sabato 8 aprile 2023

Indycar 2023: #2 PPG 375 Texas Motor Speedway

Domenica scorsa è iniziata con la Formula 1 all'Albert Park, gran premio su cui penso di avere già detto tutto quello che avevo da dire, ed è terminata con la Indycar a Fort Worth, evento che ci ha ricordato che il male di per sé non è la ricerca dello spettacolo, ma piuttosto il tipo di spettacolo: in Indycar inseguono un pubblico di appassionati di motorsport cercando di attirare fan di altre categorie, in Formula 1 un pubblico di teledipendenti che non sanno nulla di motori. Veniamo a noi: 250 giri, iniziati con Scott Dixon (Ganassi) e Josef Newgarden (Penske) che si alternavano in testa alla gara, dietro di loro le McLaren di Alexander Rossi, Felix Rosenqvist e Pato O'Ward, almeno finché Alex Palou (Ganassi) non si è liberato di Rosenqvist in precedenza scivolato quinto, nonché e ultimo del terzetto papaya. O'Ward nel frattempo era quello più rapido e si è ritrovato anche a superare Dixon per la seconda posizione.
Al 48° giro c'è stato il primo incidente per opera di... uno a caso, Takuma Sato (Ganassi), al suo esordio stagionale, dato che quest'anno correrà solo sugli ovali, con poca gioia di Will Power (Penske) che si era appena fermato a rifornire. Gli altri piloti sono rientrati ai box in safety car e Rossi in pitlane ha avuto un contatto con Kyle Kirkwood (Andretti).

Il restart è stato caratterizzato da un lungo duello per la leadership tra Newgarden e Palou, con O'Ward e Dixon inizialmente in lotta per il terzo posto, ma Scott superato in seguito da Romain Grosjean (Andretti). In un secondo momento Palou ha finito per allontanarsi dalla lotta per la vetta, con Newgarden inseguito da vicino da O'Ward e dietro di loro Grosjean e Dixon terzo e quarto.
Dopo la successiva sosta il terzetto Newgarden/ O'Ward/ Grosjean si è ritrovato ancora nelle prime tre posizioni, con O'Ward che si è avvicinato progressivamente a Newgarden superandolo poco dopo la metà della gara e continuando a tenere un ottimo ritmo: al 150° aveva già doppiato tutti fino al sesto, lasciando a pieni giri solo O'Ward, Grosjean e il duo Dixon vs Palou in lotta tra di loro, duo che comunque è stato ugualmente doppiato una decina di giri più tardi.
Non solo, O'Ward ha proceduto a doppiare anche RoGro, proseguendo nella sua cavalcata trionfale, almeno finché al 181° giro non c'è stata la seconda safety car della giornata, innescata da un incidente di Rosenqvist. La situazione dei pitstop si è rimescolata e varie vetture sono ritornate a pieni giri, con alcuni piloti che si sono inseriti là davanti.

O'Ward, in ogni caso, era ancora in testa con Newgarden secondo, mentre David Malukas (Coyne) si trovava terzo davanti a Palou e Grosjean. Colton Herta (Andretti) era inoltre davanti a Dixon, con Scott McLaughlin (Penske) ultimo pilota a pieni giri, il tutto con dei doppiati in mezzo. O'Ward, Newgarden e Palou sono andati a lottare per la leadership, l'ha spuntata Palou e la situazione si è in un certo senso stabilizzata fino al 209°, quando c'è stato un altro colpo di scena: Sting Ray Robb (Coyne) è finito a muro, con nuovo ingresso della safety car. O'Ward, Newgarden e Grosjean completavano al momento i primi quattro.
O'Ward e Newgarden si sono fermati in questi frangenti, lasciando Palou e Grosjean 1/2, con i due a lottare per la leadership al restart fintanto che O'Ward e Newgarden non si sono inseriti tra di loro. Grosjean è scivolato quarto, in lotta con Herta quando c'è stato un incidente di Graham Rahal (Rahal) e Devlin DeFrancesco (Andretti): era il 223°.
Al restart di nuovo lotta per la leadership, stavolta tra Palou e O'Ward, con Newgarden che poi si è messo in mezzo, con i primi quattro - c'era anche Malukas - a distanza molto ravvicinata mentre la gara era sempre più vicina alle sue battute finali, con le vetture sempre più a procedere a coppie.

Newgarden vs O'Ward, Malukas vs Palou, Dixon vs Grosjean, i quali si sono poi riavvicinati progressivamente, prima di assistere a un nuovo confronto tra Newgarden e O'Ward per la leadership, confronto a cui ha messo fine RoGro, quando in lotta per la quarta piazza con Malukas ha perso il controllo della vettura ed è finito a muro. Era il penultimo giro e la gara è finita in regime di safety car senza che la gente si indignasse o scrivesse minacce di morte random.
Posizioni congelate, i primi sette sono stati Newgarden, O'Ward, Palou, Malukas, Dixon, McLaughlin e Herta, a pieni giri, mentre la top-ten è stata completata da Marcus Ericsson (Ganassi), Callum Ilott (Juncos) e Helio Castroneves (Shank), con le due Carpenter di Rinus Veekay e Ed Carpenter rispettivamente undicesima e tredicesima con in mezzo la Juncos di Augustin Canapino.
A RoGro è stata assegnata la quattordicesima piazza dietro ai piloti doppiati di un solo giro, ha quindi preceduto Benjamin Pedersen (Foyt) e Will Power, con a seguire Simon Pagenaud (Shank), Jack Harvey (Rahal), Christian Lundgaard (Rahal), Conor Daly (Carpenter) e Santino Ferrucci (Foyt). Dopo il pitstop caotico, nel quale si era ritirato Kirkwood, Rossi aveva perso vari giri ed era stato anche penalizzato, chiudendo ultimo.


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