Arrivati a questo punto, se fate parte dei pochi eletti che non hanno chiuso il commento quando ho lasciato intendere che a mio avviso la Rossa lascia desiderare esattamente come al solito, aggiungo che quantomeno la strategia è stata azzeccata, non so quanto per merito e quanto per caso. Visto l'andazzo generale, non mi stupirei se fosse stato effetto del caso. Nonostante il risultato, comunque, è stato declamato in tutte le salse che la gara è stata noiosa perché non ci sono stati duellihhhh e sorpassihhhh per le posizioni del podio, cosa sulla quale gli Hamonso potrebbero non essere molto d'accordo. Oserei dire che non è stata una gara da annali, questo no, ma l'urlare ogni volta alla gara più noiosa di sempre mi sembra che stia un diventando endemico, specie dopo una gara terminata con duelli vari piuttosto accesi per la bassa zona punti.
CRONACA PER IL FORUM - Montreal è la sede dell'ottavo gran premio della stagione e inizia con la prima sessione di prove libere che salta a causa del non funzionamento del sistema di telecamere del circuito, che viene considerato non in sicurezza in assenza di queste. La seconda sessione viene aumentata da sessanta a novanta minuti. Sia questa sia la terza sessione al sabato sono condizionate dalla pioggia. Nell'ultima sessione Carlos Sainz ha un'uscita di pista e sbatte il posteriore, la vettura viene riparata in tempo per potere disputare le qualifiche.
Non sta piovendo quando inizia la Q1, ma tutti vanno in pista subito con le intermedie. Zhou Guanyu rimane fermo e la sessione viene subito redflaggata, nonostante poco dopo riesca a ripartire per rientrare ai box. La pista si fa più asciutta andando verso il finale e i tempi si migliorano fino all'ultimo, con Lance Stroll che si salva in extremis e Pierre Gasly che invece è eliminato dopo avere dovuto tagliare per i prati nel finale per evitare Sainz.
In Q2 Alex Albon scende in pista con le slick, il primo a provarci, le gomme da asciutto sembrano funzionare bene specie nell'ultimo settore e fa anche il miglior tempo. Vari piloti vanno a cambiare gomme, ma non funziona molto anche perché in certi tratti di pista riprende a piovere. Charles Leclerc e Checo Perez si ritrovano in zona esclusione e il tentativo di rimettere le intermedie non ha effetti: sono rispettivamente 11° e 12° esclusi insieme a Stroll, protagonista di un testacoda a inizio sessione e poi mai esaltante, l'Aston Martin ancora una volta va avanti con il solo Fernando Alonso.
Mercedes e McLaren sono gli unici team che riescono a portare entrambe le monoposto in Q3, sessione in cui i piloti scendono in pista con le intermedie dopo l'aumento della pioggia. A metà sessione c'è una nuova bandiera rossa, causa incidente di Oscar Piastri che va in testacoda e tocca le barriere. Nel frattempo l'intensità della pioggia aumenta, nessuno riuscirà a migliorarsi e tutti rientreranno in pitlane prima del tempo, rendendo definitiva la pole di Max Verstappen, ma soprattutto la seconda posizione a sorpresa per Nico Hulkenberg! ...posizione che perderà per una retrocessione causa non avere rallentato con bandiera rossa. Anche Sainz, Stroll e Tsunoda sono retrocessi di tre posizioni per impeding, questa è la griglia definitiva:
1^ fila: Verstappen - Alonso
2^ fila: Hamilton - Russell
3^ fila: Hulkenberg - Ocon
4^ fila: Norris - Piastri
5^ fila: Albon - Leclerc
6^ fila: Sainz - Perez
7^ fila: Magnussen - Bottas
8^ fila: Gasly - Stroll
9^ fila: De Vries - Sargeant
10^ fila: Tsunoda - Zhou
La gara prevede 70 giri e alla partenza Max Verstappen mantiene la posizione mentre Lewis Hamilton si porta in seconda posizione superando il suo ed compagno di squadra Alonso; anche George Russell tenta il sorpasso sull'Aston Martin ma deve desistere. Ocon è quinto, precede Hulkenberg, le McLaren, Leclerc e Albon a completare i primi dieci. Fuori dalla zona punti c'è un acceso duello tra Perez e Sainz, nel quale Sainz riprende la posizione persa alla partenza e Magnussen finisce in una via di fuga colto di sorpresa per non travolgerli dato che li seguiva da vicino.
Mentre Piastri supera Hulkenberg, Sargeant si ferma fuori dal tracciato per un guasto al cambio(?) all'8° giro con una brevissima virtual safety car, dopo la quale Norris continua a inseguire Hulkenberg fino alla sosta del pilota Haas.
Al 12° giro Russell perde il controllo saltando su un cordolo e sbatte contro al muro, entra la safety car e in molti vanno ai box... ma non le Ferrari e Perez, quest'ultimo però è sulle hard invece che sulle medium. In pitlane si rischia il contatto tra Hamilton e Alonso, sarà una delle numerose investigazioni su situazioni caotiche accadute in regime di safety car, le quali si concluderanno con un nulla di fatto.
Dopo il restart i primi sei sono Verstappen, Hamilton, Alonso, Leclerc, Sainz e Perez. Verstappen ha un vantaggio di pochi secondi, mentre Perez non si avvicina alle Ferrari, i più vicini sono Hamilton e Alonso e quest'ultimo riesce a superare Hamilton al 22°. Nel frattempo Russell si trova in ultima posizione ma dietro di lui scivolerà Stroll che a nemmeno metà gara si fermerà ai box una seconda volta per cambiare gomme. Non è il solo: anche vari altri piloti già sulle hard si fermano per tornare alle hard.
