Ormai da tempo immemore una gran parte del fanbase della Formula 1 in generale e soprattutto della Ferrari sta prendendo una direzione alquanto trash. Da mesi e mesi ci sono polemiche tra leclerchini e sainzini, con cadenza settimanale se non giornaliera, anche indipendentemente dal fatto che si sia disputato un gran premio di recente o che Charles Leclerc e/o Carlos Sainz siano stati protagonisti di alcun genere di polemica.
È una cosa molto trash, alimentata dal fatto che, chissà come, negli ultimi anni su Twitter proprio i soggetti più scalmanati e pronti a insultare o a sbeffeggiare piloti, tifosi o qualunque persona gli capiti a tiro hanno numeri di follower, like e view che rasentano le migliaia. Per intenderci, un tempo gente di questo tipo avrebbe ricevuto non più di cinque o sei risposte su Answers Yahoo, almeno la metà delle quali gli avrebbero suggerito di trovarsi un hobby più sensato.
Eppure niente, non importa quanto sembri che la polemica tra leclerchini e sainzini abbia raggiunto livelli insuperabili, succederà sempre qualcosa di peggio. Vi dico solo che, pur non seguendo account di fanboy né dell'uno né dell'altro dalla mattina al tardo pomeriggio inoltrato, se entravo su Twitter, in bacheca come suggeriti mi trovavo gente che delirava a proposito di autografi in quantità superiore firmati dal proprio idolo in confronto al compagno di squadra, di grado di attaccamento al team, di like messi sui social da parenti di piloti a tweet offensivi, di like messi da piloti a tweet offensivi, di presunta lotta per il titolo impossibile a causa dei piloti e non so di cos'altro.
In sintesi, è una roba assurda che a mio vedere ha poco senso di esistere, perché lungi da me affermare che i piloti siano dei santihhhh subitohhhh e che non abbiano mai fatto nulla di sbagliato, ma sinceramente non penso che questa schiera di fanboy, incapace di rapportarsi in maniera civile con chiunque non faccia parte della loro bolgia di bimbiminchia dediti all'insulto compulsivo, sia in qualche modo nella posizione di potere criticare il comportamento altrui invece di fare un po' di autocritica.
Non so cosa sia cambiato, cosa abbia reso i fanbase - e non solo - un luogo totalmente privo anche delle regole comportamentali di base. Premesso che fino a qualche anno fa i piloti e il loro entourage sarebbero stati molto criticati se avessero pubblicato o condiviso contenuti che al giorno d'oggi sono stati del tutto sdoganati, o in generale qualsiasi cosa non fosse strettamente professionale (per dire, ricordate la vicenda di Lewis Hamilton che si faceva i selfie con le orecchie da coniglio in conferenza stampa? Al giorno d'oggi penso sarebbe considerata una cosa da fighi), non mi sembra che per noi persone comuni le cose siano in qualche modo messe meglio.
Mi viene da pensare che il 2020 sia una linea di spartiacque dalla quale sarà difficile se non impossibile tornare indietro. Se il lockdown ha fatto sì che i social venissero usati totalmente a ruota libera dai piloti e dagli addetti ai lavori, con tanto apprezzamento da parte dei tifosi mi sembra che sia mancato totalmente una sorta di ritorno alle origini.
Non c'è nulla di male nel lasciarsi un po' andare, ma alla fine a stare lontani dalle polemiche sono proprio quei pochi che hanno profili social fin troppo PR-friendly. L'impressione è che si sia perso progressivamente il senso della misura e che non ci sia mezzo di tornare indietro.
Ciò va di pari passo con il fatto che i piloti talvolta mettano like a post di utenti comuni - tendenzialmente proprio quelli che hanno maggiori possibilità di finire in timeline - contribuendo indirettamente a trasformarli in pazzi esaltati ai limiti dello stalking.
Questi soggetti, dall'alto della loro popolarità, spesso finiscono per offrire una bassezza devastante, come le fan war tipo quella attuale. Perché va bene, il duello negli ultimi giri, i sainzini che sostengono che Sainz aveva il diritto di mantenere la posizione sbandierando ai quattro venti il maggior numero di punti in classifica, i leclerchini che sostengono che Leclerc è più veloce quindi i risultati devono essergli ceduti di default... che poi, sostengono, si limitassero a sostenerlo senza insultarsi a vicenda o insultare chiunque provi a dire qualcosa di sensato e pertinente, sarebbe anche accettabile. Invece no.
E poi, comunque, il duello degli ultimi giri a Monza spiega l'escalation, ma non il fatto che certi atteggiamenti e certi scontri tra tifoserie stiano perdurando da mesi e mesi: sembra di essere tornati i livelli dei bimbiminchia Orange Army contro gli svitati Cult LH, solo che ai tempi - non che sia una scusante per rendere invivibile il Formula 1 Twitter - si parlava di incidenti tra championship contenders, qui non ci sono nemmeno stati incidenti (e spesso neanche gare, nei momenti di maggiore polemica).
Non me lo spiego. Non mi spiego come facciano questi a vivere per il loro idolo al punto tale da volere vedere annientato tutto il resto, siano essi piloti, squadre o tifoserie. La filosofia propagata e diffusa negli ultimi anni secondo cui i tifosi devono essere considerati e considerarsi una parte dello spettacolo non sta dando affatto buoni frutti. Bisognerebbe fermarsi a riflettere. O quantomeno fermarsi prima di scrivere insulti e chiedersi: "posso esprimere lo stesso concetto in termini civili, invece di puntare allo scontro a tutti i costi?"
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