lunedì 29 giugno 2020

F1 The Golden Days: GP Francia 2007

Oggi avremmo dovuto commentare un esaltante ed eccitante gran premio al Paul Ricard, ma non ne abbiamo avuto uno da elogiare, quindi recuperiamo i bei vecchi tempi, anche se la location era diversa. Oppure era proprio la location diversa la ragione per cui erano bei tempi? Comunque correva l'anno 2007 ed era appena scoppiata una grossa bomba: negli ultimi giorni di giugno si era sollevato un polverone infinito dopo che era venuta alla luce la strana storia di Nigel Stepney e delle fotocopie dei progetti della Ferrari lasciati in giro per le copisterie di Maranello. A tredici anni di distanza da quegli eventi, trovo ancora tutto ciò follemente surreale. Questo non significa che io non creda alle versioni ufficiali. Significa che, se un liceale che si diletta a scrivere racconti mi sottoponesse un racconto di fantasia in cui si svolgono eventi analoghi, obietterei: "il tuo protagonista intende vendere progetti che potrebbero valere milioni, perché mai non spende poche centinaia di euro per comprarsi una stampante o uno scanner e non si fa le fotocopie a casa invece di lasciarle in giro a caso?"
Comunque esisteva ancora qualche gara a fare da contorno alla spy story e quel primo giorno di luglio, la mia ultima domenica da non-ancora-diplomata, si gareggiava a Magny-Cours: Felipe Massa in pole position davanti a Lewis Hamilton e Kimi Raikkonen, il tutto mentre Fernando Alonso annaspava a fine top-10 perché aveva avuto un problema tecnico in corso d'opera.

Mentre al via Iceman risaliva in seconda piazza portandosi alle spalle del compagno di squadra, al quarto posto si installava stabilmente Robert Kubica, appena rientrato in Formula 1 dopo avere saltato il GP degli Stati Uniti per l'infortunio rimediato in Canada.
La Ferrari si avviava quindi verso la doppietta e, allora come al giorno d'oggi, le doppiette Ferrari seppure un po' meno rare non erano immuni a ciò che succede d'abitudine nel corso di una doppietta Ferrari: state sicuri che, se avete due ferraristi primo e secondo, non riusciranno ad arrivare al traguardo nelle posizioni originali, ma che tali posizioni, per una ragione o per l'altra, finiranno per essere invertite. Inizio a chiedermi se non sia una regola scritta nelle stelle che svettano sul mondo del motorsport.
Primo pitstop: tutto regolare, anche se Raikkonen, rimanendo in pista più a lungo, è riuscito ad avvicinarsi a Massa un po' di più di quanto non lo fosse prima.
Secondo pitstop: ancora una volta Raikkonen rimane in pista più a lungo con la vettura più leggera e i tempi da lui registrati gli bastano per strappare la leadership al compagno di squadra quando questo esce dai box.
Ci siamo ritrovati quindi con le due Ferrari ancora in prima e seconda posizioni a parti invertite e la McLaren di Hamilton ancora al terzo posto, a fare più che altro gara a sé, ancora davanti a Kubica che faceva gara a sé.

La Renault di Giancarlo Fisichella e la BMW di Nick Heidfeld hanno preceduto al traguardo la McLaren del campione del mondo che è arrivato soltanto settimo, nella penultima posizione della zona punti, visti i tempi. L'ultimo punto disponibile è andato alla Honda, guidata da Jenson Button, nel mezzo di quella stagione in cui il suo compagno di squadra Rubinho non è andato a punti nemmeno una volta (cosa da cui si sarebbe ripreso in pieno con il podio del 2008).
Vincitore morale Christijan Albers, per essere riuscito a farsi inquadrare nel corso della gara nonostante guidasse una modesta Spyker. Sfortunatamente per lui, la ragione per cui si faceva notare era l'andare in giro per la pitlane con il bocchettone della benzina penzolante dalla vettura. Negli anni a venire anche illustri personaggi come Felipe Massa e Heikki Kovalainen, esponenti di due team rispettabili come Ferrari e McLaren, sarebbero stati protagonisti di simili sventure, rubandogli definitivamente l'attenzione, uno dei due in particolare dato che del Kova non si parla più di tanto in relazione ai bocchettoni della benzina... dopotutto l'incendio di Singapore spento da lui stesso è decisamente più affascinante come evento che lo riguarda.

Torniamo al duo di testa: a quel punto della stagione, mentre i due McLaren Bros erano separati da nientemeno che 14 punti (quelli che si conquistavano all'epoca vincendo una gara e arrivando quinto in quella successiva, o con un secondo e un terzo posto), i ferraristi erano lontani ben 17 e 22 punti da Hamilton, leader della classifica. Raikkonen era quello che distava 22 punti dalla vetta e penso si possa dire che questo gran premio sia stato uno dei primi punti di svolta, che a fine anno avrebbe contribuito in qualche modo alla vittoria del titolo mondiale, che a metà stagione sembrava decisamente lontana (considerate che distava dal leader del campionato di una quantità di punti superiore a quella che si ottenevano vincendo due gare, un po' come essere a oltre cinquanta punti di gap al giorno d'oggi).
Tornando strettamente alla location, sarebbe stata la prima di due doppiette consecutive ottenute dalla Ferrari a Magny-Cours. Ironia della sorte, anche in quella del 2008 sarebbero occorse cause random a scambiare le posizioni dei due piloti: se nel 2007 si era trattato di un overcut dovuto al traffico, nel 2008 Massa avrebbe strappato la leadership a Raikkonen con quest'ultimo costretto a rallentare vistosamente per la rottura di uno scarico.


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