Era da un po' che attendevo questo momento, e ho fatto bene ad aspettare perché si sono aggiunte anche cose più deliranti: parliamo della Williams e parliamo della "novità" per il 2018. Qualche giorno fa, Martedì 16 Gennaio, è stata annunciata la line-up per la stagione che verrà ed è arrivato il momento che io metta in chiaro, una volta per tutte, qual è la mia opinione in proposito, perché mi sembra uno di quei casi in cui è consentito solo il Pensiero Unico e, chiunque vada oltre il Pensiero Unico, è visto come un tifoso con il paraocchi.
Giusto, sono una tifosa con il paraocchi. Peccato che il pilota per cui ho tifato negli ultimi dodici anni sia stato proprio nientemeno quello che ufficialmente ha deciso di ritirarsi dalla Formula 1 perché non vedeva l'ora di trovare nuovi stimoli altrove, oppure di starsene un po' a casa; nella fattispecie proprio quello che fino a due mesi fa appoggiava il fondoschiena sul sedile che attualmente si contendevano Robert Kubica e Sergey Sirotkin. Lo ribadisco, in caso ci fosse qualcuno duro di comprendonio: io non tifavo né Kubica né Sirotkin, ma quello che ha perso il volante per fare spazio a loro e, dato che si tratta di un pilota che non era minimamente preso in considerazione per il 2018, direi che posso dichiararmi neutrale di fronte alla scelta della Williams. Peraltro mi sembra che fosse da un po' che se ne parlava: sorprendersi così tanto dell'ingaggio di Sirotkin mi sembra un po' come sorprendersi quando il gran premio del Bahrein viene disputato in condizioni di asciutto.
Proprio così, ho detto quello che ormai tutti temevano: i piloti della Williams, nella stagione che verrà, saranno Lance Stroll e Sergey Sirotkin. Robert Kubica è stato ingaggiato come development driver. La decisione ha accontentato il fanbase motoristico? Assolutamente no, con la solita classica abitudine di screditare chiunque non appartenga alla fascia dei pochi eletti che vengono messi su un piedistallo dai tifosi mainstream. In gran parte, le persone che hanno commentato il fatto, erano sostenitori del Pensiero Unico, tifosi esaltati pronti ad affermare che in realtà fossero quelli che usavano toni più pacati i veri tifosi esaltati. Purtroppo è così che funziona nei fanbase motoristici online: non la pensi come me? oppure la pensi come me, ma in modo decisamente meno estremista? Orrorehhhh!!11!!111!!11 Come ti permetti???222???222?? Tornatene a fare quello che facevi fino all'altro giorno!!11!!!11!! e smettila di seguire la Formula 1, che non fa per te!!!11!!!11!!!1! I pilotihhhh pagantihhhh sono il malehhhh assolutohhhh e il fatto che tu non lo voglia ammettere dice molto di te!!111!!11!! sei un/una orribilehhhh sostenitorehhhh delle lobby russe che piazzano i propri piloti in Formula 1.
Ci sono vari aspetti di questo atteggiamento che mi infastidiscono, alcuni dei quali estesi anche ad altri aspetti della Formula 1, alcuni solo al caso di Kubica vs Sirotkin/ Russia/ piloti paganti/ giudizi affrettati su quello che i piloti hanno fatto nelle categorie minori.
Vorrei partire da un'osservazione generica: trovo che, da molti anni, ci siano nei "fandom" motoristici due atteggiamenti predominanti molto contrastanti, ma che hanno qualche punto in comune.
Il primo è l'abitudine di sparare a zero contro chiunque la pensi diversamente su certi piloti o team, contro chi tifi per altri piloti o team oppure semplicemente chi non sia palesemente pro-pilota/team mainstream in quello specifico fandom quindi venga percepito come un tifoso degli avversari. Trovo questo atteggiamento abbastanza delirante, tuttavia trovo più pericoloso il secondo: c'è anche, infatti, l'abitudine di trattare con rispetto gli altri utenti fintanto che ci sono elementi di contatto, per poi prendere a sparare a zero contro queste persone non appena ci sia qualcosa su cui non si è in totale sintonia, tanto che costoro iniziano a trovare più semplice rapportarsi con persone non estremiste che la pensano diversamente su tutto.
Per sintetizzare il concetto, si tratta di comportamenti che suscitano una reazione di questo tipo: "ehi, datti una calmata, siamo appassionati di Formula 1, non del motomondiale, quindi comportiamoci di conseguenza" (senza offesa per gli appassionati del motomondiale, ma dall'epoca dell'episodio Rossi vs Marquez/ vs gli spagnoli mi sembra che l'atteggiamento da tifosi da bar sia dilagante).
