mercoledì 13 luglio 2022

Hakkinen strikes back // GP Germania 1994

Sono passate due settimane dal controverso GP di Gran Bretagna, dopo il quale Michael Schumacher ha ricevuto una sospensione per due gare, al momento in sospeso in attesa dell'appello. È quindi regolarmente presente a Hockenheim davanti al suo pubblico di casa, che sembra essere composto da grandi quantità di ultrà, al punto che Damon Hill ha bisogno di essere scortato da dei bodyguard al circuito perché ha ricevuto minacce di morte. E giusto per chiarire il concetto, siamo in un periodo storico in cui tra Schumacher e Hill non ci sono ancora state né particolari controversie né incidenti altisonanti, ma semplicemente una normale competizione. Stavolta la spunta Hill in qualifica, ma i due devono accontentarsi della seconda piazza. Davanti ci sono... va beh, sedetevi, per prima cosa. Poi potete leggere la griglia.

Berger - Alesi
Hill - Schumacher
Katayama - Coulthard
Blundell - Hakkinen
Frentzen - Irvine
Barrichello - Panis
Brundle - Bernard
Herbert - Morbidelli
Fittipaldi - De Cesaris
Verstappen - Martini
Zanardi - Comas
Alboreto - Beretta
Brabham - Gounon

Ci sono ventisei vetture in griglia, i piloti della Pacific (27° Paul Belmondo, 28° Bertrand Gachot) sono ancora una volta non qualificati e probabilmente stanno giocando a briscola. Quello che non sanno è che, non appena partirà la gara, anche altri numerosi piloti li raggiungeranno per giocare a carte. Si inizia da un contatto nelle retrovie, tra Andrea De Cesaris (Sauber) e Alessandro Zanardi (Lotus), che si toccano tra di loro poi finiscono la propria gara contro le Minardi, rispettivamente di Michele Alboreto e Pierluigi Martini. Su cinque italiani presenti in pista, quattro sono fuori nello stesso incidente. Meno male che in Italia tutti tifano Ferrari, quindi possono soprassedere a quanto appena successo. Sempre ammesso che qualcuno si sia accorto di cosa succede dietro: questo non è il solo incidente che avviene all'inizio del gran premio.

L'artefice del grande caos è Mika Hakkinen e, per chi non se lo ricordasse dal mio post sul GP di Gran Bretagna su di lui pende un ban sospeso, quindi ha la necessità di non fare danni. Invece è esattamente quello che fa (e quindi salterà il GP d'Ungheria), facendo un'entrata folle sulla Williams del futuro compagno di squadra David Coulthard il quale è affiancato alla Tyrrell di Mark Blundell. Si gira e finisce in barriera, ma si è seminato il panico, dato che la Tyrrell viene tamponata da Eddie Irvine (Jordan). Heinz-Harald Frentzen (Sauber) e Rubens Barrichello (Jordan) finiscono fuori per evitare il caos, mentre Johnny Herbert (Sauber) tampona Martin Brundle (McLaren). Di tutti questi individui l'unico che non si ritira è Brundle, la cui gara andrà avanti fino a poco prima della metà quando si ritirerà per un guasto al motore. Dieci vetture si sono ritirate per incidente, un'undicesima li raggiunge per un guasto: è la Ferrari di Jean Alesi.

Gerhard Berger nel frattempo è leader davanti alla... Tyrrell?!?!... di Ukyo Katayama?!?! Gli Schumill comunque sono subito dietro, Schumacher lo passa, Hill invece lo urta, forando. Procede al rallenty, stessa cosa che sta facendo Coulthard con la monoposto danneggiata. Arriveranno entrambi ai box e torneranno entrambi in gara. Quella di Coulthard comunque finirà anzitempo, prima di metà gara farà una fine simile a quella di Brundle. Comunque non mettiamoci troppo avanti con i lavori: Berger/ Schumacher/ Katayama, poi le Ligier di Olivier Panis ed Eric Bernard e la Benetton di Jos Verstappen. La gara di Katayama purtroppo non dura tanto, lo vediamo finire in testacosa a causa di un cedimento sulla sua vettura: è appena il sesto giro e la gara ne prevede quarantacinque. Verstappen frattanto si avvicina sempre di più alle due Ligier.

Davanti c'è un duello Berger vs Schumacher che va avanti per tutto il primo stint. Non c'è comuqnue verso, il pilota della Benetton non ha mezzo di prendersi la leadership, viene quindi chiamato ai box per tentare l'undercut, cosa che non andrà in porto a causa del suo ritiro di lì a pochi giri per un guasto al motore. Nel frattempo, tuttavia, in Benetton sono stati ancora di più al centro della scena. Era il 15° giro, Verstappen è rientrato per il rifornimento... e niente, qualcosa va storto e la vettura prende fuoco. Fortunatamente JVes se la cava solo con bruciature lievi. Ad ogni modo poco più tardi, con il ritiro di Schumacher, per il team questo gran premio termina con un doppio ritiro. Nel frattempo Berger ha un certo vantaggio sulle Ligier e anche dopo il rifornimento Panis e Bernard rimangono secondo e terzo.

Seguono quarta e quinta le Footwork, di Christian Fittipaldi e Gianni Morbidelli, dopodiché le Larrousse di Erik Comas e Olivier Beretta in sesta e settima posizione. Fino a qui rimarrà tutto invariato fino alla fine, mentre al momento in ottava e nona posizione ci sono le Simtek di David Brabham e Jean-Marc Gounon. I due devono comunque vedersela con Damon Hill che, in decima piazza (cioè ultimo visto il numero di ritiri) si sta progressivamente avvicinando. Riesce a superarli entrambi, intorno a due terzi di gara Gounon e pochi giri dopo anche Brabham, portandosi ottavo. Chiude comunque ultimo, in quanto entrambi i piloti della Simtek sono costretti al ritiro per problemi tecnici più avanti. Hill vs Schumacher: 0 a 0. La Ferrari invece vince per la prima volta dalla notte dei tempi: non è una gara falsata.

Come già detto, ai lati di Berger ci sono Panis e Bernard. A proposito, Berger e Bernard iniziano entrambi per BER così come Beretta, chissà come sarebbero i loro acronimi se la grafica del 1994 già li prevedesse. Oserei dire BER, BRN e BRT, con Berger che per anzianità ha diritto a BER. Adesso però veniamo alla Ligier: fa doppio podio per la prima volta da... Australia 1985, mi verrebbe da dire, con Jacques Laffite e Philippe Streiff entrambi a podio nonostante un incidente tra di loro. Per Panis, debuttante, così come per Bernard (già pilota Larrousse nel 1990/91, infortunato a una gamba in Giappone 1991 nelle libere, poi rientrato nel 1994 dopo una lunga assenza) è il primo podio in carriera in Formula 1, carriera che per Panis culminerà nella vittoria del 1996 a Montecarlo, per Bernard terminerà nel 1994 stesso, poco prima di fine stagione.


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