In questo post intendo parlare di una faccenda trash che spesso sconfina andando a raggiungere un ambito un po' più serio, e appunto per le sue implicazioni più serie, relative a tifosi, appassionati e tifoserie random, ho intenzione di parlarne. Diciamo che il punto di partenza è "Drive to Survive", anche se questo non è un post su "Drive to Survive". Personalmente non avendo Netflix non l'ho mai visto, ma ho visto la tifoseria che ha generato. Siamo di fronte a una sorta di Rush-mania 2.0, con la sola differenza che "Rush" dava ai/alle nuovi/e fan almeno un'infarinatura a livello di competizioni e di storia della Formula 1, "Drive to Survive" sembra avere convinto molti/e nuovi/e fan che la Formula 1 sia un campionato di automobilismo che fa da semplice contorno a 1) live e videogiochi, 2) battaglie sociali, 3) vita privata dei piloti. Essenzialmente siamo di fronte a una nuova tifoseria che finge di provare interesse per quello che succede in pista, in realtà segue il campionato solo perché Norris fa le live, perché Vettel raccoglie la spazzatura e perché Albon ha tanti gatti, insomma, gente a cui se anche non ci fossero le monoposto e i circuiti non ne sentirebbe la mancanza.
"Ma non c'è niente di male nell'essere nuovi appassionatihhhh!!!11!!!11!!!" No, è naturale, non c'è nulla di male nell'essere nuovi appassionati, almeno fintanto che ci si comporta come tali. Ovvero si parla di quello che si sa, invece di sbandierare ai quattro venti di non volersi fare nemmeno una cultura a livello wikipedia sui fatti salienti della categoria automobilistica che si sta seguendo. Non dico tanto, ma quantomeno sapere che nel 1980 non c'erano la Mercedes e la Redbull a contendersi il titolo, potrebbe essere un punto a favore dei nuovi appassionati. Così come non c'è nulla di male nel pensare che qualcuno dei piloti attuali sia stato il "migliore di sempre", ma il "di sempre" implica che debba esserci un confronto. Se la persona che bolla qualcuno di attuale come "migliore di sempre" non ha nemmeno la più pallida idea di cosa sia successo fino all'altro ieri e non ha mai sentito nominare nemmeno i piloti più famosi del passato, come fa a determinare che sono stati peggiori di quelli attuali? "Per forza, nessuno conosce i nomi dei piloti del passato, ma solo di quelli contemporaneihhhh!!11!!!1!!", non so, mi ricorda un po' l'atteggiamento di alcuni miei compagni di classe che scaldavano il banco e poi si sorprendevano che c'era qualcuno che aveva una conoscenza almeno di base degli argomenti di scuola.
Purtroppo il nuovo fandom sembra composto da una tifoseria piuttosto infantile, che non ha il benché minimo problema a sfoggiare in tutte le salse la propria immaturità, quasi pretendendo che chiunque altro sia immaturo come loro. Per questo non mi dispiacerebbe se per iscriversi ai social fosse necessario fare un test dell'età mentale, al termine del quale viene o concesso di iscriversi ai social network per adulti, oppure a una versione bimbominchia-friendly. In fondo anch'io ho avuto dodici anni, il punto è che quando avevo dodici anni non avevo alcuna possibilità di convincere gli adulti a starmi a sentire quando dicevo ca*ate, idem per la maggior parte degli altri dodicenni che avevano lo stesso "problema". E soprattutto ho avuto dodici anni e una gran voglia di scoprire qualcosa del passato della Formula 1, al punto da ricopiarmi pazientemente l'albo d'oro dal televideo dove compariva puntualmente a fine stagione in vista dell'assegnazione del titolo, dopo quasi un anno passato a cercare di ricostruire almeno chi avesse vinto i titoli negli anni '90, peraltro senza riuscire ad andare indietro più di quattro o cinque anni. Al giorno d'oggi l'informazione è alla portata di tutti, eppure molti/e ragazzini/e preferiscono vivere nell'ignoranza più totale.
Se queste sono le premesse, non si può fare altro che arrendersi all'evidenza che deve esserci anche qualcosa di peggio... e qualcosa di peggio purtroppo c'è: il crescente fangirlismo e la sua crescente legittimazione perché "criticare le fangirl è sessista". Con questo credo sia doveroso fare una premessa su quello che intendo quando parlo di "fangirlismo", perché spesso questo concetto viene associato genericamente a tutte le tifose e le appassionate. No, quando parlo di "fangirlismo", parlo di un comportamento simile a quello tenuto dieci anni fa dalle ragazzine innamorate di Justin Bieber, insomma, una cosa ossessiva che volevano imporre 24/7 a chiunque, andando ben oltre quella che per molte persone è la normale conoscenza di ciò che riguarda un cantante. Oggi sta succedendo la stessa cosa, ma mi riferisco a ragazzine generalmente innamorate di Lando Norris. Insomma, ragazzine convinte che Norris sia il ragazzo più sexy del mondo, il miglior pilota di sempre, la ragione per cui il mondo intero segue la Formula 1 e quant'altro, perfino che nessuno dovrebbe guardarla se lui non ci fosse. E difendere questo comportamento sostenendo che "sono donne, quindi è normale che tifino così" non è meno sessista che criticarle. Anzi, da donna mi sento abbastanza disturbata da chi ha questa opinione del genere femminile.
