Sei bello come un ritiro nel centro di Città del Messico /// 28 Ottobre 2018
Di nuovo buonasera, miei cari lettori, ad una settimana di distanza dal gran premio serale degli Stati Uniti è arrivato il momento di un altro gran premio serale, disputato stavolta in Messico, laddove l'intero mondo della Formula 1 si è rifugiato affinché anche gente tipo Lando Norris potesse bere alcool e laddove il titolo è ispirato a un verso da me revisionato di una canzone apparentemente appena uscita, che in questi giorni ho sentito varie volte alla radio, tale "Rambla" di Elodie & Ghemon. Magari se non la conoscete andate a recuperarla e più avanti capirete perché.
Il gran premio del Messico ha una lunga storia ormai sepolta nel passato, si svolse anche il giorno della mia nascita e, nello specifico, l'edizione del 1988 fu di una noia mortale, lo so perché l'ho vista due volte su Youtube, a distanza di alcuni anni tra una volta e l'altra, ricavandone sempre le stesse sensazioni. Tra i gran premi degli anni '80 che ho visto, quindi la maggior parte, ritengo che sia stato indubbiamente uno dei più noiosi. In più si svolse in sovrapposizione con la Indy 500 e trovo tutto ciò intollerabile.
La storia del GP del Messico per come lo conosciamo al giorno d'oggi iniziò nel lontano 2015, quando eravamo reduci dal gran premio più folle della Formula 1 moderna. Il Gangster Rapper aveva appena vinto il suo terzo titolo e soltanto un contatto in partenza tra due top driver a caso avrebbe potuto distogliere almeno per un attimo l'attenzione delle Mercedes. Infatti alla partenza ci fu un contatto tra Vettel e Ricciardo. Poi più tardi Vettel finì per prati da solo, ma ciò non ha importanza, dato che non c'erano delle Redbull nei paraggi. Rosberg vinse il gran premio davanti al compagno di squadra e a Bo77as, che era reduce da un incidente Made in Finland avvenuto insieme al suo best friend forever e compagno di bevute.
Poi venne il 2016 e venne Hamilton che era ancora all'inseguimento di un mondiale che non era destinato a vincere. Rigirandosi i pollici come Button nel 2009, Rosberg arrivò secondo mentre per il terzo posto ci fu un caos assurdo: Verstappino, giunto terzo al traguardo, fu penalizzato per avere tagliato una chicane durante un duello con Vettel e avere conservato la posizione e scortato giù dal retro del podio. La scena era talmente divertente che, invece di prendersi a coltellate come al solito, i Rosbilton facevano comunella ridendo alle sue spalle. Probabilmente ciò accade tuttora alle riunioni nella piscina condominiale, a meno che Verstappino non abbia minacciato i suoi vicini di casa di invitare suo padre alla prossima riunione.
Mentre Verstappino veniva scortato giù dal podio, Vettel si trovava più o meno dall'altra parte del circuito e veniva convocato sul podio, verso il quale si diresse attorniato da tutto il team, per premunirsi qualora Verstappino si fosse presentato accompagnato dal padre. La sua cavalcata trionfale da salvatore della patria verso il podio fu eclatante, specie considerando che alla fine fu penalizzato lui stesso per un contatto con Ricciardo (due edizioni disputate, due contatti di Vettel con una Redbull, ciò è molto preoccupante), perdendo la posizione a favore dello stesso Ricciardo un attimo dopo avere salvato il mondo da potenziali intossicazioni scolandosi lo champagne che in caso contrario sarebbe finito dentro le scarpe del vero terzo classificato.
Poi venne il 2017, con il gran premio in cui Gangster Hammi vinse il suo quarto titolo: in quell'occasione i Vettelstappen partirono dalla prima fila, ma vennero a contatto (tre edizioni del GP del Messico, tre contatti tra Vettel è una Redbull, errare è umano, ma questa inizia a sembrare attrazione gravitazionale), al che seguì un ulteriore contatto stavolta tra Vettel e Hamilton. L'unico a proseguire senza problemi fu Verstappino che salì sul podio accompagnato dai Finnish Bros, mentre i Vettelton risalivano dalle retrovie. Vettel che era riuscito a raggiungere i box entro tempi brevi finì in top-5 o giù di lì, Hamilton che aveva percorso un giro intero su tre ruote arrivò nelle posizioni basse della top-ten dopo un duello con Alonso che fece indignare vari fanboy di Twitter, perché sostenevano che Hamilton non avrebbe dovuto osare superare il loro idolo. Di tutte le cose di cui i fanboy potrebbero lamentarsi, un sorpasso di una Mercedes su una McLaren mi sembra decisamente la cosa più da what the f*ck, ma nevermind.
Quello della scorsa edizione tra i Vettelton fu, dopo un vuoto durato vent'anni, il primo incidente occorso tra i contendenti al titolo nel gran premio in cui veniva assegnato il titolo stesso. Alla fine della gara, comunque, si abbracciarono teneramente...
