sabato 24 novembre 2018

Formula Parody: come non si dovrebbe mai scrivere una fan fiction | Capitolo 12


Capitolo 12: Pochi anni dopo!!!11!!! on the road!!!1!!! Sono su un furgone scassato insieme alla mia best friend forever che mi ha perdonato il terribile affronto di essere la madre di colui che ha preso il suo posto al gran premio della Repubblica Socialista di Montecarlo, dalla quale lei è stata bandita vita natural durante... a proposito, la mia best friend forever ha diciotto anni, mentre mio figlio ne ha sedici, dato che sono cresciuti alla velocità del suono!!!11!!!11!!! sono anche stati concepiti nello stesso periodo, ma non fa niente, perché tanto questa trashfyccina è un “Trash-Beautiful” in salsa Formula 1, quindi le età di bambini e ragazzini vengono attribuite a caso a seconda delle esigenze di trama.
Tutte le trashfyccine terminano con una scena di sessohhhhh sfrenatohhhhh e con la nascita di un grande ammmmmmmore, ma l’Autrice© ha deciso che deve esserci qualcosa di più, ed effettivamente ha ragione, perché anche la vita di una ragazza madre che ha messo al mondo il figlio di Theboss può essere piuttosto interessante, specie considerando che, come mi era stato suggerito da tutte le ex di Theboss, avevo deciso di darmi alla macchia invece di informarlo che una creatura con i suoi geni fosse sul punto di venire alla luce.
Direi di tralasciare la mia vita di stenti dopo che, essendo stata cacciata dalla Formula 1, di cui proprio Theboss assunse il controllo dopo che B€rnie decise di andare in pensione, mi ero ricostruita una carriera come disoccupata senza fissa dimora (perché ovviamente, come ogni protagonista di trashfyccina che si rispetti, o non avevo i genitori, oppure fin dall’età di dodici anni ero stata sbattuta in mezzo a una strada, di conseguenza non avevo nemmeno una famiglia che si assicurasse che io e il mio pargolo avessimo un tetto sulla testa) e di concentrarmi sulla grande scalata del prete polacco che aveva celebrato il matrimonio tra Lewis e Nicoletta: in breve tempo era diventato vescovo e successivamente era anche stato eletto papa.
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...Guess what? Come pochi lettori ricorderanno nel corso della stagione 2015 a un festino alcolico avevo fatto una scommessa e se un ex pilota di Formula 1 fosse stato eletto papa sarei diventata multimilionaria. #BrunaWins!
Quel giorno la mia vita cambiò radicalmente e usai gran parte della cifra per finanziare la carriera di mio figlio, il piccolo Jos Astrali, che divenne in breve una stella del motorsport. A quindici anni conquistò il titolo in GP2, ma purtroppo per assenza di sponsor, che si rifiutavano di tirare fuori soldi perché sostenevano che era brufoloso come Verstappino e che di piloti che somigliassero a Verstappino non ce n’era bisogno essendoci già Verstappino che dopo il successo iniziale non aveva più cavato un ragno dal buco, non era riuscito a procurarsi un volante per la stagione successiva.
Tutto cambiò quando la mia best friend forever, pilota di punta del team Kebab Express, di proprietà di un tipo alto un metro e un tappo, fu messa al bando dalla Repubblica Socialista di Montecarlo, colpevole non solo di essere figlia di due soggetti già da molti anni esiliati dal territorio di Monaco dopo che erano stati destituiti dal ruolo che si erano autoattribuiti di regnanti del paese, ma anche di avere ferito Victoriahhhh, pilota di punta del team Jordonado nonché figlia diciassettenne del presidente monegasco, durante una rissa scoppiata dopo che Victoriahhhh aveva trovato la mia BFF in una posa compromettente insieme ai due baby Grosjeannnnn, che all’epoca avevano rispettivamente diciannove e diciotto anni, il maggiore dei quali era fidanzato con Victoriahhhh.
