Lo scorso martedì, mentre venivo a casa dal lavoro in anticipo per andare a fare la denuncia dei redditi, un'autentica bomba è scoppiata nel mondo della Formula 1. Però non so neanche se sia giusto definirla bomba e se sia stata totalmente inaspettata. Si parlava da un po' di Nyck De Vries in bilico, probabilmente non in grado di conservare il sedile dopo la pausa estiva, quindi destinato a saltare i gran premi a partire da quello d'Olanda. Crudele il destino di non potere disputare nemmeno il gran premio di casa, diceva qualcuno... ebbene, l'ex campione di Formula 2 e di Formula E non disputerà nemmeno quello d'Ungheria, è ufficialmente a piedi senza neanche essere arrivato a metà stagione.
Al suo posto tornerà in Formula 1 Daniel Ricciardo, quindi il mondo si è spaccato, tra danismilers felici ed ex danismilers che l'hanno abbandonato perché è un vecchiohhhh bollitohhhh. Poca attenzione in generale viene data a De Vries, tranne da parte di pagine di meme che scrivono dichiarazioni parodia e vengono riportate in lungo e in largo da gente che non ha nemmeno cliccato sul profilo per accertarsi che non si tratti di una pagina di meme.
Nel frattempo spopolano in ogni dove liste di piloti che sono stati appiedati dalla Redbull o dalla Toro Rosso nel corso della storia a stagione in corso, liste molto accurate che includono Vitantonio Liuzzi il cui contratto tuttavia già da inizio stagione di alternarsi in alcuni gran premi a Christian Klien, Jaime Alguersuari che in realtà è arrivato a fine stagione e non è stato rinnovato, nonché Carlos Sainz che ha lasciato il team per passare in Renault al posto di Jolyon Palmer dopo che questo era stato appiedato.
Insomma, quando si fanno liste di piloti silurati da un giorno all'altro occorre necessariamente metterci in mezzo anche gente che non c'entra nulla allo scopo di potere raccontare più cose e di dimostrare esattamente la propria profonda conoscenza del motorsport. Che poi non ho mai capito perché il DJ nella lista dei piloti silurati e Sebastien Buemi no? Alla fine tra i due è questo il pilota divenuto di successo in altre categorie, non capirò mai perché debba sempre passare in secondo piano al confronto con gli occhi azzurri di DJ Squire.
Veniamo a noi e iniziamo da come De Vries, dopo avere vinto la Formula 2 al terzo anno e battendo come principale avversario Nicholas Latifi, non avesse una grande reputazione. Era il 2019 e nelle parti alte della classifica c'erano un sacco di piloti di lunga permanenza, mentre dietro dei rookie che non svettavano affatto, nonostante alcuni di loro abbiano acquisito un ruolo di primo piano nelle stagioni successive - parlo di Zhou Guanyu, Callum Ilott e Mick Schumacher, a titolo di esempio. Quello di De Vries veniva da molti definito come un campionato facile, che poco dimostrava sulle sue effettive capacità. In seguito anche in Formula E è stato criticato per avere prima vinto il mondiale e poi avere concluso poco nell'anno seguente, mentre invece si imponeva il compagno di squadra Stoffel Vandoorne. Poi è arrivato il GP d'Italia 2022 ed è giunto il suo punto di svolta, quando è stato chiamato a sostituire Alex Albon, in ospedale per un intervento di appendicite, e ha conquistato punti diventando una specie di eroe delle folle.
Qual è la verità? Credo fermamente che stia nel mezzo. Da un lato non posso fare notare che, se quando Latifi è passato in Formula 1 e De Vries no, c'è stata indignazione perché non era giusto che il secondo classificato avesse un volant e il vincitore no. Dall'altro, in occasioni in cui il vincitore ha ottenuto un volante in Formula 1 e il secondo classificato no, come per esempio nel caso di Schumacher e Ilott l'anno seguente, c'è stata comunque indignazione. Quindi queste valutazioni vengono generalmente fatte da un esercito di groupie che si indignano semplicemente nel non vedere in Formula 1 il loro pilota preferito e poco dicono su chi meriti un volante e chi no.
