Nemmeno a me nessuno l'aveva mai raccontato, quindi ho deciso di vedermelo su Youtube, un po' di tempo fa, e di informarmi in tal senso, per poi vedere di raccontarlo sulle pagine di questo blog. Quindi mi sono armata di visione di una versione low quality con in mix di spezzoni di telecronaca brasiliana, italiana e tedesca, rendendomi conto che non c'era molto da raccontare.
Il Gran Premio di Francia 1979, disputato sul circuito di Digione, è stato in realtà un susseguirsi di nulla cosmico, salvato in extremis dalla piattezza dal duello tra Villeneuve e Arnoux, il tutto mentre nessuno si filava neanche di striscio il vincitore del gran premio, tale Jean-Pierre Jabouille, compagno di squadra di Arnoux in Renault, passato in testa dopo oltre metà gara, strappando la leadership a Villeneuve (a proposito, ferraristi, tutto bene? niente lamentele sulla garahhhh noiosahhhh in cui Jabouille ha avuto cu*o?), divenendo il primo pilota a vincere un gran premio a bordo di una vettura con un motore turbo.
Quello che è successo nel finale lo conosciamo tutti, almeno nella sua valenza di spettacolo. Arnoux guadagnava su Villeneuve, l'ha superato, Villeneuve si è ripreso la posizione, si sono viste ruote che fumavano, si sono viste ruotate, e così via dicendo fino alla bandiera a scacchi. Quello che è successo dopo - critiche dalla direzione gara, dagli addetti ai lavori e quant'altro - è passato in sordina perché ai vecchihhhh tempihhhh tutti era concessohhhh, secondo la nostra visione moderna dei fatti di quell'epoca, ma non sono qui per soffermarmi su questo, quanto per riflettere su due messaggi che a mio parere gli eventi di Dijon-Prenois dovrebbero trasmetterci.
Il primo insegnamento è che lo spettacolohhhh non va ricercato in ogni singolo momento di un gran premio. Come già detto, quella famosa gara del 1979 avrebbe potuto essere giudicata mediamente piatta, perfino noiosa, se non fosse stato per quel duello andato in scena nelle sue fasi finali. La bellezza sta anche nell'attesa di qualcosa, qualcosa che non sempre è destinato a concretizzarsi, ma che è giusto attendere con ansia.
Il secondo insegnamento è che sì, qualcosa di diverso a quei tempi è successo: Villeneuve e Arnoux si sono presi a ruotate e per loro ammissione entrambi l'hanno trovato *divertente*. Insomma, non ci sono state polemiche di alcun tipo almeno tra di loro e questo ricorda quanto potrebbe essere meraviglioso anche al giorno d'oggi un motorsport con meno polemiche, quelle polemiche anche tra piloti che la gestione di Liberty Media sembra volere infiammare a ogni costo.
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