Kubica vs Sirotkin e, già che ci siamo, aggiungiamoci anche Stroll: questa è una faccenda che si fa molto complicata. Il Pensiero Unico prevede che Stroll e Sirotkin siano due incompetenti, mentre Kubica sia colui che farà risollevare la Williams dal suo stato catatonico e le darà quello che nessun pilota, in anni recenti, le ha mai dato.
Chi lo dice? Probabilmente le statistiche, che affermano che Robert Kubica ha vinto un gran premio, ha ottenuto diversi piazzamenti sul podio e che ha lottato per il titolo fino al penultimo gran premio stagionale nel 2008.
Il vero problema è che, spesso e volentieri, le statistiche dicono solo quello che vogliamo leggervi. Che Kubica fosse un pilota promettente nel 2008 e che sia andato meglio di Heidfeld in quell'anno è sicuramente vero (ma è altrettanto vero che nel 2007 sia andato meglio Heidfeld e che nel 2009 i loro risultati siano stati più o meno alla pari, classifiche alla mano) e che in tanti abbiamo sperato che potesse tornare in Formula 1, un giorno, all'epoca del suo incidente nel rally del 2011. Il punto è che adesso siamo nel 2018, non nel 2010, che in mezzo c'è stato l'incidente nel rally e che ci sono stati sette anni nel corso dei quali Kubica non ha gareggiato in Formula 1.
Quindi sì, può darsi che sia un fenomeno e che non risenta minimamente del grave infortunio che ha subito e i sette anni passati senza gareggiare in Formula 1... ma può darsi anche di no. Mi sembra molto semplice affermare, dopo avere visto due foto di Kubica al volante di una Williams in una sessione di test, che nulla sia cambiato dal 2010 a oggi e che il suo potenziale sia ancora tale e quale ad allora.
L'ho sempre detto, fin dai vecchi tempi: per qualche strana ragione, Kubica è uno di quei piloti a cui i fanboy si sono aggrappati come cavallette. Ai tempi in cui gareggiava in Formula 1 si parlava del suo imminente passaggio in Ferrari dove avrebbe fatto sfaceli, del fatto che fosse un pilota migliore di Alonso, Hamilton, Vettel e chiunque altro... e, per quanto io non sia del tutto convinta che in Formula 1 non ci fosse in quegli anni proprio nessun pilota migliore di Kubica, riconosco un po' di normalità in tutto ciò. Quello che non ho mai capito è come mai mi fosse consentito dire che non ritenevo Alonso, Hamilton, Vettel o chiunque altro il migliore in assoluto, mentre non mi era consentito dire che non ritenevo Kubica il migliore in assoluto, se non volevo ritrovarmi sommersa da insulti. Era il pilota per cui nessuno tifava a chiare lettere, ma che in realtà tutti tifavano. Era il secondo pilota preferito di gran parte dei tifosi di Alonso, il secondo pilota preferito di gran parte dei tifosi di Hamilton, il secondo pilota preferito di gran parte dei tifosi di Vettel, eccetera.
Con tutto il rispetto per Kubica, che ho sempre trovato un tipo simpatico anche se come pilota non mi è mai capitato di portarlo su un piedistallo ma l'ho sempre trattato con una certa indifferenza (probabilmente guidava per un team che non era abbastanza top-team, oppure non guidava una Caterham, dove sarebbe stato più soggetto al mio interesse!) e che non merita di essere colpevolizzato per il comportamento delirante dei suoi fanboy, alcuni dei quali divenuti suoi detrattori quando giungevano notizie di suoi incidenti nel campionato di rally. Non so se mi spiego: nel periodo in cui Kubica non era in Formula 1, c'era gente che sosteneva che dovesse ritirarsi dalle competizioni, se voleva avere qualche possibilità di non morire al volante, mentre è bastato che alcuni team di Formula 1 si interessassero a lui per tornare a metterlo su un piedistallo.
Lo trovo un atteggiamento abbastanza immaturo, specie alla luce del fatto che chi lo mette su un piedistallo sia pronto ad affermare che il suo ritorno in Formula 1 sarebbe l'evento più importante del secolo e che farebbe sicuramente sfaceli.
L'eroe delle folle che, nonostante un incidente a lui occorso lontano dalla Formula 1, fa il suo ritorno dopo anni, con tanta gente convinta che vincerà il mondiale. Dove e quando, esattamente, ho già sentito questa storia? No, perché sento un intenso odore di deja-vu. Se Kubica dovesse tornare in Formula 1, spero che non abbia mai incidenti durante i gran premi in notturna, perché non vorrei che l'età dopo la quale non si distingue più il giorno dalla notte venisse abbassata d'ufficio di quasi una decina d'anni.