Quando era servito un rimpiazzo per la mia BFF, il team Kebab Express non aveva potuto fare altro che ingaggiare mio figlio, il tutto mentre Alexander Valentino-Rossi piangeva in un angolo perché pensava che avrebbe avuto un’opportunità.
Presa da un dubbio esistenziale, durante il nostro viaggio, domandai alla mia cara amica: «Scusami, perché stiamo andando a Montecarlo sul furgone che usi quando vai in giro a fare la taglialegna? La cosa non mi pare molto sensata.»
«Porca pu**ana, certo che ce l’ha un senso, testa di ca**o che non sei altro» ribatté lei, con la sua solita leggendaria finezza principesca, «Il mondiale è falsato e dobbiamo impedire a quella buona a nulla di Victoriahhhh di vincere questo fo**uto gran premio. Sono stata abbastanza chiara o devo proseguire con cinquantadue minuti di imprecazioni in finlandese, che mi diverto a recitare ogni giorno a mia madre che ovviamente non capisce un ca**o perché conosce settantaquattro lingue ma non il finlandese? E che ca**o, come si fa a non conoscere il finlandese? Perfino mio padre e Rihanna hanno duettato in una canzone in finlandese! Io, però, al posto suo avrei preferito la Scherzy per farci una canzone, è molto più fi*a di Rihanna, anche se entrambe sono troppo tamarre. Non potrebbero semplicemente andarsene in giro travestite da taglialegna come faccio io?»
Eh, ero d’accordo anch’io, se tutte le ragazze fossero state eleganti taglialegna come la deliziosissima Alaiahhhh Britney Hammertime-Princessberg, futura stella della Formula 1, proprio come lo era stato il suo fratello adottivo Pascal Wehrleinnnn, due volte campione del mondo con la Manor, e non ci fossero stati al mondo principesse e rapper come i suoi genitori, ma solo gente elegantissima come sua nonna Kikka, il mondo sarebbe stato un posto migliore.
In quel momento, però, ricordai che Victoriahhhh Jordonado era sul punto di strappare a mio figlio una vittoria che gli spettava di diritto, quindi invocai Alaiahhhh di incrementare la velocità e di spremere il suo furgone come se fosse stato la HRT di Liuzzi e Karthikeyan, perché eravamo ancora a un centinaio di chilometri di distanza e a occhio e croce la gara doveva essere già iniziata.
Arrivammo a destinazione in meno di un’ora, giusto in tempo per assistere alla cerimonia di premiazione, in cui il presidente della repubblica Pastoronehhhh premiò il vincitore che - attenzione, non-colpo-di-scena in arrivo - era nientemeno che mio figlio! #JosAstraliWins!!!111!!!111!!!
Secondo si era classificato Felipinho, che aveva all’epoca vent’anni, guidava la Williams, e si era fidanzato con Victoriahhhhh dopo che quest’ultima aveva scoperto il tradimento del suo precedente fidanzato franco-svizzero, mentre al terzo posto si era giunto Luca Bad Boy, che alla veneranda età di quarantacinque anni era ritornato alle competizioni al volante della Ferrari con la speranza di vincere un quarto titolo dopo quelli conquistati a bordo della Lola-Scuderia Italia, della Forti e della Minardi e quel giorno aveva conquistato il primo podio stagionale della Rossa, battendo per pochi decimi di secondo il suo compagno di squadra Mick Schumacher.
Accanto a Pastoronehhhh sul podio c’era il “nuovo B€rnie”, Theboss Verstappen, che come al solito sembrava abbastanza infastidito dal fatto che sul podio non ci fosse suo figlio Verstappino, che ovviamente era arrivato ultimo e come al solito sarebbe stato preso per i fondelli dalla nuova gang dei bulli del paddock, capitanata dal campione del mondo in carica Vodkvyat, che approfittando della propria età si divertiva a prendere di mira i bambini piccoli.

