MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
sabato 24 novembre 2018
Formula Parody: come non si dovrebbe mai scrivere una fan fiction | Capitolo 10
Capitolo 10: Il mondiale sta finendo, un anno se ne va, io sono ancora vergine, lo sai che non mi va, in pista di trolloni, non ce ne sono più, io sono già sdraiata, Pastor qui manchi tu!!!11!!!! ........Eh sì, finalmente siamo arrivati ad Abu Dhabi e, siccome non posso permettermi di alloggiare in un hotel a sette stelle, io ho affittato una tenda canadese in mezzo al deserto. Ogni tanto mi vengono a trovare le marmotte!
Ci sono momenti in cui è tempo di compilare bilanci. Io, però, dopo avere brillantemente ottenuto un diploma in ragioneria avevo intrapreso un’altra strada, ovvero studiare ingegneria nucleare, diventare giornalista sportiva, fare la baby-sitter e venire eletta presidente della FIA, quindi non avevo bisogno di occuparmi di questioni poco importanti come entrate, uscite, costi e ricavi, ma potevo pensare al SESSOHHHHH SFRENATOHHHHHH che finalmente, essendo in dirittura d’arrivo, avrei potuto prendere in considerazione senza distogliere l’attenzione dalle altre cose importanti, come ad esempio l’assegnazione del titolo di campione del mondo.
I piloti ancora in lotta per il titolo erano quattro:
> Fernando Alonsohhhh, che grazie allo strapotere della sua vettura motorizzata Honda stava per ripetersi, dopo il titolo che aveva vinto nel 2001 al volante di una Minardi (ma guess what? le trashfyccine saranno anche piene di eventi improbabili, ma l’Autrice© sostiene che Alonsohhhh non vincerà il titolo nemmeno qui);
> il kebabbaro, che grazie alla propria continuità nei risultati stava finalmente riportando la Marussia sul tetto del mondo, dopo che avevano già vinto il titolo nel 2012 con Charles Picccc al volante;
> Roberto Bloody Merhi, al quale avrei potuto prendere in considerazione l’idea di darla se fosse riuscito a vincere il titolo nonostante in vari gran premi si fosse dedicato all’attività di spazzino del Manor Marussia Kebab Paddock Shop;
> Estebaby Gutierrezzzz, che aveva disputato qualcosa come un terzo dei gran premi totali, ma essendo l’unico pilota della Ferrari che avesse ottenuto punti negli ultimi venti o trent’anni, aveva ricevuto vari punti bonus perché la sua consacrazione aveva riacceso le speranze di molti ferraristi.
Effettivamente comprendevo a pieno lo stato d’animo dei ferraristi: il loro team del cuore non aveva mai vinto un solo titolo e in realtà anche soltanto pochissime vittorie, prima che accadesse un plot-twist e che l’Autrice© decidesse di mettere Estebaby al volante.
Il finale di stagione era un evento strappalacrime, quasi quanto le poesie di Jolly Palmahhhh e le novantuno mancate prequalificazioni di Michael Schumacher, che per sette volte aveva vinto il titolo onorario di pilota più scarso presente in griglia. Oltre alle novantuno mancate prequalificazioni, infatti, non era mai riuscito a qualificarsi in nessuno degli altri oltre trecento gran premi ai quali aveva partecipato... insomma, un record negativo assoluto.
A rendere tutto ancora più strappalacrime furono le proteste di Jensonnnn, che era ormai aritmeticamente fuori dai giochi a causa di qualche errore di troppo commesso durante i gran premi precedenti, nel corso dei quali evidentemente si era distratto troppo pensando a Nicoletta Princessberg. Le aveva addirittura fatto una proposta di matrimonio, che Nicoletta aveva rifiutato perché era convintissima di volere sposare Lewissss, così finalmente Jensonnnn si era messo il cuore in pace, comprendendo una volta per tutte che il suo destino era quello di continuare a fare da amante a entrambi, che dovevano essere molto soddisfatti dalle sue performance, dato che lo portavano ovunque.