Dopo un lieve contatto al 35° De Vries e Magnussen finiscono in una via di fuga, ma entrambi riescono a ripartire prima che sia necessaria la virtual safety car. Continuano nel frattempo le seconde soste, tanto che Russell risalirà ottavo alle spalle di Albon, mentre Perez, Sainz e Leclerc si fermano per la prima tra il 38° e il 40° mantenendo le stesse posizioni che avevano prima di fermarsi. Nei giri immediatamente successivi i primi tre si fermano invece per la seconda sosta, Alonso rimane sulle hard, Verstappen e Hamilton tornano sulle medie. Il gap tra di loro diventerà progressivamente più ampio, così come Perez tenderà a perdere terreno nei confronti delle Ferrari, tanto che a fine gara farà una sosta extra per tentare il giro veloce.
Al 55° giro, mentre si trovava ancora dietro ad Albon, Russell viene richiamato ai box dove è costretto al ritiro. Albon invece rimane nella posizione in cui si trova, inseguito molto da vicino da Ocon, la cui ala posteriore vibra notevolmente. Riesce a conservare la posizione nonostante le gomme di 55 giri, mentre un duello tra Ocon e Norris si chiude con il pilota McLaren che va lungo e deve desistere. Dietro di lui Stroll supera Bottas per la decima piazza negli ultimi metri, ma una penalità post-gara a Norris - avere rallentato troppo in regime di safety car(?) - lo fa scivolare dietro di loro. // Milly Sunshine per F1GC.
RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Fernando Alonso (Aston Martin), 3. Lewis Hamilton (Mercedes), 4. Charles Leclerc (Ferrari), 5. Carlos Sainz (Ferrari), 6. Sergio Perez (Redbull), 7. Alex Albon (Williams), 8. Esteban Ocon (Alpine), 9. Lance Stroll (Aston Martin), 10. Valtteri Bottas (Alfa Romeo), 11. Oscar Piastri (McLaren), 12. Pierre Gasly (Alpine), 13. Lando Norris (McLaren), 14. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), 15. Nico Hulkenberg (Haas), 16. Zhou Guanyu (Alfa Romeo), 17. Kevin Magnussen (Haas), 18. Nyck De Vries (Williams), Rit. George Russell (Mercedes), Rit. Logan Sargeant (Williams).
COMMENTO SEMISERIO DEL LUNED-... DEL FINE SETTIMANA SEGUENTE - questo gran premio ha risvegliato tante persone desiderose di parlare di nulla, di fare azzardate psicanalisi nei confronti di piloti e di atteggiarsi a unici conoscitori della Verità Universale. Verstappino ha raggiunto quota 41 vittorie, lo stesso numero di Ayrton Senna, ma diversamente da Michael Schumacher non è scoppiato a piangere in conferenza stampa, skandalohhhh, non ci sono più i piloti empatici di una volta.
Non so cosa sia successo esattamente, a partire da quando nella testa della gente sia iniziata a scattare questa molla di doversi ritrovare a criticare il fatto che persone diverse abbiano reagito in modo diverso in circostanze diverse che non c'entravano un fico secco le une con le altre. Peraltro vorrei ricordare che a quei tempi la reazione di Schumacher fu giudicata molto out of character e che lo stesso Schumacher a quei tempi veniva messo in discussione dopo un momento abbastanza negativo che l'aveva visto perdere la leadership nei confronti di Mika Hakkinen. Vincere il gran premio di casa della Ferrari, recuperare credibilità e al contempo eguagliare il numero di vittorie di colui che era considerato pressoché universalmente il miglior pilota della Formula 1 moderna (in un epoca in cui il record di vittorie erano le 51 ottenute da Alain Prost, quindi numeri fattibili per chi aveva superato le 40) non era cosa da poco, specie alla luce del fatto che Schumacher aveva gareggiato contro Senna ed era di fatto stato testimone oculare della sua morte (o quantomeno lo vide uscire di strada, dato che gli stava dietro).
Non penso si possa pretendere che un ragazzo nato vari anni dopo la morte di Senna, in un contesto in cui il record di vittorie è di 100+, che è verosimilmente cresciuto con altri miti e che in pista ha dovuto confrontarsi con un mostro sacro ben diverso, abbia lo stesso livello di coinvolgimento emotivo di un pilota che si trovava in una situazione completamente diversa. In più non trovo corretto criticare aspramente il modo in cui le persone esprimono o non esprimono emozioni che in teoria dovrebbero essere spontanee. Essenzialmente è come criticare qualcuno perché non si è sforzato di fingere emozioni fasulle, non so se mi spiego.
Credo che si sia perso completamente il senso della ragione, l'impressione è che se non si apprezza un pilota oppure non lo si trova simpatico, allora sia considerato legittimo fare polemica sul nulla pur di metterlo in cattiva luce. Obiettivamente non è solo il tifoso medio a fare questo tipo di ragionamenti, credo ci sia molta influenza mediatica, in proposito. Appunto per questo ribadisco che dovremmo in primo luogo imparare a pensare con la nostra testa. In secondo luogo, invece, se siamo persone che scrivono di Formula 1, sia anche per diletto ultimando il "commento del lunedì" nel corso del tardo pomeriggio di sabato, anzi quasi sera, dovremmo a maggior ragione discostarci dalle linee di pensiero predefinite, quando queste linee di pensiero sono campate in aria.
So che avrei dovuto essere ironica e non lasciarmi andare a considerazioni così serie, però è andata così. Per il resto, va tutto come prima, solo lo scontro tra leclerchini e sainzini mi sembra più tranquillo, al momento. Ho visto varie fazioni di leclerchini fare polemica tra di loro, nei giorni scorsi, quindi non so se si stesse meglio prima o se si stia meglio ora, ma per il momento preferisco non approfondire.
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