Carissimi lettori, ci ritroviamo a distanza di due settimane con un nuovo gran premio da ripercorrere e sono pronta per portarvi con me in questo lungo viaggio, preceduto come al solito da varie oscenità sui social, con i soliti scontri tra leclerchini e sainzini, oltre che con gente che augurava incidenti mortali a piloti non di proprio gusto. Spero che il/la tiktoker che ha avuto la così malsana idea di augurarsi un incidente mortale si senta almeno un po' una merda, se ha ricevuto la notizia che in Formula Regional c'è stato un incidente mortale. Non è stato un buon weekend per i motori, la morte di Dilano Van't Hoff coinvolto in un incidente agghiacciante in Belgio ha fatto sorgere domande che al momento non hanno risposta. Però nel frattempo il mondo va avanti e tra ciò che andava avanti c'era il GP d'Austria, il ritorno in Europa dopo la trasferta canadese di due settimane fa, in un mese di luglio molto fitto, cinque fine settimana per quattro gran premi. Nel 2005 non sarebbe mai successo nulla di tutto ciò e nemmeno nel 2016. Ah, no.
A Spielberg (che si pronuncia "shpilberg", vorrei ricordare, mi sembra di avere sentito pronunce ben diverse da questa) tornava a farci visita la gara sprint, che ha provocato il ritorno di due diverse fazioni: 1) quelli che il format fa schifo quindi la sprint sarebbe stata noiosa di default, giudizio assegnato d'ufficio ancora prima di essere disputata, 2) quelli che se la gara si rivelava interessante ne avrebbero dedotto che bisognerebbe fare una sprint ogni giorno. In sintesi, si sono risvegliati tutti quei commentatori decontestualizzati che ripetono la stessa cosa ogni volta indipendentemente da quello che succede. Invece di fare come loro, vi propongo la cronaca scritta per il forum F1 Grand Chelem, dopodiché un commento semiserio del lunedì, stavolta che è davvero lunedì.
CRONACA SPRINT - Sabato, ore 16.00, al Redbullring sta per iniziare la gara sprint di 24 giri. La griglia di partenza è dettata dal risultato della qualifica shootout (disputata la mattina alle 12.00), per tale ragione le dinamiche della qualifica del venerdì verranno approfondite quando sarà il momento di parlare della gara principale della domenica. Uniche anticipazioni: i track limits sono soltanto disegnati, il che ha comportato un continuo annullamento di tempi.
A causa di un tempo annullato, Checo Perez è anche uscito in Q2 al venerdì, mentre si riprende nello shootout - iniziato con pista umida andata via via asciugandosi nel corso del tempo - ritrovandosi secondo al fianco del "poleman" Max Verstappen. Il campione del mondo in carica fa comunque parlare di sé quando al termine della SQ1 fa impeding deliberato nei confronti di Lewis Hamilton, al momento tra gli esclusi causa tempo annullato. Non ci saranno penalità nei suoi confronti in quanto non vi è alcun reclamo da parte della Mercedes - che non mette nessuna vettura in SQ2 visto un problema per George Russell.
La decisione è in apparente contrasto con la penalità per impeding di Charles Leclerc - sesto, partirà nono - che non si avvede della presenza di Oscar Piastri nella stessa manche, in questo caso ovviamente in McLaren hanno fatto reclamo. La Ferrari, buona protagonista nella qualifica del venerdì, appare in difficoltà, il più veloce dei due piloti è Carlos Sainz, nonostante un problema nella prima manche che per poco non gli impediva di fare il tempo, ma è soltanto quinto, alle spalle di Lando Norris e di un sorprendente Nico Hulkenberg.
1^ fila: Verstappen - Perez
2^ fila: Norris - Hulkenberg
3^ fila: Sainz - Alonso
4^ fila: Stroll - Ocon
5^ fila: Leclerc - Magnussen
6^ fila: Albon - Gasly
7^ fila: Tsunoda - De Vries
8^ fila: Russell - Zhou
9^ fila: Piastri - Hamilton
10^ fila: Bottas - Sargeant
È piovuto di nuovo, la pista è ancora bagnata, l'unico che tenta la strada delle slick è Valtteri Bottas, che tuttavia rientra al termine del giro di formazione e con le intermedie dalla pitlane. Davanti frattanto Perez va in testa, ma Verstappen non ci sta ad accodarsi. Dietro di loro c'è un po' di caos e Norris ha un bloccaggio e perde numerose posizioni, ritrovandosi decimo dietro a Leclerc.
Imprecando contro Perez via radio Verstappen si riprende di forza la leadership, mentre Checo viene sfilato anche da Hulkenberg: la Haas si ritrova al secondo posto! Magnussen frattanto deve vedersela con le Mercedes e viene superato da Russell, ma in un secondo momento riuscirà a riprendersi la posizione.
