Carissimi lettori, oggi vi porto a fare un tour negli anni '70, parlando dei tre gran premi non championship che si sono svolti nelle stagioni 1976, due edizioni della Race of Champions e una dell'International Trophy, tre gare accomunate dallo stesso vincitore. Erano gli anni '70 ed erano gare non ufficiali, quindi come potrete facilmente immaginare non è che abbondino i video in proposito. Ce ne sono due corti di quelle del 1976, mentre non ho trovato nulla di quella del 1977. Cercherò di raccontarvi quindi quello che ho ricostruito tramite fonti scritte.
RACE OF CHAMPIONS - Brands Hatch, 14 marzo 1976: la gara si è svolta in condizioni di maltempo, nello specifico con nevischio e ha visto Jody Scheckter (Tyrrell) scattare dalla pole position, rimanendo in testa fino al momento del suo ritiro per un'uscita di pista.
Alan Jones (Surtees) ne ha ereditato la leadership, ma ha in seguito subito il sorpasso di James Hunt (McLaren) che si è portato in testa e vi è rimasto, vincendo davanti a Jones. Il podio è stato completato da Jacky Ickx (Hesketh), mentre Vittorio Brambilla (March), penalizzato di un minuto per jump start, ha chiuso quarto senza perdere posizioni in quanto ultimo pilota a pieni giri.
Curiosamente a questa gara ha partecipato anche Giancarlo Martini, zio di Pierluigi Martini, a bordo di una Ferrari privata del team Everest, team gestito da Giancarlo Minardi. O meglio, ha disputato il formation lap, ritirandosi per un incidente nel formation lap stesso.
INTERNATIONAL TROPHY - Silverstone, 11 aprile 1976: stavolta Hunt è partito dalla pole e ha mantenuto la testa della gara inseguito da Brambilla, rimanendo a gestirla in solitaria dopo che il pilota italiano è stato costretto a rallentare il passo a causa di problemi di gomme.
Scheckter ha chiuso terzo a debita distanza, seguito dalle due Shadow di Tom Pryce e Jean-Pierre Jarier. Tra gli eventi salienti, Wikipedia segnala l'esposizione della bandiera nera con cerchio arancione a Brian McGuire (Williams) che spargeva olio sulla pista.
C'era di nuovo Giancarlo Martini e stavolta è riuscito a prendere regolarmente il via della gara, concludendola in decima posizione. Stavolta la sua monoposto era l'unica Ferrari presente - a Brands Hatch ce n'era anche una ufficiale guidata da Niki Lauda, costretto al ritiro.
RACE OF CHAMPIONS - Brands Hatch, 20 marzo 1977: la pole position è stata ottenuta da John Watson (Brabham) e in generale si trova pochissimo sulle dinamiche della gara (d'altronde era poco importante, non essendoci alcuna Ferrari), quello che è certo è che Mario Andretti (Lotus) è stato in testa dall'inizio fino a gara inoltrata, rompendo tuttavia il motore a pochi giri dal termine.
Hunt ne ha ereditato la leadership ed è andato a vincere la gara, con Scheckter e Watson a completare il podio. Per Hunt, che oltre alle gare di cui ho parlato in questo post aveva già vinto l'International Trophy 1974, si è trattato della quarta vittoria in un non championship event.
Curiosità: c'è stata una presenza femminile in questo evento, Divina Galica su una Surtees non ufficiale del team Shellsport, la sua prima presenza al via di una *gara* (la seconda sarebbe stata l'International Trophy 1978).
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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