Gangster Hammi: "Babbo Natale mi ha promesso che se ci comportiamo bene e non ci prendiamo a calci nel c*lo andrà personalmente a tirare Verstappino per le orecchie giù dal podio. Mi abbracci per fare avverare questo bellissimo miracolo?"
Sebby: "Non sono certo che funzionerà, ma sono disposto ad abbracciarti perché sei troppo aaaawwww, anche se non hai ancora le treccine che sfoggerai in diversi gran premi l'anno prossimo."
Gangster Hammi: "Babbo Natale ha mentito, non ha tirato giù dal podio Verstappino, quindi non mi resta altro da fare che rievocare i bei tempi passati. Perché non vieni come ospite d'onore alla prossima riunione in piscina per ridere tutti in branco alle spalle di Verstappino, scolandoci champagne dalle pinne di Dani-Smile?"
Sebby: "Mi sembra un'ottima idea, ma le pinne di Dani-Smile se le può infilare su per il..."
Gangster Hammi: "Come sei kattivohhhh con il nostro best friend forever Dani-Smile. Perché dovrebbe infilarsi le pinne su per il c*lo?"
Sebby: "Hai ragione, perché infilarle su per il suo invece che su per quello di Verstappino?"
Verstappino: "Smettetela altrimenti vi sguinzaglio dietro mio padre nella piscina condominiale."
Gangster Hammi: "Tanto l'unico che è a casa in questo momento è il Principe Leo, non abbiamo niente di cui preoccuparci."
Leo 2.0: "Ti sbagli, perché in questo momento sono a casa anche i tuoi amatissimi cactus. Ed è a casa anche un secchio d'acqua bollente."
Gangster Hammi: "NOOOOOOOHHHHHHH, non fare nulla di male ai miei cactus, ti prometto che in cambio mi farò picchiare da J-Ves al posto tuo."
Leo 2.0: "E poi?"
Gangster Hammi: "E poi ti permetterò di tagliarmi le treccine. Adesso, comunque, vai a stirare, che non vinci più nulla dal lontano 2016!"
Leo 2.0: "Ho pur sempre più probabilità io di salire sul podio mentre sto stirando di quante ne abbia Hulkenberg."
Hulk: "Come sei kattivohhhhh!!!11!!!1!!11!! Per quanto tempo ancora hai intenzione di vendicarti del fatto che ho tentato di strapparti il titolo di principe e che ti ho asfaltato facendoti una pernacchia all'ultima curva a Montecarlo 2016? Peccato che sia stato tutto inutile, perché in quel momento eri ben lontano dalla top-3."
Leo 2.0: "Non sarai mai un vero principe."
Hulk: "Però ho fatto una pole con una Williams, anni fa! Tu hai mai ottenuto una pole con una Williams?"
Leo 2.0: "No, però sono salito due volte sul podio per impressionare il mio compagno di squadra Nakajima."
Hulk: "E lui che cos'ha fatto?"
Leo 2.0: "Mi ha fatto una pernacchia, quindi per vendicarmi quando ha vinto la 24 Ore di Le Mans mi sono comportato come tutti i fanboy, facendo i complimenti ad Alonso senza filarmelo neanche minimamente."
Sebby: "Scusate, ma questo è il post-gara del GP del Messico 2017, perché state parlando di qualcosa che accadrà a giugno 2018?"
Leo 2.0: "Perché siamo in un loop temporale provocato da Van Der Garde, che di sicuro pronosticherà una tua vittoria e che salirai sul podio in compagnia delle Redbull."
Sebby: "Riferisci a Guido Per Il Giardino che tutto ciò è impossibile. Non sono intenzionato a salire sul podio con i Redbull Bros a meno che non sia il gran premio d'Ungheria e che uno dei Redbull Bros non sia il Kiwi!"
Voce fuori campo: "Ormai quelli sono tempi lontani. Al giorno d'oggi la Redbull viene guidata soltanto da dei bambini o da dei Pokemon."
Il Pokemon, comunque, in Redbull non c'è ancora arrivato. Prima di arrivarci, deve finire il 2018 e il modo migliore per avviarci verso la fine del 2018 è rivivere il weekend del gran premio del Messico.
L'ATTESA DELLE HULKENBABIES AD INTERIM: venerdì verso le 18.40, quando ormai era arrivato il mio collega della sera ed ero già a buon punto con le registrazioni della contabilità pallet, mi sono concessa di andare a fare un giro su GPUpdate versione olandese, perché altre versioni non esistono più.
Sono andata a leggere i tempi delle prove libere, scoprendo che Verstappino e Ricciardo avevano girato su gomme hypersoft, svettando in testa alla classifica, davanti alle Renault anch'esse con gomme hypersoft. Terzo si era classificato Sainz, perché non bisogna mai perdere le cattive abitudini dell'inseguimento del quarto posto. Dietro c'erano le Mercedes e le Ferrari, con Brendon Bitch addirittura nono. *inchino* Il pensiero lampante era che tutto sarebbe tornato alla normalità nella seconda sessione... e invece no, perché la seconda sessione, di cui mi sono persa anche la fine perché non mi ero accorta che le 22.30 erano già vicine e che dopo erano già passate, ha riservato ancora i Redbull Bros nelle stesse identiche posizioni, anche se pare che Verstappino abbia avuto un problema tecnico verso la fine, e a parità di gomme le Renault non erano peggiorate più di tanto: Sainz era ancora terzo, mentre Hulkenberg era scivolato in quinta posizione alle spalle di Vettel. Per quanto riguarda le cose che contano davvero nella vita, invece, Brendon Bitch era risalito addirittura in sesta piazza, quindi c'era qualcosa di straordinariamente folle nel risultato che avevo appena letto.