Leclerc e Norris lottano tra di loro in diversi momenti alle spalle di Esteban Ocon, mentre Magnussen lotta in modo scatenato con Russell e Hamilton, e anche se finisce con l'essere superato da entrambi non lascia nulla di intentato. Il sogno del "non podio" per Hulkenberg inizia a svanire a metà gara, ha dietro di sé Perez e Sainz e deve arrendersi al 12° e al 13° giro prima all'uno e poi all'altro.
Continua il duello con Leclerc che attacca anche Ocon, le posizioni si scambiano diverse volte anche con Norris, mentre dietro di loro c'è Russell che al 16° si ferma ai box per passare alle gomme slick.
Hulkenberg frattanto ha dietro di sé le Aston Martin di Lance Stroll e Fernando Alonso, perde la posizione nei confronti di Stroll e poi si ferma ai box. Avrebbe verosimilmente perso la posizione nei confronti di Alonso, ma aveva un vantaggio di vari secondi nei confronti di un ottimo Alex Albon in settima piazza.
Anche Albon si ferma, così come Leclerc (unici oltre a Hulkenberg in top-ten), i due si ritrovano Hamilton alle loro spalle che ha già fatto la sosta e ha gomme già in temperatura. Supera Leclerc in un duello piuttosto acceso con un mezzo contatto, dopodiché il pilota Ferrari si ritrova a lottare con Albon senza mostrare un passo particolarmente convincente e subendo anche il sorpasso di Piastri.
Verstappen davanti continua a spingere, l'obiettivo della top-5 è terminare la gara sulle intermedie. Il leader accumula in totale 21 secondi su Perez, che precede Sainz di qualche secondo al traguardo. Le Aston frattanto sono vicinissime, ma Alonso non attacca mai Stroll in maniera concreta. Hulkenberg frattanto dopo avere recuperato tantissimo su Norris lo supera arrivando anche a strappare la sesta piazza a Ocon nel finale. Anche le Mercedes chiudono la gara in rimonta, in particolare Russell giunge ottavo, ultima posizione a punti nella sprint.
RISULTATO: Verstappen, Perez, Sainz, Stroll, Alonso, Hulkenberg, Ocon, Russell, Norris, Hamilton, Piastri, Leclerc, Albon, Magnussen, Gasly, Tsunoda, De Vries, Sargeant, Zhou, Bottas.
CRONACA GARA - Domenica, ore 15.00, stavolta inizia l'evento principale, di 71 giri, la cui griglia di partenza viene stilata dalla qualifica del venerdì, sessione durante la quale numerosi piloti si sono visti cancellare il tempo per track limits, al punto che solo Leclerc e Sargeant non hanno avuto alcun cancellato, nel caso di Logan peraltro disputando soltanto la Q1.
Il principale colpo di scena è stato l'eliminazione di Perez in Q2, dopo che il tempo da lui ottenuto (secondo) è stato cancellato per la causa di cui sopra, facendo sì che sia la quarta volta di fila in cui non ha accesso alla Q3. Non ci sono penalità scontate in griglia, che riflette il risultato effettivo della qualifica, semplicemente Kevin Magnussen e Nyck De Vries partono dalla pitlane per lavori in parco chiuso.
1^ fila: Verstappen - Leclerc
2^ fila: Sainz - Norris
3^ fila: Hamilton - Stroll
4^ fila: Alonso - Hulkenberg
5^ fila: Gasly - Albon
6^ fila: Russell - Ocon
7^ fila: Piastri - Bottas
8^ fila: Perez - Tsunoda
9^ fila: Zhou - Sargeant
10^ fila: Magnussen - De Vries
Le posizioni dei primi tre rimangono invariate seppure sono molto vicini, mentre Hamilton prende la quarta posizione a Norris, dietro al quale si installa Alonso, con Hulkenberg davanti a Stroll. Un contatto con Tsunoda protagonista e la necessità di ripulire i detriti provoca una breve entrata della safety car. Dopo il restart, Hulkenberg perde la posizione a vantaggio di Stroll, ritrovandosi a lottare con Gasly.
Verstappen allunga in tempi brevi sui piloti Ferrari, mentre Perez riesce in seguito a superare Russell per l'11° posto. Una virtual safety car al 15° giro (Hulkenberg fermo per un problema tecnico) provoca una differenziazione di strategie: le Redbull non si fermano, le Ferrari si fermano un giro dopo rispetto agli altri, perché avevano già superato la linea di ingresso della pitlane. Le soste sono per entrambi oltre i quattro secondi, Leclerc mantiene la posizione, Sainz esce dietro a Perez che non si è fermato e a Hamilton, ma supererà entrambi. Anche Norris frattanto supera Hamilton, la McLaren con i nuovi update (non presenti sulla vettura di Piastri) sembra andare bene.