Veniamo agli altri, Stroll e Sirotkin. In tutta sincerità credo di avere già detto a suo tempo tutto quello che avevo da dire a proposito di Lance Stroll. È arrivato in Formula 1 precocemente, come conseguenza dell'effetto Verstappen, con una sola enorme differenza: il grande pregio di Max Verstappen come pilota è che è passato dai kart alla Formula 3 ed è stato in grado di lottare immediatamente per il campionato con piloti di maggiore esperienza, dopodiché, una volta arrivato in Formula 1, nonostante fosse alla sua seconda stagione su delle monoposto, non mostrava difficoltà di adattamento maggiori rispetto a quelle di altri debuttanti che magari avevano alle spalle quattro o cinque anni di esperienza nelle formule minori. La maggior parte dei piloti, anche quelli destinati ad un futuro più roseo di quello di Verstappen, non hanno una capacità di adattamento così rapida. Stroll è arrivato in Formula 1 dopo tre(?) stagioni, tra Formula 4 e Formula 3, dove ha ottenuto buoni risultati, ma nel lungo periodo, ovvero non dall'oggi al domani, e credo fortemente che una stagione o due in serie come la GP3 e la GP2 avrebbero sicuramente giovato alla sua esperienza. In generale, viste le premesse iniziali, oserei dire che la sua prima stagione in Formula 1 non è stata così terribile e che ha avuto degli exploit degni di nota. Il problema è quello che ha fatto tutte le altre volte, quando non faceva degli exploit, che sia passato dall'arrivare ultimo all'arrivare a podio, dal non passare la Q1 a qualificarsi in prima fila, per poi tornare ad arrivare ultimo a seconda dei gran premi. Non penso che sia un fenomeno, ma se riuscisse a trovare un po' più di costanza potrebbe anche trovare il proprio spazio nel mondo, considerando che stiamo parlando di un team da metà classifica, che in apparenza non ha grosse ambizioni per il futuro, se non quello di continuare a occupare una posizione da metà classifica.
Passiamo a Sergey Sirotkin. Mi ricordo che si parlava di lui nel lontano 2013, quando voci di mercato lo associavano alla Sauber per il 2014, che faticavo a ricordarmi il suo cognome e che veniva fortemente criticato perché troppo giovane e inesperto e senza un curriculum di rilievo. Poi la Sauber ingaggiò Sutil e Gutierrez, sempre ammesso di avere azzeccato l'anno in cui Sirotkin doveva, in linea teorica, debuttare in Formula 1, e non si sentì più parlare di Sirotkin.
Le stesse critiche gli vengono poste anche al giorno d'oggi. L'unica differenza è che al giorno d'oggi conta due terzi posti in classifica nei campionati di GP2 del 2015 e del 2016. Tutti i piloti che si sono classificati davanti a lui in quelle due stagioni hanno debuttato in Formula 1, con Vandoorne e Gasly, vincitori del titolo in quelle due stagioni, che prenderanno parte come titolari anche al campionato 2018. I runner-up erano Rossi nel 2015, che in Formula 1 c'è stato per breve tempo e che al giorno d'oggi gareggia in Indycar per uno dei top-team e che ha vinto un'edizione di quella che fino a prova contraria è ancora la gara automobilistica più importante al mondo, e Giovinazzi nel 2016 che, pur non disponendo di un volante come pilota titolare, è pur sempre in Formula 1 come terzo pilota/ pilota di riserva.
Se un pilota che si è classificato terzo per due volte in GP2 arriva in Formula 1, a mio parere, non è uno scandalo, specie considerando che i piloti che l'hanno battuto non è che siano stati completamente ignorati dal mondo della Formula 1. C'erano altri piloti usciti dalla GP2 meritevoli di un volante? È molto probabile che ci fossero, però torniamo sempre al solito vecchio discorso: ci sono venti volanti disponibili e ogni anno se ne liberano al massimo due o tre, quando ci sono verosimilmente più di due o tre piloti meritevoli di entrare in Formula 1.
Probabilmente Sirotkin non è una garanzia, però rimane l'impressione che ogni analisi sui risultati sia, come sempre, lasciata alla libera interpretazione: un terzo posto in classifica in GP3 può essere tutto o niente, a seconda di ciò che conviene affermare.
Ha molto in comune con altri piloti, da questo punto di vista, ma di questo ne parlerò tra un po'.
Arrivati a questo punto vorrei parlare un attimo dell'elemento "Russia". Una volta, girovagando sulla mia bacheca di Tumblr, trovai un post scritto da una ragazza che si dichiarava stanca di un atteggiamento da lei definito come "not every American is like Trump, but every Russian is like Putin", ovvero "non tutti gli americani sono come Trump, ma tutti i russi sono come Putin".
