martedì 20 novembre 2018

Formula Parody: come non si dovrebbe mai scrivere una fan fiction | Capitolo 8


Capitolo 8: Non è bene passare troppo tempo a pensare al lavoro!!!111!!!11!!! perché tanto non c’è nulla di più fatuo e inutile dei successi professionali!!111!!!111!!! è facilissimo cambiare lavoro e salire ad un livello maggiore!!!11!!!!111!!1 Adesso che sono appena stata eletta Presidente della FIA, non ho più bisogno di fare la giornalista o la baby sitter di Verstappino!!111!!!11! A proposito di Verstappino, è un baby eroe che ha fatto passi da gigante nella continua lotta contro i teppisti del paddock!!!11!!!11!! Io e Bernie, però, possiamo fare molto di più!!111!!11!!!11!!! #FiaPowerWins!
A volte bastano pochi mesi per stravolgere completamente una vita: la mia era stata completamente stravolta, rispetto a pochi mesi prima, in due modi: in primo luogo dopo una terribile congiuntivite mi era divenuto impossibile continuare a indossare le lenti a contatto, quindi nel corso dell’estate presi a portare un paio di occhiali da nerd, in secondo luogo mi tinsi di rosso acceso una ciocca di capelli, che lo ricordo, erano nero corvino e tenevo spesso legati in una coda alta.
Parlando di eventi di minore rilievo, nel corso dell’estate, inoltre, fui anche eletta presidente della FIA e lasciai il mio precedente lavoro di giornalista. Non ricordo bene le dinamiche della mia elezione, perché capitò in concomitanza del gran premio d’Ungheria, o meglio, del party indo-brasiliano organizzato da due opinionisti della TV britannica che nel tempo libero si dilettavano a gareggiare in Formula E. Parlo di Karun Sendhok, primo campione del mondo di Formula 1 indiano (vincitore del titolo nel 2010 con la HRT) e del suo eterno compagno di squadra e compagno di vita, Bruno Sendhok, con cui si era sposato alla vigilia dell’ultimo gran premio stagionale del loro anno di esordio alla HRT, gran premio in cui Karun l’aveva successivamente battuto di appena un punto in classifica, tutto ciò mentre Vitaly Petrov, che fino a quel momento era stato in testa alla classifica, non riusciva in nessun modo a superare la vettura di Alonsohhh, con grande gioia di Carlito Fanboyz.
Fui molto presa dal mio ruolo nei successivi gran premi: tanto a Spa quanto a Monza mi preoccupai di farmi vedere in giro per il paddock, talvolta parlando con B€rnie Eccle$tone, giusto per far vedere che essere presidente della FIA significa anche fare qualcosa, di tanto in tanto. Da Singapore in poi, però, decisi che dovevo staccare un po’ e lo capii quando vidi due gemellini con i capelli rossi che andavano in giro tenendo per mano un opinionista Sky Sport F1 che nel tempo libero si dilettava a guidare nel DTM e che quel giorno, nel paddock, indossava un elegantissimo kilt. Quei due bambini si lamentavano con il padre che avevano sonno, ma io non potei fare a meno di soffermarmi sui loro graziosi lineamenti: il bambino somigliava molto al papà, ma la bambina... Oh my holy Caterham, era la mia impressione o somigliava a Nico Hulk con i capelli color carota anziché biondi?
Ebbi una crisi mistica, mi ricordai del fatto che i bambini nascono e del fatto che vengono concepiti, ovvero dell’esistenza dei genitali femminili e maschili. Non che avessi voglia di fare figli, ma siccome era venerdì ed era giorno di prove libere dovevo assolutamente andare a raccattare uno dei miei partner, che aspettavano pazientemente che gliela dessi partecipando a feste, tracannando alcool e, nel caso di Estebaby, facendosi pestare a sangue da quei bulli dei suoi colleghi un giorno sì e l’altro pure (quel maledetto Dani-Smile gli fracassò altre due paia di occhiali e il terribile Kimiiii Leave Me Alone tentò addirittura di evirarlo una volta in cui lo incontrò in bagno). L’avevo visto molto terrorizzato, in quegli ultimi tempi, e non sapevo se avere qualcuno intorno a lui gli facesse piacere... però dovevo pur sempre fare un tentativo!

