Review anni '90: 1990 | 1991 | 1992 | 1993 | 1994 | 1995 | 1996 | 1997 | 1998 | 1999
Il campionato di Formula 1 del 1999 è iniziato con il GP d'Australia nel weekend del 7 Marzo, con la seguente entry-list:
MCLAREN: Mika Hakkinen - David Coulthard
FERRARI: Michael Schumacher - Eddie Irvine
WILLIAMS: Alessandro Zanardi - Ralf Schumacher
JORDAN: Damon Hill - Heinz-Harald Frentzen
BENETTON: Giancarlo Fisichella - Alexander Wurz
SAUBER: Jean Alesi - Pedro Diniz
ARROWS: Pedro De La Rosa - Toranosuke Takagi
STEWART: Rubens Barrichello - Johnny Herbert
PROST: Olivier Panis - arno Trulli
MINARDI: Luca Badoer - Marc Gené
B.A.R.: Jacques Villeneuve - Ricardo Zonta
La stagione è iniziata con le McLaren che partivano dalla prima fila. Sia Hakkinen sia Coulthard sono però stati costretti al ritiro e Eddie Irvine ha ottenuto la sua prima vittoria in carriera, mentre l'altra Ferrari di Michael Schumacher ha concluso fuori dalla zona punti a causa di una partenza dall'ultima posizione per problemi tecnici avvenuti nel giro di formazione. Frentzen, passato alla Jordan, e Ralf Schumacher, passato alla Williams, sono saliti sul podio. A quel punto è stato necessario attendere ben cinque settimane prima del gran premio successivo, per via della cancellazione del calendario del GP d'Argentina previsto in origine come secondo evento del campionato.
Al Gran Premio del Brasile ha fatto il proprio esordio Stephane Sarrazin, che in quella sola occasione ha sostituito Luca Badoer in Minardi. In una sessione di prove libere, inoltre, Ricardo Zonta, pilota della B.A.R. (team sorto sulle ceneri della Tyrrell dopo essere stato acquistato da una multinazionale del tabacco), si è infortunato non prendendo parte alla gara e venendo sostituito, nei tre appuntamenti successivi, da Mika Salo.
Eroe del Gran Premio del Brasile è stato il pilota "di casa" Rubens Barrichello, capace di portarsi al comando al volante di una Stewart e di accumulare anche un certo vantaggio nei confronti di Hakkinen. Purtroppo, però, il brasiliano è stato costretto al ritiro per un problema al motore. Hakkinen si è ripreso la testa della gara e ha vinto davanti a Michael Schumacher e a Frentzen. Schumacher ha poi ottenuto due vittorie nei due gran premi successivi, quello di San Marino e quello di Montecarlo. A Imola Hakkinen è stato costretto al ritiro, mentre Coulthard ha chiuso la gara in seconda posizione. Barrichello ha ottenuto il primo podio stagionale classificandosi terzo. A Montecarlo, invece, Hakkinen si è classificato in terza posizione dietro a entrambe le Ferrari, dopodiché è toccato a lui vincere i due gran premi successivi.
Il 30 Maggio, al GP di Spagna, il finlandese ha vinto dalla pole position, seguito dal compagno di squadra e dalla Ferrari di Michael Schumacher. Due settimane più tardi quest'ultimo è partito dalla pole al GP del Canada, ma si è ritirato per incidente, finendo a muro nello stesso punto della pista in cui sono usciti di scena anche altri due ex campioni del mondo, Villeneuve e Hill, oltre che la B.A.R. di Zonta. A causa di questi incidenti, quel muro è stato ribattezzato "muro dei campioni". L'unico campione del mondo uscito indenne, Hakkinen, ha vinto davanti a Fisichella e Irvine.
Il 27 Giugno è stato disputato il gran premio di Francia, con Barrichello che partiva dalla pole position ottenuta sotto la pioggia. Anche in gara pioveva e Hakkinen e Michael Schumacher, partiti più indietro, si sono ritrovati nelle prime posizioni dopo avere superato Barrichello. Quest'ultimo è tornato in testa dopo che Hakkinen e Schumacher hanno perso posizioni, uno per un testacoda, l'altro per un problema tecnico. Dei due Hakkinen è stato l'unico capace di rimontare in seguito e si è ritrovato a lottare per la leadership con Barrichello, ottenendola. I due, però, sono arrivati sui due gradini più bassi del podio alle spalle della Jordan di Frentzen, dopo che quest'ultimo, effettuando una sosta di meno, ha recuperato la posizione nei confronti di entrambi. Con il secondo posto Hakkinen è salito a 40 punti in classifica, con Michael Schumacher a 32. Quest'ultimo, però, nel Gran Premio di Gran Bretagna, disputato l'11 Luglio, si è infortunato in un incidente al primo giro, fratturandosi una gamba e venendo costretto a saltare gran parte della stagione. Come suoi potenziali sostituti la Ferrari ha preso in considerazione Badoer, Salo e Diniz, decidendo di affidare il sedile vacante a Salo a partire dal GP d'Austria.
A Silverstone ha vinto Coulthard, davanti a Irvine e Ralf Schumacher. Lo scozzese, due settimane più tardi, al via del GP di Zeltweg ha preso la testa della gara, speronando in corso d'opera il compagno di squadra Hakkinen, precipitato in ultima posizione. Coulthard, però, ha perso in seguito la posizione a vantaggio di Irvine, che è riuscito a vincere seguito proprio dalle due McLaren, dato che Hakkinen è riuscito a risalire fino al terzo posto.