VOCE FUORI CAMPO’S POV
Dunque, dunque, dunque...
Alaiahhhh ha diciotto anni.
Baby Jos ha sedici anni.
Felipinho ha vent’anni.
Victoriahhhh ha diciassette anni.
Verstappino è un “bambino piccolo”.
Ora non resta che un dubbio: quanti anni ha Bruna Astrali?

BRUNA’S POV
Ne ho ventidue, siamo nel 2016. Ne compirò ventitré a novembre... e sì, la trashfyccina è iniziata nel 2015 quindi dovrei compierne al massimo ventuno, ma si sa che le età possono essere attribuite a caso a seconda delle esigenze di trama, quindi se questa trollfyccina non vi piace siete liberissimi di scriverne una voi, se siete così più bravi dell’Autrice©!!!111!!!!1!! e sì, gli one-one-one qui sono d’obbligo, quindi se avete dei problemi andate pure ad attaccarvi al tram e state zitti, perché questo è il momento di gloria che stavate aspettando fin dalla prima pagina.

VOCE FUORI CAMPO’S POV
Okay... va bene, facciamo che adesso, per ogni evenienza, vendo la mia anima ad Adrian Campos e vi lascio con tanti saluti e baci, tanto non c’è più bisogno di me.

ALAIAHHHH’S POV
Esatto, non c’era bisogno di voci fuori campo, ma soltanto di un’eroina badass di secondo piano, che salisse sul podio a urlare al mondo la propria indignazione, seconda necessità di una trashfyccina dopo una scena di sessohhhh sfrenatohhhhh tra la protagonista e il figonehhhhh con gli occhihhhhh azzurrihhhhh di turnohhhh, che nel caso di Bruna era stato Theboss.
Quindi, eludendo la sorveglianza grazie ai sorrisi da principessa che avevo imparato a fare imitando mia madre, che passava tutto il giorno ad atteggiarsi a principessa...

NICOLETTA’S POV
Passo tutto il giorno ad atteggiarmi a principessa? Non direi, in questo momento sto prendendo parte a un threesome insieme a mio marito Lewis e al nostro amante Jensyyyy, protestando perché non siamo riusciti a organizzare un five-some con la partecipazione di due certe cantanti grandi amiche di mio marito...

LEWIS’S POV
Questa ha sempre qualcosa di cui lamentarsi! Lo sapevo, Jensy, avrei fatto molto meglio a sposarmi con te.

JENSY’S POV
A proposito, perché non invitiamo Kazuki Nakagata a prendere parte a un four-some? Abbiamo sempre sentito la mancanza di qualcuno o di qualcosa e la mia impressione è che a mancarci sia proprio lui... Vado subito a telefonargli per chiedergli se ci vuole raggiungere.

ALAIAHHHH’S POV
...decisi di passare in azione #LikeABoss, #HugoBoss.
Il Presidente Pastoronehhhh non fece molto caso alla mia presenza, perché riteneva più opportuno scambiare qualche parola con il suo aspirante genero Felipinho, ridendo nel frattempo con un’espressione da trollface, quindi ritenni probabile che non ci fosse una taglia sulla mia testa. Sulla mia testa c’erano solo i miei capelli spettinati e arruffati.

NICOLETTA’S POV
Abbandonare il letto sul quale mi stavo strusciando contro i miei due cavalieri fu estremamente traumatico, ma c’erano questioni di un certo livello che non potevo permettermi di abbandonare, quindi mi spostai in soggiorno e accesi il televisore, preparandomi psicologicamente ad assistere al momento in cui mia figlia avrebbe dato finalmente prova di avere subito un’ingiustizia, dopo essere stata messa a piedi in occasione del Gran Premio della Repubblica Socialista di Montecarlo. A proposito, il presidente Pastoronehhhh era un impostore, come si era permesso di destituirmi e di farsi eleggere presidente?!
#NicolettaPrincessOfMonaco.
Ero certa che un giorno sarei riuscita a ritornare al mio posto, ma in attesa di quel giorno, che purtroppo era ancora più lontano di quello in cui mia figlia avrebbe finalmente appreso i concetti di “pettine”, “spazzola”, “parrucchiera” e “messa in piega”, mi sdraiai sul divano sentendomi incredibilmente leggera, dato che era una delle rare occasioni in cui non c’era nessuno steso sopra di me.
Vidi che non solo la mia piccola taglialegna era salita sul podio brandendo una baguette probabilmente sottratta a uno dei Les Frères Grosjeannnn, ma che al suo seguito c’era anche Bruna Astrali, l’ex giornalista, ex baby sitter ed ex presidente della FIA che aveva fatto da testimone al mio matrimonio e che era ormai nota nel paddock per essere la madre di un brillante campione di GP2 che, tra parentesi, in quel momento era esattamente dove avrebbe dovuto essere mia figlia, ma siccome era un bambino innocente speravo che la piccola taglialegna non attentasse alla sua incolumità.
Per fortuna non lo fece, ma aveva già l’aria da taglialegna assassina, pronta a entrare in azione. Theboss sembrava non essersene accorto, altrimenti sarebbe corso saggiamente ai ripari andando a nascondersi da qualche parte, invece rimaneva lì, sbraitando qualcosa contro Bruna. #ORROREEEEEEEEEHHHHHHHH!

