martedì 12 dicembre 2017

Che fine hanno fatto i piloti della stagione 2007 dieci anni più tardi? Seconda parte

Abbiate pazienza. Abbiate molta pazienza. Per qualche strano motivo ho deciso di "dividere" in due questo revival e, per fare le cose fatte bene, ho pensato di mettere sette team nel primo giro e quattro nel secondo. Non ho idea di come mi sia uscita una simile divisione. Ai tempi del mio diploma, nel 2007, tanto per stare in tema, andavo anche bene in matematica...
Tuttavia, seppure dobbiamo andare a scoprire che fine hanno fatto al giorno d'oggi i piloti di appena quattro team, stasera ci possiamo sbizzarrirci, dato che tre dei quattro team hanno attuato una sostituzione in corso d'opera.

Partiamo dalla Williams che all'epoca era guidata da nientemeno che Alex Wurz e dalle sue scarpe spaiate, anche se per onore di cronaca era da anni che non indossava scarpe spaiate.
Affiancato da Nico Rosberg, ha poi lasciato il team con un gran premio d'anticipo, venendo rimpiazzato da Kazuki Nakajima:
Dopo essersi ritirato dalla Formula 1 Wurz ha fatto un bel po' di cose interessanti: è rientrato dalla finestra come terzo pilota della Honda/Brawn GP, ha guidato la medical car al Gran Premio di Singapore 2008 (e Nelsinho Piquet è scappato a gambe levate quando l'ha visto avvicinarsi), ha vinto la 24 Ore di Le Mans per la seconda volta in carriera e, ad un certo punto, è addirittura tornato in Williams come coach per i piloti dell'epoca. Uno dei piloti dell'epoca ha anche vinto un gran premio: detta così, Wurz non ci fa brutta figura!
Nel frattempo (anzi, decisamente dopo) Rosberg ha vinto un mondiale e 20+ gran premi; uno di questi gran premi è stato disputato in SoVrApPoSiZiOn3!!11!!! con la 24 Ore di Le Mans in cui Nakajima si è ritirato a pochi minuti dal termine quando era in testa. Al giorno d'oggi di tanto in tanto si aggira per il paddock, andando a stanare Wurz che facendo il telecronista lo fa sempre.
Nakajima corre nel WEC, nel SuperGT e in Superformula, ottenendo risultati di maggiore spessore rispetto a quelli che otteneva in Formula 1.

Anche la Toro Rosso ha cambiato uno dei propri piloti in corso d'opera, nel 2007, sostituendo Scott Speed con Sebastian Vettel (che aveva già debuttato alla BMW Sauber).
L'altro pilota era Vitantonio Liuzzi:
Fuori dalla Toro Rosso, Speed è tornato negli States, dove è diventato un pilota di Stock Car e ha anche gareggiato nella Nascar Sprint Cup.
La carriera di Liuzzi in Formula 1 è perdurata fino al 2011 e, dopo la Toro Rosso, ha guidato Force India e HRT. La sua ultima apparizione in una serie open wheel dovrebbe risalire al 2015, quando ha gareggiato in Formula E con il team di Trulli.
Vettel nel frattempo ha vinto quattro titoli mondiali per cu*o e non per merito al volante di una Redbull...
...
...
...anche se poi si è scoperto, alcuni anni dopo, che in realtà non è stato lui a vincere per cu*o e non per merito, ma la Redbull a vincere solo ed esclusivamente grazie a Vettel. Quando un pilota passa in Ferrari, l'opinione mainstream su di lui cambia radicalmente, dopotutto...
Al momento attuale Vettel è ancora in Ferrari a fare coppia con Raikkonen e ha vinto cinque gran premi in questa stagione: esattamente lo stesso numero di gran premi che la Ferrari aveva vinto nei quattro anni precedenti, sommando le sue vittorie a quelle di Alonso.

Continuiamo a parlare di team che hanno cambiato un pilota in corso d'opera e parliamo stavolta della Spyker, quella che poi è divenuta Force India:
I piloti erano in origine Adrian Sutil e Christijan Albers. Sutil è stato quello che in Formula 1 ha fatto più successo e che, fuori dalla vettura, ha fatto maggiormente parlare di sé. Pilota di Force India e Sauber dopo la Spyker, è stato per anni detentore di un singolare record: il maggior numero di partenze senza mai salire sul podio. Il record gli è stato strappato quest'anno, sapete benissimo tutti da chi. La sua ultima stagione in Formula 1 è stata ne 2014, da allora lo si è visto aggirarsi per il paddock con indosso i colori della Williams, per un breve periodo durante il quale non è mai salito a bordo di una monoposto.
Christijan Albers non è più rientrato dalla finestra per anni e quando l'ha fatto, come team manager della Caterham, non è durato a lungo.
Sakon Yamamoto, che ha preso il posto di Albers a metà stagione - non proprio, ma ci arriverò tra poco - che ha sempre avuto l'abitudine di ricomparire a caso, è tornato anche nel 2010, in HRT. Un'intossicazione alimentare ha messo fine alla sua presenza nella massima serie. Ha gareggiato sporadicamente in Formula E un paio d'anni fa.
Non ho citato Marcus Winkelhock, ma più che un pilota della stagione 2007 considero Marcus Winkelhock una figura leggendaria. Un pilota che ha percorso alcuni giri in testa al volante di una Spyker è qualcosa che il nostro mondo non contempla.

Rimane la Cenerentola dell'epoca, ovvero la Super Aguri, che schierava Takuma Sato e Anthony Davidson, le cui carriere in Formula 1 sono state stroncate pochi mesi più tardi dal fallimento della squadra nipponica:
Al giorno d'oggi, oltre a commentare qualifiche e gare alla moviola per Sky UK, venendo sporadicamente da me scambiato erroneamente per Paul Di Resta, Davidson gareggia anche nel WEC, dove è compagno di squadra di Nakajima e Buemi.
Sato, invece, corre da anni in Indycar, e nel 2017 è divenuto il primo pilota asiatico a vincere la 500 miglia di Indianapolis. #TAKUWINS!

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per essere arrivato/a fino in fondo. Se vuoi, fammi cosa ne pensi con un commento. :-) Puoi farlo anche in maniera anonima.

Se sei capitato/a qui per caso ti invito a visitare il mio blog, in particolare le etichette "Commenti ai GP" e "F1 vintage".

Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.

Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3

Milly Sunshine