Immaginiamo per un attimo che sia la sera del 20 maggio, un sabato, quello che doveva essere il giorno delle qualifiche del GP di Imola, se non fosse stato cancellato a causa dell'alluvione. Immaginiamolo e pensiamo che il prossimo weekend ci sarà il GP di Montecarlo, laddove Ayrton Senna è entrato nella storia del motorsport con le sue sei vittorie, ma Graham Hill era entrato ancora prima nella storia vincendone cinque edizioni. Poi immaginiamo che i nostri pensieri viaggino in modo random e che ci capiti di andare a vedere nella giusta sede quali gran premi si siano svolti il 20 di maggio.
È stagione quasi da Montecarlo, ma non si è mai corso a Montecarlo il 20 maggio. Inoltre a volte il mondiale è iniziato in questo periodo dell'anno e nel mondiale 1962 il primo gran premio è stato disputato proprio il 20 maggio.
È una successione di pensieri slegati gli uni dagli altri, che ci portano lontani e a spaziare con la mente in universi che non si incontrano. O forse sì, perché è accaduto di pensare a Graham Hill e, proprio il 20 maggio 1962, otteneva la prima vittoria in Formula 1, al volante della BRM.
Aveva ottenuto fino a quel momento un solo podio nella classe regina, sempre a Zandvoort, un paio di stagioni prima, e scattava dalla seconda posizione, in una gara in cui il poleman era John Surtees su Lola (costruttore all'esordio), ma in cui sarebbe stato Jim Clark su Lotus a procacciarsi la prima piazza al partire della gara.
Mi piacerebbe raccontarvela, quella gara, ma ha lasciato poche tracce di sé: ho trovato una sintesi di meno di un minuto, mentre anche le fonti scritte non ci svelano molti retroscena.
Tutto ciò che posso raccontarvi è che la gara durava ottanta giri e Clark è rimasto in testa per una decina di essi, prima che un guasto lo mettesse fuori gioco, ma non definitivamente, dato che poi risulta esseee giunto ultimo a una decina di giri di gap dal vincitore.
Il vincitore è stato, appunto, Graham Hill, che ha "ereditato" la prima posizione dopo il problema di Clark. Ha vinto con mezzo minuto di vantaggio su Trevor Taylor, compagno di squadra di Clark, lungamente quinto alle spalle di Bruce McLaren, Phil Hill e Innes Ireland.
McLaren, al volante di una Cooper, si è ritirato per un problema al cambio, Ireland per un testacoda e P.Hill sembra semplicemente avere perso la seconda piazza. Per Taylor è stato il primo podio, in occasione del suo secondo gran premio, ma sarebbe stato anche l'ultimo, oltre che l'unico arrivo a punti stagionale.
Come già anticipato, Phil Hill era stato in precedenza secondo, dopo il ritiro di McLaren, ma Taylor in qualche modo ha concluso la gara davanti a lui, anche se non ci sono indicazioni su come sia successo. Il pilota della Ferrari, nonché campione del mondo in carica, ha dovuto accontentarsi della terza piazza, precedendo uno dei compagni di squadra, Giancarlo Baghetti.
L'altro pilota della Ferrari, Pedro Rodriguez, si trovava sesto - dietro alla Cooper di Tony Maggs - quando si è ritirato a causa di un testacoda nelle ultime fasi della gara, scivolando dietro alle due Porsche di Carel Godin de Beaufort e Jo Bonnier.
Questo gran premio ha dato il via a un mondiale composto da nove eventi, di cui quello successivo sarebbe stato quello di Montecarlo, che negli anni a venire si sarebbe rivelata location propizia per Hill.
Negli anni a venire, anche se, a dirla tutta, già il 1962 poteva sembrare l'anno buono, per portare a casa la vittoria. Dell'evento monegasco è più facile trovare dei video, i quali affascinano e allo stesso tempo fanno rabbrividire, con i pitstop a bordo pista, le "barriere" di paglia laddove ci sono e l'assenza di barriere negli altri punti del circuito. E poi il tunnel dei tempi, interamente percorso al buio...
La Formula 1 vintage ha quel potere di farti credere di assistere a qualcosa di magico e speciale. Per poi tirarti una mazzata sui denti subito dopo, perché c'è stato un groviglio al via, un pile-up in cui dalla BRM di Richie Ginther si è staccata una ruota, che ha colpito un commissario, il quale sarebbe finito in ospedale in gravi condizioni e deceduto una decina di giorni più tardi per le ferite riportate. Erano gli anni '60... purtroppo non era un evento così tanto fuori dalla norma.
A partire dalla pole era stato Clark, ma dopo un brevissimo guizzo iniziale di Willy Mairesse, pilota della Ferrari in questo evento, McLaren si è portato in testa restandovi per alcuni giri.
Superato da Graham Hill, quest'ultimo ha iniziato ad allungare, lasciandolo poi a lottare per la seconda posizione con Jack Brabham, poi ritirato per incidente a gara inoltrata, e Phil Hill, in rimonta dopo un testacoda.
Graham Hill è stato abbandonato dal motore a pochi giri dalla fine, mentre era in testa, venendo classificato sesto - e quindi cogliendo l'ultimo punto a disposizione - perché solo in cinque hanno finito la gara, visto l'elevato attrition rate. McLaren ha vinto, con le Ferrari di Phil Hill - a circa un secondo di gap - e Lorenzo Bandini a completare il podio, con Surtees e Bonnier in quarta e quinta posizione.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
sabato 20 maggio 2023
GP Olanda 1962: la prima vittoria di Graham Hill (e la vittoria sfumata a Montecarlo, nel gran premio seguente)
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