giovedì 7 luglio 2022

Indycar 2022: #9 Gran Premio di Mid-Ohio

Tra le gare che si sono svolte nello scorso fine settimana c'è stata anche quella di Indycar, per la quale Pato O'Ward (Arrow McLaren) si è procacciato la pole accanto a Scott McLaughlin (Penske), con Colton Herta (Andretti), Felix Rosenqvist (Arrow McLaren), Scott Dixon (Ganassi) e Simon Pagenaud (Penske) a completare le prime tre file. Dopo un falso allarme - le vetture non allineate bene dietro la safety car, cosa che ha portato a un ulteriore giro di lancio - la gara è partita regolarmente, con O'Ward davanti a tutti. Più indietro frattanto Will Power (Penske) cozzava contro qualcuno e finiva in testacoda, ma è riuscito a riprendere la retta via, senza necessitare ingressi della safety car arrivata qualche giro dopo quando Rosenqvist è rimasto fermo con la vettura che emetteva fumo.

O'Ward ha mantenuto la posizione al restart, mentre Herta cercava di infastidire McLaughlin venendo però superato da Dixon e rischiando anche un sorpasso da parte di Pagenaud. Il leader della gara ha anticipato la prima sosta sostenendo di avere dei problemi e in quel momento Kyle Kirkwood (Foyt) è finito fuori per incidente, con nuovo ingresso della safety car. Ciò ha rimescolato le posizioni e Scott McLaughlin si è ritrovato leader davanti ad Alex Palou (Ganassi) e c'è stato un accenno di duello tra i due, subito interrotto dal testacoda di Dalton Kellett, compagno di squadra di Kirkwood, dopo un contatto. Al nuovo restart le posizioni dei primi quattro - McLaughlin/ Palou/ Herta/ O'Ward - sono rimaste invariate, mentre più indietro Pagenaud sembrava perdere qualche posizione.

In generale, comunque, in bassa top-ten e oltre sembrava esserci più movimento di quanto non ce ne fosse sul momento per le primissime posizioni. Power nel frattempo risaliva addirittura nella top-ten mentre eravamo intorno a metà gara. O'Ward è rimasto quarto ancora un po', per poi essere costretto al ritiro da un guasto. Nel frattempo c'era un nuovo intoppo in pista sempre made by Foyt: stavolta la vettura era ferma per problemi tecnici ed era quella di Tatiana Calderon. Le soste di questo giro si sono svolte quindi in regime di safety car. Herta a questo punto era leader davanti a McLaughlin e Palou, mentre Power è risalito al quarto posto superando Rinus Veekay (Carpenter) il tutto mentre Callum Ilott (Juncos), nella prima parte di gara nella bassa top-ten, si dirigeva ai box lentamente per non uscirne più.

A gara inoltrata (e con Herta non più leader, a questo punto), poi, c'è stato un plot-twist, un incidente tra compagni di squadra del team Andretti, due nostre vecchie conoscenze, Alexander Rossi e nientemeno che Romain Grosjean! Rossi ha *lievemente* tagliato la strada a Grosjean con i due che si sono ritrovati a vagare entrambi sull'erba e nel caso di RoGro più a stare fermo che a vagare, in realtà. È entrata nuovamente la safety car, ma parliamo un attimo dei commenti (nell'extended highlights di Youtube) invece che della gara: una persona si è lamentata del fatto che i piloti di Formula 1 sono troppo al limite e che manovre del genere non dovrebbero avere spazio in Indycar. Il mondo del motorsport sembra essersi improvvisamente ribaltato, ai suoi occhi.

McLaughlin, Palou, Power, O'Ward e Dixon completavano la top-5 seguiti da Marcus Ericsson (Ganassi), Josef Newgarden (Penske), Helio Castroneves (Meyer Shank), David Malukas (Coyne) e Jack Harvey (Rahal) nei primi dieci. I primi nove sono rimasti invariati fino al traguardo, con Harvey invece precipitato più indietro(?). Pagenaud è risalito quindi al decimo posto, precedendo Christian Lundgaard (Rahal), Graham Rahal (Rahal), Conor Daly (Carpenter) e Takuma Sato (Coyne). Herta, protagonista di un contatto innescato da Grosjean, è giunto quindicesimo, davanti a Jimmie Johnson (Ganassi) e Devlin DeFrancesco (Andretti) protagonista inve e di un contatto innescato da Rossi. A seguire poi il team Paretta con Simona De Silvestro, davanti agli autori di gare poco tranquille, ovvero Rossi, Harvey, Grosjean e Kellett.

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Milly Sunshine