana, a suo dire veniva chiusa da A.Al Qubaisi nel primo giro. Amna ha risposto indirettamente al post con un tweet in cui criticava gli attacchi via social fatti agli altri piloti. A seguire, in quello stesso fine settimana, Irina ha poi rimediato, venendo coinvolta in un incidente tra Deledda e Stevenson, l'infortunio al polso che l'ha costretta a saltare il terzo evento (di fatto le tre gare del fine settimana). Sarebbe poi ritornata in pista a Dubai, facendo sì che per puro scopo di trolleggio si potesse riprendere a prendere in considerazione il confronto tra donne (confronto vinto definitvamente da Sidorkova con un dodicesimo posto come miglior risultato nell'ultimo evento, in una gara in cui per ironia della sorte Amna aveva stazionato per un po' in top-ten)
Da questo proposito devo ammettere che abbiamo fatto passi da gambero, rispetto alla scorsa stagione, nella quale Jamie Chadwick aveva ottenuto un certo numero di piazzamenti a podio e una vittoria, e perfino Tatiana Calderon in un'occasione aveva ottenuto un glorioso quarto posto sotto la pioggia. So che potreste obiettare che l'anno scorso c'erano meno vetture al via (una quindicina, a volte qualcuna in meno), ma non è solo questione di numeri, era davvero un'altra cosa.
Fun fact: altro confronto pittoresco da considerare al puro scopo di trolleggio è quello Amna vs Khaled Al Qubaisi, la figlia e il padre hanno gareggiato fianco a fianco negli ultimi due eventi stagionali, proprio come avevo sognato a occhi aperti quando il campionato non era ancora iniziato e un simile scenario sembrava altamente improbabile. Considerato che il suo esordio open wheel è avvenuto la scorsa stagione in modo random e a 40+ anni, non se l'è nemmeno cavata male nel confronto con la figlia.
Se vogliamo parlare invece di cose serie, in Prema è arrivato anche Vidales al posto di Beganovic (che ha concluso la sua stagione ferendosi a un polso in un incidente - senza riportare fratture, la sostituzione era già programmata e non è avvenuta per infortunio) che si è fatto notare andando a podio nel corso del weekend di Dubai.
Chovet ne ha vinte di nuovo due su tre, Daruvala ha collezionato un pesante ritiro, Zhou ha cercato di salvare il salvabile ma senza riuscirci troppo e nel frattempo abbiamo assistito alla salita sul gradino più alto del podio di un ulteriore pilota, Pasma, quarto vincitore della stagione. Nel frattempo, mentre mancava soltanto il finale, previsto per Abu Dhabi sul layout tradizionale, soltanto Chovet, Zhou e Daruvala rimanevano in lotta per il titolo, con l'indiano salvato quasi solo dall'aritmetica e il cinese chiamato a rimontare oltre trenta punti per ribaltare il risultato.
È esattamente quello che ha fatto, nonostante abbia buttato al vento due pole nelle prime due gare, vedendosi superare da Pasma, che ha tagliato il traguardo davanti a tutti per ben due volte. Solo nella seconda, tuttavia, ha vinto, nella prima una penalità gli ha fatto perdere una posizione a vantaggio di Zhou. Con Chovet quinto, il gap è passato da 32 a 17, poi a +1 per Zhou con il ritiro per incidente con Stanek nella seconda. Nella terza, Zhou doveva arrivare davanti al rivale per diventare campione. Stavolta non si è fatto trollare da Pasma, ma comunque Chovet era quinto e non gli ha dato problemi: +16.
Il pilota cinese ha vinto il titolo con 257 punti. Hanno completato la classifica Chovet 241, Daruvala 192, Pasma 149, Nissany 99, Hadjar 95, Beganivoc 88, Iwasa 81, Bolukbasi 61, Stanek 60, Maini 55, Ushijima 45, Vidales 38, Fluxa 22, Faria 10, Deledda 6, Connor 8, Villagomez 6, Chovanek 2 ultimo pilota a punti, dopodiché tutti a quota 0 Bardinon, Marinangeli, Sidorkova, Stevenson, Amna Al Qubaisi, Khaled Al Qubaisi, Luthen.
La situazione superlicenza attuale di Zhou è:
- 18 punti, F3 Asia 2021;
- 10 punti, Formula 2 2020;
- 8 punti, Formula 2 2019;
- forse 3 punti, F3 Europea 2018.
Si arriva a un totale di 36 punti, forse 39 (non sono passati tre anni solari interi da quel momento e il regolamento non è molto chiaro su cosa si intenda per "nei tre anni precedenti"), a un passo dai 40 che servono a diventare eleggibile per la Superlicenza. Quelli mancanti potrebbe ottenerli anche per chilometraggio come Friday driver e in ogni caso c'è l'opzione superlicenza in deroga con 30 punti.
DUBAI INTERNATIONAL LAYOUT
Podio Gara 1: Guanyu Zhou, Roy Nissany, Jehan Daruvala
Podio Gara 2: Guanyu Zhou, Dino Beganovic, Isack Hadjar
Podio Gara 3: Pierre Louis Chovet, Dino Beganovic, Roy Nissany
ABU DHABI CORKSCREW LAYOUT I
Podio Gara 1: Jehan Daruvala, Guanyu Zhou, Isack Hadjar
Podio Gara 2: Jehan Daruvala, Isack Hadjar, Dino Beganovic
Podio Gara 3: Pierre Louis Chovet, Jehan Daruvala, Isack Hadjar
ABU DHABI CORKSCREW LAYOUT II
Podio Gara 1: Pierre Louis Chovet, Jehan Daruvala, Guanyu Zhou
Podio Gara 2: Pierre Louis Chovet, Guanyu Zhou, Dino Beganovic
Podio Gara 3: Jehan Daruvala, Guanyu Zhou, Isack Hadjar
DUBAI GRAND PRIX LAYOUT
Podio Gara 1: Pierre Louis Chovet, Guanyu Zhou, Ayamu Iwasa
Podio Gara 2: Patrik Pasma, Guanyu Zhou, Pierre Louis Chovet
Podio Gara 3: Pierre Louis Chovet, David Vidales, Patrik Pasma
ABU DHABI GRAND PRIX LAYOUT
Podio Gara 1: Guanyu Zhou, Patrik Pasma, Kush Maini
Podio Gara 2: Patrik Pasma, Guanyu Zhou, Jehan Daruvala
Podio Gara 3: Guanyu Zhou, Patrik Pasma, Jehan Daruvala