ESTEBABY’S POV
Oh no, avevo di nuovo bisogno di andare in bagno.
Quando mi capitava di solito andavo in quello dei bambini, utilizzato solo da Verstappino, Fanboyz e Vodkvyat, che erano tranquilli e innocui... nel senso che passavano il loro tempo a picchiarsi con i biberon e con le bottiglie di vodka portate da Dany, ma almeno si picchiavano tra di loro senza disturbare gli altri e, sempre tra di loro, si rubavano oggetti fondamentali come i ciucci. Inoltre non andavano in bagno molto spesso, soprattutto Verstappino. Non avrei saputo dire se fosse perché la sua vescica era ancora molto efficiente, oppure se semplicemente portasse ancora il pannolino.
Guardai speranzoso Checohhhh e Pastoronehhhh, che erano venuti a rincuorarmi prendendomi a calci nel fondoschiena e rovesciandomi in testa e dentro la tuta (che ovviamente indossavo perché era più stylish di altri indumenti) il contenuto di bottiglie d’acqua, chiedendo loro se potessero accompagnarmi.
Non lo fecero.
Anche loro, quando ci si mettevano, sapevano essere due badboy crudeli.
In quel momento, comunque, erano impegnati a parlare tra di loro, quindi li potei comprendere. Miracolosamente non stavano litigando: l’argomento di conversazione era il nostro amico Luizzzz Raziahhhh (essendo il nostro diretto rivale in amore l’avevamo invitato a tesserarsi nel comitato dei potenziali fidanzati di Bruna Astrali, tessera numero 5, dato che prima di lui c’eravamo, in ordine d’importanza, Checohhhh, Pastoronehhhh, io e Bloody Merhi), che sfortunatamente era stato colpito da un’intossicazione alimentare proprio quando era venuto a Singapore nella speranza di poter sostituire qualche pilota rimasto eventualmente intossicato (il che è la seconda cosa più sfigata che possa capitare in Formula 1, dopo essere investiti dalla medical car, come era capitato a uno dei più grandi piloti di tutti i tempi negli anni ‘90).
Ad un tratto, tutto cambiò. Proprio mentre mi ero fatto coraggio e mi stavo avviando verso il bagno, Checohhhh e Pastoronehhhh smisero improvvisamente di parlare.
Li guardai un attimo.
Erano pallidi come Kovalainen!
Avvertii un brivido di terrore, quasi quanto quella volta in cui Kimiiii mi aveva immobilizzato e armeggiava con un coltello a pochi passi dalle mie mutande. Temevo che ci fosse ancora Kimiiii in giro, ma alla fine capii: entrambi erano sul punto di essere colpiti da un attacco di diarrea fulminante e si stavano fiondando verso il bagno in cui anch’io sarei dovuto entrare.
Pastoronehhhh arrivò primo, ma Checohhhh, da vero bad boy, gli fece lo sgambetto sbattendolo a terra e si precipitò alla toilette.
Pastoronehhhh si alzò in piedi, tempestò di calci la porta e gli assicurò che, se fosse sopravvissuto, si sarebbe vendicato.
«Sii paziente!» lo pregò Checohhhh, dall’interno. «Ci metto un attimo.»
Ci mise infatti due minuti contati, dopo i quali fu Pastoronehhhh a dirigersi in bagno. Anche lui fu piuttosto rapido, sfortunatamente per Checohhhh, addosso al quale si fiondò come un toro inferocito mentre il mio connazionale cercava di allontanarsi fischiettando con aria indifferente, per quanto si possa fischiettare con aria indifferente dopo un attacco di diarrea fulminante.
Rivolsi un pensiero agli sprovveduti che ogni anno si presentavano a Singapore senza premunirsi. Io, per esempio, mi ero portato una grande quantità di scatolette di Simmenthal ben sigillate da casa e non mangiavo altro.
Non ebbi problemi, quel giorno, se non che, mentre assistevo con grande ammirazione alla rissa tra Checohhhh e Pastoronehhhh, ne fui coinvolto: dopo che si furono stancati di picchiarsi tra di loro, unirono le loro forze e decisero di picchiare me.
Io, però, siccome c’era bisogno di un plot-twist perché non potevo sempre fare la parte dello sfigato, misi a terra entrambi e mi feci tanti selfie celebrativi, insieme a Carmelina, Susina e Nicoletta.
Secondo plot-twist: dopo un ennesimo selfie, con la scusa di darmi un’aggiustata ai capelli rimasti spettinati durante lo scontro, Nicoletta mi invitò a seguirla. Mi portò in uno sgabuzzino.
Fu piuttosto diretta: la prima azione che commise, fu quella di slacciarmi la tuta, mentre la seconda di farmi un discorso chiaro e cristallino come la luce emanata dai lampioni.
«So che ti piacciono le brune, e in particolare Bruna Astrali, ma ti assicuro che, anche se non sono bruna, lì sotto sono fatta allo stesso modo. Sono certa che quello che sta per accadere ti piacerà e che tra poco mi ricorderai come la partner sessuale più brillante che tu abbia mai avuto in tutta la tua vita.»
Dato che, se avessi accettato, sarebbe diventata l’unica, non pensai nemmeno minimamente di rifiutare... e comunque le ragazze nordiche bionde con gli occhi azzurri tutto sommato non erano così pessime, anche se nessuna di loro somigliava a Bruna.
Alla fine confermai: «Sì, sei stata la partner sessuale più brillante di tutta la mia vita.»
Nicoletta mi sorrise.
«Mi raccomando, non raccontare a nessuno quello che c’è stato tra noi... e buona fortuna con Bruna. Spero che i miei insegnamenti possano essere d’aiuto.»
Avvampai.
«Come fai a sapere che non ero mai stato con una donna?»
«Sei uno scolaretto nerd» fu la risposta di Nicoletta, «E gli scolaretti nerd non s*opano, a meno che non incontrino: 1) una donna che fino a meno di un anno fa era costretta a fingere di essere un uomo e, di conseguenza, a non darla mai a nessuno, ma che da quando è uscita allo scoperto di è trasformata in una ninfomane quasi ai livelli della Susina, 2) una protagonista stereotipata di trash-fyccina. Tu hai avuto la fortuna di incontrare entrambe... quindi cosa ci fai ancora lì? Credi che James Hunt, dopo avere fatto sesso con una donna, stesse lì imbambolato a pensare al senso della vita o che andasse a rimorchiarne un’altra?»
«Non saprei» affermai, «Ma secondo me non avrebbe fatto nessuna delle due cose. Prima di tutto avrebbe fumato una dopo l’altra almeno quindici sigarette.»
«Risposta esatta» convenne Nicoletta. «Questo dimostra che sei un ragazzo molto intelligente. Sono certa che una trash-nerd bellixxima!!!11!!!!11!!!! come Bruna non potrà fare altro che cadere ai tuoi piedi. Corri da lei!»
Rincuorato per quel meraviglioso suggerimento e per il fatto che Nicoletta fosse così gentile da cedere alle amiche i propri uomini un attimo dopo avere copulato con loro, uscii finalmente dallo sgabuzzino, dove purtroppo trovai Lewis Hammertime con il suo seguito di amici bulli, che mi accusò di avere fatto sesso con la sua fidanzata e che, per vendetta, mi spaccò i miei occhiali nuovi di zecca. Quello fu il male minore, perché Kimiiii stava lì immobile con la sua aria da “leave me alone, I know what I’m doing” e un affilato coltello tra le mani. Tra l’altro Checohhhh e Pastoronehhhh essendo rimasti intossicati e in quel momento si stavano probabilmente contendendo l’accesso a un WC, quindi non sarebbero intervenuti per difendermi.
Poi accadde un miracolo...