È così che mi sono immersa in questo weekend motoristico, con la consapevolezza che le Renault, uscite dal nulla, al venerdì sembravano essere nelle posizioni che contavano. Forse erano un fuoco di paglia, un po' come quando Kubica otteneva il miglior tempo quando era terzo pilota della BMW Sauber, ma i piloti ufficiali non è che vincessero delle gare (anche perché uno dei titolari era Heidfeld), ma era il lontanissimo 2006, le cose sono molto cambiate da allora e non c'è verso di negarlo.
Nei giorni precedenti pare non essere accaduto nulla di particolarmente clamoroso, nessuno ha detto o fatto nulla di altisonante e soprattutto gran parte del mondo non riusciva a superare lo shock relativo a quanto accaduto al GP degli Stati Uniti: mentre tutti parlavano già da due settimane buone della certezza assoluta che Hamilton avrebbe vinto il titolo, il discorso è stato rimandato ancora un po', quindi dentro tutti c'era un po' l'aura del gufo di Interlagos. Al gufo di Interlagos, comunque, ci arriveremo tra due settimane, adesso parliamo del Dia de los Muertos, o per meglio dire del gran premio del Messico.
Come ho detto, le prove libere del venerdì sono state esattamente quello che mi hanno ricordato che ho ancora uno scopo nella vita, quando si tratta di motorsport. Ora, non fraintendetemi, non sto dicendo che il motorsport non costituisca una parte abbondante delle mie fonti di intrattenimento, ma ci sono alcune precisazioni da fare:
> nei prossimi mesi devo traslocare e sono in corso i lavori di ristrutturazione dell'appartamento in cui io e i miei genitori ci trasferiremo, quindi non è esattamente il momento più rilassante della mia vita;
> sto ripensando al mio impegno come blogger amatoriale, con l'intento di prendermela un po' più comoda a partire adl 2019, invece di postare incessantemente uno o più post al giorno come faccio puntualmente dal 2018, anno in cui ho raddoppiato o più il numero di post rispetto agli anni precedenti;
> la riduzione futura del mio impegno come blogger deriva anche dall'amara considerazione che, giorno dopo giorno, ho sempre meno voglia di leggere commenti di tifosi di Formula 1 sui social network per trovare ispirazione, dato che spesso tendo a vedere cose che vanno oltre il limite della decenza;
> ci sono stati momenti in cui la Formula 1 mi dava molta più ansia rispetto a quanto non stia succedendo negli ultimi tempi (non che fosse necessariamente un bene, anzi...) mentre adesso vivo tutto con più serenità...
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...Ma tornando a noi e al mio scopo, non lo nego, c'è qualcosa di fronte al quale il risultato di qualsiasi altro pilota in uno specifico gran premio potrebbe essermi totalmente indifferente. Quel qualcosa è la potenziale presenza di Hulkenberg sul podio e vi assicuro che mai, nella mia vita, sono stata una tifosa di Hulkenberg. Non fraintendiamoci, non ho niente contro il Principe dei Poveri, anzi, ho una profonda ammirazione per tutti quei piloti che, seppure non siano mai stati in un top-team, riescono nell'obiettivo di avere una lunga carriera in squadre random che stanno nelle zone basse della top-ten. Hulkenberg è entrato in Formula 1 nel 2010, dopo avere vinto la GP2 da rookie, ha ottenuto una pole position su una Williams motorizzata Cosworth, è stato parcheggiato a fare il terzo pilota per un anno, poi è tornato nel 2012 e c'è tuttora. Mentre fuori dalla Formula 1 ha vinto un'edizione della 24 Ore di Le Mans, in Formula 1 ha mandato in vacca ogni ipotetica possibilità di andare a podio gli sia mai piovuta dal cielo, una delle quali dopo essersi concesso il lusso di illuderci che l'avremmo visto vincere un gran premio al volante di una Force India... È arrivato come ragazzino brufoloso, gli è spuntata la barba, si è rasato la parte bassa della testa, è stato shippato con Di Resta o con delle protagoniste self insert, è stato genderswappato in una donna in buona parte delle mie fan fiction, dove ha interpretato la parte della cheerleader o della ninfomane, se non sbaglio ha anche partecipato a un gran premio per carrelli della spesa a motore in una delle mie fanfic trash... ma niente, nulla da fare, niente podio in Formula 1. Non capisco come non gli sia neanche mai venuta la voglia di fare un'invasione di podio tipo quella di Button e Alonso quella volta in Brasile dopo i problemi al motore che li avevano messi fuori dalle qualifiche. L'unica consapevolezza è che non smetterò mai di sperare, e sono disposta a farlo fino all'ultimo giorno della sua carriera in Formula 1, che possa finalmente ottenere una top-3.
