Nel 2007/2008 nascevano i commenti ai Gran Premi, quando ancora guardavo il web come spettatrice.
In quegli anni si svolgevano due bellissimi campionati, ma ci sono stati dei bei campionati anche dopo e ho deciso di continuare a rivedere e commentare i gran premi del passato recente, procedendo con la stagione 2009. Poi è arrivato il momento della stagione 2010.
#RiviviamoICommentiAiGranPremi con commenti ai gran premi del 2010 scritti nel 2018, ma fingendo di essere nel 2010.
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Belgio 2010: Salus Per Aquam
È arrivato il weekend del 29 Agosto, è finita la pausa estiva durata ben quattro settimane, la Formula 1 è tornata e purtroppo non ho potuto seguirla in diretta come avrei voluto. Per domenica era previsto l'arrivo di alcuni parenti che abitano in un'altra regione, che dovevano venire a casa di mia nonna e c'era la possibilità che passassero anche per casa nostra, quindi sabato mia mamma ha deciso che dovevamo pulire casa in grande stile in vista del loro arrivo. Risultato: domenica, dopo il pranzo da mia nonna, soltanto una mia cugina diciottenne è venuta a casa nostra quindi, seppure sia stato sensato affidarsi al videoregistratore per la gara, si è rivelato meno sensato avere iniziato a fare le pulizie prima delle 15.00. Per fortuna il videoregistratore mi ha salvata da tanta disinformazione e mi ha catapultata nel bel mezzo delle emozioni del gran premio del Belgio, che si svolge su un tracciato che unisce quelle che un tempo erano strade che collegavano tre paesi.
Spa è una città termale e il termine "spa" deriva dall'acronimo di "Salus per Aquam", salute attraverso l'acqua in latino (grazie, Mazzoni, per averlo spiegato in telecronaca).
Non è chiaro se nel corso dell'estate Petrov sia davvero andato a Valencia dalla fidanzata, ma è chiaro che Button ha partecipato al triathlon di Londra, classificandosi terzo. Anche Rosberg ha partecipato a un triathlon, in una località che ho compreso chiamarsi Wittsbull. Google non mi trova niente, quindi probabilmente ho sentito male io. Però ho trovato una Wittsburg in Arkansas...
Voce fuori campo: "Perché stai parlando di una città dell'Arkansas in cui è possibile, ma non certo, che Rosberg abbia partecipato a una gara di triathlon?"
Questa mi pare una domanda molto sensata, direi di non rispondere e di passare oltre, facendo tanti auguri di buon compleanno a Mark Webber, che nel primo giorno di prove libere ha compiuto trentaquattro anni e che ha festeggiato il compleanno prima con una pole position, poi perdendo la leadership della classifica.
Chiedo scusa per l'anticipazione e torno a fare un passo indietro, questo è il risultato venuto fuori dalle qualifiche, iniziate su pista bagnata e terminate su pista asciutta: in prima fila Webber e Hamilton, in seconda fila Kubica e Vettel, in terza fila Button e Massa, in quarta fila Barrichello e Sutil, in quinta fila Hulkenberg e Alonso. Questi piloti hanno effettivamente occupato la piazzola della griglia di partenza a loro assegnata dai tempi registrati in Q3, mentre più indietro diversi piloti sono stati retrocessi. Purtroppo è successa una catastrofe: uno dei piloti retrocessi per sostituzione del cambio era Glock, che aveva compiuto l'eroica impresa di passare in Q2 insieme a Kovalainen, approfittando dell'esclusione delle Sauber e di un incidente di Petrov. In Q2 sono stati esclusi Schumacher, Rosberg, Alguersuari, Liuzzi, Buemi e, appunto, i due eroi della giornata Kovalainen e Glock. Schumacher è stato retrocesso di dieci posizioni per l'incidente con Barrichello del GP d'Ungheria, mentre Rosberg e Buemi sono stati retrocessi per sostituzione del cambio, il che ha fatto risalire Kovalainen sulla 13^ casella della griglia di partenza. Stella Bruno, nel frattempo, ha chiesto a Rosberg se puntasse al podio, visto che era indubbiamente nella posizione più favorevole, partendo proprio di fianco al pilota della Lotus!
In Q1, invece, erano usciti di scena Trulli, Kobayashi, Senna, Yamamoto, De La Rosa, Di Grassi e Petrov, con DLR a sua volta retrocesso per sostituzione del cambio, quindi ultimo sulla griglia di partenza.
Yamamoto: "La cosa non mi sorprende."
DLR: "Come ti permetti?! Proprio tu osi criticare i miei risultati?"
Yamamoto: "Certo, mi pare doveroso. Con Ralf Schumacher lo facevo sempre, nei commenti di qualche anno fa."
DLR: "Io non sono Ralf Schumacher."
Yamamoto: "L'ho notato. Ralf ha anche vinto dei gran premi."
DLR: "Attento, samurai, che potrei asfaltarti e farti arrivare ultimo."
Yamamoto: "Non sarebbe un dramma. Il mio destino inevitabile è quello di arrivare sempre e costantemente ultimo."
DLR: "Sarai anche scarso, ma ammiro la tua sincerità."
Domenica ho visto la gara in ritardo di diverse ore, senza conoscere il risultato in anticipo, ma sospettando che Yamamoto fosse arrivato ultimo.
Su questo ci avevo visto giusto, ma è tempo di lasciare da parte Yamamoto e di dedicarci a quelli che contano.
Webber: "Uno. Due. Tre. Quattro."
Hamilton: "Ehm... Mark, cosa stai facendo?"
Webber: "Sto contando tutti quelli che mi hanno sorpassato alla partenza.
I quattro in questione erano Hamilton, Kubica, Vettel e Button.
