martedì 16 giugno 2020

Jamie Chadwick in Formula Regional con Prema... "Eh, sì, ma in GP3 Sophia Florsch vive di stenti"

Non ho l'audacia di affermare che oggi sia stato un grande giorno per le donne nel motorsport, ma solo perché ho l'impressione che il margine di rischio a cui andiamo incontro possa essere più elevato di quanto potrebbe apparire a primo impatto. Purtroppo ho anche qualche sensazione negativa, grazie al contributo degli appassionati di motori che, anche in questa circostanza, potrebbero dare il loro contributo.
Ma andiamo con ordine: vi ricorderete sicuramente di Jamie Chadwick, campionessa della MRF Challenge e poi della W Series, tester occasionale di Formula E, legata alla Williams da un ruolo formale e di fatto una sorta di pilota di junior team. L'ultima volta che l'abbiamo vista al volante è stato pochi mesi fa: gareggiava nella Formula 3 Asia e avevo parlato del suo progresso avvenuto da un certo punto della stagione in poi. Il giro di boa è avvenuto in concomitanza di quella che, prima di una squalifica per jump start, era sembrato la sua prima vittoria.
In questa stagione la Chadwick doveva tornare a gareggiare nella W Series, in quanto la regola secondo cui chi vince il campionato non può più prendere parte a una seconda edizione non è retroattiva, visto che nel 2019 non erano stati dati punti superlicenza. Solo che la W Series 2020 è saltata per effetto del coronavirus, lasciando a piedi fino al 2021 tutte le concorrenti, almeno dal punto di vista di quel campionato.

Dopo le prime notizie relative a un test con il team, la bomba è scoppiata stamattina: Jamie Chadwick disputerà il campionato 2020 di Formula Regional (che partirà nel corso dell'estate inoltrata e durerà fino all'autunno inoltrato) e lo farà con Prema, tanto che tra i suoi compagni di squadra ci sarà anche il fratello del Predestinatohhhh. Non siamo tuttavia qui per parlare di Arthur Leclerc, ma soltanto della Chadwick.
Ci sono molte cose che parlano a suo favore: molti piloti della F.Regional provengono dalla Formula 4 o da campionati minori, Prema ha un buon nome relativamente alla serie in questione, la vettura è molto simile a quella della W Series e a quella della F3 asiatica nelle quali ha già gareggiato... insomma, Jamie Chadwick si trova in un'ottima posizione, in questo momento, il che la rende la donna più vicina ad avere, un giorno, un futuro in Formula 1.
Chadwick è anche la ragazza che, più di ogni altra, tra quelle dell'attuale panorama motoristico, sarebbe adatta a un futuro in Formula 1. Ha un palmares interessante, ha mostrato un palmares interessante, ha buone possibilità di conquistare i punti necessari a ottenere la superlicenza (è a quota 10 su 40 grazie al risultato della F3 asiatica) e il legame con Prema potrebbe accompagnarla nei passi successivi della sua carriera.

Però, ed è questo che mi spaventa, intorno a lei c'è un'aura che promette bene e male allo stesso tempo: gareggerà nello stesso campionato in cui l'anno scorso correva Sophia Florsch, con cui in tanti la confrontano per il semplice fatto che sono donne. Florsch era quella che dimostrava grandi risultati, pur senza mai salire sul podio, ma era colpa del team, colpa della macchina, con i team di GP3 che hanno "riconosciuto il suo potenziale", secondo l'opinione pubblica. La stessa opinione pubblica, dalla Chadwick si aspetta che vinca il titolo o che ci arrivi vicino, altrimenti sarà considerata un flop.
Jamie Chadwick ha un curriculum di tutto rispetto e, diversamente da qualcun'altra, sembra stia scegliendo di gareggiare in campionati compatibili con il suo grado di esperienza, oltre che con il suo budget. Eppure c'è un'ombra enorme che incombe su di lei: qualunque cosa faccia, viene scomodato il confronto con la Florsch, e purtroppo il fanbase di quest'ultima è abbastanza a livello ultrà. Qualunque cosa Sophia faccia, appare come eroica, con una mistificazione completa della sua immagine. Qualunque cosa un'altra ragazza faccia, viene scomodata la Florsch e la teoria che la Florsch l'avrebbe fatta meglio. I risultati della Florsch vengono attribuiti a un mezzo non all'altezza. I risultati della Chadwick vengono spesso attribuiti a una concorrenza scadente o a serie poco altolocate.

Questo atteggiamento è una variante di un fenomeno che tutti conosciamo: l'idolatria di uno specifico pilota, scelto come guru, e tutto quello che fa quel pilota diviene improvvisamente interessante anche per chi se ne fregava. I risultati di quel pilota sono dettati, unico caso al mondo, dal merito, mentre i risultati altrui vanno demonizzati, oppure va rimarcato come il guru avrebbe fatto di meglio se fosse stato lì.
C'è un guru e ci sono tanti inetti, che si appropriano di risultati e volanti destinati al guru. Quest'ultimo, però, risorge sempre dalle proprie ceneri e tutto ciò che fa, commenti acidi contro altri piloti o team o motoristi o campionati compresi, viene glorificato. Il guru è un idolo e non deve esserci spazio per nessuno, se non per lui. Gli altri sono solo approfittatori che, se non fosse stato per l'assenza dell'idolo o la vettura non competitiva dell'idolo, non sarebbero arrivati da nessuna parte.
Sophia Florsch viene trattata dal suo fanbase nella stessa identica maniera in cui il fanbase di Fernando Alonso si comporta nei confronti di quest'ultimo. Certo, il livello è molto diverso, stiamo parlando di situazioni completamente diverse dal punto di vista strettamente motoristico, ma per il tifo formato bar e formato social poco cambia.
Quello che è da vedere è come questo scontro a distanza tra le Flodwick verrà gestito da chi ha il potere di condizionare le loro carriere. Perché i fan di Alonso idolizzano i suoi team radio, ma la Honda si è vendicata di brutto nei suoi confronti, ma non è detto che la storia si ripeta in altre situazioni.

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Milly Sunshine