A quella ragazza, per quanto sia una Tumblrera, vorrei fare un lungo applauso, perché quella mentalità che lei riconosceva su Tumblr nei confronti probabilmente non di piloti, è esattamente quella che c'è nei confronti dei piloti: nessun pilota di altre nazionalità viene associato alla politica del suo paese, ma i russi sì. Me lo ricordo fin dai tempi in cui dell'operato politico di Putin venne colpevolizzato nientemeno che Dany Kvyat, colpevole di avere speronato una Ferrari. Anche nei confronti di Sirotkin vedo lo stesso tono accusatorio. "Sirotkin in Formula 1? Ma Putin ha fatto questo, questo e quest'altro"... E allora? Che cosa c'entra con Sirotkin? Perché un pilota poco più che ventenne dovrebbe essere responsabile della situazione politica del suo paese natale, in cui molto probabilmente non vive neanche? Purtroppo questa avversione nei confronti dei piloti russi l'ho vista in lungo e in largo, non solo per quanto riguarda la Formula 1. Quando anni fa venne annunciato l'ingaggio di Mikhail Aleshin da parte di un team di Indycar, saltò subito fuori il fatto che fosse uno scarso. La giustificazione? è russo, quindi doveva esserlo per forza. Inoltre i russi non sono scarsi, ma sono anche noiosi: anche i giapponesi vengono visti come scarsi, ma la loro presenza viene comunemente accettata perché prenderli per i fondelli è divertente.
La questione "piloti paganti" è quella che a mio parere assume connotazione più preoccupante, perché la maggior parte delle persone sembrano non avere la più pallida idea del fatto che i piloti paganti non si siano materializzati dall'oggi al domani nel 2017/2018, ma che sia un fenomeno che esiste da anni e che, peraltro, visto come funzionano le sponsorizzazioni, non sempre sia chiaro chi è definibile come pilota pagante e chi non lo è. Vorrei segnalare, da questo punto di vista, che ho letto persone che affermavano che Sirotkin è un pilota pagante e quindi il male assoluto e che se Kubica avesse avuto più sponsor di lui, la Williams l'avrebbe ingaggiato a occhi chiusi, invece di optare per un pilota pagante. Ciò che mi sfugge è la logica di fondo su cui si basa questa affermazione, perché dal punto di vista concettuale non mi sembra che stia in piedi: Sirotkin porta sponsor quindi è un pilota pagante, mentre se gli stessi sponsor li portasse Kubica non lo sarebbe? Che cosa significa, dal punto di vista logico?
Al di là di questo, l'amara realtà del motorsport è che spesso e volentieri chi ha i soldi va avanti e chi non ha i soldi no, però vorrei ricordare che non necessariamente avere soldi significa essere scarsi e non avere soldi significa essere competitivi. Quello sarà determinato dai risultati. Infine, quantomeno, al giorno d'oggi abbiamo dei "piloti paganti" che quantomeno hanno vinto qualcosa o ottenuto piazzamenti di buon livello nelle serie minori (perché, a conti fatti, classificarsi terzi in GP2 - la serie che dovrebbe servire come preparazione alla F1 - dà un punteggio tale sufficiente a ottenere la Superlicenza) anche sono passati/ stanno passando per la Formula 1 alcuni piloti la cui presenza potrebbe lasciare qualche dubbio. Non credo che sia la fase storica in cui la Formula 1 ha avuto i suoi "piloti paganti" peggiori. In passato è passata per la Formula 1 anche gente dalle performance decisamente imbarazzanti.
Messaggio di fondo: credo che la gente che vuole lamentarsi sia sempre capace di trovare una ragione per cui farlo. La maggior parte delle lamentele, tuttavia, per quanto dipendano a parole dal volere salvare il buon nome della Formula 1 da inetti che non meritano di farne parte, mi sembra che siano più che altro dettate dalla frustrazione di chi vede i propri idoli rimanere a piedi e, in generale, questo mi sembra più un atteggiamento distruttivo che costruttivo.
Le stesse accuse che ho letto nei confronti di Sirotkin mi è capitato di leggerle, anche se con minore accanimento, perfino nei confronti di Charles Leclerc, colpevole di avere "rubato il volante a Wehrlein", "rubato il volante a Giovinazzi" o non so cos'altro essendo stato ingaggiato dalla Sauber, quello stesso Charles Leclerc che nel 2016 ha vinto il campionato di GP3 e che nel 2017 ha letteralmente dominato il campionato di GP2 (o Formula 2, non mi sono ancora abituata alla denominazione corrente). Anche lui sarebbe scarso, non sarebbe adatto dalla Formula 1 e "non è ancora chiaro il perché sia arrivato in Formula 1!!!!111!!!11!", il che comunque è già un passo avanti, anche se, non avendo molta fiducia nel tifoso mainstream che segue la Formula 1, sono convinta che prima o poi qualcuno metterà nero su bianco la Vecchia Storiella. Per ogni evenienza, tengo sempre uno spigolo a portata di mano, per poterci sbattere contro la fronte all'occorrenza.
Questo post è finito.
Vi auguro una buona notte e, se lo leggerete di prima mattina, una buona giornata.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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Milly Sunshine