martedì 20 novembre 2018

Formula Parody: come non si dovrebbe mai scrivere una fan fiction | Capitolo 7

Ho visto che i capitoli precedenti di questa trashata scritta just for fun e per prendere per i fondelli gli stereotipi da fan fiction hanno ottenuto un elevato numero di visualizzazioni. Provvedo quindi a continuare a postare. ;-)


Capitolo 7: Cosa, cosa, cosa???222??? siamo già settimo capitolo e, per esigenze di trama, non c’è ancora stata una sola scena di sessohhhhhhh?????!!!!!????!!! C’è il rischio concreto di perdere lettori... ma dato che la fortuna aiuta le trash fyccine a tutto c’è una soluzione, per esempio un genderswap inaspettato che coinvolge uno dei personaggi ai margini della trama!!!111!!!11!!! Eh sì, da fan fiction trash diventa fan fiction acculturata... anzi, no, rimane sempre trash!!!11!!!11!!! Magari, se i genderswap diventano due, è maggiormente interessante!!11!!!11!!
Dopo il gran premio del Redbullring accaddero due grandi stravolgimenti, uno relativo al risultato e uno relativo alla situazione di uno dei principali team.
Per prima cosa, appigliandosi a un cavillo del regolamento, secondo cui al Redbullring era consentito gareggiare soltanto con vetture alimentate a Redbull, la Federazione squalificò ben sedici dei venti partecipanti al gran premio, annullando di fatto la doppietta della McLaren e consacrando la Toro Rosso alla storia, regalandole una doppietta su un piatto d’argento. Non che per la Toro Rosso un risultato del genere fosse del tutto inaspettato: nel 2006 Scott Speed aveva perso il titolo per pochi punti nei confronti di Yuji Ide, che aveva trionfato con la Super Aguri, e nel corso della stagione erano state ottenute svariate vittorie, ma quello che accadde al Gran Premio d’Austria 2015 mise finalmente fine a vari anni di digiuno. Max Verstappino divenne il più giovane vincitore di un gran premio, battendo il record di Felipe Massa, che nel 1999, due settimane prima di compiere diciotto anni, aveva trionfato nel suo gran premio d’esordio, in Brasile, sostituendo l’infortunato Luca Bad Boy alla Minardi.

AUTRICE©’S POV
Oh my holy Caterham, ho appena spodestato Sarrazin per far debuttare Massa.
Spero che la censura sia clemente con me.

BRUNA’S POV
Secondo arrivò Carlitohhhh Fanboyz, ma dichiarò che si rifiutava di accettare il risultato perché proveniva dalla squalifica del suo idolo assoluto.
Si rifiutò di salire sul podio, ma fortunatamente intervenne Dany Vodkvyat, terzo classificato, che lo trascinò sul secondo gradino minacciando che, se non si fosse recato alla premiazione, non lo avrebbe aiutato a rubare il ciuccio a Verstappino.
Al di sotto del podio Danismile Ricciardo rideva come un ebete, cosa che mi fece imbufalire, perché sapevo che era un bullo e che pianificava qualcosa di squallido. Infatti poco dopo rubò a Fanboyz e Vodkvyat il ciuccio che avevano tanto faticosamente sottratto a Verstappino. Quest’ultimo si consolò tracannando champagne, cosa che suscitò scandalo, perché non aveva ancora raggiunto la drinking age. Gli organizzatori del Gran Premio degli Stati Uniti dichiararono che un diciassettenne non dovrebbe fare cose tipo bere alcolici, ma solo cose adatte ai ragazzini della sua età, tipo andarsene in giro con un fucile nello zaino di scuola.

VERSTAPPINO’S POV
Dubbio esistenziale: cosa sarebbe la scuola? Esiste davvero qualcuno che la frequenta?
Dubbio esistenziale II: dov’è il mio ciuccio?
Dubbio esistenziale III: perché questi altri due poppanti si stanno ponendo la stessa domanda?
Dubbio esistenziale IV: perché Dani-Smile sorride sempre come un ebete?