In più mi sembra anche una certa presa per il cu*o il comportarsi da bimbeminchia in crisi ormonale e poi scomodare il mondohhhh krudelehhhh e sessistahhhh solo perché qualcuno ti suggerisce di asciugarti la bava oppure di non andare sui profili social di un pilota a scrivergli messaggi tipo "vederti mi fa eccitare". Il fatto di appartenere a una categoria che rischia di subire discriminazione non significa potersi comportare in modo indecoroso a proprio piacimento per poi nascondersi dietro la carta del mondohhhh krudelehhhh e fingersi vittima di discriminazione se un proprio specifico comportamento quantomeno strano viene messo in discussione. Non è così che dovrebbe funzionare la vita e, anzi, se davvero sono così interessate alla reputazione femminile, che almeno si degnassero di non atteggiarsi come se fossero l'unico tipo di tifoseria femminile. "Siamo ragazze, quindi è normale che ci comportiamo da invasate, stalkeriamo i piloti, insultiamo i loro amici e le loro fidanzate, chiamando dei perfetti sconosciuti con dei nomignoli e osservando 24/7 quanto sono fighi!!11!!!11!!!"... sorpresahhhh: non è che sia esattamente così normale e affermare che lo è non è per niente d'aiuto ed è ancora peggio pretendere che qualsiasi donna condivida questo modo di comportarsi.
Leggevo qualche giorno fa un articolo (scritto da una donna) in cui si spiegava che bisogna essere inclusivi nei confronti delle tifose donne fangirl... e guess what? Il concetto di tifosa donna e di fangirl venivano fatti esattamente coincidere, cosa che ho trovato abbastanza irritante. Per come la penso io, è bellissimo volere un mondo più inclusivo, ma è abbastanza inutile cercare di creare delle divisioni là dove non dovrebbero esserci. Sono abbastanza sicura che tifosi seri e tifose serie sono perfettamente in grado di interagire tra di loro. Tra gli uomini si nascondono sicuramente incel e troll, ma appunto sono incel e troll in primo luogo, quella di tifosi è soltanto un'identità secondaria. Seppure di per sé non siano "non inclusive" anche le fangirl sono in primo luogo fangirl e i motori vengono in un secondo momento. Lo ripeto, è bellissimo volere un mondo più inclusivo, però siamo arrivati al punto "ma io sono inclusivahhhh, quindi tutto quello che faccio è perfettamente okay" viene utilizzato come carta da giocarsi per giustificare il proprio comportamento fuori dagli schemi. Iper-sessualizzare pubblicamente una persona sconosciuta, che non ha chiesto di essere iper-sessualizzata (tipo pornoattori o pornoattrici), dovrebbe essere considerato sbagliato anche se quella persona non è una donna. E iper-sessualizzare i piloti è esattamente quello che le fangirl fanno.
Credo fermamente che, uomini o donne che siamo, per essere rispettati come appassionati di motori dbbiamo comportarci in modo tale da meritare rispetto. Così come posso non rispettare come tifoso chi insulta piloti in modo random, posso ugualmente non rispettare certi comportamenti poco dignitosi, seppure vengano messi in atto da delle fangirl... specie se poi corro il rischio di essere associata a queste solo perché condivido il genere della maggior parte di loro (ci sono anche ragazzi che si comportano da fangirl, quindi mi sembra lecito includerli nelle mie critiche). Sono anche fermamente convinta che non sia necessario volere tenere strette a tutti i costi persone che, con molta probabilità, abbandoneranno la Formula 1 scoperta grazie a "Drive to Survive" non appena si appassioneranno di un'altra serie, oppure che abbandoneranno la Formula 1 quando il loro idolo si fidanzerà ufficialmente o si sposerà, oppure quando non ci sarà nessun pilota a rappresentare la loro nazionalità o la loro etnia, o nessuno che parlerà pubblicamente delle cause sociali di loro specifico interesse o nessuno che farà videogiochi di loro gradimento. Perché va bene, ci sono le live di Norris, i rifiuti raccolti da Vettel e i gatti di Albon, però non dimentichiamoci che stiamo parlando di un campionato di automobilismo, non un campionato per determinare chi possiede l'animale domestico più bello o chi è più raccolta differenziata- friendly. Per quanto possiamo volere bene agli animali domestici o non volere vivere in una discarica a cielo aperto, se siamo appassionati di competizioni motoristiche la prima cosa che ci interessa è giusto che siano le competizioni motoristiche stesse.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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