Buon 10 giugno a tutti, buon weekend della 24 Ore di Le Mans, ma soprattutto buon anniversario del GP del Canada 2001, disputato sul circuito dell'Isola di Notre-Dame sul fiume San Lorenzo, nonché luogo in cui la nonna di Villeneuve avrebbe potuto anche comprarsi una casa, visto che a parte il secondo posto nel mondiale 1996, Platinum Jacques ha collezionato piazzamenti di poco spessore e ritiri con un picco di ben cinque consecutivi. Poi si è ritirato mi sembra anche altre due volte e, considerato che è stato in Formula 1 per solo undici anni, ne esce una media di ritiri casalinghi tale che perfino Rubens Barrichello potrebbe non dico esserne impressionato, ma almeno non considerarlo un rookie. Non siamo tuttavia qui per focalizzarci sul pilota di casa - che comunque in questo periodo storico era al volante di una B.A.R. quindi non è che si ritirasse solo in Canada - quanto sul fatto che a Montreal nel 2001 sia accaduto per la prima volta un evento storico, destinato a ripetersi in una manciata di altre occasioni, di cui una di nuovo in Canada nel 2003, a parti invertite. Vi racconterò anche quell'edizione, il cui ventesimo anniversario cadrà la prossima settimana, il 15 giugno, ma direi di procedere con ordine e dirvi innanzitutto quale evento epocale sia accaduto: due fratelli hanno chiuso la gara in prima e seconda posizione.
CANADA 2001, L'OVERCUT DI RALF SCHUMACHER - secondo sulla griglia, seguiva il fratello Michael autote della pole position dietro di loro nelle prime fasi c'era David Coulthard partito con maggiore carico di carburante e quindi più lento. L'avvio è stato altisonante più indietro, con le due Benetton venute a contatto quando Jenson Button per evitare una collisione con un'altra vettura, ha finito per colpire il compagno di squadra Giancarlo Fisichella, che ha riportato danni alla vettura. Non è stato il solo incidente: poco dopo sono venute a contatto la Jaguar di Eddie Irvine e la Sauber di Nick Heidfeld.
Barrichello ha superato Coulthard e si è lanciato all'inseguimento di Ralf Schumacher, finendo tuttavia in testacoda pochi giri più tardi a causa di un problema al traction control e precipitando nelle retrovie, ma la sua gara è durata neanche un terzo dei giri totali, in quanto per evitare la vettura di Juan Pablo Montoya, finito a muro davanti a lui, ha sbandato dall'altro lato andando a sbattere lui stesso, ciò ha provocato l'ingresso della safety car. Restavano una sola Ferrari e una sola Williams in gara e intorno alla metà, poco dopo al ritiro di Villeneuve, Ralf si è portato vicinissimo a Michael, come erano stati anche in precedenza, prima che si facesse un po' di gap tra di loro.
Falliti i tentativi di sorpasso in pista non c'era che da tentare quell'overcut che di solito era prerogativa di Michael. Ralf è riuscito a rimanere in pista più a lungo e l'overcut è stato ben evidente, portandogli un vantaggio di svariati secondi. Coulthard, frattanto, quarto dietro al compagno di squadra Hakkinen, è stato costretto al ritiro da un guasto, mentre Mika è andato regolarmente a podio. Hanno chiuso la zona punti Kimi Raikkonen su Sauber, Jean Alesi su Prost e Pedro De La Rosa su Jaguar. Settimo è arrivato Ricardo Zonta, che avevo totalmente rimosso dalla mente come pilota della Jordan, dove aveva sostituito in corso d'opera Heinz-Harald Frentzen che aveva lasciato il team.
Sul podio i fratelli Schumacher festeggiavano come se non ci fosse un domani, ma un domani c'era e sarebbe arrivato di lì a due anni, quando Michael avrebbe potuto prendersi la propria rivincita nei confronti del fratello, curiosamente proprio di overcut. Rimanete dove siete, perché come anticipato ve ne parlerò in questo stesso post.
CANADA 2003, LA VENDETTA DI MICHAEL DUE ANNI DOPO - Ralf partiva dalla pole e ha mantenuto la posizione seguito dal compagno di squadra Montoya, dal fratello Michael e poi dalla Renault di Fernando Alonso. Barrichello ha tamponato quest'ultimo nel corso del primo giro rompendo l'ala anteriore e dovendosi fermare ai box per sostituirla, mentre un giro più tardi Montoya è finito in testacoda perdendo qualche posizione, che poi avrebbe recuperato fino al terzo posto, mentre frattanto la gara proseguiva, ma non quella di Villeneuve costretto prima a rallentare e a farsi sfilare da tutti, poi a ritirarsi.
Tra i ritirati anche Jarno Trulli su Renault, il quale autore in precedenza di un testacoda innescato da un guasto, ha tentato prima di proseguire, poi è stato costretto a dare forfait. Nel frattempo i fratelli Schumacher procedevano molto vicini e, in una gara con due pitstop, Michael è riuscito a portarsi in testa dopo il primodo questi, con la già vista dinamica dell'overcut.
La gara è stata abbastanza travagliata in casa McLaren, prima sulla vettura di Raikkonen si è letteralmente squarciata una gomma costringendolo a tornare ai box su tre ruote, poi Coulthard è stato costretto al ritiro da un problema tecnico. I fratelli Schumacher, vicini anche dopo la seconda sosta, con Michael ancora davanti a Ralf, sono stati costretti nel frattempo a rallentare il ritmo, il che ha permesso a Montoya e Alonso di avvicinarsi, con i primi quattro in meno di cinque secondi al traguardo.
Barrichello e Raikkonen hanno salvato il salvabile portando a casa quinto e sesto posto, mentre la zona punti adesso estesa ai primi otto è stata completata da Mark Webber su Jaguar e Olivier Panis su Toyota. Fuori dai punti per gli standard dei tempi, grazie ai numerosi ritiri per guasti vari la Minardi viaggiava verso una doppia top-ten con Justin Wilson nono e Jos Verstappen decimo che precedevano la Jaguar di Antonio Pizzonia, quando sulla vettura di Wilson si è rotto il cambio, costringendolo al ritiro, mentre JVes ha chiuso nono, nonché in realtà ultimo in quanto anche Pizzonia si è ritirato.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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