Leo 2.0: "Che cosa rommmmmantica, però anche se dovesse salire sul podio non sarebbe mai un vero principe come me."
Hulk: "Sono molto più principe di quanto non lo sia tu e sono certo che Dani-Smile non avrebbe problemi ad affermarlo."
Leo 2.0: "Io ho bevuto dalla sua scarpa sul podio."
Hulk: "Tutto sommato inizio a pensare che non salire sul podio abbia i suoi vantaggi."
Leo 2.0: "Ma tutti ti prenderanno per i fondelli a vita e io sarò il primo! TUNZ TUNZ TUNZ!!!11!!11!"
Hulk: "Se vuoi avere un incontro ravvicinato del terzo tipo con la bottiglia che mi ha regalato Sutil anni fa, sei libero di farlo."
Leo 2.0: "Non ho paura di te, impostore. Sei tu che hai paura di qualcuno e quel qualcuno è Paul Di Siesta che fa le interviste."
Hulk: "Paul Di Siesta non esiste, così come non esiste il podio."
Leo 2.0: "Invece esiste e c'è salito perfino Kmag."
Gangster Hammi: "Voglio assistere a una rissa nel fango, ma solo dopo che vi sarete spogliati."
Dani-Smile: "AAAAAAAWWWWWWWWWWW!"
Gangster Hammi: "Controllati un po', clown. E non metterti a ruggire, ma soprattutto non mordermi!"
Dani-Smile: "Che cos'hai contro i morsi? Leo 2.0 mi ha confidato che ti morde perfino il DRS."
Gangster Hammi: "Leo 2.0 non ha dei denti da marmotta come i tuoi. Per quanto mi riguarda, puoi andare a piantarli nel DRS di Hulk."
Hulk: "ONE-ONE-ONE!!!111!!!111!!"
Verstappino: "Posso venire con voi? Sono certo che vi piacerebbe tantissimo se giocassi con i vostri camion dei pompieri."
Dani-Smile: "Ti ricordo che è appena finita la seconda sessione di prove libere e che, secondo l'orario europeo, sono le 22.30. Dal momento che al raggiungimento della drinking age il tuo bed time è ormai fissato per le 23.00, che cosa ne dici di andare a farti una doccia e a preparare il ciuccio da metterti in bocca?"
Verstappino: "Hai ragione. Però non ho portato con me il ciuccio... se vuoi posso addormentarmi tenendo il bocca il tuo."
Hulk: "Mi succedeva sempre quando ero fidanzato con Paul Di Siesta."
Iceman: "Bwoah, Paul Di Siesta... che gusti banali. Vieni qui, Valtterino mio, ho già preparato la vasca idromassaggio alla vodka, non vedo l'ora di entrarci insieme a te."
LO SCONFORTO DELLE HULKENBABIES AD INTERIM: sabato pomeriggio ho visto la parte finale della terza sessione di prove libere, quella delle 17.00 ora italiana. Mi è giunta voce che le condizioni meteo non fossero esattamente le migliori e in effetti mi sembrava che fosse mooooolto grigio.
Era tutto molto grigio anche per Bo77as e non perché fosse al volante di una Mercedes, ma perché la vettura l'aveva abbandonato e non si trovava più al volante. Su Twitter ho beccato uno che lo paragonava a Barrichello all'epoca in cui Barrichello era compagno di squadra di Schumacher, ma c'è qualcosa che continua a sfuggire a molti: quando Barrichello era compagno di squadra di Schumacher almeno un paio di gare all'anno in genere le vinceva, specie quando Schumacher appariva senza speranze. Finora, quest'anno, mi pare che le gare in cui Hamilton appariva senza speranze siano state vinte proprio da Hamilton.
Quando mancavan sette/otto minuti alla fine della sessione c'era in testa alla classifica il Next Best Ferrari Baby e in quel momento ho soprasseduto al fatto che Hulkenberg non fosse neanche lontanamente nelle posizioni che contavano. Poi la sessione è terminata con i cinque superstiti della top-6 andavano ad accaparrarsi le prime cinque posizioni, in questo esatto ordine: Verstappino, Hamilton, Vettel, Ricciardo e Raikkonen. Per Verstappino erano tre migliori tempi su tre sessioni, ma si è sentito lamentarsi via radio della potenza della sua monoposto. Il suo compagno di squadra, nel frattempo, veniva insignito dalla grafica di una gloriosa statistica, ovvero è il pilota che quest'anno ha collezionato più ritiri. Immagino che ciò fosse eccitante per Alonso...
Ferni: "Veramente no, non sono per niente eccitato, visto l'andazzo della telecronaca."
I telecronisti: "Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos, Carlos..."
Ferni: "Ho capito, io non esisto. Mi sento molto Will Stevens in questo momento."
