MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
venerdì 12 maggio 2023
13/05/2001 - 12/05/2002: due movimentate edizioni del GP Austria
AUSTRIA 2001 - Michael Schumacher scatta dalla pole, ma le Williams prendono le prime posizioni con Juan Pablo Montoya e Ralf Schumacher. Le Ferrari si accodano al terzo e quarto posto, mentre segue la McLaren di David Coulthard. L'altra, quella di Mika Hakkinen, ha faticato a partire (e si ritirerà presto) alle spalle della Sauber di Nick Heidfeld rimasta ferma sulla griglia, mentre sull'altro lato erano ferme anche le Jordan di Heinz-Harald Frentzen e Jarno Trulli.
C'è una safety car per levare di mezzo alcune vetture di troppo, poi si riparte con il duo Williams che sembra contendersi la posizione, ma Montoya rimane davanti. Frattanto alle spalle della top-5 c'è Jos Verstappen scarico di benzina che così a random e a bordo di una Arrows di lì a poco supera Coulthard che viene ben presto distanziato almeno un po'. Con il successivo ritiro di Ralf rimane una top-4 molto compatta e in trenino, Montoya, M.Schumacher, Barrichello e Verstappen, subito premio oscar come miglior attore non protagonista!
Un contatto tra gli Schumontoya spiana la strada a Barrichello, Verstappen, Coulthard e anche altri piloti lì dietro, come Kimi Raikkonen (Sauber) e Olivier Panis (B.A.R.), quantomeno per Schumacher che si accoda a loro, mentre Montoya è più indietro. Verstappen anticipa la sosta (ne farà una in più), Panis e Raikkonen vengono superati in tempi brevi, ecco che Schumacher risale terzo. Anche Montoya inizia a fare sorpassi, ma sarà costretto al ritiro.
Quando giunge il momento della sosta per i primi, Coulthard si appropria della leadership di overcut, precedendo Barrichello e Schumacher di un paio di secondi. Il resto della zona punti è Raikkonen/ Panis/ Verstappen, destinati a rimanere tali. È davanti, tuttavia, che ancora deve cambiare qualcosa, anche se al momento tutto procede tale e quale: è l'ultimo giro quando Jean Todt pronuncia le fatidiche parole "let Michael pass for the championship" e il resto è storia.
Sul podio non viene spruzzato champagne perché pochi giorni prima è morto uno dei fondatori della Ilmor. Lo scambio di posizioni all'ultima curva non suscita nemmeno così tanta indignazione popolare, dopotutto non è per la vittoria, sarebbe meglio preoccuparsi di questo. Però a Maranello piace fare le cose in grande stile: Barrichello ha ceduto una seconda posizione e non una vittoria *per ora*, ma ci sarà il mondiale 2002 a disposizione per rimediare.
AUSTRIA 2002 - in un mondiale in cui il dominio Ferrari è ben evidente, Barrichello scatta dalla pole e mantiene la posizione con Michael Schumacher che si inserisce secondo. Dietro c'è un po' di trambusto, intanto Heidfeld è terzo, dove rimane comunque per poco, venendo superato da Ralf Schumacher, in precedenza partito non troppo bene dalla seconda casella della griglia. Il pilota della Sauber cade nel dimenticatoio.
Anzi, no, ma di questo ne parleremo tra un po', per il momento accontentiamoci di vedere duelli scatenati nelle retrovie, compreso uno tra le B.A.R. di Villeneuve e Panis. Platinum Jacques è piuttosto scatenato, fa sorpassi, gira per i prati, perde posizioni e torna a fare sorpassi... Nel frattempo la McLaren di Raikkonen si ammutolisce e la grafica ci informa che Montoya è quarto davanti a Heidfeld.
Le Ferrari accumulano un notevole vantaggio (come prevedibile), quando ecco che a un terzo di gara entra in pista la safety car dopo che Panis è partito in testacoda con un principio di incendio nel retrotreno e la vettura giace immobile nel bel mezzo della pista. I due ferraristi si recano ai box in regime di safety car e Ralf si inserisce tra di loro. Poco dopo il restart si sfiora il disastro: sorpreso dai freni non in temperatura, Heidfeld finisce fuori in curva, taglia per l'erba senza controllo e va a colpire violentemente la sagoma gialla di una Jordan: è quella di Takuma Sato, esordiente che fa coppia con Giancarlo Fisichella.
Entra la safety car, sopraggiungono i soccorritori che tirano fuori Sato dalla monoposto (è pressoché illeso, si scoprirà più avanti), i piloti che non si sono fermati ai box non si fermano nemmeno in questo momento, faranno una sosta sola più avanti. Barrichello e M.Schumacher ne faranno una seconda a una decina di giri dalla fine, ancora abbontantemente 1/2 nei confronti di Montoya e R.Schumacher, mentre saranno Fisichella e Coulthard a completare la zona punti.
Però non è finita, ci si avvia verso gli ultimi giri e il fattaccio accade proprio all'ultimo, all'ultima curva. Schumacher "vince" il gran premio, mentre il pubblico non ci sta e iniziano i fischi udibili fin dal momento del parc fermé. Da quel momento in poi è tutto molto cringe, d'altronde siamo nel 2002 e non sono ancora stati inventati tutorial che spiegano come comportarsi dopo una figura di m*rda in mondovisione a causa di un ordine di scuderia dato quando c'è un vantaggio abissale in campionato.
Si inizia con posizioni scambiate sul podio, scambi di trofei, il tutto mentre Montoya sul terzo gradino del podio pensa "per una volta a combinare danni non sono stato io". Si conclude con Schumacher che senza avere strappato champagne vorrebbe lanciare la bottiglia al team ma ci ripensa e, mentre Barrichello si sommerge con la propria bottiglia, con la sua gli spruzza champagne in bocca. Montoya ne approfitta per infilare la bottiglia dentro il colletto della tuta di Barrichello.
Scoppierà un caos allucinante, con gli ordini di scuderia espliciti che verranno vietati, per poi essere sdoganati ufficialmente a seguito del fattaccio tra Fernando Alonso e Felipe Massa al GP di Germania 2010. Quei giorni, tuttavia, sono ancora lontani e, per fortuna, anche certi comportamenti sono ancora lontani, perché quello del 2002 è stato un ordine di scuderia controverso e piuttosto inutile e insensato, ma nessuno ha mai provato a negare l'evidenza sostenendo che non fosse un ordine di scuderia.
Curiosità: nel 2002 ero in terza media e ai tempi ci portavano in classe una copia del giornale per un progetto di invito alla lettura. Ricordo che l'indomani tutti ci passavamo il giornale durante un'ora di lezione per leggere il resoconto del gran premio. Non solo, durante l'intervallo ricordo di avere visto la professoressa di italiano e storia che ne parlava con la bidella, con il giornale aperto. Per quanto la Formula 1 fosse tutto sommato molto nazionalpopolare ai tempi (vivo in Emilia Romagna, dopotutto) non ricordo di avere mai visto così tante persone interessate alla Formula 1 al lunedì dopo la gara.
2 commenti:
Grazie per essere arrivato/a fino in fondo. Se vuoi, fammi cosa ne pensi con un commento. :-) Puoi farlo anche in maniera anonima.
Se sei capitato/a qui per caso ti invito a visitare il mio blog, in particolare le etichette "Commenti ai GP" e "F1 vintage".
Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.
Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3
Milly Sunshine
Scusa il disturbo, ma l’episodio tra i Fernipe in Germania non accadde nel 2010?
RispondiEliminaSì, certo, ho sbagliato io a scrivete, grazie per la segnalazione, ho corretto.
EliminaMilly Sunshine