Nel frattempo la questione track limits si fa di nuovo sentire e molti piloti vengono sanzionati, tra i big tocca a Hamilton e a Sainz, che scontreranno la penalità nella seconda sosta. Le Redbull intanto rimandano la prima, Verstappen dai box dietro a Sainz e Leclerc ma superato Sainz va anche a riprendersi la leadership passando Leclerc.
Con la seconda sosta e la penalità Sainz esce dietro a Norris, ma lo supera in tempi brevi. Quando Perez effettua la propria sosta è quinto dietro ai due, supera Norris abbastanza facilmente mentre è diversa la situazione con Sainz, i due ingaggiano un duello molto acceso e Perez impiega quattro giri per riuscire finalmente a liberarsi del pilota Ferrari che, facendosi affiancare e lasciando che Perez passasse prima sui sensori è riuscito a tenersi per vari giri il DRS.
Passato al terzo posto, Perez non è riuscito ad avvicinare Leclerc, mentre Verstappen davanti ha avuto il gap per fare una terza sosta a scopo giro più veloce, da lui conquistato nel finale. Nel frattempo nelle retrovie, oltre top ten, si sono avute anche nella fase finale della gara diverse lotte per le posizioni di minore prestigio.
Il risultato finale in pista è il seguente: Verstappen, Leclerc, Perez, Sainz, Norris, Alonso, Hamilton, Russell, Gasly, Stroll, Albon, Ocon, Sargeant, Zhou, De Vries, Bottas, Piastri, Tsunoda, Magnussen. Aston Martin fa reclamo per presunti track limits violati da parte di vari piloti e ignorati dai commissari, compresi Sainz e Hamilton.
Circa cinque ore dopo il termine della gara verranno ufficializzate numerose penalità: +10 secondi per Sainz (scala sesto), Hamilton (ottavo), Gasly, Albon e Sargeant per recidiva, ovvero dopo i primi 5 per quattro violazioni in gara, altri dieci secondi per la quinta; Tsunoda +5, De Vries due penalità +10 e +5, Ocon quattro penalità +5, +10, +5, +10 per un numero non quantificabile di track limits. Seguirà risultato ufficiale prossimamente. // Milly Sunshine per F1GC
COMMENTO SEMISERIO DEL LUNEDÌ - no comment.
Sarebbe sufficiente così, credo, ma invece no, forse è meglio scrivere davvero qualcosa di più concreto.
Trovo ridicolo che la questione dei track limits sia divenuta completamente fuori controllo e non si cerchino soluzioni alternative concrete.
Trovo ridicolo che i commissari e la direzione gara si vadano a rivedere le presunte infrazioni a random dopo una segnalazione di un team.
Trovo ridicolo che salti fuori che ci sono *oltre un migliaio* di potenziali infrazioni sulle quali indagare.
Trovo ridicolo che si giunga al risultato definitivo (sperando vivamente che lo sia) dopo cinque ore che una gara è terminata.
Trovo ridicolo che ci sia gente che, siccome sono stati penalizzati piloti che detesta, allora belliximohhhh kontinuahhhh, bisogna assolutamente andare avanti con un regolamento sui track limiti che sparge cringe solo a vederlo da lontano.
Trovo ridicola la considerazione secondo cui i duelli provocano la violazione dei track limits quindi improvvisamente anche i duellihhhh e i sorpassihhhh decantati a ogni soffio di vento vengono di colpo messo nella black list.
In sintesi, trovo ridicolo questo caos e credo che non abbia accontentato nessuno, tranne i tifosi di Alonso più accaniti, dato che ci ha guadagnato una posizione. I tifosi di Alonso che non hanno posizioni nel frattempo, intendo.
Bene, il campionato sarà di ritorno nel prossimo weekend, quindi vedremo se si ritornerà sulla retta via o se si peggiorerà ancora. Il cuore dice la prima, la mente teme la seconda!
RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Charles Leclerc (Ferrari), 3. Sergio Perez (Redbull), 4. Lando Norris (McLaren), 5. Fernando Alonso (Aston Martin), 6. Carlos Sainz (Ferrari), 7. George Russell (Mercedes), 8. Lewis Hamilton (Mercedes), 9. Lance Stroll (Aston Martin), 10. Pierre Gasly (Alpine), 11. Alex Albon (Williams), 12. Zhou Guanyu (Alfa Romeo), 13. Logan Sargeant (Williams), 14. Esteban Ocon (Alpine), 15. Valtteri Bottas (Alfa Romeo), 16. Oscar Piastri (McLaren), 17. Nyck De Vries (Alpha Tauri), 18. Kevin Magnussen (Haas), 19. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), Rit. Nico Hulkenberg (Haas).
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
lunedì 3 luglio 2023
Formula 1 2023: #9 Gran Premio d'Austria, il commento del lunedì
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Milly Sunshine