Poi sono arrvate le 20.00 e, per quanto all'inizio siano comparse sul teleschermo cose strane e di tanto in tanto l'inquadratura sia scomparsa lasciando spazio a uno schermo nero, a partire dal Q2 le cose hanno iniziato ad andare meglio, con il canale che si vedeva abbastanza bene mentre le qualifiche si avviavano verso la fine. Purtroppo non sono più abituata a guardare qualifiche o gare se non in completa solitudine. Guardare gare in completa solitudine è l'unico modo che c'è per potere menzionare Verstappen senza che qualcuno risponda con un "eh, ma Vettel eccetera eccetera eccetera", o anche viceversa. Spero che un giorno, al momento molto lontano, sia possibile fare un discorso in cui uno dei due è il soggetto e in cui l'altro dei due non c'entra nulla senza che l'altro dei due che non c'entra nulla venga citato a caso.
Ho superato questo piccolo inconveniente, mentre le Haas e le Williams non superavano la Q1, andando tutti insieme a dormire nel van di Stoffy.
Una McLaren è passata oltre, stranamente era quella di Alonso e, al termine della Q2, stranamente anche quella è andata a casa, in compagnia delle Pantere Rosa e delle Toro Rosso. Il Pokemon non aveva nemmeno girato, in realtà, perché condannato a una retrocessione in fondo alla griglia per sostituzione di componenti del motore. Quante volte è già successo quest'anno? E per quanto siano tante, sono sicuramente di meno di quelle in cui accadeva in McLaren quando i motori Honda li avevano loro. La cosa più importante, a quel punto, era chi, esattamente, passava in Q3. Non mi riferisco al sestetto delle meraviglie, né alle Renault, anche se comunque l'obiettivo principale del weekend rimaneva il podio di Hulkenberg, bensì alla presenza di entrambi i maschi alfa! *inchino*
Verstappino, nel frattempo, aveva collezionato il miglior tempo in ogni sessione disputata fino a quel momento, mentre il suo compagno di squadra sembrava rigirarsi i pollici. Tutti erano in fermento, perché Verstappino sta per ottenere la sua prima pole bla bla bla e sarà il pilota più giovane a partire dalla pole bla bla bla! E poi è arrivato il momento della verità e OH MY DANI SMILE! <3 Mentre il tempo che Verstappino ha a disposizione per diventare il più giovane autore di una pole position inizia ad avviarsi verso la sua fine naturale, Ricciardo l'ha relegato in seconda posizione. Seguivano Hamilton, Vettel, Bottas, Raikkonen, Hulkenberg, Sainz, Leclerc ed Ericsson ma nevermind, penseremo a tutto domani, podio di Hulkenberg compreso.
Ammetto di avere provato una certa felicità nel vedere Dani-Smile sabotare la potenziale pole position di Verstappino: nella vita ho delle priorità e il fatto che il più giovane autore di una pole position sia tuttora Vettel mi rende soddisfatta, in quanto è un record ancora detenuto da un pilota della mia generazione. #80sPower.
Al box della Redbull è stato inquadrato Helmut Marko che imprecava. Mi ricordava un po' Ron Dennis nel 2007, quando Alonso arrivava davanti a Hamilton, però in giro per il web sono certa che sia stato scritto che era una scena senza precedenti. Vorrei precisarlo, Marko è una delle persone che preferisco di meno in Formula 1, ma ho l'impressione che quello che fanno lui e la Redbull non sia tanto diverso da quello che succede in altre squadre, ma che quando si tratta di Redbull venga tutto molto amplificato. E poi non è detto che stesse imprecando per la pole di Ricciardo: può darsi anche che imprecasse in vista del probabile momento in cui, in gara, una delle due vetture si sarebbe ritirata per un guasto al motore.
Dani-Smile: "Magari stavolta tocca a Verstappino."
Verstappino: "Come sei kattivohhhh!!!1!11!! Non hai rispetto per un bambino innocente."
Dani-Smile: "Non è affatto vero."
Verstappino: "Invece sì! So benissimo che alle riunioni in piscina con i fescion model ridete tutti di me perché sono stato scortato giù dal podio due volte."
Dani-Smile: "Lo facciamo solo perché siamo tutti innamorati degli occhi azzurro shocking di Sebby e pensare a quando sei stato scortato giù dal podio ci fa pensare a lui. AAAAAAWWWWWWW! E poi ci sono cose molto più terribili nella vita."
Verstappino: "Del tipo?"
Dani-Smile: "Prova a immaginare se ad essere scortato giù dal podio toccasse a Hulkenberg dopo che è finalmente riuscito a salirci."
Verstappino: "Sei un genio del male.
LA RASSEGNAZIONE DELLE HULKENBABIES AD INTERIM: si sono fatte le 20.00 di domenica, mancavano circa dieci minuti all'inizio della gara, che intendevo guardare a cena nella speranza che TV8 si vedesse. Guess what? TV8 dava nessun segnale, puntuale come un orologio svizzero, cioè connazionale di Buemi (citare piloti a caso è un must). Ho portato in cucina il portatile e il carrellino sul quale mi appoggio di solito con il portatile e mi sono collegata al sito sul quale si può vedere in streaming TV8 ed è la seconda domenica dietro fila che devo guardare sul computer un gran premio trasmesso in diretta TV. Immagino che adesso ogni dubbio sul perché preferissi la Rai si sia definitivamente chiarito o che almeno una delle ragioni si possa immaginare senza troppe difficoltà.