BRUNA’S POV
Theboss era veramente inferocito, non sembrava più il meraviglioso teppista con gli occhi azzurri che mi aveva selvaggiamente posseduta in una tenda nel deserto ad Abu Dhabi qualcosa come sei mesi prima (come vola il tempo! Se non fossimo stati tutti quanti vittime dell’“effetto Beautiful” a quell’ora avrei dovuto essere ancora incinta di mio figlio che invece aveva già sedici anni) e, dopo avere strappato di mano ad Alaiahhhh la baguette che aveva portato con sé per ogni evenienza, si mise a minacciarmi con quell’arma impropria e, a peggiorare la situazione, si mise a minacciare perfino mio figlio!
La situazione peggiorò ulteriormente quando invece di esserci un plot-twist paragonabile alla triste fine del Gufo di Interlagos, Theboss venne semplicemente steso da un calcio ben assestato nelle parti intime a lui sferrato dalla mia Best Friend Forever.
Quel calcio nelle parti intime consacrò definitivamente la nostra amicizia e dopo il Gran Premio io e lei trascorremmo tutta la sera e tutta la notte a festeggiare.
Nel frattempo fu disputata la Cinquecento Miglia di Indianapolis, che venne vinta da...
...
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MARIO ANDRETTI’S POV
Va bene, in assenza della voce fuori campo intervengo io. Quella Cinquecento Miglia fu lungamente ricordata in quanto il vincitore per la quinta volta nella propria carriera andava in victory lane sullo storico ovale.
Le sue prime parole dopo la vittoria furono: «Finalmente ho eguagliato il record di cinque vittorie di Indianapolis, che appartiene a mio padre. Ora passatemi il mio bicchiere di pinha colada con una falsa etichetta che recita “latte parzialmente scremato”.»

WINNER’S POV
Non dire queste cose davanti a tutti! Sono imbarazzanti.

MARIO ANDRETTI’S POV
Ci si imbarazza con poco, al giorno d’oggi.
Trovi davvero così sconveniente che la gente sappia che cosa beviamo al posto del latte?

WINNER’S POV
Sì, nonno.


*fine*


Note dell’Autrice©
Siamo arrivati alla fine della “trash-fyccina”, pseudo-opera che ha allietato alcuni dei miei weekend e alcune delle mie serate, quindi mi sembra doveroso dare qualche delucidazione a proposito di come questa... mhm... definiamola trollata, credo che sia il termine migliore, sia venuta alla luce.
Avevo già provato altre volte in passato a scrivere fan fiction che prendessero in giro i classici “luoghi comuni da fan fiction”, ma avevo sempre scelto strade sbagliate: mi serviva l’ambientazione giusta e quale ambientazione migliore c’era, del campionato di Formula 1? Così mi sono immaginata una protagonista inutile e stereotipata, la classica “ragazza bruttina acqua e sapone ovvero gran gnocca” che nelle fan fiction fa strage di cuori e dalla quale tutti vorrebbero ricevere il bacio del vincitore.
Ci ho messo in mezzo un po’ di parodia di soap-opera (per chi non ne avesse mai seguita una: i bambini crescono spesso alla velocità del suono per costruire una trama intorno a loro) e ho fatto una parodia della Formula 1 stessa rendendo i personaggi il più possibile grotteschi.
Spero che ciò che ho scritto non sia apparso offensivo a nessuno; sappiate comunque che non era mia intenzione e che, come specificato fin dall’inizio, non intendevo scrivere altro che una parodia trash.
...E ora, da Milly Sunshine un cordiale saluto!

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