A partire dal 1994 sono tornati in Formula 1 i rifornimenti di carburante durante i pit-stop. Inoltre, per la seconda stagione consecutiva, Damon Hill ha guidato una vettura con il numero 0.
Il campionato è iniziato nel weekend del 27 Marzo, con il Gran Premio del Brasile disputato sul circuito di Interlagos, con la seguente line-up:
WILLIAMS: Damon Hill - Ayrton Senna
TYRRELL: Ukyo Katayama - Mark Blundell
BENETTON: Michael Schumacher - Jos Verstappen
MCLAREN: Mika Hakkinen - Martin Brundle
FOOTWORK: Christian Fittipaldi - Gianni Morbidelli
LOTUS: Pedro Lamy - Johnny Herbert
JORDAN: Rubens Barrichello - Eddie Irvine
LARROUSSE: Olivier Beretta - Erik Comas
MINARDI: Pierluigi Martini - Michele Alboreto
LIGIER: Eric Bernard - Olivier Panis
FERRARI: Jean Alesi - Gerhard Berger
SAUBER: Karl Wendlinger - Heinz-Harald Frentzen
SIMTEK: David Brabham - Roland Ratzenberger
PACIFIC: Paul Belmondo - Bertrand Gachot
Senna e Schumacher sono partiti dalla prima fila, Senna ha mantenuto la posizione, mentre Schumacher è stato superato da Alesi. Si è ripreso poco dopo la posizione e nulla è cambiato, davanti, fino al momento del pitstop: in Benetton sono stati più veloci che in Williams e Schumacher è tornato in pista davanti a Senna. Mentre quest'ultimo si è ritirato a causa di un testacoda più avanti nella gara, Schumacher ha mantenuto la posizione e ha vinto la gara davanti a Hill e Alesi, parecchio distaccati da lui. La gara è passata alla storia per uno spettacolare incidente innescato da Irvine che ha speronato il pilota che sostituiva Lehto, infortunato in un test prestagionale, alla Benentton: Jos Verstappen. Quest'ultimo ha spiccato il volo, colpendo Brundle (che ha riportato anche un trauma cranico) e Bernard. Irvine è stato squalificato per un gran premio, la Jordan ha fatto ricorso e la squalifica è stata aumentata a tre gran premi: Irvine è stato sostituito da Aguri Suzuki al GP del Pacifico e da Andrea De Cesaris in quelli di San Marino e Montecarlo.
Dopo il GP del Brasile, Jean Alesi è rimasto infortunato al collo in un test, saltando i due gran premi successivi, nei quali è stato sostituito dal terzo pilota Nicola Larini. Senna e Schumacher sono partiti l'uno accanto all'altro anche nel GP del Pacifico, disputato sul circuito di Aida, new-entry del calendario, ma Senna si è ritirato già al via per un contatto con Hakkinen e un successivo contatto con Larini. Schumacher ha vinto la gara davanti a Berger e a Barrichello, con quest'ultimo che è salito sul podio per la prima volta in carriera.
Dopo i primi due gran premi stagionali, Lehto è ritornato al proprio posto, disputando i quattro gran premi successivi. Più avanti nella stagione, tuttavia, a partire dal GP di Francia, alla Benetton hanno deciso di sostituirlo definitivamente con Verstappen, anche se avremmo avuto occasione di rivederlo al volante.
A quel punto del campionato è arrivato il Black Weekend, quello del Gran Premio di San Marino. Nella sessione delle qualifiche del venerdì, Barrichello ha spiccato il volo ed è cappottato ribaltandosi contro le barriere. Ne è uscito soltanto con ferite lievi, anche grazie ai rapidi soccorsi, e in molti hanno dedotto che la sicurezza, in Formula 1, aveva raggiunto ottimi livelli. Si sbagliavano.
Il 30 Aprile, durante la sessione di qualifiche del sabato, il debuttante della Simtek Ratzenberger si è schiantato violentemente a muro, dopo che l'ala anteriore della sua vettura si era staccata in uno dei tratti più veloci della pista. Seppure sia stato dichiarato morto soltanto alcuni minuti dopo l'arrivo in ospedale, è opinione comune che sia morto sul colpo. Questo era solo l'inizio.
La gara, il giorno successivo, non è iniziata nel migliore dei modi: Lehto è rimasto fermo sulla griglia di partenza, è stato speronato da una vettura che sopraggiungeva da dietro e i detriti sono arrivati fino alle tribune, dove hanno ferito alcuni spettatori. Neutralizzata dalla safety car, la gara è ripartita dopo pochi giri. Un giro dopo il restart Senna, in testa fin dal via, è uscito di pista a causa di un problema tecnico (molto probabilmente la rottura dello sterzo), schiantandosi contro al muro. Le sue condizioni sono apparse fin da subito gravissime. È morto alcune ore più tardi in ospedale.