Poi la gara è iniziata...
...
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...e, quando si è ricordato di non essere Webber, Ricciardo è finalmente partito come gli altri.
Verstappino era già in testa, Hamilton era secondo, anche Bo77as era ormai affiancato a Dani-Smile, ma si è dovuto accodare, per poi essere superato anche da Vettel. Carlito Fanboyz ha fatto il figo per qualche istante davanti a Iceman, poi è stato superato. Andava comunque peggio al suo Yd0L0: Alonso avrà percorso a malapena cinque giri, poi il suo motore si è ricordato che la GP2 non gareggia in Messico e si è adeguato di conseguenza, lasciandolo a piedi e facendo entrare una virtual safety car con cui nessuno dei top-6 è rientrato ai box. I pitstop sono iniziati qualche giro più tardi, per le Mercedes e per le Redbull. Le Ferrari sono andate oltre per un'altra decina di giri, senza che nessuna posizione variasse tra i primi sei.
L'obiettivo di tutti pareva essere quello di andare fino alla fine, nonostante significasse fare uno stint da cinquanta o sessanta giri.
Gangster Hammi: "Il problema è che queste gomme fanno ca*are."
Dani-Smile: "Concordo."
Bo77as: "Concordo anch'io."
Gangster Hammi: "E tu chi sei? Chi ha chiesto il tuo parere? Perché non te ne stai in religioso silenzio assistendo al duello epico tra il Pollo Gigante e la pantera rosa Made in Mexico?"
Il pubblico: "AAAAAAAAWWWWWWWW CHECO!"
Checo: "Non esagerate, che poi magari Liuzzi si deprime perché gli italiani non se lo filavano neanche di striscio."
Voce fuori campo: "Perché agli italiani interessano solo le scuderie italiane."
Checo: "Appunto. Liuzzi stava in Toro Rosso... ma non fatemi pensare a Liuzzi, che ho da fare. Devo mettere in forno il Pollo Amadori 10+!"
Pollo Gigante: "10+ nel senso che adesso sei oltre la top-ten?"
Checo: "Stai zitto che adesso ti asfalto."
Gangster Hammi: "In teoria a questo punto della gara dovresti averlo già superato."
Checo: "Siamo backmarker, quindi appariamo a caso in occasione di replay su di noi, a meno che non ci ritiriamo a caso come ha appena fatto Carlito Fanboyz per imitare il suo Yd0L0."
Quando Carlito ha fatto la fine di Alonso di giri ne erano stati percorsi all'incirca trenta e, lasciato da parte ormai da tempo il Pollo Gigante, Checo era all'inseguimento di Leclerc, mentre i Ricciardettel si stavano apprestando a doppiarli.
Poi al 34° o giù di lì Vettel ha superato Ricciardo, che a quel punto ha chiuso gli occhi e ha immaginato di essere al cospetto di Paul Di Siesta. Soltanto cinque o sei giri più tardi Vettel ha superato anche Hamilton e Ricciardo si è risvegliato.
Box Redbull: "Il Prosciuttello Gangster è in difficoltà. Smettila di russare e vallo a raggiungere."
Checo: "Tunz tunz tunz, ho superato il Next Best Ferrari Baby."
Next Best Ferrari Baby: "Ma io andrò in Ferrari, mentre tu sei stato messo alla porta anni fa, quindi tunz tunz tunz lo dico io. E poi ho letto nella sfera di cristallo che tra poco ti infilerai dentro al box per portare la tua vettura a dormire, perché è molto stanca di stare in pista."
Checo: "Come sei kattivohhhh!"
Next Best Ferrari Boy: "Mi sto allenando perché il mio obiettivo per il futuro è fare il bulletto con Verstappino."
Checo: "Questa mi sembra un'ottima idea. Sono certo che Sebby approverà sicuramente la tua iniziativa."
Quando mancavano all'incirca ventidue giri al finale, mentre ero in bagno a lavarmi i denti, Vettel ha pensato bene di fermarsi ai box per un secondo cambio gomme. È stato immediatamente imitato da Verstappino e dai Mercedes Bros, che nel frattempo erano sprofondati in mezzo al nulla.
Gli Ice-Smile hanno proseguito imperterriti, Ricciardo ritrovandosi in seconda posizione davanti a Vettel e Raikkonen quarto davanti al nulla che precedeva le Mercedes, e curiosamente giravano sugli stessi tempi degli altri. Verstappino, nel frattempo, era stabilmente in vetta alla gara e via radio gli dicevano di andare più piano, che non era necessario tenere quel ritmo, un po' come succedeva all'epoca in cui Vettel vinceva nove gran premi dietro fila.
Verstappino: "Quando è successo tutto ciò?"
Box Redbull: "Quando tu giocavi ancora con il camion dei pompieri."