Il dramma, comunque, si è consumato poco più indietro. Barrichello stava festeggiando il suo trecentesimo gran premio in carriera e, come regalo, è stato mandato a casa in largo anticipo, perché ormai l'età avanza e bisogna anche riposarsi un po', ogni tanto. C'è stato un contatto tra lui e il Ferrari Man al via, con ingresso della safety car, Rubinho ritirato e il Ferrari Man costretto a rientrare ai box, dove ne ha approfittato per montare gomme intermedie, dato che scendeva una lieve pioggia.
Poi ha smesso di piovere.
La pista era comunque scivolosa e, dopo un terzo di gara, quando Vettel era ormai stabilmente terzo dietro alle McLaren di Hamilton e Button, ha fatto uno svarione nel tentativo di superare quest'ultimo: come risultato l'ha buttato fuori, si è guadagnato un drive through e, una volta precipitato indietro, ha avuto un contatto con una Force India forando (penso che fosse Liuzzi).
Webber, frattanto, aveva recuperato posizioni, ritrovandosi terzo dietro a Hamilton e Kubica (avrebbe terminato secondo, ma di questo ne parleremo tra un po'). Era seguito da Massa e, dietro a quest'ultimo, si sarebbe accodato Sutil più avanti nella gara.
In tempi duri per i duelli tra compagni di squadra, che sembrano concludersi a colpi di "it's ridicolous", il duello per la sesta posizione è andato in scena proprio tra due compagni di squadra, partiti decisamente nelle retrovie, il più vecchio dei due soprattutto, che hanno passato tre quarti di gara senza cambiare gomme, risalendo di posizioni e fermandosi ai box solo quando è ricominciato a piovere, stavolta con una certa insistenza. In quei frangenti tutti si stavano fermando ai box in branco, Kubica è arrivato lungo, ha perso tempo e si è ritrovato poi dietro a Webber.
Un bel po' prima che accadesse tutto ciò, Schumacher aveva superato Rosberg nel bel mezzo attaccandosi al cu*o di Petrov mentre Rosberg veniva superato dal pilota della Renault (poi caduto nel dimenticatoio molto in fretta), portandosi dietro un frammento della vettura del compagno di squadra visto il contatto avvenuto tra di loro.
Nonno Michael ha comunque avuto il vedere di non finire la gara davanti a Rosberg nemmeno stavolta, facendosi soffiare la sesta posizione sotto al naso a quattro giri dalla fine dopo l'uscita di scena della safety car...
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...e in questo momento mi rendo conto che, per parlare del duello tra i piloti Mercedes, ho lasciato da parte un aspetto importante della vicenda: al 38° giro, infatti, il Ferrari Man è finito in testacoda, andando a insabbiarsi. È stato il suo ritiro la ragione per cui è entrata la safety car.
Il finale è stato scoppiettante, con un bel duello per l'ultimo punto disponibile.
Yamamoto: "Sapevo che DLR sarebbe andato per prati."
DLR: "Taci e vai a giocare a Tetris insieme a Nakajima."
Alguersuari: "Intanto ne approfitto per asfaltare Liuzzi."
Liuzzi: "Quando verrai penalizzato per taglio di chicane e la decima piazza passerà a me, ne riparleremo."
Infatti la decima posizione è andata proprio al pilota italiano. Ottavo e nono sono arrivati Kobayashi e Petrov.
Tornando al via, ci sono state polemiche perché Massa si era posizionato qualcosa come un metro più avanti della linea di partenza.
Io non ci avevo fatto caso.
I commissari neanche, dato che non hanno battuto ciglio.
Se non ci faccio caso io, perché sto pensando a Yamamoto nel frattempo, non è grave. Se non ci fanno caso i commissari, secondo me qualcuno dovrebbe ricordare loro che non si gioca a Monopoli mentre sta per iniziare un gran premio.
Adesso, però, torniamo a parlare della fine e di quello che è stato l'effetto sulla classifica di questa fine:
HAMILTON 182
WEBBER 179
VETTEL 151
BUTTON 147
ALONSO 141
REDBULL 330
MCLAREN 329
Vogliamo parlarne?
Vogliamo parlare di quanto più il tempo passa, più ci sono stravolgimenti in classifica?
Webber era tornato in testa alla classifica dopo il GP d'Ungheria, per poi perderla di nuovo a vantaggio di Hamilton, che era scivolato in terza posizione.
La McLaren non ha ripreso la vetta della classifica, ma si è avvicinata notevolmente alla Redbull.
La sensazione che possa succedere di tutto è ancora molto elevata.
RISULTATO: 1. Lewis Hamilton (McLaren), 2. Mark Webber (Redbull), 3. Robert Kubica (Renault), 4. Felipe Massa (Ferrari), 5. Adrian Sutil (Force India), 6. Nico Rosberg (Mercedes), 7. Michael Schumacher (Mercedes), 8. Kamui Kobayashi (Sauber), 9. Vitaly Petrov (Renault), 10. Vitantonio Liuzzi (Force India), 11. Pedro De La Rosa (Sauber), 12. Sebastien Buemi (Toro Rosso), 13. Jaime Alguersuari (Toro Rosso), 14. Nico Hulkenberg (Williams), 15. Sebastian Vettel (Redbull), 16. Heikki Kovalainen (Lotus), 17. Lucas Di Grassi (Virgin), 18. Timo Glock (Virgin), 19. Jarno Trulli (Lotus), 20. Sakon Yamamoto (HRT), Rit. Fernando Alonso (Ferrari), Rit. Jenson Button (McLaren), Rit. Bruno Senna (HRT), Rit. Rubens Barrichello (Williams).
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
mercoledì 24 gennaio 2018
Riviviamo i Commenti a Gran Premi: Belgio 2010
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