Frattanto, in pista, sono capitati altri danni, seppure di minore entità: una ruota fissata male si è staccata dalla Tyrrell di Alboreto, dopo che questo è ripartito dopo il pitstop. La ruota ha ferito diversi meccanici, seppure non gravemente.
Circa dieci giorni più tardi, durante una sessione di prove libere nel weekend del GP di Montecarlo, Karl Wendlinger è finito in coma dopo un grave schianto. Si è in seguito ripreso, ma per tutto il resto della stagione non ha fatto ritorno.
Un altro grave incidente è accaduto in un test a Silverstone: Pedro Lamy ha riportato numerose ferite ed è stato costretto a saltare tutto il resto della stagione. Il suo posto è stato preso da Zanardi, al suo ritorno in Lotus per il resto della stagione (con due eccezioni, venendo sostituito da Philippe Adams a Spa e Estoril), a partire dal GP di Monaco.
Sia la Williams sia la Simtek hanno schierato una sola vettura a Montecarlo, mentre a partire dal GP di Spagna in Williams si sono alternati al volante David Coulthard e Nigel Mansell: quest'ultimo, impegnato nel campionato di Indycar, ha disputato il gran premio di Francia, per poi tornare negli ultimi tre della stagione. La Simtek ha ingaggiato invece Andrea Montermini e, quando quest'ultimo è rimasto infortunato nelle qualifiche del GP di Spagna, Jean-Marc Gounon. A partire dal GP del Canada, la Sauber ha affidato a De Cesaris il sedile lasciato vacante da Wendlinger.
Frattanto, dal punto di vista dei risultati, Schumacher ha vinto sia il Gran Premio di San Marino, sia quello di Montecarlo. In quest'ultima occasione ha ottenuto anche pole, giro più veloce e ha condotto la gara in testa dall'inizio alla fine. La Ferrari ha ottenuto due piazzamenti a podio (Larini 2° a San Marino, Berger 3° a Montecarlo), così come la McLaren (Hakkinen 3° a San Marino, Brundle 2° a Montecarlo). In Spagna ha vinto Hill, con Schumacher relegato in seconda posizione attardato anche da problemi al cambio, mentre la Tyrrell ha ottenuto un podio, grazie al terzo posto di Blundell.
Il 12 Giugno Schumacher è tornato alla vittoria nel Gran Premio del Canada, partendo dalla pole position e vincendo davanti a Hill e ad Alesi. Tre settimane più tardi si è ripetuto, con Hill che ancora una volta ha ottenuto la seconda posizione. Mansell, al suo ritorno in Formula 1, seppure temporaneo, si trovava in terza posizione quando è stato costretto a ritirarsi per problemi tecnici. La terza posizione è andata quindi alla Ferrari di Berger.
Il 10 Luglio, al Gran Premio di Gran Bretagna, è accaduto uno dei vari episodi controversi della stagione. Schumacher ha infatti superato Hill, che partiva dalla pole, nel corso del giro di formazione, per poi cedergli nuovamente la posizione. La manovra, non consentita dal regolamento, è stata penalizzata con uno stop and go che Schumacher non ha scontato su istruzione del team, che stava discutendo dell'accaduto con i commissari. In seguito gli è stata esposta bandiera nera, ma in Benetton l'hanno fatto fermare solo per lo stop and go. Schumacher ha quindi concluso la gara in seconda posizione dietro a Hill, per poi essere squalificato, facendo risalire Alesi al secondo posto e Hakkinen al terzo.
Oltre alla squalifica dal GP appena disputato, Schumacher è stato squalificato per altri due gran premi, ma la Benetton ha fatto appello, pertanto ha preso parte ai tre eventi successivi. Quando la squalifica è stata confermata, ha poi saltato il GP d'Italia e quello del Portogallo. Al suo posto è tornato Lehto.
Questa è stata solo una delle polemiche di cui la Benetton è stata protagonista nel corso della stagione. L'altra, che ha catalizzato parecchio l'attenzione, era relativa al launch control, sospettato di dare gli stessi effetti del traction control, vietato a partire da quella stagione. La polemica si è estesa a macchia d'olio, coinvolgendo anche altri team accusati di irregolarità. Alla fine nessuna squadra è stata penalizzata.