BRUNA’S POV
Archiviata la faccenda GP d’Austria, che sancì la consacrazione di Max Verstappino, fino a quel momento visto come un brocco arrivato in Formula 1 solo perché suo padre aveva vinto un titolo con la Simtek e uno con la Minardi, oltre che averne sfiorato uno con la Arrows, Luizzzz Raziahhhh venne ingaggiato dalla Mercedes per sostituire Lewisssss Hammertime, vittima di una brutale intossicazione alimentare dopo essere stato invitato a pranzo dalla Susina.
Non conoscevo molto bene i dettagli, ma fui mandata a scoprirne di più nel paddock del gran premio di Gran Bretagna. Dato che nessuno voleva dirmi niente, dopo la prima sessione di prove libere andai a nascondermi nello spogliatoio dei piloti della Mercedes per estorcere a Raziahhhh qualche dettaglio. Dato che puntava a tornare insieme a me, però, sapevo che sarebbe stato difficile togliergli le parole di bocca: non mi avrebbe mai fatto l’elenco delle posizioni sperimentate con la Susina per convincerla ad avvelenare Lewis e a imporre al marito di metterlo al volante.
Non incappai in Raziahhhh, ma incappai piuttosto in Nico Princessberg, venuto a cambiarsi in anticipo perché la sua vettura l’aveva lasciato a piedi anzitempo.
Ero nascosta dentro un armadietto, dove avevo la situazione perfettamente sotto controllo... O almeno, la ebbi sotto controllo finché non vidi qualcosa di completamente pazzesco e scoppiai in un urlo fragoroso.
Princessberg urlò ancora più di me, mentre uscivo dall’armadio: dopotutto ero già stata scoperta, tanto valeva stare in una posizione più comoda.
Io e Princessberg ci guardammo negli occhi. Nessuno di noi due aveva il coraggio di parlare. Fu Princessberg a rompere il silenzio, alla fine.
«Adesso che sai tutto, dovrò ucciderti.»
Se era quello il prezzo da pagare, l’avrei pagato volentieri per essere venuta a conoscenza del più sconvolgente segreto della Formula 1, derivante dall’avere visto Princessberg in una posa in stile Sam Bird. Non sapevo se si identificasse in uomo, donna, queer, palo della luce o unicorno, ma Nico Princessberg era biologicamente una donna.
Dato che non parlavo, continuò: «Purtroppo, non avendo mai commesso un omicidio, non saprei come fare. Mi affido soltanto alla speranza che tu non riveli a nessuno il mio segreto. Se si scoprisse che sono una donna, la mia carriera sarebbe finita. Finirei a girare porno di basso rango insieme a Carmelina.»
«E a Pastoronehhhh.»
Princessberg annuì.
«Sì, ma non è il mio tipo.»
Spalancai gli occhi.
«Pastoronehhhh non è il tuo tipo?! È un modello bellixxxxximo!!!!11!!!11!!! Come puoi rimanere indifferente al suo fascino?»
Nico Princessberg, il cui vero nome era Nicoletta, replicò: «Non mi piacciono i modelli venezuelani. Ho sempre avuto un debole per i ragazzi di origine caraibica, specie se sono pieni di tatuaggi e se si vestono da rapper.»
Spalancai anche la bocca.
Ero esterrefatta da tutto ciò che stavo scoprendo istante dopo istante.
Poi arrivò il momento della svolta: Nicoletta decise di denunciare i soprusi che aveva subito per anni e anni tramite me.
Non avevo più nulla da spalancare (solo le gambe, in realtà, ma quello l’avrei fatto in presenza di un uomo e magari non mentre stavo per diventare la giornalista più famosa del mondo del motorsport grazie a uno scoop eccezionale), quindi rimasi in ascolto. Nicoletta stava per raccontarmi la sua storia affinché la svelassi al mondo intero.