VERSTAPPINO’S POV
Ero esterrefatto.
I miei occhi di bambino innocente non potevano assistere a un simile scempio.
Presi il biberon che Fanboyz mi aveva appena sbattuto sul naso.
Lo lanciai.
Colpii Kimiiii alla testa.
Salvai Estebaby dal più KàTt1v0!!!11!!11!!!!11!! dei bulli e saltai agli onori della cronaca.
Perfino Fanboyz, a partire da quel momento, mi guardò con un mix di timore, rispetto e desiderio di rompermi i denti, invece che con il semplice desiderio di rompermi i denti.
#VerstappinoWins!
Ovviamente Fanboyz non fu d’accordo con il peso che venne dato alla mia azione. Sostenne che il merito dell’accaduto non era mio, ma di Fernandoooohhhh Alonsohhhhh che dava a tutti noi ispirazione e che, chiudendo i contatti con i bulli del paddock, aveva dato a tutti noi la forza di combattere contro la gang.
Quando tornai nel mio box, comunque, fui accolto come un eroe ed era l’unica cosa che contava. Tutti mi abbracciarono e si complimentarono con me, tranne mio padre, che mi appioppò una sberla perché si era ricordato che nella prima sessione di prove libere ero stato di due millesimi più lento di Fanboyz (in realtà mi aveva già picchiato per quella ragione, ma la sua memoria era selettiva, quindi aveva pensato bene di ricordarsi che dovevo essere picchiato, ma di dimenticarsi che l’aveva già fatto).

