Sottotitolo: credo che sia meglio valutare i piloti per i loro incidentihhhh o per le penalitàhhhh che collezionano, dopotutto siamo blogger di motori, non statisti
Carissimi compagni di sventure, perché vi assicuro che seguire la Formula 1 sui social network si rivela giorno dopo giorno una sventura e succede da anni, credo che sia arrivato il momento di parlare di una tematica che avevamo messo da parte da qualche anno, con l'uscita di scena di un certo soggetto che veniva criticato 24/7 per gli incidenti, le penalità, il fatto che fosse bruttohhhh e kattivohhhh, sponsorizzato dai petrolieri e per le sue opinioni politiche, vere o presunte...
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...penso che abbiate capito di chi sto parlando e, qualora vi siate persi qualcosa, sappiate che il fenomeno si sta estendendo a macchia d'olio in quanto numerosi piloti di una certa precisa nazionalità, tra cui alcuni ex Formula 1, hanno espresso di recente tramite social commenti relativi alle elezioni politiche avvenute nel loro paese, con un'insistenza tale che ho conosciuto la situazione politica di tale nazione più tramite la bacheca del mio profilo Twitter che tramite i telegiornali. Anzi, di fatto, se fosse stato per i telegiornali, non avrei saputo nulla di tutto ciò.
Pare che i due candidati per le elezioni presidenziali fossero soggetti alquanto discutibili e controversi, l'uno per le sue posizioni politiche estremiste, l'altro perché appartenente a un partito che aveva l'abitudine di intascarsi denaro pubblico.
Ora, premesso che ho un rapporto abbastanza distaccato con la politica, che la vedo più per il suo ruolo amministrativo che come il credere ciecamente in qualche ideale e che non è un argomento del quale mi piace dibattere, se già non ho mai sbandierato ai quattro venti il mio pensiero politico dopo avere votato soggetti che ritenevo quantomeno accettabili, non ritengo che dopo avere scelto deliberatamente o forzatamente dalle limitate alternative tra candidati molto discutibili la cosa più opportuna da fare fosse andare a postare su Twitter o Instagram qualcosa in proposito, specie da parte di personaggi pubblici, ma ciascuno è responsabile delle proprie azioni.
Il punto è che mi infastidisce molto il fatto che ci siano soggetti che sfruttano le presunte opinioni politiche di certi piloti (compreso quello al quale accennavo all'inizio del post, che peraltro pare avere un pensiero politico contrapposto a quello per il quale altri piloti sono stati criticati di recente - e nonostante ciò frequenta fuori dai circuiti alcuni di costoro, segno evidente che le divisioni politiche sono più marcate sui social network che nella vita reale) vengano utilizzate come parametro di giudizio nei confronti di un pilota in quanto pilota o in quanto personalità del motorsport.
Da parte mia voglio rivendicare la possibilità di apprezzare un pilota in quanto tale o come personaggio del motorsport senza che senza essere associati al presunto pensiero politico di quel personaggio, o anche la possibilità di avere un'opinione negativa del presunto pensiero politico di un pilota o di un personaggio del motorsport senza dovere avere necessariamente un'idea negativa di quel pilota come pilota o come persona (senza contare che non conosco la situazione politica di ogni paese del mondo e che, in certe circostanze, non è che ci siano molte alternative).
Poi se un giorno mi capitasse di incontrare dal vivo alcuni piloti o di parlarci, magari gli chiederei anche perché abbiano sostenuto certi politici e magari gli direi che non la penso allo stesso modo....... però è finita lì, dedicherei molto più tempo a fare loro domande sul motorsport, se ne avessi la possibilità.
Infine c'è una cosa che vorrei dire: sarà per i miei studi, sarà per le mie esperienze di vita, ma ho sempre avuto l'impressione che le scelte politiche di chi va a votare siano influenzate anche e soprattutto da questioni economiche.
L'idea che gente che guadagna milioni di euro abbia le mie stesse esigenze dal punto di vista economico e che quindi abbia un pensiero politico simile al mio non mi ha neanche mai minimamente sfiorata.
Un'idea che mi ha sempre sfiorata molto da vicino, invece, è che formulare pacatamente una frase del tipo "non sono per niente d'accordo con il tuo pensiero politico, hai pensato alle conseguenze che la tua decisione potrebbe avere sui tuoi connazionali, che diversamente da te che vivi a Montecarlo/ in Svizzera/ etc... nel vostro paese d'origine ci abitano?" sia più culturalmente elevato che mettersi a sbraitare "6 1 M3RdAçC14!!!11!!!!11!!" nei confronti di uno sportivo o di quelli che continuano ad apprezzarlo come sportivo o come personaggio anche qualora dovesse esporre idee politiche discutibili, siano esse le loro effettive idee politiche o siano esse le idee politiche dei loro sponsor che magari sono aziende sotto al controllo statale.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
lunedì 5 novembre 2018
Spoiler alert: il fatto che una persona apprezzi certi piloti, non significa che ne condivida necessariamente le opinioni su politica o società... ne siete sorprese, bimbeminchia di Tumblr?
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Milly Sunshine