Fu proprio Jensonnnn a conquistare la pole position, al fianco del compagno di squadra, ed entrambi elogiarono a non finire le brillanti performance dei motori Honda, da loro ritenuti i motori migliori di sempre. Mi sarebbe piaciuto essere ancora una giornalista di Sky Sport al solo scopo di intervistarli, ma non si può avere tutto dalla vita, pertanto mi limitai a sognare a occhi aperti un’ipotetica intervista doppia.
B.A.: «Il Gran Premio del Brasile è un gran premio storico e importante. Trovate emozionante essere qua?»
F.A.: «Tantissimo, pensa che il vecchio Felipehhhh ci ha invitati tutti a una grigliata a casa sua. A proposito, Jensy, ricordati che ti sei offerto di andare a comprare il dolce.»
J.B.: «Errore, il dolce lo devi comprare tu, eravamo rimasti d’accordo che io avrei portato il vino.»
F.A.: «Oh, giusto, me n’ero dimenticato, così come mi ero dimenticato che adesso siamo ad Abu Dhabi e non in Brasile.»
B.A.: «Tornando in topic, qual è stato finora il momento più emozionante del weekend?»
F.A.: «Quello in cui Carlitohhhh Fanboyz mi ha rivelato che mi sogna tutte le notti e che vorrebbe diventare al cento per cento uguale a me. In quel momento mi sono sentito davvero al settimo cielo.»
J.B.: «Beato te che ti emozioni con poco, io ho avuto bisogno di essere selvaggiamente posseduto per emozionarmi. Infatti al confronto anche la pole mi lascia indifferente.»
F.A.: «Bene, allora domani fammi passare alla partenza.»
Invece no, Jensy non fece passare Fernandohhhh alla partenza e, a peggiorare la situazione, i due si toccarono alla prima curva, iniziando a spargere pezzi nel bel mezzo della pista.
Si ritirarono entrambi e il team, per farli sentire più a proprio agio, decise di mandare entrambi a giocare a carte in un centro sociale per pensionati. Voci di corridoio mi informarono in seguito che i due avevano organizzato un torneo, che era stato vinto da...
...
...
...da un pensionato, non da Fernandohhhh, che non aveva avuto nemmeno quella misera soddisfazione.
Per sua fortuna non era il solo a cui stessero capitando peripezie di un certo livello. Nessuno se ne accorse, ma in qualche modo si ritirò anche quel tipo di cui nessuno conosceva il nome, che se ne tornò al Manor Marussia Kebab Shop e si mise a spazzare il pavimento con la scopa di proprietà di Bloody Merhi, che in quel momento era in testa alla gara e realisticamente era il più probabile vincitore, per quanto riguardava l’imminente assegnazione del titolo.
Le cose cambiarono definitivamente quando Pastoronehhhh si ritirò e, intervistato dalle televisioni internazionali, disse a tutti la stessa cosa: «Finalmente mi sono ritirato».
PASTORONEHHHH’S POV
A questo punto io avrei una domanda: se nella trashfyccina tutto funziona al contrario, perché a me devono capitare cose che succedono anche nella realtà?
AUTRICE©’S POV
Perché la mia mente di Autrice© ha stabilito che non deve essere facilmente identificabile la linea sottile che separa la trashfyccina dalla realtà.
Ora, comunque, avrai il tuo momento di gloria: ti informo che Bruna Astrali sta guardando il gran premio dall’interno della sua tenda canadese e che non vede l’ora che tu vada a raggiungerla. Ha aspettato mesi e mesi per unirsi finalmente all’uomo più valoroso presente in questo campionato e ora non attende altro che te.
PASTORONEHHHH’S POV
Finalmente mi ero ritiratoooooooooohhhhhhhhh!
Festeggiai accennando qualche passo di samba, ballo che mi ricordava vagamente il mio stile di guida, valutai l’eventualità di farmi una doccia, ma poi realizzai che noi piloti siamo fighi così come siamo e mi recai a raggiungere la mia amata nella tenda canadese così com’ero, in tuta e grondante di sudore. Ero certo che Bruna mi sarebbe saltata addosso e, se non l’avesse fatto, sarei stato io a saltare addosso a lei, perché ero il più sexy di tutti ed ero dotato di qualità di un certo livello.
