Il campionato francese di Formula 4, di cui avevo già parlato la scorsa estate, è terminato nel weekend del 13/14 Ottobre, con la seconda parte disputata nell'ultimo mese e mezzo, a partire da Magny-Cours, per poi passare a Jerez e Le Castellet.
A Magny-Cours il brasiliano Caio Collet ha iniziato l'opera con una vittoria dalla pole position, seguito da Adam Eteki e da Arthur Leclerc sui gradini più bassi del podio.
È stato quest'ultim a vincere la seconda gara del weekend, precedendo Ulysse De Pauw e, al terzo posto, proprio Collet, che ha terminato il fine settimana con un'ulteriore vittoria. SUl podio c'erano Leclerc ed Eteki come in occasione della prima vittoria da lui ottenuta sul tracciato francese, ma a parti invertite, con il monegasco secondo e il francese terzo.
A Jerez de la Frontera, Collet si è ripetuto: come nell'occasione precedente, ha vinto sia Gara 1 sia Gara 3 dalla pole position. Gara 2, invece, è stata vinta da O'Neill Muth, della classe Junior Championship. I punti della vittoria e la vittoria nella classifica generale sono andati quindi al secondo classificato, nientemeno che suo fratello Esteban Muth (mi rendo conto che è un sistema caotico, sono piuttosto confusa anch'io su come funzionino le cose).
Sul podio, sui gradini più bassi, nel corso del weekend, abbiamo visto Arthur Leclerc e Alessandro Ghiretti in Gara 1, il già citato Esteban Muth e Pierre Louis Chovet sia in Gara 2 sia in Gara 3.
Il campionato è finito a Le Castellet, doe Ugo De Wilde ha vinto Gara 1, con Theo Pourchaire e Adam Eteki a completare il podio. La seconda gara, invece è stata vinta da Pierre Louis Chovet, davanti a Theo Nouet. Eteki è salito per la seconda volta consecutiva sul gradino più basso del podio.
De Wilde è tornato a vincere l'ultima gara stagionale, con Eteki secondo classificato e con Pourchaire ancora una volta sul podio.
Il titolo è stato vinto dal pilota brasiliano Caio Collet in anticipo rispetto al finale di stagione, con un consistente vantaggio nei confronti dei suoi avversari.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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