Penso che più piloti di quelli che giungono in Formula 1 potrebbero meritarselo senza destare scandalo e De Vries sia indubbiamente uno di questi. Di per sé anche la sua presenza al fianco di Yuki Tsunoda non è uno scandalo: la monoposto è la peggiore del lotto e la sua principale colpa è quella di andare più piano di un pilota con ormai alcuni anni di esperienza e di non avere alcun lampo di genio che lasci intendere che valga la pena di aspettare prima di metterlo alla porta. La Formula 1 non perderà molto senza De Vries, ma nemmeno avrebbe perso per via della sua presenza.
Ciò che mi fa specie è come piuttosto al momento del suo esordio con la Williams, De Vries sia stato immediatamente rivalutato non dall'uomo della strada, ma anche da tantissimi addetti ai lavori, al punto da convincere addirittura Helmut Marko a dargli un volante, diventando un "esterno" che entrava nella sfera bovina, cosa che non succedeva ormai dalla notte dei tempi. Gli è bastata letteralmente una gara positiva per essere visto come il salvatore della patria, colui che avrebbe potuto diventare una stella del futuro... e niente, nessuno che per un attimo si sia mai chiesto se fosse stato un exploit che non si sarebbe ripetuto.
Allo stesso modo De Vries non ha mostrato exploit quest'anno, ma l'ha fatto nella scorsa stagione nella sua comparsa one-off, ma quello ormai non vale più, tutto dimenticato in nome dei risultati più recenti. Non dico che Alpha Tauri dovrebbe tenere conto di quello che ha fatto in un'altra scuderia, questo no, sto solo dicendo che questa tendenza a guardare solo ed esclusivamente al risultato più recente per determinare il potenziale di un pilota si sta espandendo ormai a macchia d'olio e sembra fare più danni che altro.
Se da un lato è vero che i posti sono limitati e che i piloti dovrebbero dimostrare costantemente di meritarsi di stare lì, o quantomeno di più di quelli che sono fuori, dall'altro mi sembra di notare come le scuderie stesse stiano iniziando a ragionare con una logica che un tempo era riservata più che altro ai tifosi da bar. De Vries non sarà certo quel fenomeno generazionale che è stato dipinto dopo la sua performance altisonante a Monza, ma di fatto sta pagando il non avere rispettato le aspettative *irrealistiche* che gli erano state cucite addosso: Nyck non è colpevole di non essere un fenomeno, ma semplicemente di non esserlo pur essendo stato riconosciuto erroneamente come tale. Ci sta che per l'Alpha Tauri non sia un bel vedere averlo mentre arranca, specie sapendo che Albon, pilota Redbull ceduto alla Williams, sta al contempo tenendo alte le performance del team di Grove.
Infine c'è un'altra spinosa vicenda, quella di Ricciardo. Da un lato c'è chi spera di vederlo in Redbull al posto di Checo Perez, che non è esattamente in grande spolvero, dal basso delle sue cinque top-ten mancate dietro fila, dall'altro c'è chi spera di vederlo fallire definitivamente, per dimostrare che si tratta di un vecchio bollito che non merita di essere preso in considerazione. Il tutto mi lascia pensare che si sia perso, e non di poco, il senso della misura. Da quando il fanbase si è trasformato in una mandria che attende con ansia di assistere all'umiliazione dei piloti che non gli vanno a genio oppure che smettono di andargli a genio da un giorno all'altro?
Una volta non eravamo così, e mi ci metto in mezzo anch'io, o quantomeno non lo eravamo se non avevamo scelto esplicitamente di essere troll. Perché il fallimento di qualcuno ci compiace così tanto? spesso ancora di più di assistere alla scalata al successo di qualcuno? Perché stiamo perdendo totalmente l'essenza di ciò che abbiamo davanti? Credo dovremmo tornare con i piedi per terra, riscoprire la positività e liberarci di quel senso di negatività che abbiamo dentro nei confronti di tutti.
Bentornato Ricciardo e buona fortuna, ti auguro che l'Alpha Tauri sia la tua strada.
Buona fortuna anche a te De Vries, anche se al momento la tua strada non l'hai trovata.
E buona fortuna anche a noi che le gare le guardiamo alla TV, perché anche noi la nostra strada l'abbiamo persa già da tempo.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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