KMAG’S POV
Goditi il tuo momento di gloria finché sei in tempo, perché sto già progettando di impossessarmi del tuo volante.
PASTORONEHHHH’S POV
E che cosa me ne faccio di un volante, quando posso avere finalmente un po’ di figahhhhhhh, così generosamente messa su un piatto d’argento da una ragazza bruttina e acqua e sapone, altrimenti classificabile come gran gnocca?
Continua pure a posare mostrando i tuoi occhihhhhh azzurrihhhhh e le tue bracciahhhhh tatuatehhhhh che ti rendono tanto figohhhh e apprezzatohhhh, mentre io che non ho bisogno dell’apprezzamento popolare vado a coronare questa giornata!
BRUNA’S POV
Senza plot twist di sorta Bloody Merhi avrebbe sicuramente vinto il gran premio e il campionato e, dal momento che non c’era una Ferrari in testa, dovevo riconoscere che era una gara noiosa, mica come la Formula 1 del [inserire decennio random qui] quando tutte le gare erano movimentatissime e nessuno si addormentava mai!!!!11!!!!11!
Non che mi stessi addormentando, ma ritenevo semplicemente che una gara di settanta giri fosse uno spreco di tempo: potevano farla più breve, così sarebbe servito meno tempo per descriverla e mi sarei potuta concentrare su questioni più interessanti come ad esempio il...
...
...
...
...
PASTORONEHHHH’S POV
Il sessohhhhh, per caso?
BRUNA’S POV
Il lato più bello della mia liaison con Pastoronehhhhh risiedeva nel fatto che riuscissimo a comprenderci al volo. Eravamo una coppia predestinata, realizzai, quando me lo vidi comparire davanti, frapponendosi tra me e il televisore portatile che avevo installato nella mia tenda per potere assistere al gran premio mentre ero in attesa.
Realizzai che sarebbe stato molto più corretto darla al vincitore del campionato, ma Bloody Merhi non era il primo classificato nella lista dei miei potenziali mariti ideali. Pastoronehhhh, invece, se l’era sempre giocata ad armi pari con Checohhhh ed era un dispiacere per me che non ci fosse anche Checohhhhh e che non organizzassero una sfida a sasso-carta-forbici per decidere chi dei due avrebbe avuto l’onore di contribuire insieme a me alla fine della trashfyccina. In certe circostanze, però, bisogna accontentarsi, così, dopo essermi asciugata un rivolo di bava, feci gli occhi dolci a Pastoronehhhh.
«Sono felice che tu sia qui» lo informai. «Credo indubbiamente che questo sia uno dei giorni migliori della mia vita.»
«Per me vale la stessa cosa» replicò Pastoronehhhh, guardandomi con la sua aria da latin lover mascherato da trollface. «Più di una volta ho sognato il momento in cui finalmente sarei riuscito a unirmi a te, sognando di portarti un mazzo di rose rosse nel frattempo. Purtroppo sono sprovvisto di rose rosse, ma...»
«Ma spero che tu, dentro le mutande, abbia qualcosa di più importante delle rose rosse!» protestai, decisa a mettere fine a quel suo inutile romanticismo. «Non ho aspettato tutta la fan fiction per sentire parlare di fiori.»
«Hai ragione, chiquita!» confermò Pastoronehhhh, saltandomi addosso.
Non mi sbottonò i pantaloni; no, mi strappò via il bottone e mi ruppe la zip... e se non fossi stata lì lì per fare sesso con l’uomo dei miei sogni, mi sarei lamentata vivamente. Lui veniva pagato dai petrolieri venezuelani, io no, e quei pantaloni firmati mi erano costati mezzo stipendio.
VOCE FUORI CAMPO’S POV
Com’è possibile che Bruna Astrali sia la presidente della FIA ma non abbia un soldo?
BRUNA’S POV
In certe circostanze, però, non si può perdere tempo pensando ai soldi, quindi mi concentrai su quello che veramente contava in quel momento.