NICOLETTA’S POV
Non è facile essere una donna nel mondo dei motori, se non hai il desiderio di diventare una pornoattrice. Il mondo dei motori gira intorno al SESSOHHHHHH SFRENATOHHHHHH e i piloti più sexy vengono scelti per interpretare film a luci rosse, come da contratto con i loro sponsor. Se sei donna, dato che le donne sono poche, ci sono più chance che tu sia la più sexy. È questa la ragione per cui molti anni fa mia madre, Kikka Princessberg, decise di andarsene in giro con un paio di baffi artificiali e di spacciarsi per un uomo. Io, nel seguire le sue orme, decisi di fare altrettanto... di spacciarmi per un uomo, non di lasciarmi spuntare i baffi, intendo. Non fu difficile: sembravo una versione vagamente femminea di Leonardo Di Caprio e mi bastava mettermi maglie larghe anziché attillate per nascondere il seno, anche se questo implicava che dovevo fingere 24/7 e che dovevo accontentarmi di sbavare in incognito dietro agli uomini che mi piacevano, perché non potevo permettere che scoprissero la verità.
Il mio segreto rimase inviolato fino ad Abu Dhabi 2014. Affranta per non avere conquistato nemmeno un punto in tutta la stagione, mentre il mio compagno di squadra invece era riuscito faticosamente ad arrivare decimo in quel gran premio (quel famoso gran premio in cui Kobayashi vinse il titolo con la Caterham), andai a rifugiarmi in bagno, sapendo che non mi avrebbe raggiunto.
Invece venne, era ubriaco fradicio dopo i festeggiamenti per il prezioso punto conquistato e mi rivelò che aveva scommesso con la Susina che sarebbe riuscito a infilarmi le mani nelle mutande senza che io opponessi resistenza.
Cercai di opporre resistenza, però come potevo? Ero in astinenza da tutta la vita e Lewis era l’uomo più sexy che avessi mai visto in tutta la mia vita!
Andò a finire che Lewis mi infilò una mano nelle mutande e scoprì il mio segreto. Mi sentii svuotata, nella mente, nel corpo e nello spirito... praticamente ovunque tranne che in una specifica parte del mio corpo, in quel momento riempita dalle dita del mio compagno di squadra.
Io e Lewis ci fidanzammo in gran segreto. Non volevo ancora che  gli altri scoprissero il mio segreto... anche perché questo avrebbe potuto rovinare la mia relazione con Lewis, perché finirei sicuramente per tradirlo con qualcuno di quei figoni dei nostri colleghi (sono certa che, se sapessero che sono donna, certi playboy 99% etero tipo Jensy mi salterebbero addosso e, di fronte a uno come Jensy, non direi mai di no) oppure con la Susina (sì, sono pansessuale, do you have any problem? e sono certa che sia pansessuale anche la Susina).
Da quando ho rivelato a mia madre di essermi fidanzata con Lewis, l’unico che conosce il mio segreto, lei spera che riesca finalmente a uscire allo scoperto. Mi ha anche raccomandato di non dimenticarmi mai di usare precauzioni, perché se rimanessi incinta la cosa sarebbe molto imbarazzante, un po’ come capitò a lei quando concepì me insieme a...
...
...
...
...no, seriamente, pensate che ve lo dica? Non mi vergogno di chi sia mio padre, ma non gli farei mai fare questa figura. Raccontare al mondo di essere saltato addosso a Kikka Princessberg non appena ha scoperto che dietro a quello scaricatore di porto si nascondeva una donna che portava baffi finti potrebbe ledere alla sua immagine.