Verstappino: "Comunque non c'è bisogno di andare piano. Il motore non mi abbandonerà, non sono Dani-Smile."
Dani-Smile: "Veramente non ho problemi. Il mio motore è tranquillamente in grado di reggere 62 giri di gara."
Il suo motore: "Peccato che ce ne siano soltanto 71."
Sebby: "Dani-Smile, levati di mezzo, che sto aspirando il fumo passivo del tuo motore."
Dani-Smile: "Scusa, mi ero convinto di essere Alonso, quindi pensavo che fosse pittoresco non lasciarti neanche un po' di spazio."
Sebby: "Leave the space, leave the space, all the time you have to leave the space."
Dani-Smile: "No, piuttosto leave the track, leave the track, all the time I have to live the track."
La gara di Ricciardo è finita mestamente a nove giri dal termine, con un'altra virtual safety car e i meccanici Mercedes pronti per un pitstop. Secondo i telecronisti TV8 volevano trollare la Ferrari, ma penso che se anche le Ferrari si fossero fermate ai box a caso sarebbero rimaste tranquillamente davanti alle Mercedes visto il gap. Bo77as comunque è rientrato e, con l'aria da vampiro famelico, ha deciso di coronare quello che sarebbe stato l'obiettivo di Alonso se fosse stato in pista senza speranze: ottenere il giro più veloce.
È stato il primo dei doppiati, con il Gangster Rapper che non c'è andato molto lontano. Hulkenberg è stato il best of the rest, ma doppiato di due giri, anche per via della brevità del circuito. Ci sono stati un sacco di doppiaggi nel corso della gara, che mi hanno profondamente ispirata (sì, in questo commento c'è un momento musicale)...
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...Gangster Hammi: "È un anno che perdo la strada di casa, se provo a orientarmi più niente mi resta nel cuore, nemmeno le trecce del vincitore..."
Dani-Smile: "Siamo fuochi Made by Renault ma bruciamo solo di domenica, vado a parcheggiare, ogni volta è un po' come morire... ma poi chiudo gli occhi e ti vedo, sei bello come uno shoey azero, mi servi come un ritro nel centro di Città del Messico..."
Gangster Hammi: "È vero, l'amore è come un crash azero, mentre io conservo il mio impero, ma Max vince ancora e ci accompagnerà..."
Sebby: "Fuori dalle palle, stiamo scrivendo il nostro libro della giungla, dimmi come ti chiami, fuori dalle palle, tutti i doppiati mi ricordano Gutierrez e questa è la sua festa, festa, festa..."
Gangster Hammi: "È un anno che urlo lo stesso 'blue flags' e se provo a ricordare chi è che ho doppiato e che cosa ci fa stare bene, le mie treccine..."
Dani-Smile: "Ti vedo, sei bello come uno shoey azero, sei bello come un ritiro nel centro di Città del Messico... ormai direi che sono incazzato nero, mentre per radio ormai non impreco e mi ritiro ancora e mi ritirerò..."
Sebby: "Fuori dalle palle, stiamo scrivendo il nostro libro della giungla, dimmi come ti chiami, fuori dalle palle, tutti i doppiati mi ricordano Gutierrez e questa è la sua festa, festa, festa, è la sua festa, festa, festa..."
Il titolo: "Ti scivolo dalle dita da troppo tempo, e sì che questo mondiale dall'inizio è stato un viaggio turbolento, tu sei la mia costante fonte di stordimento anche se quando ti guardo e mi guardi ti perdo, mi stai perdendo, ti mancano punti per starci dentro, ma sai a chi penso prima che mi addormento - a Hammi - e se le stelle ci diranno che è il momento, ti asfalta anche sopra un pavimento in movimento..."
Verstappino: "Fuori dalle palle, stiamo scrivendo il nostro libro della giungla, dimmi come ti chiami, fuori dalle palle, anche i doppiati ormai ridono di Sebby e questa è la mia festa, festa, festa, è la mia festa, festa, festa"...
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...che poi, più che la festa di Verstappino, credo che sia stata proprio la festa dei doppiati: tra una cosa e l'altra Vandoorne è riuscito a portare a casa ben quattro punti. Tutti a dormire in un van fino al GP del Brasile tra due settimane per festeggiare questo lieto evento! *-*
Poi sono arrivate a punti anche entrambe le Sauber e il Pokemon, ma quella è una cosa diversa: differentemente da Vandoorne, le Sauber e il Pokemon di tanto in tanto avevano fatto punti di recente.
RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Sebastian Vettel (Ferrari), 3. Kimi Raikkonen (Ferrari), 4. Lewis Hamilton (Mercedes), 5. Valtteri Bottas (Mercedes), 6. Nico Hulkenberg (Renault), 7. Charles Leclerc (Sauber), 8. Stoffel Vandoorne (McLaren), 9. Marcus Ericsson (Sauber), 10. Pierre Gasly (Toro Rosso), 11. Esteban Ocon (Racing Point), 12. Brendon Hartley (Toro Rosso), 13. Lance Stroll (Williams), 14. Sergey Sirotkin (Williams), 15. Kevin Megnussen (Haas), 16. Romain Grosjean (Haas), Rit. Daniel Ricciardo (Redbull), Rit. Sergio Perez (Racing Point), Rit. Carlos Sainz (Renault), Rit. Fernando Alonso (McLaren).