Il 1° Agosto al GP di Germania, entrambe le McLaren hanno avuto dei problemi in gara e ciò ha permesso alle Ferrari di risalire nelle prime due posizioni. Salo è stato brevemente in testa alla gara, prima di cedere la posizione a Irvine, che ha ottenuto la seconda vittoria consecutiva. Sul terzo gradino del podio ha concluso Frentzen.
Nei due gran premi successivi la McLaren ha ottenuto due doppiette. In Ungheria Hakkinen è stato in testa per tutta la durata della gara, mentre Coulthard è risalito in seconda posizione superando Irvine a pochi giri dal termine. Il ferrarista ha chiuso quindi sul gradino più basso del podio, onore che a Spa è toccato a Frentzen. In Belgio per la McLaren la situazione è stata un po' più travagliata, con un contatto tra le due vetture innescato da Coulthard al via. Lo scozzese è riuscito a prendere la prima posizione, mentre Hakkinen si è accodato. Tra i due sono seguite delle polemiche dovute all'incidente.
Il 12 Settembre, al GP d'Italia, Hakkinen è arrivato con 60 punti, mentre Irvine era secondo a 59. Partito dalla pole position, il finlandese della McLaren è rimasto in testa per una trentina di giri, per poi ritirarsi a causa di un testacoda. Tra le scene più ricordate del 1999 c'è anche quella di Hakkinen che piange dopo l'incidente. Frentzen è passato in testa con il ritiro di Hakkinen, vincendo davanti a Ralf Schumacher e Mika Salo. Zanardi, che per un tratto di gara era stato in seconda posizione, ha ottenuto in questo gran premio il suo migliore risultato stagionale, un settimo posto. Irvine, sesto, ha raggiunto Hakkinen a quota 60 punti, con Frentzen e Coulthard ancora in lotta per il campionato.
Due settimane più tardi c'è stata una delle gare più memorabili dell'anno, al Nürburgring. Stavolta la denominazione era di nuovo quella di GP d'Europa e non è stata esattamente una gara fortunata per i piloti che lottavano per il titolo: Hakkinen è precipitato nelle retrovie per un'errata strategia in condizioni di meteo variabili e ha chiuso in quinta posizione, Irvine è stato attardato da un pitstop andato male ed è arrivato fuori dalla zona punti alle spalle della Minardi di Gené (sesto), Coulthard e Frentzen si sono ritirati per incidenti quando erano in testa alla gara... A quel punto è stato chiaro che avrebbe vinto un outsider. Si sono succeduti in testa Fisichella sulla Benetton, poi ritirato per incidente, Ralf Schumacher sulla Williams, che ha subito una foratura, infine colui che poi ha vinto, Herbert sulla Stewart. La sua precedente vittoria risaliva a quattro anni prima. Hanno chiuso sul podio anche Trulli e Barrichello. Una menzione nei confronti di Badoer è doverosa: il pilota della Minardi era risalito fino alla quarta posizione quando è stato costretto al ritiro per problemi tecnici.
Nel weekend del 17 Ottobre Michael Schumacher è tornato in gara, per il GP della Malesia, sul nuovo circuito di Sepang, ottenendo la pole position. Tuttavia, nella prima parte di gara, ha lasciato passare Irvine e ha rallentato l'andatura nel tentativo di tenere dietro le McLaren. Irvine ha mantenuto la prima posizione e ha vinto davanti al compagno di squadra, mentre l'unica McLaren giunta al traguardo è stata quella di Hakkinen, in terza posizione. Coulthard, che aveva superato Schumacher portandosi al secondo posto, si è invece ritirato per problemi tecnici. Con la vittoria Irvine si è portato a 70 punti, contro i 66 di Hakkinen. Tuttavia le Ferrari sono state inizialmente squalificate per un'irregolarità tecnica, ma il team ha vinto l'appello, conservando il risultato.
Se Hakkinen avesse vinto il GP del Giappone, due settimane più tardi, a Irvine non sarebbe bastato il secondo posto per conservare il vantaggio in classifica: avrebbero infatti chiuso a pari punti, con Hakkinen campione del mondo per avere ottenuto cinque vittorie contro quattro. Hakkinen ha preso la testa della gara fino dal via, rimanendo stabilmente in testa davanti a Michael Schumacher. Irvine, invece, attardato prima dietro a Panis e poi dietro a Coulthard, si è ritrovato in terza posizione soltanto dopo un incidente di quest'ultimo, giungendo al traguardo con quasi un minuto di distacco dai primi due e senza essere mai in una posizione rilevante nel corso della gara.
Hakkinen ha vinto il suo secondo titolo con 76 punti, mentre Irvine si è classificato secondo a 74. A seguire, Frentzen ha chiuso terzo con 54 e Coulthard quarto con 48.
Con 128 punti, la Ferrari ha vinto il titolo costruttori con quattro punti di vantaggio nei confronti della McLaren. La Jordan si è classificata terza con 61, di cui soltanto sette ottenuti da Hill. L'ex campione del mondo, che già nel corso della stagione era stato vicino a lasciare le competizioni, si è definitivamente ritirato dalla Formula 1 al termine del campionato.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
venerdì 5 gennaio 2018
La Formula 1 degli Anni '90: Review Stagione 1999
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