BRUNA’S POV
Ricevetti i complimenti da tutti.
Nicoletta ricevette un mazzo di rose da Jensonnnn Buttonnnn.
Luizzzz Raziahhhh non ricevette nulla di ciò che si aspettava: ero troppo impegnata a farmi acclamare da chiunque per prenderlo in considerazione.
Inoltre ricevetti una proposta di lavoro temporaneo molto allettante: fui ingaggiata come baby-sitter per Verstappino.
Cercai di inculcargli qualche concetto sano in testa, ma lui non faceva altro che raccontarmi di suo padre che lo picchiava tutti i giorni perché si era fatto portare via il ciuccio e non gliene voleva comprare uno nuovo nonostante lui lo desiderasse tanto, inoltre non faceva altro che ricordargli che il suo dovere di olandese era quello di farsi le canne e non certo di tenere in bocca un ciuccio dalla mattina alla sera, peraltro facendoselo rubare.
A Silverstone Verstappino non si ripeté: era preoccupato per il ciuccio, era preoccupato perché suo padre gli avrebbe impedito di giocare con la playstation, ma soprattutto era preoccupato perché il suo amichetto Fanboyz non gli parlava più perché aveva festeggiato la vittoria nel gran premio precedente, vittoria che secondo Fanboyz apparteneva di diritto a Fernandohhhh Alonsohhhh.
Verstappino si lamentò per tutto il weekend di quel fatto.
«Tra l’altro» aggiunse, «Carlitohhhh si ostina a chiamare Fernandohhhh “sua santità”, neanche fosse il papa.»
«A proposito» ricordai, «Una volta durante un festino ad alto contenuto alcolico ho scommesso che entro dieci anni a partire da ora un ex pilota verrà eletto papa. Se non accadrà perderò cento euro, se accadrà vincerò cento milioni.»
«E su chi hai scommesso per la vittoria di questo gran premio?» volle sapere Verstappino.
«Su Jensonnnn Buttonnnn.»
Jensonnnn non vinse, a Silverstone. Si vide sottrarre la vittoria da Fernandohhhh, che in quei giorni era molto più in forma di lui. Jensonnnn era piuttosto sconvolto. Qualcuno sostenne di averlo visto chiudersi in bagno con Nicoletta Princessberg.
Eddie Jordan, sul podio, gli chiese delucidazioni in proposito, ma lui si rifiutò di rispondere.
Per concludere in bellezza, terzo arrivò il mio ex fidanzato Luizzzz Raziahhhh. Non mi aspettavo che riuscisse a ottenere un risultato del genere all’esordio.
“Se solo non fossi sommersa di impegni professionali” pensai, “Non ci penserei due volte e andrei a chiudermi con lui nel bagno in cui ieri si sono chiusi Jensonnnn e Nicoletta.”
Purtroppo nella vita non conta solo il sesso, ma bisogna tenere conto anche dell’empowerment femminile che si ottiene anche grazie a una brillante carriera professionale.
La mia carriera di baby-sitter, purtroppo, non andò a buon fine e terminò poche settimane più tardi. Verstappino è un bambino molto irritante. Approvo il fatto che Carlitohhhh gli abbia rubato dozzine di ciucci nel corso degli anni.

ALTRA NICOLETTA’S POV
Io e Princessberg abbiamo molte cose in comune: prima di tutto all’anagrafe ci chiamiamo entrambe allo stesso modo, poi, in secondo luogo, anch’io mi fingo un uomo.
Nella stagione in cui stavo alla Force India in qualità di terzo pilota sono anche diventata mamma e mi sono segretamente sposata.
Non so per quanto tempo ancora continuerò a mantenere il segreto. Se lei si è rivelata e se ha rivelato la propria relazione con Lewis, anch’io credo di potere fare la stessa cosa, prima o poi, e di raccontare al mondo che quello che conoscono come Nico Hulk si chiama in realtà Nicoletta Hulk... ma il mio nome da sposata suona meglio: forse dovrei farmi chiamare ufficialmente Nicoletta Di Resta.

LUIZZZZ’S POV
Il mio ritorno non servì a nulla. Nei gran premi che disputai, Gran Bretagna e Ungheria, ottenni due terzi posti, uno dietro ai piloti della McLaren, uno dietro a Bloody Merhi e Felipe Nasssssser.
Non riuscii a sedurre Bruna, perché pensava solo a portare Verstappino in giro per il paddock e ad assicurarsi che andasse sempre a letto prima delle dieci di sera.
Non partecipò nemmeno alle feste di carnevale che organizzammo con qualche mese di ritardo, nelle quali ci travestimmo tutti da Sam Bird. Checohhhh, Pastoronehhhh ed Estebaby pubblicarono i loro selfie su Twitter e su Instagram. Io non lo feci, perché mi vergognavo: avevo i capelli fuori piega.

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Milly Sunshine