Il 31 Luglio il GP di Germania è iniziato con un incidente che ha coinvolto numerose vetture e con Berger che, partito dalla pole position, ha mantenuto la prima posizione, seguito da Schumacher e Katayama! Purtroppo la gara di quest'ultimo è terminata dopo pochi giri per problemi tecnici, mentre anche Schumacher era destinato a non arrivare in fondo. Numerosi ritiri hanno permesso alle Ligier di salire sul podio, con Panis in seconda posizione e Bernard terzo. Un episodio piuttosto noto di questo gran premio è l'incidente occorso ai box a Verstappen, quando la sua vettura ha preso fuoco durante il rifornimento. Il pilota, in quel momento, aveva la visiera del casco alzata e ha riportato alcune ustioni. Due settimane più tardi all'Hungaroring, Verstappen ha ottenuto il suo primo podio in carriera, con un terzo posto dietro a Schumacher e Hill. Quando Schumacher al GP del Belgio è stato squalificato dopo avere tagliato il traguardo in prima posizione, perché la sua vettura era di alcuni millimetri troppo bassa (il che, secondo la Benetton, era stato causato da un testacoda avvenuto in gara), Hill è risalito in prima posizione, Hakkinen in seconda e Verstappen, giunto quarto, si è ritrovato terzo per la seconda gara consecutiva. Curiosità: in quel gran premio Barrichello partiva dalla pole position, la prima della sua carriera in F1.
Facendo un passo indietro, Hakkinen era stato riconosciuto responsabile dell'incidente capitato al via a Hockenheim e squalificato per un gran premio, saltando così il GP d'Ungheria. Il suo posto è stato preso, in quell'occasione, da Philippe Alliot. Quest'ultimo ha disputato il successivo GP del Belgio alla Larrousse al posto di Beretta, per poi essere sostituito per il resto della stagione prima da Yannick Dalmas e poi da Hideki Noda. L'altro pilota della Larrousse, Comas, avrebbe invece proseguito con il team fino al penultimo gran premio, per poi essere sostituito da Jean-Denis Deletraz nell'ultimo appuntamento stagionale.
Nei Gran Premi d'Italia e del Portogallo la Ferrari ha ottenuto due pole position, a Monza con Alesi, a Estoril con Berger. Nessuno dei due, però, ha visto il traguardo e in entrambe le occasioni la vittoria è andata alla Williams di Hill. Berger è salito sul podio con un secondo posto a Monza, mentre quella del Portogallo è stata una doppietta per la Williams. In entrambe le occasioni Hakkinen è salito sul gradino più basso del podio. Un ulteriore terzo posto è stato conquistato da Hakkinen anche al GP d'Europa, che si è svolto il 16 Ottobre sul circuito di Jerez de la Frontera. Al suo ritorno dopo la squalifica, Schumacher ha vinto dalla pole position, mentre Hill è giunto in seconda posizione.
Quello del Portogallo è stato l'ultimo gran premio disputato da Gounon alla Simtek: a partire da quel momento, al suo posto si sono alternati Domenico Schiattarella e Taki Inoue. Inoltre, sempre dopo Estoril, Herbert ha lasciato la Lotus, venendo sostituito per un solo GP da Eric Bernard e negli ultimi due della stagione da Mika Salo. Herbert ha disputato il GP d'Europa con la Ligier, al posto di Bernard, dopodiché è stato sostituito da Franck Lagorce quando, per Suzuka e Adelaide, è passato alla Benetton al posto di Jos Verstappen, la cui ultima apparizione stagionale risale a Jerez. Lehto, invece, ormai lontano dalla Benetton, ha disputato gli ultimi due gran premi stagionali alla Sauber, succedendo a De Cesaris.
Il Gran Premio del Giappone è stato disputato a Suzuka sotto una pioggia torrenziale. Al 13° giro la gara è stata redflaggata dopo varie uscite di pista e, in particolare, per un incidente di Brundle, il quale ha finito per investire un commissario di percorso. Schumacher, che partiva dalla pole position, è stato superato da Hill al restart. Quest'ultimo ha vinto e il pilota della Benetton è arrivato in seconda posizione, conservando un punto di vantaggio nei confronti del pilota della Williams. Alesi si è classificato terzo, cogliendo un ulteriore podio per la Ferrari.
Il campionato è terminato il 13 Novembre con il Gran Premio d'Australia e Schumacher e Hill in lotta per il campionato. Prima ancora che si giungesse a metà gara, Hill ha affiancato Schumacher, durante un duello per la prima posizione, e i due sono venuti a contatto. Schumacher, dopo avere spiccato il volo, è stato costretto al ritiro, mentre Hill ha proseguito, anche se solo per raggiungere i box. Si racconta che, mentre rientrava a piedi ai box, Schumacher sia stato avvertito del ritiro di Hill da uno spettatore. Con i due contendenti al titolo fuori, è risalito in prima posizione nientemeno che Mansell, che all'età di 41 anni ha ottenuto la vittoria davanti a Berger e a Brundle: cent'anni in tre, uno dei podi più anziani della Formula 1 moderna.
Schumacher ha totalizzato 92 punti nel corso della stagione e ha vinto con un punto di vantaggio su Hill. Il titolo costruttori, invece, è andato alla Williams, che ha totalizzato 118 punti contro i 103 della Benetton.
EDIT 2022 - potete trovare tutte le sintesi degli eventi (in post singoli o multi-gara) a questi link:
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Milly Sunshine