Ero sul punto di conoscere finalmente il piacere della passione e Pastoronehhhh si stava già preparando facendo il conto alla rovescia.
«Meno tre. Meno due. Meno un-................»
Un urlo, durante la telecronaca, ci fece sobbalzare.
Ci girammo di scatto verso lo schermo.
In primo piano era inquadrato un volatile di grosse dimensioni morto, probabilmente investito da una delle monoposto.
«Oh my holy owl!» esclamò Pastoronehhhh, «Quello è il gufo di Interlagos, che si era nascosto nella valigia del vecchio Felipehhhh ed era venuto qui negli Emirati per assistere all’ultima gara del campionato.»
VOCE FUORI CAMPO’S POV
Povero gufo di Interlagos, che triste fine.
Ora insegna agli angeli a gufare.
BRUNA’S POV
Pastoronehhhh uscì dalla tenda trattenendo a stento le lacrime per la perdita di uno degli animali più importanti della storia del motorsport.
Io rimasi davanti al televisore, ammirando i replay in cui si vedevano gli ultimi momenti di vita del gufo, che volava ad ali spiegate, attraversando la pista e sventolando festosamente le ali al passaggio di Roberto Bloody Merhi, leader della gara quando mancavano poco più di venti giri al termine.
Fu proprio Bloody Merhi, nella foga del momento, a non accorgersi della presenza di quel glorioso pennuto, travolgendolo il pieno e facendo calare il buio su Abu Dhabi.
PASTORONEHHHH’S POV
Un fulmine squarciò in due il cielo.
Iniziò un violento temporale.
Risi, tra me e me. Ero senza ombrello, perché chi si porterebbe mai un ombrello nel bel mezzo del deserto? Chiunque, al mio posto, si sarebbe messo a imprecare; io, però, ero un trollone.
BRUNA’S POV
Guardai la gara fino alla fine, incurante del fatto che un fulmine avrebbe potuto colpire la mia tenda e mettere fine alla mia vita. Dopotutto cos’avevo da perdere?
JAMIE HUNT’S POV
Tante cose, mia cara, lo sai che qui non abbiamo né le sigarette né gli alcolici?
BRUNA’S POV
In realtà avevo ancora molte cose da perdere, tipo la verginità, il che mi lasciava intuire che l’Autrice© avesse stabilito che non era ancora arrivato l’ultimo capitolo. Inoltre avevo ancora qualche questione in sospeso di cui occuparmi, per esempio cercare di scoprire l’identità del finto teppista dagli occhi azzurri che mi aveva salvata in un’occasione passata e trovare qualche minuto per andare a consolare il povero Bloody Merhi, al quale subito dopo l’investimento del gufo fu esposta bandiera nera, mettendo definitivamente fine alle sue speranze di diventare campione del mondo.
Per la prima volta nella storia della Formula 1 la Ferrari vinse un titolo e lo fece con Estebaby Gutierrez al volante.
Sul podio lo vidi sorridere e celebrare lanciando gli occhiali in aria e riprendendoli al volo.
«Sapevo che ce l’avrei fatta» furono le prime parole che pronunciò, applaudito dal pubblico e dagli altri due piloti presenti insieme a lui sul podio, ovvero Ericssonnnn e il giovane Felipehhhh. «Adesso che anch’io mi sono conquistato il mio posto nel mondo sono pronto per l’obiettivo primario, ovvero quello di spaccare il culo ai bulli che mi hanno tormentato per anni.»
Il mondo intero gli fece i complimenti su Twitter e su instagram. Soltanto Luizzzz fu un guastafeste come al solito, ricordandogli che piuttosto che a spaccare il culo ai suoi rivali avrebbe fatto meglio a pensare al prezzo del petrolio.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per essere arrivato/a fino in fondo. Se vuoi, fammi cosa ne pensi con un commento. :-) Puoi farlo anche in maniera anonima.
Se sei capitato/a qui per caso ti invito a visitare il mio blog, in particolare le etichette "Commenti ai GP" e "F1 vintage".
Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.
Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3
Milly Sunshine