sabato 8 settembre 2018

Riflessioni pomeridiane sul fatto che non sempre abbiamo voce in capitolo

Cari lettori, credo che sia doveroso partire da una premessa, anzi, da diverse premesse. La prima premessa è che non mi ritengo tifosa di nessuna delle squadre attuali, la seconda è che non seguo soltanto la Formula 1, ma anche altre serie. Ce ne sono alcune che seguo con grande attenzione e altre che seguo un po' più a tratti, ma sono consapevole della loro esistenza e sono consapevole che esistono anche altre serie ulteriori che non seguo. Non ho la convinzione che chi esce dal panorama della Formula 1 o chi esce da un top-team in Formula 1 sia costretto ad una vita di stenti. Anzi, come hanno dimostrato alcune particolari situazioni, l'uscita di soggetti rilevanti dal mondo della Formula 1 potrebbe portare nella direzione di attirare l'attenzione su altre serie che, almeno nel nostro contesto, sono meno seguite. Inoltre noi stessi non sappiamo fino in fondo che cosa vogliano fare questi soggetti rilevanti nel loro futuro. Se ci dicono che "non hanno ancora deciso" o che non andranno mai in un certo team o che non ne lasceranno mai un altro, non significa necessariamente che quello che dicono sia vero. Infine non vedo la carriera e il futuro di un pilota come contrapposto alla carriera e al futuro di un altro pilota. In termini più diretti: se A prende il posto di B come compagno di squadra di C, non significa per forza che tra A, B e C ci debba essere un pilota che è una m*rda o che ce ne debbano essere addirittura due. Non devo nemmeno necessariamente prendere una posizione netta e definita: qualunque cosa io pensi di A, di B o di C non significa che io sappia quali sono le alternative future o che io sappia a priori che cosa sia meglio per qualcuno o per qualcun altro.
Se volete un esempio pratico: nel 2012 affermavo senza mezzi termini che Perez avrebbe fatto male ad andare in Ferrari come seconda guida di Alonso. Non c'è andato. A sei anni di distanza, ho il ragionevole sospetto che se Perez fosse andato in Ferrari probabilmente avrebbe ottenuto risultati migliori di quelli che effettivamente ha ottenuto, che avrebbe avuto più prospettive se un giorno fosse andata via dalla Ferrari e che avrebbe guadagnato più soldi. Però non posso esserne sicura. Posso solo pensare che il mio ragionamento di sei anni fa fosse meno fondato di quanto credevo.

Una cosa che mi lascia abbastanza perplessa di quello che è capitato negli ultimi giorni, ovvero niente, se non che è stata riportata come semi-ufficiale la notizia che Charles Leclerc prenderà il posto di Kimi Raikkonen in Ferrari il prossimo anno, senza che ci fosse alcuna ufficialità, è la reazione che una certa fetta di web ha avuto di fronte alla notizia... in particolare della totale assenza di coerenza che certi soggetti hanno dimostrato.
Ora, come probabilmente saprete, ho tifato per molti anni un pilota che attualmente non gareggia più in Formula 1. Ho sopportato *due volte* la notizia (ufficiale) che non sarebbe stato in Formula 1 l'anno seguente. Ho osato dire che mi dispiaceva e io ed altri siamo stati ridicolizzati anche da persone che al giorno d'oggi stanno firmando una petizione online per chiedere alla Ferrari di non mettere a piedi il loro 1d0L0!!!1!!!!1!!!1!!, sulla base del fatto che la decisione di un team a proposito di chi mettere al volante a loro dire non dovrebbe spettare né alla dirigenza della squadra, né al fatto che con tutta probabilità qualunque cosa succeda a quest'ora ci sono già dei contratti firmati anche se non è ancora arrivato il momento che ce lo comunichino, quanto ai tifosi... perché...
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...suvvia, chi se ne frega del perché, è lampante che un team non ha il diritto di prendere le proprie decisioni, ma che le decisioni debbano essere prese da gente che non ha la più pallida idea di come si gestisca una squadra.
So cosa state per dirmi, ovvero che anch'io non ho la più pallida idea di come si gestisca una squadra... avete ragione, infatti non mi pare di avere mai scritto insulti a Claire Williams per l'uscita di scena di Massa o a Roger Penske per avere messo a piedi prima Montoya e poi Castroneves, né di avere mai firmato petizioni in proposito, né di essermi mai sentita oltraggiata dalle loro decisioni. In certi casi non le ho capite fino in fondo, specie nel caso di Montoya e Castroneves e specie nel fatto che a Montoya sia stato impedito di prendere parte alla Indy 500 con un'altra squadra sulla base del fatto che "i nostri piloti dell'IMSA non gareggiano per team nostri avversari in Indycar" quando poi Graham Rahal gareggia saltuariamente per Penske nell'IMSA mentre corre full time per una squadra loro avversaria in Indycar.

Non le ho capite fino in fondo, certe decisioni, mi sono dispiaciute, anche, ma le ho accettate. È per questo che, rivolgendomi in particolare a quelli che in passato erano "ma il vostro pilota preferito è stato in Formula 1 tanto a lungo!!11!!!1!!! non avete il diritto di lamentarvi se se ne va!!!11!!!1!!" e adesso magari mandano minacce di morte a chiunque non stia demolendo l'immagine di Vettel o di Leclerc, vorrei ricordare ancora una volta a tutti che né io né voi abbiamo il potere di decidere chi debba gareggiare per una squadra e chi no. Non abbiamo il diritto di decidere chi debba stare in Formula 1 e chi no. Non abbiamo il diritto di decidere se un pilota che lascia un top-team debba accettare un eventuale ingaggio sul fondo della griglia o se debba preferire guardare oltre. Non abbiamo il diritto di chiedere a un team di tornare indietro sulla base di un rumour. Non abbiamo il diritto di chiedere a un team nemmeno di tornare indietro sulla base di un contratto firmato. Anzi, a maggior ragione non abbiamo il diritto di chiedere di tornare indietro a proposito di contratti firmati.
Mi rendo conto anch'io che l'idea di vedere un ragazzino arrivato dalla Sauber venire ingaggiato da un top-team per sostituire il loro ultimo campione del mondo potrebbe darvi fastidio. Però magari cercate di ricordarvi anche l'altro lato della faccenda, ovvero che diciassette anni fa il pilota per cui tifate era un ragazzino arrivato dalla Sauber che ha firmato un contratto con la McLaren per sostituire Hakkinen durante il suo anno di stop. Nello specifico era un contratto per le cinque successive stagioni.

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Milly Sunshine