NOTE DI CHIUSURA: la prassi vuole che nel giorno in cui viene assegnato un titolo mondiale sia necessario scrivere una supercazzola interminabile in proposito, quindi ho deciso che lo farò, ma che lo farò a modo mio.
Correva l'inverno 2006/2007, all'epoca frequentavo ancora le superiori ed ero in classe con L., il fan di Button e Barrichello, sostenitore accanito della Honda che continuava a chiamare B.A.R. e che continuò a chiamare B.A.R. anche nel 2009 quando ormai era la Brawn GP.
Era l'epoca in cui si parlava del ritiro di Schumacher, del passaggio di Raikkonen in Ferrari, del passaggio di Alonso in McLaren e del fatto che in McLaren sarebbe stato affiancato da un debuttante proveniente dalla GP2. Su che cosa fosse la GP2 all'epoca avevamo le idee molto vaghe, così come né io né L. avevamo effettivamente la più pallida idea di chi fosse il debuttante che avrebbe affiancato Alonso in McLaren. Per giunta L. non si ricordava mai il suo nome, quindi a un certo punto su un piccolo blocchetto che teneva nell'astuccio e su cui appuntava delle cose che spesso nulla avevano a che vedere con la scuola, gli scrissi testualmente "il nuovo pilota della McLaren si chiama Lewis Hamilton e ha 21 anni".
Nessuno di noi poteva immaginare minimamente che oggi, 28 Ottobre 2018, quel ragazzino che stava per debuttare alla McLaren all'epoca, sarebbe diventato un cinque volte campione del mondo, con numero impressionanti: 71 vittorie, le pole position non le so perché ho perso il conto e quant'altro.
Potrei fare tante considerazioni, ma in questo momento me ne vengono in mente soltanto due. Partirò dalla prima, quella più "romantica", che forse le generazioni più vecchie di me e i miei coetanei possono capire, ma che le generazioni più giovani comprenderanno solo quando si ritroveranno nella stessa situazione. Ho vissuto l'epoca d'oro di Michael Schumacher, so cosa significa vedere un pilota che vince titoli a ripetizione e che vince un numero spropositato di gran premi ogni anno, portandoti a interrogarti su quanto a lungo continuerà e su quanto sembri inarrestabile. Ci furono momenti in cui ci fu un dominio molto più impressionante, ma non è questo il punto. Il punto è che vedere Schumacher vincere una quantità spropositata di gran premi e titoli mondiali mi faceva un effetto, vedere Hamilton vincere una quantità spropositata di gran premi e titoli mondiali mi fa un effetto totalmente diverso: prima vedevo come protagonista un pilota che aveva quasi vent'anni più di me, adesso vedo come protagonista un pilota che ha pochi anni più di me e appartiene, di fatto, alla mia generazione (andando verso i trenta, che ho raggiunto quest'anno, vedo il concetto di "mia generazione" leggermente più ampio di quanto non fosse un tempo, anche persone che hanno due o tre anni di differenza con me le vedo come coetanee). Ci penso e mi dico che la mia generazione, di fatto, può spaccare il culo a tutti e può continuare a farlo, specie alla luce del fatto che anche la maggior parte degli altri top-driver appartengono alla mia generazione. I piloti che raggiungono i trent'anni sono visti come vecchi, effettivamente tendono a rimanere i più anziani in pista o quantomeno i più anziani nei team che contano, ma hanno ancora molto da dire e hanno ancora molto da insegnare ai ragazzini a cui deve ancora spuntare la barba. Quindi, care generazioni più giovani, tenetevelo bene in mente: probabilmente un giorno, quando vedrete vincere piloti della vostra età, vi farà un effetto molto diverso che vedere vincere piloti che hanno molti più anni rispetto a voi!
Se questa era la prima considerazione, adesso è giunto il momento di passare alla seconda: se dodici anni fa io e L. discutevamo dell'imminente debutto di Hamilton in Formula 1 non sapendo neanche chi fosse, peraltro pensando che l'avrebbe preso in quel posto da Alonso e oggi Hamilton ha vinto 71 gran premi e cinque titoli mondiali, questo significa da un lato che Hamilton ha fatto di gran lunga molto di più che mettere a tacere me e L. quando discutevamo dei suoi ipotetici risultati, dall'altro per forza di cose, se all'epoca era un ragazzino e adesso è un cinque volte campione del mondo, vuol dire che nel frattempo io e L. siamo diventati "vecchi"!
Quindi, carissimi esponenti delle nuove generazioni, sappiate che un giorno toccherà anche a voi... e se avete dieci anni meno di me o giù di lì, il vostro rappresentante sarà Verstappino. In certi momenti mi sento fortunata di essere coetanea dei Vettelton... *roll eyes*
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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Milly Sunshine