sabato 6 giugno 2020

Schumacher, Hakkinen e Coulthard a secco di punti nei race rewatch: dal Belgio '98 all'Australia '99 le cose non cambiano

Mercoledì della scorsa settimana andava in scena il replay del più famoso gran premio degli anni '90, quello che tutti conoscevano già alla perfezione.
Trionfava Damon Hill, sulla Jordan, in precedenza inseguitore di Michael Schumacher. Costui aveva superato indenne il primo start, uno dei pochi, superato indenne anche il secondo, nonostante un contatto con Mika Hakkinen.
Il compagno di squadra di quest'ultimo si distingueva per una marea di cavolate, poi finiva per essere tamponato violentemente da Msc durante un doppiaggio sotto al diluvio. Cosa analoga accadeva tra Giancarlo Fisichella e Shinji Nakano, ma who kers.

Damon Hill vs Ralf Schumacher vs ordini di scuderia in casa Jordan, il tutto mentre Jean Alesi sulla Sauber se ne stava lì ad aspettare che venisse il momento di salire sul podio. Quel momento arrivava dopo una gara fatta di eventi strani e insoliti, che conduceva una gloria del passato neanche troppo lontano ad appropriarsi della carica di vincitore strano, un Panis di successo, uno perfetto per i race replay, dove il trio Schumacher- Hakkinen- Coulthard vede ben poco spesso la gloria della zona punti.
Andate a spiegare a qualche ragazzino che quelli erano i protagonisti. Non vi crederanno: sono tutti coinvinti che al mondo esistano solo Herbert e Panis.

Questa settimana siamo passati ai folletti irlandesi ma la linea di fondo non cambia: gara con un attrition rate da urlo, Schultardkkinen ben lontani dal potere portare a casa punti... e vittoria di Eddie Irvine, la prima in carriera, nell'anno in cui avrebbe lottato per il mondiale.
Gare brevi e indolori per il duo McLaren, fuori per problemi tecnici, anche se Hakkinen mentre era in testa, quindi magari tanto indolore no.
Niente incidenti particolarmente bizzarri, ma Msc al centro di una lunga serie di peripezie: la macchina che non parte, lo start dal fondo... poi anche una foratura, nonché a quel punto il destino di essere ultimo e doppiato, uno dei pochi fuori dai punti peraltro.

Eddie Irvine, Heinz-Harald Frentzen, Ralf Schumacher, con HH nei colori Jordan rimpiazzato alla Williams proprio da quest'ultimo.
Al centro dell'attenzione l'idolo delle ragazzine dei tempi, ancora accanto a Msc e non al vero eroehhhh della stagione 1999: Mika Salo, che sarebbe arrivato qualche mese più tardi come nota stylish in un mondiale più improbabile del previsto.
I ragazzini di oggi continueranno a farsi strane idee su chi vincesse i gran premi di frequente ai tempi, ma non importa: consoliamoci con i rewatch recenti, un concentrato di vittorie di Daniel Ricciardo (oggi ci sarà Baku 2017 di cui ironia della sorte ho pubblicato un post proprio ieri mattina), indiscusso trionfatore di ogni singolo evento odierno.

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