BRUNA’S POV
Era venerdì, era giorno di prove libere, ma i due miei principali potenziali fidanzati erano intossicati, quindi non potevo andarmene in giro a fare sesso con il primo venuto così come se niente fosse. Passai un paio d’ore a preparare digestivi, tè e tisane, con il solo effetto che causai a tutti e due altri attacchi di diarrea, al che si rifiutarono di essere ulteriormente aiutati.
Andai allora a farmi un giro al Manor Marussia Kebab Shop, che quella sera serviva soltanto scatolette di Simmenthal sottratte a Gutierrezzzz. Bloody Merhi aveva perso il volante a vantaggio di uno spilungone nato negli States, quindi faceva soltanto il cameriere.
Non mangiai niente, ma mi fermai a parlare con lui di argomenti profondi e strappalacrime, come ad esempio il fatto che avevo un gran desiderio di fare sesso.

ROBERTO BLOODY MERHI’S POV
“Non ci posso credere!!!1111!!111!!!!11!!” pensavo, con insistenza.
Gli one-one-one mi uscivano ormai dagli occhi, nel momento in cui entrai nella stanza di Bruna Astrali. Non solo avevo voglia di fi*a, ma il nostro poteva essere anche un rapporto di interesse: in qualità di Presidente della FIA avrebbe potuto aiutarmi a recuperare un volante... era sempre un bene avere amicizie importanti, specie se tra le gambe avevano qualcosa di estremamente delizioso.
Bruna era meravigliosa in un completo sexy simile a quelli che indossava Carmelina e io ero il pilota più arrapato di tutti i tempi...

JAMES HUNT’S POV
Ahahahahahahahahahahahahahahah, tanto per curiosità chi è quel poppante?

ROBERTO BLOODY MERHI’S POV
...per cui la sbattei sul letto con la mia furia assassina e le saltai addosso, facendola urlare di eccitazione.
Le strappai via le mutande e stavo finalmente per mettere fine tanto alla sua verginità quanto alla trash fyccina, quando il suo cellulare si mise a squillare.
«Oh my Marussia!» esclamò Bruna, spingendomi da parte e scattando in piedi. «Questo deve essere B€rnie!»
Spalancai gli occhi.
«Il fatto che un ultraottantenne ti stia chiamando ti sembra un buon motivo per sbattermi giù dal letto?»
Bruna mi guardò con aria da scoiattolino nerd, simile a quella di Gutierrezzzz, solo che Bruna era molto più sexy di Gutierrezzzz, e mi ricordò: «Sono una donna in carriera. Svolgo un ruolo molto importante e non posso ignorare le telefonate di B€rnie.»
Giusto, era una donna in carriera e dovevo tenermela buona, se volevo riappropriarmi del sedile che l’illustre signor Alexander Valentino-Rossi mi aveva sottratto.
«Capisco. Sarà per un’altra volta.»
«Direi proprio di sì.»
Me ne andai, mentre Bruna raccattava le mutande e i vestiti.
Più tardi mi consolai sfogliando un giornale porno che avevo rubato a un tipo basso che lavorava come kebabbaro proprio come me di cui ignoravo l’identità, pensando a tutte le donne che avrei conquistato non appena fossi diventato campione del mondo.

B€RNIE’S POV
Discussi per un’ora con Bruna di quanto fosse spettacolare cambiare il sistema di assegnazione dei punteggi, dando un bonus per l’ultimo classificato. Lei non fu molto d’accordo, ma questa è una sottigliezza, dato che dopo venimmo al punto: Kimiiii Leave Me Alone era un bullo e Fanboyz aveva filmato quanto accaduto, nel tentativo di dimostrare al suo idolo Alonsohhhh di essere un ragazzino dal grande senso civico. Quel teppista di Kimiiii si era recato da Estebaby Gutierrez armato di coltello e aveva tentato di ferirlo nelle parti intime, azione scellerata che avrebbe commesso, se non fosse stato per il tempestivo intervento di Max Verstappino.
Bruna concordò con me.
«Dobbiamo radiarlo a vita, per il bene del motorsport.»
Dopo quell’osservazione le diedi un consiglio spassionato: «Cerca di fare sesso, ogni tanto, invece di farti coinvolgere in situazioni strane. Anche se sei una ragazza bruttina e dall’aspetto ordinario (AKA “gran gnocca”) sono certo che non avrai difficoltà a trovare un cavaliere.»
Bruna annuì.
«Sì, ho molti potenziali cavalieri a disposizione. Non sarà difficile trovarne uno.»


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