martedì 5 luglio 2022

Incidenti e maglioncini color salmone // GP Francia 1992

Oggi è il 5 luglio 2022 e ciò significa che sono passati esattamente trent'anni da un certo gran premio entrato negli annali del motorsport. Siamo al ritorno in Europa dopo l'evento canadese, svoltosi a metà giugno e che ha visto la vittoria di Gerhard Berger.
L'evento di Montreal, alquanto movimentato, è iniziato tuttavia con in testa l'altra McLaren, quella di Ayrton Senna, con un primo tratto di gara con i primi sei ravvicinati: Senna, poi le Williams, poi Berger poi le Benetton. Il primo a uscire di scena è stato Nigel Mansell, quando ancora nella prima parte di gara è finito in testacoda venendo costretto al ritiro. Riccardo Patrese è poi stato sopravanzato da Berger. Sono stati numerosi i ritirati illustri, Patrese stesso e poi Martin Brundle, passando poi per lo stesso Senna verso metà gara.
Gerhard Berger a questo punto era leader con abbondante vantaggio sulla Benetton di Michael Schumacher e la Ferrari di Jean Alesi, posizioni in cui hanno concluso. Sono andati a punti anche Karl Wendlinger su March, Andrea De Cesaris su Tyrrell ed Erik Comas su Ligier.

Archiviato Montreal, passiamo dunque a Magny-Cours, dove si corre in una domenica di luglio dal tempo instabile, che segue una settimana in cui c'è stato uno sciopero dei camionisti in Francia, con il conseguente blocco di diverse strade, cosa che ha impedito ai camion dell'Andrea Moda di giungere al circuito. Non che questo abbia cambiato la loro possibilità di prequalificazione, sono dettagli.
Dopo il doppio ritiro di Montreal, la Williams è desiderosa di riscatto e tutto procede per il meglio: Mansell e Patrese in prima fila. Al via scatta meglio Patrese, Mansell è costretto ad accodarsi. Tra i due ci sarà un acceso duello, nel primo quarto di gara, con l'italiano che conserverà la posizione sul compagno di squadra.
Le cose cambieranno dopo la bandiera rossa e il restart, quando Mansell uscirà vincente dalla seconda partenza (cosa alla quale contribuirà la predica fatta da Patrick Head a Patrese durante l'interruzione)...

Ma non siamo qui per parlare di Mansell e Patrese che fanno doppietta quanto piuttosto di incidenti attention seeker e maglioncini color salmone. Ne abbiamo già parlato, di maglioncino color salmone: Senna era vestito di quel colore nelle interviste dopo il GP di Germania 1991, evento iniziato con una polemica a proposito di coni e terminato con un'altra polemica dovuta a un incontro ravvicinato che aveva condotto Alain Prost a uscire di pista in corrispondenza dei coni stessi. Qui l'outfit del 1991, a lato quello del 1992:


È passato parecchio tempo, ma Senna continua a vestirsi di color salmone in occasione di eventi polemici ed è esattamente quello che fa durante il rain delay - dovuto a uno scroscio di pioggia che ha portato la direzione gara a dimenticare che siamo all'epoca dei very uominy e tutti i piloti a parcheggiare ammassati e alla rinfusa su quella che di solito è la griglia di partenza - quando va alla ricerca di Schumacher per discutere con lui di un certo fattaccio accaduto in partenza. Si tratta di un contatto che ha costretto Senna al ritiro (doppio ritiro per la McLaren, Berger è già fermo a sua volta per problemi di motore dopo pochi giri di gara) e Schumacher a una sosta ai box, oltre che varie vetture a esibirsi in testacoda vari per schivarli.

Non si capisce molto, se non che Senna sta letteralmente facendo la predica al giovane collega e si sente chiaramente un "you f*cked it up"... che possiamo tradurre come "senti bimbo, io di solito mi vesto di color salmone per fare polemica con il mio best friend forever, quindi vedi di levarti di mezzo perché non voglio altri aMyK3TtY, lo aspetterò finché non tornerà".
Schumacher lo guarda con aria strafottente, ma è il suo giorno fortunato: Senna se ne va invece di fargli in naso come quello di Prost. No, in realtà non è il giorno fortunato di Schumacher, che al restart fa una nuova partenza a cannone centrando stavolta la Jordan di Stefano Modena e venendo costretto al ritiro.
La gara si svolge in un primo momento di nuovo sull'asciutto, poi ci sarà un altro scroscio di pioggia. Martin Brundle e Jean Alesi sono vicini e in lotta per il terzo posto, anche se complici i tempi aggregati è difficile stabilire quando sia Alesi a portarsi terzo. Quello che è certo è che fisicamente si porta tale e che anche Mika Hakkinen su Lotus arriva a superare Brundle.

Poi torna a piovere, come già specificato, e tutti vanno ai box a cambiare gomme, tranne Alesi che aspetta molto di più rispetto agli altri piloti e perde la posizione nei confronti di Brundle, il quale giunge terzo dietro alle Williams e sale sul podio ufficialmente la prima volta (fisicamente ci è già salito con la Tyrrell nel 1984, proprio la volta in cui è stato appurato il sottopeso della vettura).
La perdita della posizione non cambia molto per Alesi, dato che di lì a qualche giro è costretto al ritiro per un guasto al motore. Hakkinen, autore a un certo punto di un testacoda, si trova quindi quarto e manterrà la posizione fino al traguardo. Erik Comas giungerà quinto e Johnny Herbert, compagno di squadra di Hakkinen alla Lotus, chiuderà la zona punti.
Si conclude così questo bagnato weekend francese di trent'anni fa, di cui ricordiamo più che altro l'incidente e la polemica tra Senna e Schumacher. Sembra che, dopo un'altra predica stavolta da parte di Flavio Briatore, Schumacher decida di scusarsi per l'incidente. Mettete via i popcorn, la polemica tra i due ormai è chiusa. Questa, almeno, ne verranno altre!


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Milly Sunshine